In Austria-Ungheria sono ancora tanti i dubbi di Bernd Storck per la sua formazione. LUngheria torna a giocare un grande torneo dopo 30 anni e non vuole fallire; per questo ogni minima scelta sarà ponderata con estrema attenzione. I dubbi principali del Commissario Tecnico dei magiari riguardano la fase offensiva: Zoltan Gera è partito in panchina nellultima amichevole (persa contro la Germania) ma a conti fatti dovrebbe essere titolare prendendo il posto di Kleinheisler, al centro della linea di mezzepunte. In panchina però ci sono giocatori come Nemanja Nikolics e Krisztian Nemeth che sanno fare gol; uno di loro potrebbe prendere il posto di Adam Szalai, che rimane ancora la prima scelta di Storck e che a questo punto potrebbe anche giocare come rifinitore alle spalle di un attaccante (uno dei due di cui sopra). La difesa invece sembra fatta, anche se tra Adam Lang e Roland Juhasz cè un testa a testa per la maglia di secondo centrale (sembra sicuro del posto Guzmics).
Rappresenta una partita davvero interessante a Euro 2016, e non solo per il simbolismo storico. Non cè alcun dubbio che il giocatore da tenere docchio, possiamo dire la stella nelle formazioni della partita, sia David Alaba. A 24 anni si può già considerare il giocatore dal quale passeranno i destini dellAustria: sei anni nellAustria Vienna prima di approdare al Bayern Monaco, a 16 anni. Qui Alaba è esploso: prima nella seconda formazione e poi, passando anche per un prestito semestrale allHoffenheim, affermandosi come uno dei giocatori migliori della squadra che, agli ordini di Jupp Heinckes, ha vinto la Champions League nel 2013. Partito come terzino sinistro, Alaba in realtà può ricoprire tanti ruoli: spesso e volentieri Guardiola lo ha schierato in Baviera come centrale difensivo (anche questanno) in una linea a tre o a quattro, mandandolo anche a fare lesterno alto. In nazionale invece Alaba gioca come regista davanti alla difesa, al fianco di un compagno; un giocatore totalmente versatile, che forse deve ancora crescere in costanza di rendimento ma è sicuramente uno dei migliori della sua generazione. Il suo prossimo compito sarà quello di provare a spingere lAustria verso la qualificazione agli ottavi di finale.
Avrà in campo un giocatore da osservare tra i tanti delle formazioni della partita: trattasi ovviamente di Gabor Kiraly, il portiere dellUngheria: un giocatore che nella sua carriera ha messo insieme 101 partite in nazionale, tantissime se consideriamo che lUngheria non gioca la fase finale di un grande torneo dal 1986. Lesordio di Kiraly con i magiari risale al 1998: curiosamente fu proprio in una partita contro lAustria, che ritrova oggi allesordio nella fase finale di Euro 2016. Cresciuto nellHaladas, dove è tornato nel 2015, il portiere famoso per giocare con ampi pantaloni della tuta è arrivato in Germania quando aveva 21 anni; qui ha giocato sette anni nellHertha Berlino e poi è passato al Crystal Palace, dove ha disputato tre stagioni tornandovi dopo un anno e mezzo di prestiti con West Ham e Aston Villa. Titolare poi nel Monaco 1860 per cinque stagioni, Kiraly si è trovato al Fulham dove però è stato una riserva di Marcus Bettinelli.
Austria-Ungheria sta per arrivare; il numero 10 a disposizione di Bernd Storck è uno dei calciatori sui quali il CT dei magiari fa maggiore affidamento. Zoltan Gera ha 37 anni, e una lunga carriera che due anni fa lo ha portato a tornare in patria per vestire la maglia del Ferencvaros. Proprio la squadra che lo aveva lanciato tra il 2000 e il 2004, permettendogli di arrivare in Premier League; in Inghilterra Gera ha giocato quattro anni nel West Bromwich, poi è andato al Fulham e ha vissuto un triennio magico che lo ha portato a giocare una finale di Europa League (persa contro lAtletico Madrid). Tornato al West Brom, ha chiuso la sua esperienza inglese con 311 partite e 46 gol in 10 anni; con la nazionale ungherese, il cui esordio risale al 2002, Gera ha messo insieme 89 apparizioni giocando 24 gol; per la prima volta giocherà la fase finale di un grande torneo anche con la maglia della sua nazione.
