Italia-Irlanda termina con il risultato finale di 1-0 in favore degli uomini di O’Neill grazie alla rete siglata all’84’ da Brady. Nel finale la difesa degli Azzurri è andata letteralmente in tilt favorendo la rete avversaria. Il primo campanello d’allarme arriva quando il neo entrato Hoolahan si presenta a tu per tu con Sirigu: miracoloso il portiere italiano a murare la conclusione avversaria. Poco dopo lo stesso Hoolahan è bravo a pescare in area l’inserimento di Brady che beffa Bonucci e porta l’Irlanda in vantaggio. Con questo risultato la formazione nordica si qualifica agli ottavi di finale come una delle migliori terze. Tanto rammarico invece tra le fila azzurre. 



Quando siamo all’80’ di gioco il risultato di Italia-Irlanda è sempre di 0-0. Il ritmo degli irlandesi è calato in questo finale di match. Gli uomini di O’Neill si sono fatti vedere con un tiro insidioso del solito Hendrick dal limite ma la sua conclusione è terminata ampiamente sul fondo. Conte spende due cambi gettando nella miaschia Darmian e Insigne per Bernardeschi e Immobile. Proprio Insigne sfiora il vantaggio al minuto 76: l’attaccante del Napoli punta la porta avversaria, si accentra e carica un destro piazzato che si stampa sul palo. Occasione enorme per l’Italia, ad un passo dal gol!



Quando siamo al 55′ di gioco il risultato di Italia-Irlanda è sempre di 0-0. In questa ripresa l’Italia mostra segnali di risveglio dopo 45′ minuti in balia degli avversari dell’Irlanda. Al 52′ De Sciglio affonda sulla sinistra e mette in mezzo un traversone al bacio per la girata di Zaza. L’attaccante azzurro, a centro area, anticipa il proprio marcatore ma non riesce a tenere bassa la sfera che termina alta di non molto sopra la traversa della porta di Randolph. In ogni caso gli irlandesi si rendono pericolosi grazie ad un errore di Thiago Motta: il centrocampista italiano sbaglia un disimpengo elementare consegnando il pallone a Coleman. Il terzino irlandese carica il tiro rimpallato da Ogbonna. La partita si è fatta più equilibrata con l’Italia che ora rischia molto meno, se non con qualche infortunio di gioco in fase di disimpegno, e che mantiene il baricentro più alto. Tuttavia la manovra non è fluida, gli azzurri sono sottoritmo e non riescono a imporsi, mentre l’Irlanda è fisiologicamente un po’ calata. Partita che si fa prevedibile e a tratti noiosa. Ma le carte da giocare possono arrivare dalla panchina, sta ad Antonio Conte decidere di giocarsele o andare con la testa diretta a Italia Spagna.



Il primo tempo di Italia-Irlanda termina con il risultato di 0-0. Molto bene l’Irlanda, male l’Italia che si è fatta vedere soltanto nel finale con una conclusione di Immobile terminata sul fondo di non molto. Gli irlandesi si sono resi pericolosi in almeno tre occasioni e hanno reclamato a gran voce un calcio di rigore al 43′: Bernardeschi spinge in area italiana il numero 11 McClean. Il contatto sembrava evidente e c’erano sicuramente gli estremi per il penalty, tuttavia l’arbitro ha lasciato proseguire, fortunatamente per l’Italia questa volta. La partita comunque si fa davvero nervosa, e non ci stanchiamo di ripetere che anche la gestione del direttore di gara contribuisce a spingere l’Irlanda oltre i limiti del lecito e nell’irritare l’Italia che non si sente sufficientemente tutelata dal punto di vista fisico. I cartellini si vedono al 39′ con Long e Sirigu che si beccano il giallo per qualche beccata di troppo tra i due. Finiscono in avanti gli azzurri con Immobile e Sturaro che cercano di affondare nella difesa dell’Irlanda, ma niente da fare, per ora è davvero poca cosa la vis pugnandi azzurra. Nella ripresa Conte dovrà cambiare qualcosa dato che la manovra dell’Italia è soffocata dal pressing dell’Irlanda, e in più la blindatura difensiva dei centrocampisti comincia paurosamente a scricchiolare (vedi Bernardeschi). Davvero un brutto primo tempo per l’Italia che soffre di fronte ad un’Irlanda decisamente più brillante. Ma non è finita qua. Si riprende!

