L’ad del Milan Adriano Galliani è stato intervistato ai microfoni dei giornalisti accorsi fuori dalla sede della Lega Serie A, dove il dirigente si era appena trattenuto. Incalzato dalle domande Galliani ha risposto di aver fatto visita al patron del Milan Silvio Berlusconi, ancora ricoverato dopo l’intervento di sostituzione della valvola cardiaca e ha affermato di averlo trovato in splendida forma: “L’ho trovato proprio bene, dopo sei giorni è in forma. Telefona, parla, fa molte cose. Sono rimasto assolutamente stupito”. Il notevole miglioramento delle condizioni di Berlusconi potrebbe quindi provare un’imprevista accelerata sulle trattative per la cessione del Milan alla cordata di industriali cinesi rappresentata da Sal Galatioto e il suo braccio destro Nicholas Gancikoff. Contrariamente alla previsione quindi è possibile che il termine del 30 giugno venga rispettato, o al massimo violato solo di qualche giorno. Molto dipenderà da come Berlusconi uscirà dall’ospedale martedì prossimo e dalla volontà di chiudere in fretta la cessione da parte dei cinesi. – Prosegue senza sosta il lavoro tra la dirigenza Finivest e i rappresentanti della cordata cinese intenta ad acquisire il Milan di Silvio Berlusconi. La data di scadenza è stata fissata al 30 giugno ma è possibile che venga spostata a metà luglio per permettere a Berlusconi di intervenire sulle trattative per la cessione del Milan. Intano Galliani sarebbe al lavoro per il mercato del club di Milanello, ma il nodo principale al momento riguarderebbe il tecnico per la prossima stagione dei rossoneri. Sebbene nei giorni precedenti la dirigenza del Milan abbia confermato di procedere in comune accordo con Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff per quanto riguarda il mercato, ci sono delle incrinature sostanziali tra le due controparti dell’accordo: Berlusconi vorrebbe Brocchi, mentre ai cinesi piace Frank De Boer. Galliani invece sembra poter convincere tutti con il nome di Marco Giampaolo.
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello sport, la trattativa per la cessione del Milan dal patron Silvio Berlusconi alla cordata di industriali cinesi rappresentati dall’adviser Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff potrebbe andare ulteriormente per le lunghe. Teoricamente il termine della clausola per l’esclusività della trattativa coi cinesi scadrebbe il 30 giugno, ma è assai probabile che questa data slitterà di almeno un paio di settimane, stabilendo per la metà di luglio la firma di un contratto preliminare tra le parti in causa. dietro questa ulteriore dilazione dell’accordo potrebbe esserci le condizioni di salute dello stesso berlusconi, ancora in ospedale dopo l’intervento subito per la sostituzione di una valvola cardiaca: questo ha tenuto lontano dal tavolo delle trattativa il patron del Milan, che potrebbe desiderare vagliare personalmente l’offerta dei cinesi prima di firmare alcunchè.
Secondo quanto riportato stamattina dal Corriere della Sera, nonostante alcuni ripensamenti, il patron Silvio Berlusconi sembra che abbia nuovamente deciso a procedere con la cessione del Milan alla cordata di industriali cinesi rappresentati da Sal Galatioto. A pochi gorni dalla scadenza sull’esclusività del contratto con la controparte asiatica, Berlusconi, che al momento si trova ancora in ospedale, sempre sia definitivamente deciso a vedere, facendo così tacere le voci che parlavano di un ripensamento sulle trattative e la volontà di sparpagliare nuovamente le carte in tavola. L’unica necessità per la dirigenza rossonera sarebbe quella di conoscere nel dettaglio i piani dei cinesi, curiosità che presto potrebbe venire soddisfatta, grazie al ritorno a Milano tra pochi giorni di Sal Galatioto, adviser dei cinesi. alsciati da parte i ripensamenti, sembra dunque che la vendita del Milan ci sarà, manca solo da definire le tappe di questa annosa trattativa in corso.
