L’Ungheria torna in un grande torneo dopo 30 anni e fa subito il colpo: battuta 2-0 l’Austria, che era data per favorita. A decidere sono i gol di Adam Szalai e Zoltan Stieber nel secondo tempo; l’Austria chiude in dieci uomini per l’espulsione di Dragovic. Vediamo allora le pagelle della partita, con i voti a tutti i protagonisti del match di Bordeaux. 



Voto partita 6.5 Una partita davvero esaltante con tante giocate di classe, ma anche un risultato a sorpresa. L’Austria perde nel suo esordio europeo, nonostante l’ottimo girone di qualificazione disputato. Nel primo tempo sembrava andare per il verso giusto, con il palo colpito da Alaba, ma il goal di Szalai ha tagliato le gambe agli austriaci. Nel finale poi, il neo entrato Stieber trova un goal fantastico, superando in pallonetto l’estremo difensore dell’Austria. 



Voto Austria 5.5 – Troppe aspettative ssu una squadra piena di individualità, ma poco coesa. Solo qualche sprazzo di classe da parte di Arnautovic ed Alaba, inutili però nell’economia totale del match.

Voto Ungheria 6.5 – Una buonissima prova da parte degli ungheresi, che hanno saputo mettere in campo una prestazione collettiva non indifferente. Nel calcio, soprattutto nelle manifestazioni come gli europei, sono queste le prestazioni che pagano ai fini del risultato.

Voto arbitro Turpin 6.5 – Buona gestione dei cartellini da parte del direttore di gara, che gestisce bene tutta la direzione, senza mai andare in difficoltà. Giusto il rosso per doppia ammonizione per Dragovic. 



Almer 6.5 – Sul goal non ha colpe e salva l’Austria in più di qualche occasione. 

Klein 6 – Fa il suo senza mai esagerare. Potrebbe spingere di più, ma non forza mai. 

Dragovic 4 – Condiziona la prestazione dei suoi con due ammonizioni inutili. Soprattutto nel secondo caso poteva ampiamente evitare.

Hinteregger 5 – Va spesso in difficoltà sulle accelerazioni degli avversari. 

Fuchs 5.5 – Il gigante austriaco campione d’Inghilterra non brilla come si aspettava alla vigilia. 

Baumgartlinger 5 – Sfigura accanto al suo compagno di reparto, non chiudendo mai sui passaggi e non andando mai a fare filtro davanti la difesa. 

Alaba 7 – Gioca, corre ed impensierisce il portiere sin dai primi secondi di gara. La qualità c’è e si vede ad ogni pallone toccato. 

Harnik 5 – Si vede pochissimo, andando spesso in difficoltà nell’ uno contro uno. 

Schopf (dal 78′) senza voto

Junuzovic 6 – Prova la giocata, ma non riesce mai ad essere decisivo nelle sue giocate. 

Sabitzer (dal 59′) 5.5 – Prova a mescolare le carte in tavola, ma non è quasi mai decisivo nelle giocate austriache. 

Arnautovic 6.5 – Nervoso e a tratti irritante, l’ex Inter prova comunque a dare una scossa svariando su tutto il fronte d’attacco. 

Janko 5 – Quasi mai in partita, sbaglia spesso l’ultimo tocco, quello decisivo per un centravanti. 

Okotie (dal 64′) 6 – Entra bene in campo, giocando una notevole quantità di palloni. 

Király 6.5 – Il portiere 40enne fa valere tutta la sua esperienza con tanti interventi e comandando la linea di difesa. 

Fiola 5 – Va in difficoltà sulle giocate sulla fascia e non raddoppia praticamente mai. 

Lang 6 – Annulla il centravanti austriaco senza mai farlo girare e tenendolo sempre spalle alla porta. 

Guzmics 6 – Buona prova come il compagno di reparto, che insieme annullano l’attacco austriaco. 

Kadar 5 – Va spesso in difficoltà e non riesce mai a spingere sulla fascia di competenza.

Gera 5.5 – Gioca un gran quantitativo di palloni, ma sbaglia parecchio, soprattutto in fase di appoggio.

Nagy 6 – Prova sufficiente, senza mai strafare e senza mai eccedere nelle giocate. 

Dzsudzsák 5.5 – Spesso fuori dal gioco, non riesce mai ad incidere positivamente sul match. 

Kleinheisler 7 – Grandissima giocata di classe sul primo goal, utilizzando l’istinto da vero assist man. Durante tutto il match illumina ogni giocata ungherese. 

Steiber (dal 78′) 7.5 – Entra e segna il goal decisivo, che chiude definitivamente il match. Un tocco sotto fantastico, che strappa applausi a tutto lo stadio. 

Németh 7 – Gara di grandissimo sacrificio, con tanti palloni giocati ed un cuore enorme messo in ogni azione. 

Pinter (dall’ 89′) senza voto

Szalai 7 – Criticatissimo in patria, visto che non riusciva a segnare da un anno. In panchina c’era il capocannoniere polacco, ma lui smentisce tutti e segna il goal del vantaggio ungherese. 

Priskin (dal 69′) 6.5 – Entra in campo e in venti minuti è praticamente su tutte le ripartenze. E confeziona un assist perfetto per il goal del raddoppio.