A vestire il tricolore al termine di un Campionato Italiano di Ciclismo 2016 emozionante e incerto fino agli ultimi metri è Giacomo Nizzolo. Il velocista della Trek-Segafredo si è laureato campione d’Italia in una maniera atipica per uno sprinter: l’azione decisiva infatti è nata sul muro di Cornaleto, quando Nizzolo è riuscito a tenere il passo dei corridori più attivi sullo strappo di Erbanno con pendenze al 17%, in particolare Oscar Gatto, Gianni Moscon, Simone Gavazzi e Gianluca Brambilla. Subito dopo aver scollinato è stato proprio Brambilla a tentare di sorprendere tutti cercando l’allungo in discesa, con il solo Oscar Gatto che in un primo momento ha compreso la bontà dell’azione del corridore della Etixx Quick-Step cercando di ricucire. Resosi conto che il tempo per indugiare era finito, Nizzolo ha deciso dunque di buttarsi in picchiata all’inseguimento dei due che lo precedevano e ha prima superato a velocità doppia Gatto, per poi ricongiungersi con Brambilla, che nulla ha potuto per arginare la potenza di Nizzolo negli ultimi 250 metri di questo bellissimo Campionato Italiano 2016 di ciclismo!



Fasi decisive di questo Campionato Italiano di ciclismo 2016: così come da previsione sarà l’ultimo passaggio sullo strappo di Erbanno, e in particolare sul Muro di Cornaleto, a decidere chi sarà a vestire il tricolore. Nel corso del penultimo transito sul circuito di Darfo Boario è stato Daniele Colli (NIPPO-Vini Fantini) a tentare l’allungo, ma un grande Valerio Conti (Lampre-Merida) gli ha impedito di prendere il largo francobollandosi alla sua ruota. Qualche km dopo il suono della campanella sul traguardo di Darfo Boario che ha annunciato l’inizio dell’ultimo giro, un altro corridore della formazione italo-giapponese ha provato l’allungo, ma per Giacomo Berlato non sono molte le speranze di arrivare da solo al traguardo. Adesso mancano meno di 15 km alla conclusione e dando un’occhiata al numero di corridori presenti in gruppo sembrerebbe che la selezione che gli scalatori speravano di produrre non si è effettivamente materializzata, con molti velocisti sopravvissuti per il momento al forcing della Lampre-Merida. A questo punto non resta che attendere la battaglia sull’ultima ascesa per capire se il nuovo campione d’Italia avrà il tempo di sollevare le braccia al cielo sul traguardo o dovrà pensare a sferrare il colpo di reni decisivo negli ultimi metri di corsa! 

Gruppo compatto al Campionato Italiano di Ciclismo 2016 nonostante la bagarre che ha acceso la corsa subito dopo il terzo passaggio sul muro di Cornaleto. Dopo lo scollinamento infatti Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF) sono stati raggiunti da altri 7 corridori che hanno approfittato di un momento di disattenzione da parte della Lampre-Merida per uscire dal gruppo. Ai due fuggitivi della primissima ora si sono adesso aggiunti Bettiol, Di Sante, De Negri, Conti, Frapporti, De Marchi e Viviani. Intelligente la mossa effettuata da parte della Lampre-Merida che una volta resasi conto dell’impossibilità di tenere cucito il gruppo ha mandato in avanscoperta il suo Valerio Conti demandando alla Trex-Segafredo il compito di tirare il plotone. Il disaccordo fra i battistrada ha consentito però al gruppo di rifarsi sotto e in questo momento a fare l’andatura sono nuovamente Valerio Conti e Manuele Mori, gregari dell’uomo più atteso di giornata, Diego Ulissi. 

Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), sono loro gli ultimi due corridori sopravvissuti alla fuga che ha avuto inizio questa mattina nel Campionato Italiano di Ciclismo 2016. Quel che è certo, ad una 50ina di km dal traguardo, è che per i due battistrada non sarà un’impresa facile giocarsi il tricolore in un arrivo a due, dal momento che tutta la Lampre-Merida è schierata in fila indiana in testa al gruppo e sta cercando di ricompattare il plotone. L’obiettivo della formazione di Orlando Maini è quello di portare il capitano Diego Ulissi nelle migliori condizioni per fare la differenza sul muro di Cornaleto posto a pochi km dall’arrivo che presenta picchi di pendenza al 17%. La Lampre però ha la possibilità di sfruttare un piano B: se il forcing di Diego Ulissi non dovesse riuscire a scremare il gruppo entrerebbe in gioco Sacha Modolo, velocista che in caso di arrivo allo sprint con un gruppetto di 25-30 corridori potrebbe recitare la parte del leone e conquistare la maglia di campione nazionale. 

