Hellas Verona-Juventus 2-1 al fischio finale di Maresca, testa-coda perfezionato dunque nella serata della standing ovation per Luca Toni, che lascia con un gol in cucchiaio il calcio giocato, tra gli applausi di tutti. Riesce l’impresa alla squadra di Delneri, protagonista di una partita ai limiti della perfezione: Juve imprecisa e meno affamata – fisiologicamente, al di là della retorica – del solito, che chiude con il gol della bandiera di Dybala nel recupero (rigore) e incassa per la prima volta più di un gol, nel 2016 (Champions esclusa…). Cambia poco per entrambe ma è certamente un bel modo per onorare Toni, per il Verona, con i tifosi festanti e molto lontani dalle brutte scene a cui troppe volte siamo stati abituati negli scorsi anni. Tra Frosinone e questa sera, senza dubbio, abbiamo assistito a scene di sport da applausi a scena aperta. Da pubblicizzare con orgoglio. Espulso nel finale Alex Sandro; rosso che è specchio di una serata da dimenticare, per lui e per la squadra di Allegri. 



Hellas Verona-Juventus 2-0 quando siamo entrati negli ultimi minuti del match al Bentegodi. La reazione della squadra di Allegri, in ritardo, è arrivata: soffre il Verona, spesso costretta al fallo, con Zaza più volte a un passo dal sigillo del 2-1. Annullato anche, al minuto 70, per posizione di evidente fuorigioco, sul cross di Dybala. Nella Juventus in campo Chiellini, al rientro dopo la serie di infortuni quasi infinita che gli ha fatto saltare la parte “calda” della stagione, soprattutto per testare la condizioni in vista della finale di Coppa Italia. I padroni di casa però reggono l’urto e provano le ripartenze in contropiede: sarebbe la seconda vittoria – pur ininfluente in termini di classifica – ai danni di una big, dopo quella contro il Milan, per i gialloblu. 



È ricominciata senza cambi da parte di Allegri e Delneri e dal vantaggio gialloblu, firmato Toni. Ritmi abbastanza simili alla prima parte di match e ottima risposta caratteriale del Verona, davanti ai tentativi bianconeri: tiri dalla distanza, non pericolosi, per Rugani e Dybala, con controllo in tranquillità della squadra veronese. Ha certamente alzato il suo baricentro la formazione ospite ma alla prima occasione è stato l’Hellas a raddoppiare: contropiede di Wszolek con assist d’esterno verso il centro, scivolata goffa e inutile di Bonucci e destro all’incrocio dei pali di Viviani, bravissimo a griffare la serata. Che per il momento è davvero fantastica per l’ultima in classifica, capace di ribaltare tutto in questa prima ora di gioco. Si attende una risposta bianconera, anche se Allegri – parso allibito – si sta ancora riorganizzando…



Hellas Verona-Juventus 1-0 a metà match al Bentegodi, dopo un primo tempo equilibrato e con poche occasioni da gol. Tanti scontri e cartellini in questo finale di frazione, in particolare sulla fascia destra della Juventus: protagonisti a varie riprese Cuadrado, Emanuelson e Viviani, con una serie di interventi al limite, seguiti da testa a testa minacciosi. In generale molto meglio le difese dei reparti offensivi, con alcune eccezioni proprio in chiusura: dopo una serpentina di Siligardi e assist per Toni – molto sfortunato nella conclusione, che rimbalza sul palo – è arrivato il gol dei padroni di casa. Rigore per fallo di Alex Sandro su Pisano e cucchiaio dagli 11 metri proprio di Toni, festeggiato dal pubblico, nella sua serata. Pochissima roba la Juve, con Zaza tra l’altro ammonito per il consueto pressing sopra le righe. Dybala ha messo i brividi a Gollini al minuto 42, accarezzando il palo dopo un’azione personale, con tiro impreciso di poco. 

Hellas Verona-Juventus 0-0 alla mezzora del primo tempo ed il match resta combattuto e giocato alla pari da bianconeri e gialloblu, pur senza creare grattacapi dai due portieri, finora poco (o nulla) impegnati. Ottima la prova difensiva negli uno contro uno di Barzagli (su Siligardi) e Rugani (su Toni), per una Juventus attenta e per nulla sbilanciata in avanti; l’impressione per il Verona è invece quella del “tutti per uno” a favore di Toni: il primo obiettivo è far segnare il numero 9, per un addio al calcio all’altezza… Ritmi non indiavolati e pari giusto per quanto abbiamo visto in questi 30 minuti, con qualche delizia tecnica di Dybala ad accendere la luce ed incantare, pur nel quadro di un match non molto spettacolare. 

