sempre più vicina: non sappiamo ancora quali siano le formazioni che i due allenatori sceglieranno per questa sfida, ma possiamo sicuramente dire che Erik Hamren può contare su alcuni giocatori che la scorsa estate hanno vinto a sorpresa il campionato europeo Under 21. Victor Lindelof (Benfica), Oscar Hiljemark (Palermo), Ludwig Augustinsson (Copenhagen), Oscar Lewicki (Malmoe), John Guidetti (Celta Vigo) e il portiere Patrik Carlgren (Aik Solna): sei giocatori che sanno cosa significhi vincere un trofeo continentale, e che potranno essere importanti per una Svezia che ha una individualità tra le migliori al mondo (ovviamente Ibrahimovic) ma che manca di talento per provare davvero a prendersi le vittorie che contano. Questi giovani giocatori potrebbero essere importanti, non solo Guidetti che è il più conosciuto e longevo, se così vogliamo dire, ma anche tutti gli altri che sanno di potersi ritagliare uno spazio nelle scelte del loro CT in questa prima fase degli Europei 2016.



la partita che inaugura il girone E a Euro 2016; Martin ONeill ha raggiunto la qualificazione alla fase finale grazie al playoff, nel quale lIrlanda ha superato la Bosnia. Il grande eroe è stato Jonathan Walters, capace di segnare una doppietta nella partita di ritorno (landata in trasferta era finita 1-1); lattaccante dello Stoke City (gioca in biancorosso dal 2010) fa parte dellIrlanda dal 2010; lo ha convocato per la prima volta Giovanni Trapattoni, che lo fece debuttare in amichevole contro la Norvegia. Da allora Walters ha giocato 38 partite con 10 gol nellIrlanda, rimanendo una pedina fondamentale anche nel corso della gestione ONeill. Un attaccante che può giocare anche come prima punta, e che in nazionale si disimpegna spesso da trequartista alle spalle di Shane Long; dal punto di vista realizzativo la sua migliore stagione è stata quella 2008-2009, quando con la maglia dellIpswich Town ha messo a segno 13 gol nel Championship. In Premier League, sempre con lo Stoke, i gol messi a segno da Walters in sei stagioni sono 38 (record di 8 nel 2012-2013 e 2014-2015); in totale con i Potters ha 57 reti in 243 apparizioni.



Vedrà in campo un autentico totem della nazionale irlandese: Shay Given, 40 anni compiuti lo scorso 20 aprile. Un monumento: 130 partite in nazionale e una carriera che forse non gli ha regalato tutto quello che il talento gli avrebbe potuto dare. Given è stato spesso sottovalutato; ha giocato 11 anni e mezzo nel Newcastle con cui ha anche sfiorato titoli, poi è passato al Manchester City ma qui, dopo una stagione e mezza da titolare, si è ritrovato chiuso da Hart ed è emigrato. Aston Villa, Middlesbrough, ancora i Villans, infine lo Stoke City: questanno ha giocato pochissimo e gli acciacchi si sono fatti sentire, ma le 627 presenze in carriera dicono tutto di un portiere al quale lIrlanda ancora una volta si aggrappa per provare a sovvertire i pronostici e volare al primo turno. Già in campo a Euro 2012, Given ha preso parte a due partite delle qualificazioni agli Europei 2016, incassando due reti (contro Polonia e Scozia) ma ora il titolare dovrebbe essere lui, a tutti gli effetti.



Martin ONeill si gioca la qualificazione agli ottavi di finale a cominciare da questa partita. Qualche dubbio di formazione cè: nel 4-3-1-2 dei Verdi i titolari nel reparto avanzato dovrebbero essere Walters e Shane Long, ovvero quelli che garantiscono la maggiore tenuta, ma attenzione allesperienza del sempiterno Robbie Keane che non ha ancora esaurito la sua scorta di reti e potrebbe essere utilissimo alla causa dellIrlanda. Allo stesso modo potrebbe servire, e non poco, Aiden McGeady: oggi gioca nello Sheffield Wednesday (in prestito dallEverton) e forse non ha fatto la carriera che ci si aspettava, ma rimane un giocatore di grande estro e fantasia, devastante se in giornata. ONeill può mandarlo in campo come trequartista al posto di Hoolahan, oppure provare a schierare un 4-4-2 con McGeady largo da una parte e McCarthy che gioca sullaltra corsia.

Vale per la prima partita del girone E agli Europei 2016. Per la Svezia di Erik Hamren sarà importante partire bene, e il CT ha ancora qualche dubbio riguardo la sua formazione titolare. In particolare a centrocampo, dove Albin Ekdal è sicuramente un titolare inamovibile; lex di Juventus, Siena e Cagliari tuttavia non sta benissimo fisicamente, e dunque il suo posto potrebbe essere preso da Oscar Hiljemark che ha fatto piuttosto bene nel Palermo, e che soprattutto era la mente della Svezia Under 21 campione dEuropa unestate fa. Si ragiona anche sul compagno di reparto di Ibrahimovic: al momento lesperienza di Berg è in vantaggio sulla gioventù e forza fisica di John Guidetti, ma si deciderà allultimo e non è escluso che Hamren scelga di infoltire il centrocampo giocando con una sola punta di ruolo (vista anche la capacità di Ibrahimovic di fare reparto da solo).