Meno di 70 km alla conclusione di un Campionato Italiano di ciclismo 2016 che a breve entrerà nel vivo. I corridori, come fa sapere Spazio Ciclismo, hanno già completato un giro sul circuito di Darfo Boario, con il gruppetto di fuggitivi della prima ora che non può più contare su Giorgio Cecchinel e Davide Leone, i corridori della Androni-Sidermec e della D’Amico-Bottecchia che hanno perso contatto da Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF). Il duo di testa sembra comunque destinato ad essere riassorbito dal plotone, dal momento che quest’ultimo negli ultimi km ha decisamente aumentato il ritmo e insegue adesso ad un solo minuto di ritardo. Dopo 4 ore di corsa la media della corsa è di 38,900 km/h: il Campionato Italiano di ciclismo 2016 sta per infiammarsi, chi prenderà per primo l’iniziativa? 

Nel Campionato Italiano di ciclismo 2016 il gruppo sembra adesso davvero intenzionato a fare sul serio e a riportarsi sul quartetto di testa formato, in ordine rigorosamente alfabetico, da: Giorgio Cecchinel (Androni-Sidermec), Davide Leone (D’Amico-Bottecchia), Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF). A meno di 80 km  dall’arrivo, secondo Radio Corsa i battistrada possono adesso amministrare un vantaggio di soli 2 minuti, un gap che si è ridotto notevolmente se consideriamo che all’ingresso nel circuito di Darfo Boario il gruppo pagava dai fuggitivi un ritardo di 5’40”. Le conseguenze dell’accelerazione del gruppo tirato dagli uomini Lampre si ripercuotono anche sui componenti del plotone stesso: secondo Spazio Ciclismo infatti alcuni corridori hanno iniziato a perdere contatto da quello che definiremo “Gruppo Ulissi”. Nel frattempo Giacomo Berlato (NIPPO – Vini Fantini) ha tentato di allungare sul gruppo, probabilmente per fungere da appoggio in vista di una futura azione del suo capitano Damiano Cunego, ma è stato ripreso. Da segnalare infine il leggero ritardo (20″) di Fabio Aru rispetto al gruppo a causa di un guasto di tipo meccanico: accanto allo scalatore sardo vi è però Alessandro Vanotti, impegnato nel tentativo di riportarlo al più presto nelle posizioni di testa.  

Sono sempre gli uomini di Diego Ulissi ad occupare le posizioni di testa del gruppo in questo Campionato Italiano di ciclismo 2016, ma il vantaggio dei 4 attaccanti Giorgio Cecchinel (Androni-Sidermec), Davide Leone (D’Amico-Bottecchia), Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF) a metà percorso è tornato ad aumentare attestandosi a 5’40”. Probabile che gli uomini della Lampre-Merida abbiano deciso consapevolmente di abbassare il ritmo evitando di riportarsi “troppo presto” sul gruppetto dei battistrada per eliminare il rischio di dover faticare più tardi in maniera eccessiva per tenere il gruppo compatto. Radio Corsa intanto informa che la media dei corridori che a breve faranno il loro ingresso nel circuito di Darfo Boario è passata dai 38.700 km/h della prima ora di corsa ai 39.700 km/h attuali. 

Fase transitoria di questo Campionato Italiano di ciclismo 2016, che in questo momento non sembra riservare particolari stravolgimenti. Il vantaggio dei 4 battistrada Giorgio Cecchinel (Androni-Sidermec), Davide Leone (D’Amico-Bottecchia), Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF) a circa 120 km dal traguardo si mantiene nell’ordine dei 4’15” e non sembra destare preoccupazione in mezzo al gruppo. Ne approfittiamo allora per dare voce alle impressioni di uno dei possibili outsider della gara odierna, quel Mauro Finetto (Unieuro Wilier Trevigiani), che alla partenza da Darfo Boario si è intrattenuto con i colleghi di Spazio Ciclismo:”L’obiettivo alla partenza è sempre quello di vincere, poi speriamo che si realizzi. Sto bene, abbiamo preparato con accuratezza questo appuntamento: sono rimasto molto concentrato per riuscire a realizzare uno dei miei obiettivi, a cui punto da qualche anno. Il percorso non è molto duro, però voglio vedere dopo 230 chilometri, con uno strappo così, a pochi chilometri dall’arrivo, penso che si possa dare un colpo di mano. Speriamo di avere una buona giornata. Poi arrivare all’Italiano con due successi (tappa e classifica generale del Tour della Slovacchia, ndr) in tasca è sicuramente importante e mi dà tranquillità, perché iniziavo ad agitarmi dopo una prima parte di stagione con tanti piazzamenti“.