Il risultato di Italia-Irlanda è sempre di 0-0 siamo ormai al 30′ minuto di gioco e il canovaccio della partita non cambia. L’Irlanda macina gioco, seppur in modo molto dispendioso, poco efficace e molto rischioso dal punto di vista delle possibili ammonizioni, che però Ovidiu si ostina a non usare. L’Italia dal canto suo continua a soffrire. La formazione di Conte al 21′ rischia seriamente addirittura di finire in svantaggio. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo la difesa degli Azzurri si fa trovare impreparata e il numero 21 irlandese Murphy ha tutto il tempo di staccare in solitaria. Il gigante agli ordini di O’Neill impatta bene il pallone, indirizzando la sfera diretta sotto la traversa: miracoloso l’intervento di Sirigu che alza in corner con un gran riflesso. Seconda occasione importante per l’Irlanda in questo primo tempo mentre l’Italia non si è ancora fatta vedere dalle parti di Randolph. Alla mezzora altra chance per l’Irlanda con Duffy, bravo a saltare sul secondo palo: per fortuna dell’Italia la mira del difensore è da rivedere. Insomma partita scorbutica, in cui in questo momento all’Italia arride solo il risultato. L’Irlanda dal canto suo sta spendendo tantissimo rispetto a quello che riesce a raccogliere, e ci si chiede se nel secondo tempo potrà mantenere la partita sopraritmo o se l’Italia a quel punto troverà più spazi per colpire in contropiede. Per il momento la partita continua sul tema dell’agonismo, l’Italia di Conte è in difficoltà, ma mostra l’embrione del carattere del suo allenatore. E per ora questo sta bastando.

Quando siamo al 10′ di gioco il risultato di Italia-Irlanda è sempre di 0-0. Fin da subito la formazione irlandese parte con un piglio aggressivo mettendo in apprensione gli Azzurri. L’Irlanda di O’Neill fa capire subito come ha intenzione di impostare la gara, tutta agonismo e “intimidazione” con diversi falli al limite della sportività che mettono subito in apprensione i tifosi dell’Italia (e di qualche club in particolare, come la scivolata killer di Hendrick su Florenzi che va giù tra alte grida di sorpresa). L’Irlanda d’altronde non ha tanta qualità, quindi imposta la partita tutta sul mix tra fisico e intensità, e questo mette però in evidenza i limiti dell’Italia che si dimostra una nazionale che fatica laddove debba impostare la manovra e dettare i ritmi della partita. La ricetta sembra funzionare perché l’Irlanda attacca mentre l’Italia si difende con qualche affanno di troppo. La prima chance del match capita all’Irlanda al 9′ quando Murphy fa sponda di testa per l’accorrente Hendrick che dal limite elude l’intervento di Thiago Motta e lascia partire un sinistro che esce sul fondo di non molto. La palla sembrava diretta in rete e invece fa la barba al palo dell’Italia alla destra di Sirigu. Irlanda pericolosa in queste prime battute di gioco. E soprattutto una partita diretta fin troppo all’inglese da Hategan Ovidiu, che non fischia quasi mai e sembra aver dimenticato i cartellini nello spogliatoio. Per ora la lotta è dura, Italia-Irlanda è sullo 0-0, ma la nazionale di Conte tiene botta.