Apre il gruppo F a Euro 2016; lAustria nella sua formazione può contare su David Alaba, ma grande attenzione va riposta anche in Zlatko Junuzovic. Ha il numero 10, e non è un caso: un centrocampista che sa giocare dietro le punte come anche da mezzala, un regista di stampo classico che sa vedere le linee di passaggio ed è incaricato di battere i calci di punizione; dal 2012 gioca nel Werder Brema, ma si era già affermato nel corso del triennio passato allAustria Vienna. Nel 2010, dunque quando aveva meno di 23 anni, è stato nominato calciatore austriaco dellanno; in Germania si è saputo riadattare (grazie a Thomas Schaaf) da schermo davanti alla difesa nel 4-1-4-1, ma con la nazionale è il giocatore che gravita subito alle spalle di Janko, con il compito di mandare in porta lui e gli esterni dattacco che allargano il campo lasciandogli spazio per la giocata.
Apre il girone F agli Europei 2016: appuntamento alle ore 18 di martedì presso lo stadio Bordeaux-Atlantique. Una partita assolutamente simbolica dal punto di vista storico e geopolitico; una partita importante anche per questo girone, che comprende Portogallo e Islanda e dunque è aperto a ogni tipo di soluzione. Arbitra la partita il francese Clément Turpin; diamo allora uno sguardo più approfondito alle probabili formazioni di Austria-Ungheria.
Le quote Snai per Austria-Ungheria, valida per il girone F degli Europei 2016, ci dicono che il segno 1 per la vittoria dellAustria vale 1,70; il segno X per il pareggio vale 3,60 mentre il segno 2 per la vittoria dellUngheria vale 5,50 volte la somma che deciderete di giocare.
Dopo il grande girone di qualificazione, lAustria può rappresentare una grande sorpresa alla fase finale degli Europei. Il 4-2-3-1 di Marcel Koller è ormai fatto: il portiere sarà Almer, protetto dai due centrali Prodl e Dragovic (il secondo sembrava destinato a un futuro luminoso, ma ha ancora tempo) mentre a destra cè un ballottaggio tra Garics (visto a lungo in Italia) e Klein. A sinistra gioca Fuchs, fresco campione dInghilterra con il Leicester dove si è rilanciato; Alaba, la stella della squadra, è il regista davanti alla difesa ma può ricoprire tanti ruoli. Giocherà al fianco di Baumgartrlinger. Le cose migliori comunque arrivano davanti: Harnik e Sabitzer si giocano un posto a destra con il primo che è favorito, a sinistra Arnautovic rinato con la maglia dello Stoke City mentre in mezzo cè il talento di Zlatko Junuzovic, non più verdissimo (classe 87) ma ancora con anni importanti davanti a sè. In attacco, come prima punta, quel Marc Janko che ha fatto benissimo nelle qualificazioni e che è la prima speranza di Koller per segnare i gol degli ottavi di finale.
Anche lUngheria gioca con il 4-2-3-1; assente da tanti anni dal calcio che conta, oggi i magiari ripartono dal tedesco Bernd Storck come CT e dal quarantenne Gabor Kiraly, ancora oggi il portiere. Davanti a lui una linea di quattro difensori con Fiola e Kadar favoriti sulle fasce, mentre in mezzo bisogna decidere tra Juhasz (favorito) e Lang per affiancare Guzmics. A centrocampo la cerniera che protegge la linea difensiva vede in campo Nagy e Pinter; sulla trequarti sono certi del posto Zoltan Gera, che dovrebbe giocare in mezzo (ha avuto anni importanti in Premier League) e Balasz Dzsuszsak, tempo fa nel mirino delle grandi squadre. Ancora da definire gli altri due giocatori: Lovrencsis per caratteristiche è il favorito, ma Storck potrebbe decidere di mandare in campo Szalai da rifinitore spostando Gera a sinistra, e dunque schierando come prima punta Krisztian Nemeth. Dubbi che molto probabilmente saranno sciolti soltanto nei minuti precedenti la partita.
1 Almer; 2 Garics, 15 Prodl, 3 Dragovic, 5 Fuchs; 8 Alaba, 14 Baumgartlinger; 11 Harnik, 10 Junuzovic, 7 Arnautovic; 21 Janko
A disposizione: 12 Lindner, 23 Ozcan, 17 Klein, 4 Hinteregger, 16 Wimmer, 13 Suttner, 6 Ilsanker, 20 Sabitzer, 18 Schopf, 22 Jantscher, 19 Hinterseer, 9 Okotie
Allenatore: Marcel Koller
Squalificati: –
Indisponibili: –
1 Kiraly; 5 Fiola, 23 Juhasz, 20 Guzmics, 4 Kadar; 8 Nagy, 16 Pinter; 7 Dzsudzsak, 10 Gera, 14 Lovrencsics; 9 Szalai
A disposizione: 12 Dibusz, 22 Gulacsi, 21 Bese, 2 Lang, 3 Korhut, 6 Elek, 15 Kleinheisler, 18 Stieber, 13 Bode, 17 Nikolics, 11 Nemeth, 19 Priskin
Allenatore: Bernd Storck
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Clément Turpin (Francia)