Prima tappa del Giro d’Italia, la cronometro di Apeldoorn di 9,8 chilometri. Ha vinto il ciclista olandese Tom Dumoulin, secondo lo sloveno Primoz Roglic che ha perso il successo finale pur arrivando a pari merito (questione di centesimi). Fabian Cancellara, uno dei favoriti della gara contro il tempo, è arrivato a 14 secondi ma il corridore elvetico non ha corso nelle condizioni migliori di forma. Tra i big Vincenzo Nibali ha perso 19 secondi, Alejandro Valverde 24, Mikel Landa 40. Forse troppi per Landa, che vuole pensare a vincere il Giro. Così Dumoulin ha subito fatto vedere che tutti gli altri corridori dovranno fare i conti per indossare la maglia rosa a Torino. Molto bella poi la prestazione di Moreno Moser, arrivato a 12 secondi da Dumoulin. Per parlare di tutto questo abbiamo parlato con Francesco Moser, di cui Moreno è nipote e grande specialista delle cronometro. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Dumoulin primo in questa cronometro, è un candidato per il successo finale nel Giro? Ha subito dimostrato di andare bene, come era già successo alla Vuelta. A cronometro va forte e per vincere il Giro bisognerà fare i conti con lui. Dumoulin è molto cresciuto ultimamente.
Roglic però stava facendo il colpo a sorpresa… In una cronometro così breve i distacchi possono essere anche molto ridotti. Così Roglic stava facendo il colpo!
Una parola sulla sfortuna di Cancellara, penalizzato da problemi intestinali… Una delusione per lui, ci teneva tanto alla maglia rosa ma le motivazioni per la sua prestazione ci sono, visto che se Cancellata ha avuto questi problemi non ha potuto correre al meglio.
Grande prova di suo nipote Moreno Moser, arrivato a 12 secondi: potrà fare bene in questo Giro? Una buona corsa per Moreno, del resto lo stiamo aspettando da tempo. Speriamo che possa vincere qualche tappa al Giro.
Potrebbe essere arrivato quindi il momento della sua esplosione? Aveva cominciato molto bene la sua carriera, poi aveva avuto una battuta d’arresto. Speriamo che possa essere venuto questo momento. Si difende bene nelle gare veloci, dove ha sempre dimostrato di andar forte. Per le classiche invece è ancora presto, aspettiamo a vedere quello che farà.
Cosa dire della prestazione di Nibali arrivato a 19 secondi? Normale, in fondo in questo Giro ci saranno tante salite e la sua prestazione in questa cronometro non cambierà di tante le sue aspirazioni di successo finale.
Stesso discorso per Valverde? Siamo più o meno sugli stessi tempi di Nibali, ci sarà tempo per fare la differenza.
Landa a 40 secondi invece ha perso qualcosa di troppo? In effetti 40 secondi sono tanti per un corridore che vuole vincere il Giro. E’ la prima volta che corre da capitano una grande corsa a tappe. C’è da dire che è abituato a partire da lontano e a recuperare distacchi notevoli.
Cosa si aspetta dalla tappa di domani Arnhem-Nimega? Sarà una tappa condizionata dal vento, che in Olanda può essere decisivo per l’esito della gara. (Franco Vittadini)