Continua ad oscillare il vantaggio di Davide Leone (D’Amico-Bottecchia), Giorgio Cecchinel (Androni-Sidermec), Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), i 4 fuggitivi di questa prima parte di gara del Campionato Italiano di ciclismo 2016. Come riferito da Spazio Ciclismo, il distacco del gruppo sempre tirato dagli uomini della Lampre-Merida, quando sono stati percorsi 80 km, è di poco inferiore ai 4 minuti: un margine che dunque non desta preoccupazione tra i big intenzionati ad accendere la corsa nelle fasi finali. Spera di essere davanti a giocarsi il successo anche Matteo Montaguti, corridore della Ag2r La Mondiale che oltre a lui presenta al via il solo Domenico Pozzovivo. Montaguti, come riferito a cyclingpro.net, nutre quest’oggi ambizioni importanti:”Sarebbe bello ottenere oggi il primo successo stagionale perché vorrebbe dire mettersi una maglia tricolore che ho messo solo tra i dilettanti e sarebbe una bellissima sensazione. Vediamo un po’ come si mette la corsa: ce la metterò tutta. Un circuito abbastanza selettivo con un chilometraggio così lungo che a me piace. Vedremo come interpretano la corsa le altre squadre perché noi siamo solo in due e dovremo aspettare il finale. Vedremo poi con Pozzovivo chi ne avrà di più per provare ad anticipare i favoriti“. 

Sembra chiaro il disegno della Lampre-Merida in questo Campionato Italiano di ciclismo 2016: dopo aver dimezzato il ritardo dal quartetto di fuggitivi composto da Davide Leone (D’Amico-Bottecchia), Giorgio Cecchinel (Androni-Sidermec), Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), il plotone sembra avere tutta l’intenzione di tenere a “bagnomaria” i battistrada. Quando sono stati percorsi circa 70 km dei 228 complessivi, il gap da recuperare rispetto agli attaccanti si aggira adesso sui 3’40”, un gap che consente al plotone di tenere i fuggitivi ad una “distanza di sicurezza”. Nel frattempo il portale cyclingpro.net ha raccolto le impressioni di uno dei favoriti di oggi, Enrico Battaglin (LottoNL-Jumbo), al ritrovo di partenza:”Una gara su un percorso che mi piace, adatto a me. Con uno strappo breve, ma duro. Provo a correre aspettando perché sono da solo e non posso fare gioco di squadra: attenderò gli ultimi due giri per provare a fare qualcosa. Speriamo che vada tutto bene. Al Giro ho trovato una buona condizione, dopo ho staccato due settimane e magari la forma non è la stessa, ma ho riposato perché è da gennaio che non stacco. Le sensazioni sono buone e oggi è una gara strana, con un percorso duro, ma non troppo impegnativo. Spero di essere davanti con i primi a battagliare per un risultato importante“.

La Lampre-Merida prende le redini del Campionato Italiano di ciclismo 2016 e riduce notevolmente il distacco dai 4 fuggitivi. Quando siamo giunti al km 50 infatti, Radio Corsa informa che il vantaggio di Davide Leone (D’Amico-Bottecchia), Giorgio Cecchinel (Androni-Sidermec), Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF) si è ridotto a 3’41”. Il gruppo, tirato dagli uomini del favorito numero uno della corsa Diego Ulissi, nel giro di 20 km ha guadagnato circa 2 minuti e mezzo sui battistrada, segno che il corridore toscano è intenzionato a mantenere sotto controllo la gara per evitare sorprese. La velocità media dopo la prima ora di corsa, come riferisce Spazio Ciclismo, è di 38,700 km/h; per quanto riguarda gli attaccanti da segnalare, infine, l’inconveniente occorso a Davide Leone, vittima di una foratura e già rientrato fra i battistrada.

