Il futuro del Milan si deciderà nei prossimi giorni e sebbene sembra che regni l’armonia tra la dirigenza Milan e gli adviser della cordata di industriali cinesi intenti a trattare per la cessione del club rossonero, molto è ancora sul tavolo di discussione. Secondo alcune indiscrezioni sembra che le basi del contratto preliminare tra Sal Galatioto e Berlusconi siano state messe, incluse alcune pesanti penali rescissorie. La notizia che Galliani e il braccio destro di Galatioto, Nicholas Gancikoff stiano facendo delle scelte concordate nel calciomercato è un altro segnale importante del fatto che l’accordo si farà. Ma nonostante Galliani voglia già fare le prime mosse nel mercato l’incertezza regna ancora sovrana in casa Milan. il dubbio più forte riguarda forse il toto panchina e sembra che possa non esserci concordia tra i cinesi e Berlusconi,il quale farebbe comunque in tempo a mandare tutta la trattativa in fumo, una volta uscito dall’ospedale.



I prossimi giorni saranno giorni di pausa nella trattativa per la cessione del Milan, dal Patron Silvio Berlusconi e la cordata di industriali cinesi rappresentata da Sal Galatioto e il suo braccio destro Nicholas Gancikoff. Stese però delle buone basi per arrivare entro a fine mese della firma al contratto preliminare, nei giorni scorsi, nel frattempo il Milan non vuole rimanere inoperoso nel calciomercato estivo e proprio su questo settore che l’ad Adriano Galliani, assieme a Gancikoff stanno delineando delle linee guide concordate da applicare al calciomercato estivo. Secondo quanto riporta Tuttosport infatti le scelte su rinnovi di contratto, scelta del nuovo tecnico sono tutte mossedecise in maniera collegiale, in attesa che la situazione si sblocchi definitivamente e Silvio Berlusconi, una volta uscito dall’ospedale decida se cedere la maggioranza del Milan ai cinesi oppure no, ricordando che comunque il closing up del contratto non potrà che avvenire nei prossimi mesi.



Sembra che ormai le basi per l’effettivo accordo per la cessione del Milan da Silvio Berlusconi e la cordata cinese rappresentata da Sal Galatioto ci siano. I tre giorni che l’adviser italo americano sembrano siano stati pochi ma decisivi: Galatioto è infatti già partito per l’America, dopo che le garanzie bancarie presentate dai protagonisti siano state valutate positivamente. Galatioto potrebbe quindi ritornare a Milano per concludere il grosso dell’accordo entro fine mese, ma il closing del contratto avverrà solo tra un paio di mesi. Intanto sono già state fissate penali pesanti che fanno presagire la seria volontà di entrambe le parti in causa di giungere a un accordo definitivo, anche se in tempi presumibilmente molto lunghi, secondo quanto rivelato dal portale MilanLive.it. Molto si scoprirà a fine mese, quando anche il Patron del Milan Berlusconi verrà dimesso dall’ospedale.



In Via Aldo Rossi la questione riguardante la cessione del Milan al gruppo di investitori cinesi ha monopolizzato l’attenzione mettendo in secondo piano il calciomercato rossonero. Come riportato da Milanlive.it, il giornalista de Il Corriere dello Sport Pasquale Campopiano ha sottolineato come le tempistiche per la trattativa DI cessione del Milan non si possano esaurire al 30 giugno dato che il closing definitivo, ovvero il passaggio del 70% delle quote agli orientali ed il 30% da scalare a Berlusconi nei prossimi anni, dovrebbe avvenire dopo due mesi dalla firma a causa delle pratiche burocratiche. Inoltre, sempre Campopiano evidenzia la necessità di stabilire il “saldo negativo”, ovvero il denaro da spendere sul mercato, a prescindere dalle cessioni, per rinforzare l’organico e, per questo, sarà obbligatorio condividere da entrambe le parti le varie operazioni estive.

L’operazione cardiochirurgica a cui si è sottoposto il patron Silvio Berlusconi ha rinviato la questione riguardante la cessione del Milan ad un gruppo di investitori orientali. Tuttavia, secondo quanto riportato da Tuttosport, situazione interna rossonera non è certamente tra le più serene. Il quotidiano di Torino rivela infatti la presenza di nuove tensioni tra i vice presidenti ed amministratori delegati rossoneri Barbara Berlusconi ed Adriano Galliani. La figlia del presidente onorario sarebbe intenzionata ad operare dei cambiamenti nella gestione dell’organigramma societario mentre il dirigente originario di Monza vorrebbe far valere la propria leadership ancora a lungo, come conferma la scelta di Marco Giampaolo come nuovo tecnico milanista per la prossima stagione. In attesa del recupero dell’ex cavaliere Silvio Berlusconi, la trattativa per la cessione del Milan sembra ormai avviata dopo gli incontri avvenuti negli ultimi giorni. Come spiegato da MilanLive.it, Sal Galatioto, l’advisor del gruppo cinese interessato all’acquisto del club di Via Aldo Rossi, è da poco rientrato negli Stati Uniti dopo essere passato da Londra per impegni lavorativi ma tutto lascia pensare che i contatti con Finivest siano stati positivi ai fini del buon esito dell’operazione. Galatioto avrebbe infatti illustrato i piani dei propri assistiti in relazione allo sviluppo del brand e avrebbe fornito le garanzie finanziarie tanto richieste dal patron rossonero convincendo lui ed i suoi collaboratori. Il consigliere della cordata asiatica, racconta il Corriere dello Sport, dovrebbe fare rapporto a Pechino per poi quindi ritornare a Milano verso il 27/30 giugno per completare le pratiche burocratiche anche grazie alla firma dello stesso Berlusconi.

