Si attende a giorni l’atteso responso dalle verifirche che il Cio sta effettuando a proposito della presunta positività ai test antidoping di un medagliato alle Olimpiadi di Pechino della nazionale jamaicana. alcune indiscrezioni confermamno che il protagonista di questa triste vicende non è il recordman Usain Bolt, ma al momento il Comitato Olimpito Jamaicano mantiene il più stretto riserbo. le poche informazioni in possesso riguardano la nazionalità jamaicano dell’atlteta coinvolto e il nome della sostanza la Methylhezanamine: una sostanza stimolante per regimi alimentari poveri di calorie e che in precednza ha causato la morte di 5 persone. Il Cio di Kingston venne informato un mese fa questo episodio che al momento è al centro delle indagini, ma la federazione continua a trincerarsi dietro a un secco “no comment”. i nomi papabili sono tanti, forse troppi e solo a giorni si sapranno ulteriori dettagli sulla scandalosa vicenda.



Questo pomeriggio Lionel Messi è stato chiamato alla sbarra del tribunale di Madrid per difendersi dalle accuse di evasione fiscale, per cui la giustizia spagnola aveva chiesto nelle fasi preliminare l’incarcerazione della Pulce per 22 mesi. Il bomber blaugrana ha cercato di difendersi dalle pesanti accuse puntando il dito contro suo padre, anch’egli accusato per evasione e frode. Queste le poche parole dell’argentino che sono trapelate dall’aula di tribunale: “Firmavo contratti perché mi fidavo di mio padre e mai pensavo che mi avrebbe ingannato. Non mi sono mai interessato a questi problemi quindi non sapevo che stavo infrangendo la legge”. Solo al termine dell’udienza anche il padre del numero dieci argentino, Jorge:La mia intenzione era quella di rendere la vita più facile a mio figlio, che doveva dedicarsi solo a giocare”. Secondo quanto riferiscono alcuni media spagnoli in seconda seduta dell’udienza che si è tenuta oggi pomeriggio i testimoni avrebbero concordato che Messi non era a conoscenza dell’illegalità delle sue azioni e che quindi non sarebbe considerato responsabile di fronte alla legge. Situazione diversa per suo padre, che sebbene abbia provato a difendersi affermato la propria ignoranza in materia giuridica di quanto è successo la sua posizione di fronte la giustizia spagnola è assai grave.



La Coppa America sembra stregata per Kakà: il brasiliano ex rossonero a causa di un infortunio non potrà partecipare a quella che sarebbe stata la sua prima Coppa America. L’attaccante in maglia dell’Orlando City era stato a sua volta chiamato dal tecnico Dunga in sostituzione di Douglas Costa del Bayern Monaco, a sua volta infortunato. Purtroppo per il brasiliano classe 1982 durante gli allenamenti ha riportato un piccolo problema muscolare il cui recupero durerà almeno 20 giorni, troppi per poter permettergli di affrontare il torneo sudamericano. Al suo posto è stato già chiamato Ganso, trequartista del Sao Paulo, nei passati anni tenuto d’occhio dalla dirigenza milanista prima che una lunga serie di infortuni ne compromettesse la crescita. Di lui molti dicono che non brilli in velocità ma della cui classe è punto indiscutibile.



Ha colto tutti di sorpresa il comunicato pubblicato sul sito ufficiale dell’AS Roma in cui si può leggere l’addio del ad Italo Zanzi, che per anni ha coordinato l’amministrazione con Pallotta. Dopo tre anni vicino al presidente giallorosso ecco l’addio: “Tre anni e mezzo fa ho avuto l’onore di diventare amministratore delegato di AS Roma, ora, con il Club in un’ottima posizione, ho preso la decisione di perseguire nuove sfide”. I ringraziamenti sono chiaramente d’obbligo, dopo così tanto tempo nella dirigenza della Roma: “Sono particolarmente riconoscente al nostro management, al personale ed ai giocatori per la loro dedizione e il duro lavoro. Sono tra i migliori nel mondo del calcio”. Questa decisione ha sorpreso tutti ma forse non il Presidente Pallotta, che si è dette assai grato per quanto Zanzi ha dato al club di Trigoria, augurandogli il meglio per il suo futuro.

La maglia più pesante, quella che di solito è riservata al fantasista, andrà a Thiago Motta. E’ questa forse la curiosità più ghiotta della decisione, presa personalmente da Conte, riguardo i numeri di maglia che indosseranno gli azzurri durante l’europeo francese. Decisa la 10 restavano le altre 22 maglie, in questo caso il CT ha preferito dare la preferenza ai numeri di club, e cosi per Bonucci la 19, per Buffon la 1, per De Rossi la 16, per Zaza la 7. Sempre oggi con la foto ufficiale è partita l’avventura europea, con i calciatori che oltre agli allenamenti fisici hanno iniziato ad apprendere i tatticismi del tecnico pugliese. Probabilmente in tale contesto Conte si affiderà al suo buon 3-5-2-, modulo sperimentato in bianconero e che gli ha dato estreme soddisfazioni. 

– Giampiero Ventura prossimo probabile allenatore della nazionale italiana, oggi si è sposato a Bari per la seconda volta. Il tecnico che aveva come testimone di nozze il presidente del Torino Cairo, è apparso tranquillo e sorridente, e prima dell’ingresso in chiesa per la celebrazione del rito religioso, ha dribblato le domande dei giornalisti, concedendo loro solamente un radioso sorriso. La moglie Luciana Lacriola conosciuta ai tempi di quando era allenatore nel capoluogo pugliese, è apparsa molto bella nel suo abito bianco, attorniata dai tanti invitati che indipendentemente dalla fede calcistica hanno festeggiato l’allenatore

– Dopo le indiscrezioni relative alla vendita dell’Inter ai magnati cinesi proprietari di “Suning”, il tecnico nerazzurro si dice tranquillo di continuare la sua avventura nella citta meneghina. Il tecnico che all’inizio aveva dei dubbi sulla vendita della squadra alla cordata del Sol Levante, si dice invece oggi convinto che il nuovo ingresso porterà una ventata di liquidita all’interno della società, liquidità da riversarsi in un calcio mercato che quest’anno potrebbe essere veramente stellare. Sul fronte mercato intanto un altro arrivo a “parametro zero” alla corte dei nerazzurri, dopo Banega la società ha infatti ufficializzato l’ingaggio di Erkin, 27 anni, per il terzino un contratto triennale a due milioni di euro a stagione.

– Il giocatore dell’Udinese Pablo Armero più che per le sue performance calcistiche, rischia di essere ricordato per i suoi guai con la giustizia. Il colombiano ieri è stato arrestato a Miami dalla polizia con l’accusa di violenza domestica. Da una prima ricostruzione il giocatore rientrato brillo nella camera d’albergo, ha cercato di avere un approccio fisico con la moglie, la bella Maria Bazan. La donna visto il tasso alcolico dell’uomo ha rifiutato le avances, mandando il giocatore su tutte le furie. Il forte difensore a quanto dichiarato dalla donna, prima l’avrebbe spintonata, poi per “punizione” le avrebbe rasato una parte dei capelli con un rasoio. All’arrivo della polizia il giocatore non ha saputo fornire spiegazioni su quanto accaduto, e per questo è stato posto in stato d’arresto. Non è la prima volta che Armero ha di queste disavventura. Fece il giro del mondo quella volta in cui fermato ubriaco cercò di corrompere due carabinieri che lo denunciarono, o ancora quando fu sorpreso dalla moglie con due prostitute, moglie che quella volta in un ascesso di rabbia…lo bastonò.