L’ultima giornata del campionato di Lega Pro ha definito gli accoppiamenti per i playoff: il primo turno si disputerà in gara secca in casa della squadra meglio classificata in stagione, le semifinali e la finale in andata e ritorno (la meglio piazzata avrà il ritorno in casa). Scompare la regola dei gol in trasferta e del vantaggio derivante dal miglior piazzamento in classifica: in caso di parità di gol complessivi si andrà comunque ai tempi supplementari e poi, eventualmente, ai calci di rigore. Andiamo dunque a vedere quali sono le quattro sfide che ci attendono, e quali potrebbero essere i pronostici sulle partite che si giocheranno domenica 15 maggio



La migliore contro la peggiore del tabellone: sono 8 i punti di differenza tra il Foggia (65) e l’Alessandria (57). Dopo la grande corsa in Coppa Italia, l’Alessandria si è assicurata i playoff con cinque vittorie in sei partite, ma ha chiuso con il fiatone (2 punti in quattro gare, le ultime due perse senza segnare). Il Foggia, che ha vinto anche la Coppa Italia Lega Pro, ha il miglior attacco di tutto il campionato (61 gol) e il cannoniere principe (Pietro Iemmello con 24, come Scappini ma con circa 800 minuti in meno); un gioco spumeggiante che però può essere pareggiato da quello dell’Alessandria, che ha mostrato tutto  il suo valore e giocatori in grado di aiutare Riccardo Bocalon (14 gol) come la riserva Marconi o gli esterni Iocolano, Marras e Fischnaller. I gol subiti sono gli stessi (31); il fattore campo dovrebbe fare la differenza a favore dei pugliesi, che arrivano a questa sfida con 7 vittorie in otto partite e la bellezza di 21 gol segnati. 



Una sorpresa contro una solida realtà. Il Pordenone, retrocesso un anno fa e poi ripescato, arriva a questa sfida con un ruolino di marcia strepitoso: secondo posto nel girone A con 65 punti e 52 gol segnati, come anche 30 subiti (seconda miglior retroguardia del girone). Soprattutto, i friulani hanno vinto sei delle ultime otto partite e tra gennaio e febbraio ne hanno infilate otto consecutive. In casa hanno perso solo due volte, ma è successo contro Cittadella e Pavia; questo ci dice di una certa difficoltà a giocare contro le grandi (sono arrivate anche sconfitte con Bassano, Alessandria e FeralpiSalò). La Casertana, 63 punti nel girone C, ha segnato lo stesso numero di gol subendone 5 in più; è stata però brava, dopo aver perso la vetta, a reagire con sette vittorie nelle ultime 11 partite. Anche i campani soffrono contro le big, come dimostrano le sconfitte contro Cosenza (due volte) e Foggia (due volte); in trasferta poi la formazione di Nicola Romaniello non è mai decollata. Tuttavia diciamo Casertana; rosa più ampia e un Gianluca De Angelis (13 gol) che potrebbe fare la differenza. 



Le due squadre si sono affrontate nel girone B, dove i toscani hanno chiuso secondi con 62 punti e i marchigiani terzi con 58; sono arrivati due pareggi e un totale di due gol. Entrambe hanno battuto due volte la Spal; il Pisa ha segnato meno (42 gol contro 47) ma ha una difesa migliore (26 subiti contro 31). Lo stato di forma non è buono in entrambi i casi: il Pisa ha vinto solo due volte nelle ultime 10 partite, la Maceratese non ne ha approfittato chiudendo con quattro partite senza vittorie (perse le ultime due). Nessuna delle due formazioni ha in rosa un vero e proprio bomber; tuttavia rispetto al Giordano Fioretti della Maceratese (10 gol, come quelli di Cristian Buonaiuto) il Pisa può schierare un Ignacio Lores Varela (7) che ha più esperienza. In generale la rosa del Pisa ha qualcosa in più, e in casa i nerazzurri hanno ottenuto 41 punti; il pronostico va al Pisa, ma la grandissima stagione dei marchigiani lascia il dubbio.

Per la terza volta in quattro stagioni il Lecce arriva ai playoff; perse le prime due finali, i salentini vanno a caccia di riscatto con numeri che parlano di 63 punti in classifica, 46 gol fatti e 28 subiti. Due sconfitte e due pareggi nelle ultime sei non depongono del tutto a favore del Lecce, che però con Piero Braglia in panchina ha perso solo tre volte (in 28 partite) e si è rilanciato; in più va tenuto conto del fattore Via del Mare, uno stadio da oltre 30000 posti nel quale il Lecce ha ottenuto 37 punti. Il Bassano ci riprova dopo la delusione dello scorso anno; ha però perso giocatori importanti come Nolé e Iocolano (partito a gennaio) e nel finale di stagione ha subito tre sconfitte in sette partite, pur riuscendo a vincere otto volte nelle ultime 12. I gol segnati sono 45, quelli subiti 31; resta il problema lontano dal Mercante, 29 punti ottenuti anche se i veneti hanno contenuto a due le sconfitte esterne (Pordenone e Renate) rimanendo imbattuti per quasi sei mesi. Il pronostico sorride comunque al Lecce.

(Claudio Franceschini)