La situazione riguardante la cessione del Milan al gruppo di investitori cinesi è ancora tutta da delineare dopo l’operazione subita alla aorta dal presidente onorario Silvio Berlusconi. Come riporta MilanNews.it, il giornalista Franco Ordine ha analizzato la vicenda rossonera ed ha espresso il suo parere su ciò che accadrà nell’immediato futuro: “Entro la prossima settimana immagino che i manager di Fininvest debbano terminare la bozza di contratto e non appena Berlusconi sarà in grado di poter esaminare la bozza nei suoi contenuti essenziali, si procederà con la decisione del presidente rossonero. Da quello che filtra si dovrebbe andare verso la firma del contratto preliminare. Mercato? La scelta di Giampaolo penso sia meno rischiosa di quella di Brocchi. Credo ci siano una serie di altri progetti di acquisti conservati gelosamente. Immagino ci sia un piano che potrebbe scattare quando diventerà ufficiale il passaggio tra una proprietà e l’altra”.

Il recupero di Silvio Berlusconi dopo l’operazione subita al cuore si sta rivelando davvero rapido ma è troppo presto per pensare ad un proseguimento della trattativa per la cessione del Milan nei prossimi giorni. Intervistato in esclusiva da MilanNews.it, l’ex allenatore del Palermo, tra le altre, Bortolo Mutti, ha fornito il suo parere in merito alla vicenda auspicando un che la proprietà del club rossonero rimanga tra le mani dell’ex cavaliere: “L’augurio è che il Milan trovi la sua strada dirigenziale di prospettiva. Io dal profondo del cuore spero che Berlusconi abbia la forza di mantenere la proprietà e di continuare il suo progetto Milan come ha fatto negli ultimi anni, magari con qualche variante viste le gestioni degli ultimi anni. Sono convinto che con il tempo il Milan troverà la sua forza e tornerà ai livelli che tutti conosciamo. Però sono convinto che farebbe piacere a tanti in Italia se rimanesse lui. In questa situazione economica stiamo perdendo un pochino la nostra identità con questa ricerca di investitori.”

Si torna a parlare della cessione del Milan dopo aver superato la paura per l’intervento al cuore di Silvio Berlusconi. Del possibile passaggio ai cinesi ha parlato un ex importante dei rossoneri Stefano Eranio ai microfoni di Milan Channel: “Silvio Berlusconi è una persona che ho nel cuore e a cui devo moltissimo così come a tutta la società rossonera. E’ difficile trovare una persona del genere che ha creato così tanto e così umile e costruttiva per tutto l’ambiente. Il Milan negli ultimi anni ha mancato la presenza di quest’uomo che ha fatto grande questa società. Io spero che venga presa una decisione per il bene della squadra. Ha fatto tanto e adesso non ha voglia di spendere ancora molti soldi. Visto che i tifosi sono molto esigenti ci si augura che la maggioranza vada a qualcuno che possa far tornare grande questa squadra, ma con la supervisione sempre di Berlusconi”.

Le condizioni di salute di Silvio Berlusconi ha sicuramente rallentato la questione legata alla cessione del Milan. Secondo kquanto riportato dal Corriere dello Sport pare che però ci siano delle evoluzioni importanti. Serviranno 45-60 giorni per il closing finale, che potrebbe portare a delle complesse situazioni sul fronte mercato. Questo perchè potrebbe portare a un calciomercato condiviso tra la Fininvest e l’attuale gestione e quella eventuale che porterebbe i cinesi anche dall’altra parte di Milano. Staremo a vedere, ma se si continua con questo modus operandi andrà a finire che il cambiamento epocale potrebbe arrivare anche a settembre.