La cessione del Milan assume sempre più i contorni di un vero e proprio tormentone, che di certo non si risolverà prima di una settimana visto che il ritorno in Italia dell’advisor Sal Galatioto, che sta conducendo le trattative della cessione del Milan con gli uomini di Silvio Berlusconi per conto della cordata cinese, dovrebbe avvenire lunedì 27 giugno. In attesa dunque di sviluppi più significativi sulla cessione del Milan, si susseguono le indiscrezioni e le voci su quello che potrebbe essere l’assetto societario del Milan del futuro. Di certo serviranno in ogni caso dirigenti che conoscano bene il calcio italiano (fatto importante se la cessione del Milan andasse in portoe che si intendano di giovani, fattore che invece potrebbe risultare fondamentale se Berlusconi dovesse continuare a restare al comando. Un identikit perfetto in entrambi i casi sarebbe quello di Marcello Carli, attuale direttore sportivo dell’Empoli, società della quale il Milan segue con interesse anche l’ex allenatore Marco Giampaolo. Carli ha parlato a Il Tirreno dell’accostamento ai rossoneri, smentendo però di avere mai avuto contatti con il Milan, “né nel recente passato né ora”, pur ammettendo che l’interesse dei rossoneri lo riempirebbe di orgoglio perché “essere associato al Milan fa sempre piacere”. E se dovesse veramente arrivare una chiamata da Milano? “Chi lo sa…”, è il laconico commento di Carli.
In attesa di sviluppi circa la cessione del Milan, che potrebbero arrivare all’inizio di settimana prossima dal momento che è probabile un riorno di Sal Galatioto in Italia lunedì 27 giugno, a ridosso della scadenza dell’esclusiva (30 giugno) per trattare con la famiglia Berlusconi, si moltiplicano naturalmente i commenti di tifosi ed ex rossoneri con il Milan nel cuore. Ad esempio possiamo registrare le interessanti parole di Nigel De Jong, l’olandese ex centrocampista rossonero ora ai Los Angeles Galaxy, che ha parlato così del momento del Milan ai microfoni dei colleghi del portale calciomercato.it: La situazione del Milan è un vero peccato, amo il club e la gente che ci lavora. Ero molto amato e io amavo loro. Spero che Berlusconi e Galliani facciano qualcosa per cambiare la situazione e salvare il club. Seguo ancora un po quello che succede ma ormai è il passato. Il problema principale al Milan? Non lo so, lo avessi saputo avrei fatto di tutto per risolverlo e forse sarei ancora là, ha concluso De Jong dimostrando l’affetto che ancora prova per il Milan. Per scoprire invece se la società diventerà cinese, bisognerà aspettare ancora un po’…
La possibile cessione del Milan alla cordata di imprenditori cinesi rappresentata dall’advisor Sal Galatioto potrebbe chiudere la trentennale avventura di Silvio Berlusconi alla guida del Milan. Sarebbe un cambiamento di portata storica, soprattutto se si considera quanti successi ha ottenuto il Milan in questi 30 anni, anche se gli ultimi certamente non sono stati all’altezza di quanto fatto in precedenza. Per capire che cosa era il Milan nel fiore dell’epoca Berlusconi, ci affidiamo alle parole di Gianluca Zambrotta, ex rossonero intervenuto nel corso del Workshop Ac Milan 2016: “Quando ci sono stati i nostri addii al calcio è stato un momento particolare. Quando si da l’addio al calcio è un momento particolare e difficile, ma è stato molto naturale. Non sono facili gli anni successivi. Il Milan è stato una grande famiglia. Con la Juventus hanno fatto la storia del calcio italiano. Al Milan mi sono trovato subito a mio agio”. Il Milan cinese non sappiamo se sarebbe ancora una ‘famiglia’, ma d’altronde è pure vero che il calcio sta cambiando e i tifosi non vedono l’ora di scoprire che cosa succederà davvero.