Mentre nel Campionato Italiano di ciclismo 2016 il vantaggio sul gruppo dei 4 battistrada Davide Leone (D’Amico-Bottecchia), Giorgio Cecchinel (Androni-Sidermec), Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF) ha raggiunto i 6’15” al km 30, soffermiamoci sull’intervista rilasciata da Sacha Modolo a La Gazzetta dello Sport. Il velocista della Lampre-Merida, che quest’oggi potrebbe anche riuscire a dire la sua nel caso riuscisse a superare indenne lo strappetto finale, ha indicato quelli che secondo lui sono i 3 principali favoriti per la conquista del Tricolore. A detta di Modolo c’è da battere in particolare la concorrenza di un “avversario in casa” come Diego Ulissi, ma possono fare bene anche Moreno Moser e Giacomo Nizzolo. La speranza di Sacha? Ovviamente quella di “batterli tutti e 3”. Clicca qui per il video dell’intervista completa al velocista della Lampre-Merida! 

Il Campionato Italiano di Ciclismo 2016 è iniziato da poco più di 30 minuti ed è già cominciata la bagarre in gruppo per cercare di far partire la fuga. Un plotoncino di dieci unità ha tentato di uscire dal gruppo al quarto km di gara, ma è stato riassorbito senza troppe difficoltà. L’azione giusta, secondo Spazio Ciclismo, sembra essere invece quella di un quartetto di corridori che quando sono stati percorsi 15 km ha acquisito un vantaggio di poco superiore ai 3 minuti. I battistrada capaci di conquistare un gap consistente sul resto del gruppo sono: Davide Leone (D’Amico-Bottecchia), Giorgio Cecchinel (Androni-Sidermec), Michele Scartezzini (Norda-MGKvis) e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF). Saranno loro gli attaccanti di giornata di questo campionato nazionale? E soprattutto, riusciranno a gestire le energie per arrivare davanti anche al traguardo di Darfo Boario? 

Poche nuvole, temperatura mite, ingredienti perfetti per il Campionato Italiano di ciclismo 2016 che ha avuto il via pochissimi minuti fa, per la precisione alle 10:52. Come ricordato da Spazio Ciclismo, sono 228 i km che i corridori dovranno affrontare all’interno del circuito di Darfo Boario: un percorso che sulla carta appare aperto ad ogni tipo di scenario  e che certamente regalerà degli spunti interessanti per quanto concerne le strategie messe in atto dalle ammiraglie. Osservando l’altimetria del circuito, sembra probabile che anche finisseur e velocisti in grado di resistere al forcing del gruppo nei km decisivi possano giocarsi la maglia tricolore. Ricordiamo che al via di questo campionato nazionale vi sono 122 corridori ma dopo tante previsioni e pronostici a parlare sarà finalmente l’asfalto. Chi riuscirà a cucirsi sulle spalle il tricolore? 

La prova in linea del campionato italiano di ciclismo 2016 sta per iniziare, ma in attesa di sapere chi raccoglierà l’eredità di Vincenzo Nibali, assente quest’oggi a Darfo Boario e impossibilitato dunque a difendere il titolo, rinfreschiamoci la memoria rispetto ai vincitori degli ultimi anni. Gli ultimi 2 anni hanno visto il tricolore ben saldo sulla schiena dello Squalo dello Stretto, al netto delle critiche per il design scelto dall’Astana. Andando a ritroso, nel 2013 e nel 2012 si sono imposti rispettivamente Ivan Santaromita e il delfino di Bibione, Franco Pellizzotti. Nel 2011 invece fu la volta di Giovanni Visconti, vero e proprio abitué del campionato italiano con altre due vittorie nel 2007 e nel 2010. Il 2008 e il 2009 sono stati anni di conquista per Filippo Pozzato, con quest’ultimo che coltiva ambizioni di vittoria anche quest’anno, e Filippo Simeoni. Sono datate 2003 e 2006 invece le magiche azioni di Paolo Bettini, 2000 e 2001 i successi in maglia Mapei di Bartoli e Nardello, 2002 le vittoria grintosa di Totò Commesso. Tempi indimenticabili di un ciclismo che ci emozionerà anche oggi, come sempre.

Prosegue oggi il campionato italiano di Ciclismo 2016 con il percorso di Darfo Boario Terme da seguire. Ieri è arrivato intanto un successo storico per Elena Cecchini che segna un nuovo record personale ed eguaglia la storica Canins. La friulana infatti segna la terza vittoria consecutiva riesce a superare Elisa Longo Borghini che prima l’aveva staccata. La ciclista infatti segna l’attacco decisivo sull’avversaria a dodici chilometri dall’arrivo. Al terzo posto invece si piazza Anna Zita Stricker. Come sottolineato la precedente atleta a segnare il record di tre maglie tricolori consecutive era stata Maria Canins tra il 1987 e il 1989. Davvero un record storico che rimarrà negli album della storia del ciclismo.