È partita con gli ospiti in avanti ma senza graffiare, con il solito Zaza a pressare tutto e tutti (anche fallosamente). Riflettori su Luca Toni dall’altra parte del campo, al suo saluto al calcio professionistico dopo una lunga  e vincente carriera, coronata dal Mondiale 2006. Proprio Zaza è stato protagonista dell’unico vero episodio da segnalare fino ad ora: contatto con Helander all’ingresso dell’area di rigore veronese, senza intervento dell’arbitro Maresca, per l’attaccante di Allegri. Episodio da verificare al replay. Si resta sullo 0-0 al Bentegodi quindi e i padroni di casa danno l’impressione di voler onorare al meglio il loro centravanti, con una prova grintosa e molto convinta. 

Ci siamo: sta per cominciare Verona-Juventus, un dei due posticipi nella 37^ giornata del campionato di Serie A. Vediamo subito quali sono le formazioni ufficiali: non ce la fa Morata che non va nemmeno in panchina, dove Allegri porta i giovani Cassata e Favilli (oltre ad Audero). In porta c’’è Neto, Lemina regista con Sturaro e Asamoah ai lati. Nel Verona invece confermato il 4-4-2, ma il terzino sinistro lo fa Emanuelson e Ionita si sistema da finto esterno di centrocampo. Calcio d’inizio alle ore 20:45. VERONA (4-4-2): Gollini; E. Pisano, Bianchetti, Helander, Emanuelson; Wszolek, Viviani, Ionita, Marrone; Siligardi, Toni. A disposizione: F. Coppola, Marcone, Moras, Gilberto, Furman, Samir, Romulo, Rebic, Checchin, Greco, Juanito Gomez, Jankovic. Allenatore: Delneri  JUVENTUS (3-5-2): Neto; Barzagli, Bonucci, Rugani; Cuadrado, Sturaro, Lemina, Asamoah, Alex Sandro; Dybala, Zaza. A disposizione: Rubinho, Audero, Chiellini, Evra, Padoin, Pereyra, Cassata, Favilli. Allenatore: Massimiliano Allegri 

Verona-Juventus si avvicina: una partita che nel girone di andata si era conclusa sul 3-0 a favore dei bianconeri. La Juventus, battendo gli scaligeri nella diciottesima giornata del campionato di Serie A, si erano presi la sesta vittoria consecutiva, continuando la scalata verso la vetta della classifica e il quinto scudetto consecutivo: si erano portati in quarta posizione in quel pomeriggio di mercoledì 6 gennaio 2016. Nel primo tempo dopo 8 minuti aveva colpito Paulo Dybala, con una punizione chirurgica per il vantaggio della Juventus; al 45’ minuto Leonardo Bonucci aveva infilato di testa sull’assist dello stesso Dybala, il terzo gol era giunto a otto minuti dal 90’ con Simone Zaza, lanciato a rete da Pogba – in uno dei 12 assist in campionato del centrocampista francese, questa sera squalificato.

Verona-Juventus è una sfida da testacoda al Bentegodi, con il Verona già retrocesso che ospita la Juventus campione d’Italia per il terzo anno consecutivo. Andiamo a vedere quali sono le principali statistiche che le due squadre hanno messo insieme nelle 36 giornate di campionato che hanno giocato. Gli scaligeri hanno appena 25 punti, sessantatre meno dei loro avversari, dopo 4 vittorie, 13 pari e 19 sconfitte con 30 gol fatti e 59 incassati. Dall’altra parte i bianconeri hanno 88 punti con 28 successi, 4 pari e 4 ko con 69 gol fatti e solo 18 subiti. Tutti i dati sono nettamente a favore dei bianconeri che tirano molto di più dei loro avversari. Il numero totale delle conclusioni è 311 a 435, in porta 146 a 222. Il possesso palla medio a partita è invece 21’55” a 29’04”.

Analizziamo la chiave tattica di Verona-Juventus. Mister Del Neri schiererà la sua squadra con un equilibrato 4-4-2, modulo che consente di coprire bene tutto il campo e cercare di reggere l’urto dei campioni d’Italia. Il tecnico gialloblu vuole reparti stretti e compatti, chiusura degli spazi e ripartenze veloci in contropiede. Gli esterni offensivi Wszolek e Rebic sono i più attesi nella squadra veneta, perché molto dipenderà dalla loro abilità nel saper tenere il confronto con gli esterni avversari, non facendosi schiacciare, ma riuscendo a proporsi con frequenza in avanti per servire gli attaccanti Toni e Gomez. Quest’ultimo dovrà ripiegare per dare una mano alla mediana, pressando le fonti di gioco juventine. Nella formazione bianconera classico schieramento 3-5-2, in cui Allegri darà spazio a chi ha giocato meno. Occhi puntati sugli esterni di centrocampo Cuadrado e Alex Sandro, che con la loro velocità possono mettere in grande difficoltà gli avversari. In mediana ci si aspettano inserimenti sia da Asamoah che da Sturaro. Il tandem offensivo sarà  Dybala-Zaza, molto affamati di gol.