Si avvicina; la nazionale di Martin ONeill si affida in particolare al suo cannoniere Shane Long, che nella carriera in nazionale ha segnato 16 gol. Long, 29 anni, gioca da tempo in Inghilterra: dopo essere cresciuto nel Cork City è arrivato al Reading, vi ha disputato sei stagioni ed è passato al West Bromwich, dove ha iniziato a farsi notare al grande pubblico. Nel 2014 è transitato brevemente dallHull City, poi è andato al Southampton; un attaccante che non segna tantissimo (soltanto due anni nel Reading ha superato la doppia cifra, ma con 21 e 29 reti in Premier League) ma che è affidabile e soprattutto ha la tendenza a segnare quando conta. Suo il gol che ha permesso allIrlanda di battere la Germania prendendosi di fatto il playoff di qualificazione a Euro 2016; ai playoff ha lasciato il proscenio a Walters, ma il riferimento avanzato resta lui ed è sulla sua esperienza che ONeill conta per partire bene in questi Europei 2016.

Si gioca questa sera; sarà una bella sfida in particolare tra due bomber delle rispettive nazionali. Non ha segreti Zlatan Ibrahimovic, reduce da una stagione fantastica con il PSG e già primo realizzatore all-time con la maglia della Svezia (62 gol). Nelle qualificazioni Ibrahimovic ha segnato 11 gol, gli ultimi 6 realizzati consecutivamente in cinque partite; grazie a lui la Svezia ha staccato il pass per la fase finale in Francia attraverso i playoff. Con 391 gol nelle squadre di club, Ibra è uno degli attaccanti più prolifici dellera moderna; adesso gli manca un grande successo con la nazionale, non sarà facile perchè la Svezia nella sua epoca è sempre stata una squadra modesta e senza troppo talento. Ad ogni modo il numero 10 gialloblu ha già segnato 6 gol nelle fasi finali degli Europei, due per ognuna delle edizioni giocate; nostro malgrado, il più bello rimane quello segnato di tacco a Gigi Buffon, nella partita del girone del 2004 (in Portogallo).

, partita valida per la prima giornata del girone E degli Europei 2016, si gioca alle ore 18.00 di oggi pomeriggio presso lo Stade de France di Saint Denis; è una sfida molto interessante anche per l’Italia, perché si affrontano due squadre che sono state inserite nel nostro stesso gruppo. La Svezia fa grande affidamento sul fenomeno Zlatan Ibrahimovic, l’Irlanda invece punta maggiormente sulla compattezza dell’organico, se vogliamo tratteggiare le due formazioni in poche parole. Arbitra la partita il serbo Milorad Mazic; andiamo dunque a dare uno sguardo più approfondito alle probabili formazioni di Irlanda-Svezia, dando uno sguardo però anche alle quote per chi volesse scommettere sull’esito finale di questa partita.

Le quote Snai per Irlanda-Svezia, partita valida per il girone E degli Europei 2016, ci dicono che il segno 1 per la vittoria dell’Irlanda vale 3,20; il segno X per il pareggio vale 3,10 mentre il segno 2 per la vittoria della Svezia vale 2,40 volte la somma che deciderete di giocare.

L’Irlanda di mister Martin O’Neill, come si accennava, non punta su individualità di spicco: il nome più celebre è sempre quello dell’eterno Robbie Keane, che però a 35 anni dovrebbe partire dalla panchina, lasciando spazio a Walters e Long – non esattamente due fenomeni – a comporre la probabile coppia d’attacco titolare (attenzione però all’opzione Murphy) nel 4-3-1-2 dell’Eire, che vedrà Hoolahan ad agire alle loro spalle nei panni del trequartista. Un ballottaggio riguarda la porta, dove però il veterano Given a 40 anni è ancora il favorito per essere titolare rispetto a Randolph: chiunque ci sia, sarà protetto da una retroguardia a quattro con Coleman terzino destro, Brady sulla fascia mancina e in mezzo la coppia centrale formata da O’Shea e Keogh. Infine il terzetto di centrocampo, che dovrebbe essere formato da McCarthy, Hendrick e Whelan.

Quanto alla Svezia di Erik Hamren, qui il discorso cambia profondamente perché tutto ruota intorno al genio di Zlatan Ibrahimovic: giocano Ibra e altri 10, si potrebbe banalizzare. Andiamo però a vedere chi dovrebbero essere questi dieci. Il principale dubbio riguarda proprio il partner d’attacco di Zlatan, con Berg probabilmente favorito su Guidetti. Il modulo dovrebbe essere il 4-4-2, con Isaksson in porta; davanti a lui la retroguardia sarà a quattro uomini, con Lustig terzino destro, i centrali Granqvist e Lindelof, infine il terzino sinistro che sarà Olsson; infine il centrocampo, che dovrebbe vedere Larsson esterno destro, in mezzo la coppia formata da Kallstrom ed Ekdal, Forsberg invece esterno sinistro.

 

 16 Given; 2 Coleman, 4 O’Shea, 5 Keogh, 19 Brady; 8 McCarthy, 13 Hendrick, 6 Whelan; 20 Hoolahan; 14 Walters, 9 Long. Allenatore: O’Neill.

A disposizione: 1 Westwood, 23 Randolph, 3 Clark, 12 Duffy, 15 Christie, 17 Ward, 7 McGeady, 11 McClean, 18 Meyler, 22 Quinn, 10 Keane, 21 Murphy.

 1 Isaksson; 2 Lustig, 4 Granqvist, 14 Lindelof, 5 Olsson; 7 Larsson, 9 Kallstrom, 8 Ekdal, 6 Forsberg; 10 Ibrahimovic, 11 Berg. Allenatore: Hamren.

A disposizione: 12 Olsen, 23 Carlgren, 3 Johansson, 13 Jansson, 17 Augustinsson, 15 Hiljemark, 16 Wernbloom, 18 Lewicki, 21 Durmaz, 22 Zengin, 19 Kujovic, 22 Guidetti.

 

Arbitro: Mazic (Serbia).