Alberto Zaccheroni ha deciso di dire la sua circa la cessione del Milan alla cordata cinese, visto che il 30 giugno scadrà il periodo di esclusiva e Silvio Berlusconi dovrà decidere cosa fare delle quote di maggioranza. Ai microfoni di ‘Sky Sport’ Zaccheroni promuove l’arrivo della cordata, soprattutto a livello finanziario: “Sullapporto finanziario ben vengano perché hanno grandi potenzialità che altri non hanno, mentre sulla gestione del calcio hanno poca esperienza. Secondo me per ora prendiamoli per le loro disponibilità finanziarie perchè non immaginiamo quanti soldi hanno. Ed i soldi nel calcio fanno davvero comodo. Se qualche dirigente italiano lavora con loro ben venga comunque” conclude l’ex tecnico del Milan Zaccheroni che fa quindi una distinzione di ruoli per la futura cessione del Milan. Galatioto ora è a Londra per relazione alle banche, alla fine del mese rientrerà a Milano.

La cessione del Milan alla cordata cinese sembra ancora molto lontana nonostante la data per la fine dell’esclusiva con i cinesi è stata fissata per il 30 giugno. Come riportato dal ‘Corriere dello Sport’ nonostante la firma verrà apposta proprio entro quella giornata, la complessità di questa operazione farà slittare il closing per la cessione del 70% delle quote rossonere. Ci vorranno quindi altri quarantacinque o addirittura sessanta giorni di tempo per la chiusura definitiva per l’affare che cambia quindi le strategie per il calciomercato visto che allenatore ed altri innesti verranno decisi in sinergia tra Fininvest e cinesi. Facendo qualche calcolo quindi si arriverà addirittura al mese di settembre con il campionato 2016/2017 già iniziato e con un calciomercato già finito. Bisognerà stare molto attenti al bilancio, visto che se la trattativa dovesse saltare da un momento all’altro chi resta dovrebbe accollarsi tutte le spese.

Ha lasciato l’Italia per volare a Londra. Dopo aver incontrato per tre giorni consecutivi i vertici Fininvest a Milano, l’advisor della cordata cinese arriverà questo pomeriggio in Inghilterra dove incontrerà i rappresentati delle banche per offrire le garanzie bancarie del consorzio di Pechino. Secondo quanto riportato da ‘TuttoSport’ questa mattina, l’advisor americano potrebbe rientrare in Italia e quindi a Milano il 27 giugno, a pochissimi giorni dalla chiusura per la cessione del 70% delle quote del Milan alla cordata cinese. Abbiamo già parlato di un moderato ottimismo che si respira in casa Milan per la buona riuscita della trattativa considerando il fatto che Silvio Berlusconi è ancora convalescente e avrà solo qualche giorno di tempo per decidere le sorti del club rossonero. Poi si penserà al calciomercato, visto che ci sono diverse trattative aperte.

Passi avanti considerevoli nella cessione delle quote di maggioranza del Milan. Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ nella giornata di ieri si sono conclusi gli incontri tra  i manager di Fininvest e ladvisor del gruppo di Pechino Sal Galatioto, che oggi partirà per Londra per relazionare le banche sullo stato della trattativa. Dopo questo appuntamento Galatioto poi ripartirà per gli Stati Uniti, visto che in questi tre giorni sono stati affrontati tutti i punti della bozza del contratto. Pare sia trapelato che piano di investimenti soddisfi pienamente Silvio Berlusconi, quindi filtra un moderato ottimismo per la chiusura definitiva della trattativa fissata entro il 30 giugno. Intanto Galatioto farà affidamento su Nicholas Gancikoff, rappresentante in Italia delladvisor americano che parlerà costantemente con Fininvest per tenere i rapporti allacciati. Non c’è stato certo un punto di svolta, ma l’ottimismo in casa Milan per la chiusura della trattativa è davvero evidente.

La cessione del Milan è bloccata. Non definitivamente, ma per ora: la tre giorni di incontri tra Sal Galatioto, advisor italo-americano che rappresentava la cordata cinese, e i vertici Fininvest è terminata ma ci sono ancora tanti punti di domanda e lavoro da fare prima di arrivare a mettere in piedi la bozza di contratto che verrà sottoposta a Silvio Berlusconi. A proposito: questa parte delloperazione per la cessione del Milan avverrà solo quando il presidente del Milan si sarà pienamente ristabilito dalloperazione subita, nella quale gli è stata sostituita la valvola aortica. Al centro dello schema rimane il piano di investimento dei cinesi: come riporta La Stampa si parla di 150 milioni per almeno cinque anni, ma su questo punto non è ancora stata fatta chiarezza ed è il nodo che Berlusconi vuole sciogliere al più presto perchè rimane il discrimine tra la cessione delle quote di maggioranza agli imprenditori cinesi e il passo indietro rispetto alle intenzioni. Nel frattempo però Galatioto non rimarrà con le mani in mano: prima di rientrare a New York ladvisor farà tappa a Londra e parlerà con gli istituti di credito che sono coinvolti nelloperazione di cessione del Milan. E probabile che laccordo non sarà pronto e definito prima di dieci giorni: anche per questo motivo la data del termine dellesclusiva, che lo scorso mese Fininvest aveva concesso agli imprenditori cinesi, è stata spostata dal 15 al 30 giugno.