Italia-Irlanda sta per cominciare: di seguito le formazioni ufficiali della partita valida per la terza e ultima giornata degli Europei 2016 per quanto riguarda il girone E. Si gioca presso lo stadio Pierre Mauroy di Villeneuve d’Ascq (Lille) una partita che per fortuna ormai per l’Italia non conta, visto che gli azzurri sono già certi del primo posto nel gruppo e ci sarà occasione di dare spazio a chi finora ha giocato meno e vorrà mettersi in mostra, mentre per l’Irlanda sarà l’ultima spiaggia, dato che i verdi dovranno vincere per andare avanti. Ecco dunque le scelte dei due allenatori, Antonio Conte per l’Italia e Martin O’Neill per l’Irlanda. ITALIA (3-5-2): 12 Sirigu; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 5 Ogbonna; 21 Bernardeschi, 14 Sturaro, 10 Thiago Motta, 8 Florenzi, 2 De Sciglio; 7 Zaza, 11 Immobile. Allenatore: Conte. IRLANDA (4-2-3-1): 23 Randolph; 2 Coleman, 12 Duffy, 5 Keogh, 17 Ward; 11 McClean, 8 McCarthy; 13 Hendrick, 21 Murphy, 19 Brady; 9 Long. Allenatore: O’Neill.

Italia e Irlanda si sono sfidate in 7 precedenti incontri prima della partita di questa sera. La prima volta risale all’8 dicembre 1970, quando Italia ed Irlanda si affrontarono a Firenze: risultato finale 3-0 azzurro con reti di Giancarlo De Sisti su calcio di rigore, Boninsegna e Prati. Un anno dopo ancora Boninsegna e Prati decisivi: le loro firme permisero all’Italia di espugnare Dublino il 10 maggio 1971, dopo il vantaggio dell’Irlanda realizzato da Conway. Poi due incontri mondiali: a Italia ’90 gli azzurri allenati da Azeglio Vicini superarono i quarti di finale grazie a Totò Schillaci, nel debutto di USA ’94 invece l’Irlanda sorprese la Nazionale di Sacchi vincendo 1-0 con rete di Houghton, espulsione di Pagliuca e la sostituzione di Roberto Baggio contestata in mondovisione dal Divin Codino. Altri due precedenti tra Italia e Irlanda nel 2009, per le qualificazioni ai mondiali sudafricani: doppio pareggio, 1-1 a Bari (in gol Vincenzo Iaquinta e Robbie Keane) e 2-2 a Dublino (reti nell’ordine di Whelan, Camoranesi, St Ledger e Gilardino al 90′). Infine il precedente di quattro anni fa, quando Antonio Cassano e Mario Balotelli griffarono il 2-0 nella fase a gironi degli Europei 2012. Il computo dei precedenti parla quindi di 4 vittorie dell’Italia, 2 pareggi e 1 successo per l’Irlanda.

Prima del fischio di inizio di Italia-Irlanda, diamo unocchiata alle statistiche di squadra comparate per le due compagini. Italia e Irlanda nelle due partite precedenti del gruppo E hanno totalizzato un numero di conclusioni pressoché equivalente, 19 gli azzurri e 20 i verdi irlandesi (8-6 invece la statistica relativa ai tiri nello specchio, 1-1 quello dei legni colpiti). Le statistiche riportate dal sito ufficiale uefa.com parlano anche di 13 calci d’angolo a 9 a favore dell’Italia, che finora non è mai finita in fuorigioco mentre sono 4 gli offside sbandierati contro gli attaccanti dell’Irlanda. Come i tiri in porta anche il possesso palla medio risulta identico o quasi: 45% per l’Italia e 46% dell’Irlanda, sarà interessante vedere chi terrà in mano il pallino del gioco considerando anche che gli azzurri hanno meno motivazioni di classifica. Per quanto riguarda la precisione nei passaggi i ragazzi allenati da Antonio Conte registrano una percentuale dell’81%, risultando leggermente migliori rispetto ai giocatori irlandesi che viaggiano con il 76%. Nelle prime due partite degli Europei 2016 l’Italia ha effettuato in totale 867 passaggi, dei quali 706 riusciti, mentre per l’Irlanda i tocchi complessivi sono 616 dei quali 473 a buon fine. Interessante la statistica relativa alla distanza coperta: per l’Italia si contano 233 chilometri e una media di 116 per gara, l’Irlanda invece ne somma 204 e quindi 102 di media, ciò significa che sin qui i giocatori dell’Italia hanno corso circa 14 km in più rispetto a quelli dell’Irlanda.