Giornata di grande ciclismo oggi, domenica 26 giugno. Si corre infatti il Campionato Italiano: il titolo di campione nazionale della prova in linea della categoria Uomini Elite (i professionisti) e la maglia tricolore saranno assegnati al termine della gara che quest’anno è stata organizzata su un tracciato imperniato su Darfo Boario Terme, nota località termale in provincia di Brescia – per la precisione in Val Camonica – nella quale saranno collocati sia la partenza sia l’arrivo dell’edizione numero 116 del nostro Campionato nazionale, la cui lunghissima storia ebbe inizio già nel 1885.

Il percorso prevede 227,8 km da affrontare, con partenza da Corso Italia alle ore 10.30. Quasi subito ci sarà da affrontare lo strappo del Colle della Maddalena, poi si risalirà tutta la Val Camonica attraversando località quali Capo di Ponte (dove si trovano le celebri incisioni rupestri), Edolo e Temù fino ad arrivare a Ponte di Legno. Sarà dunque un lungo tratto in salita costante ma non particolarmente impegnativa: giunti nella località che chiude la valle, si farà “marcia indietro” tornando verso Darfo Boario Terme e naturalmente in questo ritorno la strada sarà quasi tutta in discesa. Si affronterà per una seconda volta lo strappo del Colle della Maddalena, poi si entrerà nel circuito finale di 18,8 km, che bisognerà ripetere quattro volte e sarà caratterizzato soprattutto dallo strappo di via Cornaleto ad Erbanno, frazione del Comune di Darfo Boario Terme, che vedrà punte di pendenza massima al 17%. Sarà presumibilmente questo il punto decisivo, soprattutto perché da ripetere ben quattro volte. Da segnalare che nell’ultimo giro il tracciato sarà leggermente diverso rispetto ai primi tre: dopo la discesa dallo strappo di Erbanno, si devierà in Corso Italia per poi percorrere lultimo chilometro attraversando via Roccole, via Cadeo per infine entrare nellampio rettilineo darrivo che consacrerà il nuovo campione dItalia.

Di sicuro avremo un nuovo campione, dal momento che Vincenzo Nibali (vincitore delle ultime due edizioni) non ci sarà e l’Astana sarà imperniata su Fabio Aru, senza dimenticare che il team kazako avrà anche Diego Rosa. Il percorso però non è durissimo e dunque il sardo non è il primo favorito, a meno che si inventi un’azione in stile-Delfinato. La squadra di riferimento sarà dunque con ogni probabilità la Lampre-Merida, che potrà contare sia su uomo da corse di un giorno quale Diego Ulissi sia su un velocista in grado di reggere anche sugli strappi come Sacha Modolo, dunque si annuncia fortissima in ogni possibile scenario. Altri nomi da tenere in grandissima considerazione saranno naturalmente quelli di Giovanni Visconti (Movistar) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), che possiamo considerare come gli ‘alter ego’ rispettivamente di Ulissi e Modolo. Altra squadra da tenere in grandissima considerazione sarà la Etixx-Quick Step, con la coppia formata da Gianluca Brambilla e Matteo Trentin, ma i possibili protagonisti sono tanti, dalla coppia Moreno MoserDavide Formolo della Cannondale ad Alessandro De Marchi della Bmc e poi ancora vanno citati quanto meno Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini), Filippo Pozzato (Wilier-Southeast) ed Enrico Battaglin (Lotto NL-Jumbo). Di certo tutto sarà possibile, anche perché le squadre saranno ridotte (nessuna avrà più di cinque uomini) e dunque tattiche e strategie ne dovranno per forza di cose tenere conto.

In ogni caso, sarà una corsa da non perdere, perché il fascino e l’importanza della maglia tricolore sono di primissimo livello: appuntamento con la diretta tv del Campionato Italiano di ciclismo 2016 a partire dalle ore 15.05 su Rai Tre, che ci consentirà di vivere tutte le fasi salienti fino all’arrivo e alla premiazione con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Se invece oggi pomeriggio non potrete mettervi davanti a un televisore, vi ricordiamo anche la diretta streaming video che sarà disponibile gratuitamente per tutti sul sito Internet ufficiale della Rai, all’indirizzo www.rai.tv. (Mauro Mantegazza)