Bisognerà attendere ancora una settimana circa per capire come potrà evolversi la trattativa per la cessione del Milan. Infatti, dopo gli incontri della scorsa settimana con gli uomini di Fininvest per conto del presidente Silvio Berlusconi, l’advisor italo-americano Sal Galatioto (rappresentante della cordata cinese che vuole acquistare la società) ha lasciato lItalia nella giornata di venerdì ma potrebbe presto tornare a Milano per la fase decisiva della trattativa che potrebbe portare il Milan davvero in mani cinesi: secondo quanto riferisce il numero di Tuttosport in edicola oggi, Galatioto potrebbe infatti sbarcare nuovamente nel capoluogo lombardo lunedì prossimo, il 27 giugno, cioè quando mancheranno solamente pochi giorni alla scadenza dei termini per la trattativa in esclusiva, fissata ora al 30 giugno in virtù della proroga concessa a causa dell’intervento al cuore cui martedì scorso è stato sottoposto Berlusconi. Naturalmente il suo ritorno sarebbe un segnale positivo per la trattativa, altrimenti bisognerebbe pensare a uno stop.
Per la cessione del Milan potrebbe essere un’accelerazione quando Silvio Berlusconi potrà tornare a casa dall’ospedale San Raffaele, dove è ricoverato in seguito all’intervento chirurgico al cuore cui è stato sottoposto martedì scorso, come potete leggere più ampiamente nel paragrafo sotto. Il problema però è che i tempi si allungano e ancora non si sa come andrà a finire la trattativa con la cordata cinese rappresentata dall’advisor Sal Galatioto. Situazione non ideale se si considera che il 7 luglio (data del raduno per la nuova stagione) ormai si avvicina e che non ci sono ancora certezze sul nome dell’allenatore per il Milan del 2016-2017. Al momento naturalmente dobbiamo considerare a tutti gli effetti Cristian Brocchi come tecnico in carica, ma non ci sono ancora certezze. Resta in piedi l’alternativa Marco Giampaolo se si dovesse proseguire sulla strada del progetto ‘giovani & italiani’, ma ci sono anche molti nomi di tecnici stranieri che potrebbero arrivare se il Milan alla fine dovesse davvero diventare ‘cinese’. I nomi anzi si moltiplicano: appare in calo l’ipotesi Manuel Pellegrini, ma stanno prendendo quota altri nomi, quali ad esempio quelli di Frank De Boer e Louis Van Gaal, oppure anche quello del portoghese André Villas Boas. Tanti nomi, anche troppi: una simile incertezza al 20 giugno non fa di certo bene al Milan.
Sono giorni importanti e forse decisivi per la cessione del Milan. La società rossonera è ancora nelle mani del presidente Silvio Berlusconi ma da tempo è in corso una trattativa per la cessione del Milan per il 70% delle quote a una cordata di imprenditori cinesi. Il 30 giugno scadrà lesclusiva (già prorogata) che Fininvest aveva concesso agli imprenditori asiatici; ladvisor Sal Galatioto è stato in Italia la scorsa settimana e, dopo un summit di tre giorni con i vertici della holding, ha redatto una bozza di contratto che deve ora essere approvata dal presidente rossonero. La trattativa per la cessione del Milan è stata rallentata dai noti problemi cardiaci di Berlusconi, che è stato operato per la sostituzione della valvola aortica; stando però a quanto ha riportato Milanlive.it, il fratello Paolo avrebbe fatto sapere che tra una settimana il Cavaliere potrebbe lasciare il San Raffaele e fare ritorno a casa. Da dove avrebbe tempo e modo di leggere il documento preparato da Galatioto e Fininvest, e apporre finalmente la sua firma così da sbloccare la cessione del Milan, unoperazione che presto potrebbe vedere la sua conclusione positiva. Positiva, almeno, stando alle speranze dei tifosi che da tempo ormai chiedono a Berlusconi un passaggio di mano per il bene della società, che per il terzo anno consecutivo ha mancato laccesso alle coppe europee.