Le due nazionali si sono trovate di fronte agli Europei anche quattro anni fa, nell’edizione 2012 disputata tra Polonia e Ucraina. Anche in quel caso Italia ed Irlanda si affrontarono per la terza ed ultima partita della fase a gironi, con la qualificazione ancora in bilico per gli azzurri che avevano 2 punti, contro i 4 di Spagna e Croazia; si era temuto il ‘biscotto’, ovvero il pareggio tra Furie Rosse e balcanici che ci avrebbe eliminato, In ogni caso l’Italia fece il suo dovere battendo l’Irlanda allenata da Giovanni Trapattoni: un gol per tempo, quello di Antonio Cassano nel primo tempo e quello di Mario Balotelli nella ripresa, e 2-0 servito. Al Municipal Stadium di Poznan l’Italia di Cesare Prandelli scese in campo con Buffon tra i pali; Abate e Balzaretti terzini, Barzagli e Chiellini centrali difensivi. Centrocampo a rombo con Pirlo e Thiago Motta vertici, De Rossi e Marchisio mezzali, davanti la coppia Di Natale-Cassano. Di quella spedizione i superstiti sono Buffon, Chiellini, Thiago Motta, Barzagli e De Rossi, tra le riserve Sirigu, Ogbonna, Giaccherini e Bonucci. L’Italia superò il gruppo C come seconda dietro alla Spagna, l’Irlanda salutò la manifestazione senza punti. Quattro anni dopo le premesse sono diverse, almeno per gli azzurri che hanno già ottenuto la qualificazione agli ottavi di finale; critica invece la situazione dell’Irlanda che deve vincere con tanti gol di scarto e sperare nel ripescaggio tra le migliori terze.

Si è parlato molto della mancanza di un attaccante prolifico per la nazionale italiana, anche se finora le punte impiegate da Conte ad Euro 2016 hanno svolto il loro dovere. La classifica marcatori all time dell’Italia offre un viaggio nelle glorie del passato, ma pochi collegamenti con il calcio del presente: basti pensare che sul podio stazionano Gigi Riva (35 gol in 42 presenze), Giuseppe Meazza (33 in 53) e Silvio Piola (30 in 34 per la più alta media gol in nazionale, pari a 0,88). Solo di Riva è rimasta qualche immagine a colori, per così dire, mentre Meazza e Piola hanno rappresentato la Nazionale agli albori della sua storia. A seguire due grandi numeri 10 della storia del nostro calcio: Roberto Baggio e Alessandro Del Piero, appaiati con 27 gol nella classifica marcatori azzurra. Il top scorer dell’Irlanda è una vecchia conoscenza anche del calcio italiano: Robbie Keane, che nella stagione 2000-2001 passò dall’Inter senza lasciare molte tracce (3 gol complessivi in una manciata di presenze), prima di affermarsi in Premier League soprattutto con la maglia del Tottenham. Per Keane 67 reti in 145 gettoni con i Verdi, al secondo posto l’ex centravanti Niall Quinn -oggi presidente del Sunderland- che ha realizzato 21 gol in 91 partite. Terzo Frank Stapleton, attivo tra gli anni settanta e novanta del secolo scorso con (tra le altre) Arsenal e Manchester United: per lui 71 presenze e 20 gol.

Italia-Irlanda: tatticamente Antonio Conte, per sostenere il massiccio turn over previsto, dovrebbe passare dal 3-5-2 che ha funzionato a meraviglia nei primi due incotri di questo Europeo (e che dovrebbe tornare ad essere il modulo di riferimento nelle prossime partite) ad un 4-4-2 che si trasformerà di fatto in un 4-2-4 in fase di proiezione offensiva. Un modo per tenere tutti i convocati sulla breccia ed evitare spiacevoli sorprese negli ottavi di finale, che potrebbero riservare un avversario molto competitivo come la Croazia sulla strada degli azzurri. Il tecnico nordirlandese Martin O’Neill, punterà ancora sul 4-4-1-1 anche se dopo un primo tempo di ottima resistenza, contro il Belgio la squadra si è sciolta nella ripresa sotto i colpi di Hazard e compagnia. Un calo che anche contro la Svezia era parso evidente col passare dei minuti, col tecnico che ha lavorato in questi giorni per provare a ritrovare la freschezza dei suoi uomini chiave.

 diretta dall’arbitro rumeno Ovidiu Hategan. Mercoledì 22 giugno alle ore 21.00, si tiene la partita conclusiva per gli azzurri nel girone E dei campionati Europei in Francia. Un match, Italia-Irlanda, che in termini di classifica significherà poco per la squadra di Conte, dopo le vittorie contro Belgio e Svezia sicura non solo della qualificazione agli ottavi di finale, ma anche e soprattutto del primo posto nel raggruppamento.

L’Irlanda di Martin O’Neill invece si giocherà il tutto per tutto, dopo aver rovinosamente perso contro un Belgio a sua volta affamato di riscatto dopo la sconfitta contro gli azzurri. L’Italia alla luce del risultato già acquisito ne approfitterà per schierare un massiccio turn over concedendo un turno di riposo a tutti quei giocatori che hanno dato il massimo nelle prime due partite. Ci sono diversi diffidati e in più Candreva si è dovuto fermare per un problema all’adduttore: rispetto al match disputato contro la Svezia, Antonio Conte potrebbe cambiare nove undicesimi della formazione titolare.

L’Irlanda invece si trova in una situazione decisamente scomoda. Solo la vittoria garantirebbe la qualificazione ai verdi, in caso di pareggio due punti non sarebbero sufficienti per il ripescaggio. Una situazione in bilico che Keane e compagni non speravano di dover affrontare dopo l’incoraggiante pari all’esordio contro la Svezia. Andiamo ad analizzare le probabili formazioni del match di mercoledì sera, anche alla luce dei tanti cambi che l’Italia apporterà nella formazione.

Azzurri in campo con Sirigu in porta in luogo di Buffon, mentre sulle fasce in difesa, col probabile passaggio alla difesa a quattro, giocheranno Darmian a destra e De Sciglio a sinistra. Al centro della retroguardia, con Chiellini e Bonucci diffidati, Barzagli farà coppia con Ogbonna. A centrocampo Thiago Motta e Sturaro si muoveranno per vie centrali, mentre Bernardeschi e Stephan El Shaarawy saranno gli incursori offensivi, a sostegno della coppia d’attacco composta da Ciro Immobile e Simone Zaza. Nell’Irlanda confermato Randolph in porta, Coleman giocherà in posizione di terzino sinistro e Ward in posizione di terzino destro, con O’Shea e Clark difensori centrali. Linea mediana a quattro composta dalla fascia destra alla fascia sinistra da Hendrick, Whelan, McCarthy e Brady, mentre Hoolahan sarà il trequartista alle spalle del centravanti Long.

Quote abbastanza alte per tutti gli esiti possibili della partita. I tantissimi cambi di formazione e il fatto che l’Italia abbia già acquisito il pass per gli ottavi di finale comportano una certa prudenza da parte dei bookmaker, consci che l’Irlanda si giocherà il tutto per tutto. Vittoria azzurra quotata 2.45 da William Hill, mentre Bet365 propone a 3.40 il possibile successo dell’Irlanda. Quota per il pareggio offerta a 3.25 da Sisal Matchpoint. La partita degli Europei 2016 Italia-Irlanda sarà trasmessa in diretta tv dalla Rai, Rai Uno e su Rai 4 con la telecronaca, gli ospiti e le battute del salotto della Gialappa’s Band. Diretta in streaming video via internet disponibile per tutti sul sito rai.tv.

Diretta tv di Italia-Irlanda anche sui canali Sky Sport Mix HD (il numero 106) e Sport 1 HD (numero 201), mentre sul canale Super Calcio HD (n.206) andrà in onda il programma UEFA EURO 2016 Diretta Gol, con aggiornamenti live dai due campi del girone E (oltre a Lille anche quello di Nizza per l’altra partita del girone, Svezia-Belgio). I clienti Sky abbonati al pacchetto Sport potranno seguire il match anche in diretta streaming video, tramite l’applicazione Sky Go disponibile per pc, tablet e smartphone.

LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE