Alla fine il pronostico è stato rispettato: l’Olimpia Milano ha vinto il suo ventisettesimo scudetto, il secondo nelle ultime tre stagioni. Il 4-2 nella serie finale contro la Grissin Bon Reggio Emilia sancisce un successo forse annunciato, ma non per questo meno importante: Milano era la grande favorita della vigilia vista la campagna acquisti estiva, ma è dovuta passare attraverso qualche scottatura (l’eliminazione al primo turno di Eurolega) e qualche difficoltà di troppo per tornare a cucirsi lo scudetto sul petto. Per il secondo anno consecutivo Rakim Sanders è l’MVP delle finali, dopo aver già conquistato il premio con Sassari; importante lui come tutti i nuovi giocatori, da Krunoslav Simon – forse la vera chiave della stagione – a Milan Macvan, fino a chi è arrivato in corsa come Mantas Kalnietis e Esteban Batista. Capitano di questo successo Alessandro Gentile, che forse chiude qui l’esperienza con l’Olimpia; allenatore quel Jasmin Repesa che aveva vinto uno scudetto undici anni fa con la Fortitudo Bologna (battendo proprio Milano) e che supera il mito Dan Peterson per vittorie ottenute nei playoff. Per un commento sullo scudetto dell’Olimpia Milano, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Roberto Chiacig.



Scudetto Olimpia, se l’aspettava? Era uno scudetto previsto ad inizio stagione, l’Olimpia ha un roster superiore a quella di Reggio Emilia che ha comunque giocato delle buone finali. La Grissin Bon si è comportata bene, solo che a un certo punto ha ceduto. La differenza di roster e l’infortunio di Stefano Gentile hanno determinato l’esito di gara-6.



Quali sono stati poi altri segreti di questo ventisettesimo scudetto? Il budget utilizzato dall’Olimpia è nettamente superiore a quello di Reggio Emilia, una cosa anche questa molto importante, anche se la Grissin Bon ha disputato una stagione straordinaria e merita tutti gli elogi possibili. Ha puntato sui giocatori italiani a differenza delle altre formazioni; un punto a favore. Mi sarebbe piaciuto se avesse vinto; spero si rifaranno in futuro.

Condivide la scelta di dare l’MVP delle finali a Sanders? I giocatori che si sono messi in evidenza sono stati tanti; Sanders è stato uno di questi e la scelta ci sta, anche se avrei preferito dare l’MVP a un giocatore italiano.



Che meriti dà a Repesa? L’ho avuto a Roma, è un tecnico molto preparato con le sue idee. Non ha centrato l’obiettivo in Eurolega e in Eurocup, ma ha avuto il merito di portare l’Olimpia a raggiungere i traguardi prefissati della stagione di Milano la conquista dello scudetto e della Coppa Italia.

Reggio Emilia ha perso la seconda finale consecutiva: si potrà confermare provandoci per la terza volta? Non so se un giorno vincerà lo scudetto, so comunque che è una società seria, con dirigenti molto preparati. Qui non si spendono i soldi che portarono la Fortitudo a vincere lo scudetto; si programma e si lavora molto bene. A Reggio sono stato a inizio carriera, ho contribuito alla promozione dalla Lega Due nella stagione 2011-2012: mi auguro che lo scudetto possa arrivare.

Per l’Olimpia, in Eurolega stagione da dimenticare: come dovrà cambiare per essere competitiva il prossimo anno? Non era facile competere con i grandi club dell’Eurolega, l’Olimpia ci ha provato ma ha fallito. Dovrà rinforzarsi, essere più competitiva con le le squadre degli altri Paesi che hanno un budget importante e giocatori di altro livello Già arrivare tra le prime otto sarebbe un traguardo di rilievo.

Milano ripartirà da Fontecchio, Abass e Pascolo: chi verrà sacrificato? Non lo so: sarà una scelta dei dirigenti e dell’allenatore. Gentile è un giocatore importante che nonostante i suoi problemi fisici potrà fare cose ancora decisive; vdremo se gli capiterà la possibilità la prossima stagione o quella seguente di andare in NBA. Sarà sicuramente un’opportunità a cui non potrà dire di no.

Un giudizio sul nostro campionato, le è piaciuto il livello di gioco? Sinceramente no: si continuano a preferire giocatori americani e questo toglie spazio e margini di crescita ai nostri ragazzi. E’ da tempo che non mi piace il livello di gioco del campionato; soltanto Reggio Emilia è da apprezzare perchè persegue, con grandi risultati, la strada dei giocatori del nostro Paese.

Quali sono state le sorprese del nostro campionato? Avellino ha fatto bene pur non avendo il budget dell’Olimpia, la stessa Reggio naturalmente è tra le più positive. Queste sono state le due squadre che sono arrivate più in forma nel momento clou della stagione con l’Olimpia.

E quelle che hanno deluso? La Virtus Bologna, una squadra che ha fatto la storia del nostro basket. Dopo il fallimento nessuno poteva aspettarsi che scendesse in Lega Due; ora non sarà facile risalire la corrente, in LegaDue ci sono club con grandi ambizioni, come Treviso che è tornata a portare 4000 persone al palazzetto. Ci sono club forti economicamente, a differenza di altri che in Serie A fanno fatica; credo che le promozioni dovrebbero essere due.

Che dire di Cantù? Nuovo proprietario e tanti investimenti, ma pochi risultati… E’ la conferma che non bastano i soldi per vincere e fare la differenza: ci vuole una base e bisogna mettere in conto del tempo per arrivare ai risultati.

(Franco Vittadini – Claudio Franceschini)