Qualcuno ha già parlato di ‘Contismo’, sull’onda del soprannome conferito al gioco dell’Atletico Madrid allenato dall’argentino Diego Simeone (il ‘Cholismo’, dal nomignolo del mister -El Cholo). Possiamo semplicemente definirlo effetto Conte: contro il Belgio la nazionale italiana ha espresso al meglio i concetti perseguiti dal suo allenatore, quindi massima concentrazione in ogni fase di gioco, reparti il più possibile vicini tra di loro, squadra rapida nelle transizioni sia offensive che all’indietro. Positiva soprattutto la difesa che ha concesso poche occasioni pulite agli attaccanti avversari: Barzagli, Bonucci e Chiellini, aiutati in primis dai laterali e De Rossi ma in generale da tutta la squadra, hanno dimostrato l’affidabilità che ormai gli riconoscono tutti. Gigi Buffon ha sempre risposto presente quando chiamato in causa, come sulla bordata Nainggolan nel primo tempo, ma tutto considerato non si è dovuto sporcare i guantoni più di tanto. La speranza è che l’Italia riesca a replicare una prestazione altrettanto solida, e magari un pò più continua nella metacampo d’attacco, venerdì contro la Svezia (ore 15:00).
Grande gioia per tutto il popolo italiano, dopo il successo della Nazionale nella prima partita degli Europei 2016. Un gol per tempo e il Belgio è battuto: alla rete di Emanuele Giaccherini nella prima frazione ha fatto seguito quella di Graziano Pellè nei minuti di recupero. Le case di tutta Italia hanno potuto festeggiare una vittoria importante anche se non ancora decisiva, euforia anche in Francia dove sono arrivati tantissimi sostenitori della Nazionale azzurra, anche di lingua francese. A caratterizzare l’esultanza dei tifosi italiani è stato l’ormai tradizionale coro ispirato alla canzone Seven Nation Army dei White Stripes, il ‘poo po-po-po-po-po poo’ reso celebre dalla vittoria nei Mondiali 2006. Per l’Italia un successo per certi versi inaspettato, che ha messo in risalto le grande compattezza della difesa di matrice juventina.
Non era facile prevedere la bella vittoria della Nazionale azzurra su quella belga. I ragazzi allenati da Antonio Conte hanno regalato a tutto il paese una grande soddisfazione, superando a pieni voti il primo esame agli Europei 2016. Tanti i tifosi arrivati in Francia per sostenere l’Italia, da ogni parte de’Europa: tra gli altri c’era anche chi si è presentato a Lione dopo una ‘passeggiata’ di oltre mille chilometri dalla Calabria. Non è mancata anche la profezia vincente: il gol di Graziano Pellè che alla terza occasione buona non ha fallito, schiaffando in porta il suggerimento di Candreva in pieno recupero. E in questo caso si può davvero dire che chi ben comincia è e metà dell’opera: grazie al 2-0 sul Belgio l’Italia si è nettamente avvantaggiata per il passaggio del turno dal gruppo E.
Buona la prima. L’Italia supera il Belgio con un inaspettato 2-0 e mette in cassaforte i primi tre punti dell’Europeo. Adesso, grazie al pareggio di oggi tra Irlanda e Svezia, gli Azzurri sono in testa al Girone E. Certo, è presto per cantare vittoria ma da come veniva descritta dall’opinione pubblica la spedizione francese di Buffon e compagni, qualcuno dovrà ricredersi. Anche perché di fronte all’Italia c’era il Belgio, non l’Islanda. Belgio, che fa rima con grande favorita per il titolo finale, seconda classificata nel ranking FIFA, nazionale della Golden Generation e via dicendo. Insomma, sulla carta non doveva esserci partita. Invece le previsioni sono state completamente capovolte dalla sagacia di Conte, bravo ad allestire uno spartito tattico perfetto che i suoi uomini hanno recitato alla perfezione. I Diavoli Rossi hanno calciato in porta 18 volte ma in sostanza hanno fatto il solletico a Buffon, impensierendolo soltanto in tre circostanze, di cui una in avvio con il romanista Nainggolan. Nel primo tempo Lukaku si è divorato il potenziale pareggio spedendo sul fondo a tu per tu con il portiere juventino, mentre nel finale Origi non ha inquadrato il bersaglio grosso con una torsione pericolosa. Molto più cinica l’Italia, che con 12 conclusioni complessive ha fatto venire i brividi a Courtois in sei circostanze. Nella ripresa il belga è stato miracoloso a neutralizzare i tentativi di Pellé e Immobile, sfoggiando due interventi davvero d’alta scuola. Non è però bastato al Belgio, capitolato sotto i colpi di Giaccherini e Pellé. Nonostante un possesso palla inferiore agli avversari (43,5% contro 56,5%), l’Italia si è portata in vantaggio al 31′ con “Giaccherinho”, bravo a capitalizzare al meglio un lancio dalle retrovie di Bonucci, stoppare il pallone in corsa e freddare Courtois da distanza ravvicinata. In tutto questo Alderweireld si stava ancora chiedendo dove fosse il folletto in maglia bianca. Pellè avrebbe potuto raddoppiare in anticipo ma l’attaccante del Southampton ha calato il bis soltanto in pieno recupero: assist di Candreva e volé di destro a bucare la porta del Belgio. L’Italia sorride mentre gli uomini di Wilmots sprofondano nell’incertezza dopo i tanti elogi ricevuti.
Al termine di Belgio-Italia ecco quanto dichiarato alla Rai dal c.t degli Azzurri Antonio Conte: “Abbiamo fatto una buona partita, ci siamo comportati bene contro un avversario ostico. I miei ragazzi hanno saputo soffrire perché stavano giocando contro un avversario molto forte candidato alla vittoria finale. Se siamo compatti possiamo fare cose molto importanti. Abbiamo vinto ma non abbiamo ancora fatto niente. In ogni caso speriamo di arrivare dove meritiamo. Mi interessa che i miei si comportino da squadra, nient’altro”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’autore del primo gol, Giaccherini, che ha così parlato a Sky: “Oggi sono riuscito a segnare in una gara molto importante. Ho fatto un bel gol ma lo stop è stato ancora più bello e decisivo: non era facile. Sono felice sia per la squadra che per il mio gol. E’ una vittoria importante”.
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