Verona-Juventus sarà diretta dall’arbitro Fabio Maresca, della sezione di Napoli. Il direttore di gara in questa stagione 2015/2016 di Serie A ha diretto solo due partite estraendo tredici cartellini gialli un doppio giallo e nessun cartellino rosso. Maresca nell’attuale campionato ha già arbitrato un match del Verona contro l’Atalanta terminato 1-1 ma non ha ancora diretto alcun match della Juventus di Massimiliano Allegri. Se infatti diamo un’occhiata alle precedenti stagioni non ha mai arbitrato il Verona e la Juventus, ma ha diretto ben diciannove partite di Serie B in questo campionato 2015/2016. Nel campionato cadetto Maresca ha estratto centodiciotto cartellini gialli, quattro doppi gialli e ben otto cartellini rossi. I suoi assistenti saranno Musolino e Gava, il quarto uomo sarà Valeriani. 

diretta dall’arbitro Fabio Maresca è valida per la trentasettesima giornata del campionato di Serie A 2015-2016; si gioca alle ore 20:45 come uno dei due posticipi previsti in questa domenica. Testa-coda del campionato: il Verona ultimo in classifica con 25 punti ospita la Juventus prima con 88. Ci sono 63 punti tra le due squadre e i verdetti sono già definitivi: Verona retrocesso in Serie B, Juventus campione d’Italia. Per il Verona una retrocessione dopo tre anni nella massima serie; quest’anno la squadra scaligera non è mai riuscita a cambiare passo, ha chiuso il girone di andata senza vittorie e ha dovuto aspettare la 23esima giornata per festeggiare i primi tre punti. 

Da allora ha mostrato orgoglio e miglioramenti, vincendo tre partite e pareggiandone  due; in mezzo però sono comunque arrivate otto sconfitte e il divario era già ampio, tanto che l’ultimo posto in classifica non è mai stato abbandonato – nemmeno con l’arrivo di Gigi Delneri in panchina – e non c’è mai stata la reale possibilità di salvarsi.

Parlano i numeri: 30 gol segnati fanno del Verona il peggior attacco del campionato, i 59 gol subiti sono invece la terzultima difesa e in questo torneo la squadra ha pagato più che altro gli infortuni di Luca Toni – che ha annunciato il ritiro nei giorni scorsi – e la scarsa vena di Pazzini.

Si ripartirà il prossimo anno dalla Serie B, andrà valutato se i giovani che si sono messi in mostra (da Gollini a Samir passando per Helander e Bianchetti) faranno ancora parte di questo progetto.

La Juventus non si è fermata nemmeno a scudetto acquisito: la vittoria contro il Carpi è stata la venticinquesima nelle ultime ventisei partite. All’orizzonte non c’è tanto la possibilità di raggiungere i 90 punti (gli 88 sono comunque il miglior dato nei cinque scudetti consecutivi, a parte il record di 102) quanto il primato per il minor numero di gol subiti in un girone: al momento sono 3 e si punta a rimanere sotto i 7 che aveva incassato il Milan.

Una stagione trionfale per la Juventus, e non è ancora finita: il prossimo 21 maggio ci sarà la finale di Coppa Italia con la quale Massimiliano Allegri proverà a mettere in bacheca il quinto trofeo bianconero, pareggiando così (con un anno in meno) quanto ottenuto dal suo predecessore Antonio Conte.

Ripensando a quella metà luglio di due anni fa sembra incredibile che le cose siano andate in questo modo, invece la Juventus può addirittura rimpiangere la precoce eliminazione in Champions League, un torneo nel quale a conti fatti se la sarebbe potuta ampiamente giocare.

A noi ora non resta che metterci comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come andrà a finire questa sera l’interessante partita dello stadio Bentegodi: la diretta di Verona-Juventus, valida per la trentasettesima giornata del campionato di Serie A 2015-2016, sta per cominciare…

La diretta tv di Verona-Juventus sarà trasmessa dai canali della pay tv satellitare – su Sky Calcio 1 – e dai canali della pay tv del digitale terrestre, su Premium Sport 2 e Premium Sport 2 HD; per tutti gli abbonati sarà inoltre possibile avvalersi, senza costi aggiuntivi, del servizio di diretta streaming video attivando le applicazioni Sky Go e Premium Play su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.

Da ricordare anche il programma Diretta Gol Serie A su Sky SuperCalcio, per tutti coloro che volessero rimanere aggiornati sulla partita che si gioca in contemporanea allo stadio Olimpico di Torino, tra i granata e il Napoli.

LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE