, terminata per 3 a 0 no lascia speranze per la formazione di Kozak: precisi, instancabili  cinici, ecco i giocatori che ieri pomeriggio il tecnico della nazionale tedesca Joachim Loew ha messo in campo a Lille. Dopo lo splendido gol di Boateng e il raddoppio di Mario Gomez tocca a Draxler calare il tris e spegnere definitivamente le speranze dei tifosi slovacchi, costretti a tornare a casa assieme alla propria nazionale. Siamo al 63? e sembra che la partita possa già finire qui: l’azione si sviluppa sul calcio d’angolo di Toni Kross che intercetta il doppio colpo di testa di Hummels e Gyomber, movimento che inganna il Kozacik, che esce dall’aerea di sicurezza. La palla però viene intercettata da Julian Draxler che con una pregevole mezza girata infila il pallone nella traversa della porta slovacca. Il tris di reti porta la Germania ai quarti di finale di questi Euro 2016.



 Germania-Slovacchia, terminata 3 a 0: questa la partita spettacolo della nazionale di Joachim Loew e che ha permesso alla Germania di accedere ai quarti di finale in questi Euro 2016. La Slovacchia, che aveva fatto molto bene durante la fase a girone non ha potuto resistere di fronte ai tedeschi, che hanno dominato la partita fin dal fischio d’inizio. Ad appena 7 minuti dall’inizio è infatti la Germania a sbloccare subito il risultato: un calcio d’angolo sembra minacciare lo specchio slovacco, ma la difesa dei ragazzi di Ján Kozák riescono spazzare via il pallone. Purtroppo va a cadere perfettamente sul destro di Jerome Boateng che di potenza fuori dalla lunetta fa a infrangere lo specchio di Kozacik: un gol di precisione millimetrica che si infila nell’angolo sinistro della porta, aiutato dalla una leggera deviazione di Skriniar. 1-0 così la Germania si porta avanti e galvanizza i numerosi tifosi accorsi ieri pomeriggio a Lille. 



La Germania, prima squadra del gruppo C, affronta agli ottavi di finale di Euro 2016 la Slovacchia, una delle migliori quattro terze ripescate dopo la fase a gironi. Veniamo subito alle formazioni ufficiali. I tedeschi si schierano con un 4-2-3-1 ricco di novità: Low decide di archiviare il falso nueve per affidarsi a un nove “vero”, Mario Gomez, preferito a Gotze che parte dalla panchina. In porta confermato il capitano Neuer; davanti a lui spazio a Hector, Hummels, Jerome Boateng e Kimmich; Khedira e Kroos sono i due mediani alle spalle di Muller, Ozil e Draxler. Nella Slovacchia Kozak aveva due dubbi: nel difensivo 4-5-1, all’occorrenza pronto a trasformarsi in un 5-4-1, Hrosovsky ha vinto il ballottaggio con Pecovsky mentre in attacco Duris ha la meglio su Nemec. Da segnalare la folta colonia di “italiani” presente nell’undici slovacco: Gyomber in difesa, Hamsik, Kucka e l’ex Palermo e Pescara Weiss a centrocampo. Per il resto Kozacik tra i pali; linea a quattro con Pekarik, Skrtel, Durica e Gyomber, quindi più avanti Kucka, Hrosovsky, Skriniar, Hamsik e Weiss. In attacco spazio all’unica punta Duris. Pronti, via. La Germania domina subito in lungo e in largo, non dando punti di riferimento agli avversari. Il 4-2-3-1 tedesco si trasforma spesso in un 4-4-2 in cui nessun giocatore sembra ricoprire un ruolo fisso: la linea difensiva è altissima, Kimmich a destra diventa un centrocampista aggiunto con Ozil che si allarga sulla stessa fascia e Muller che si affianca a Gomez. Khedira si inserisce con i tempi giusti mentre Draxler svaria per tutto il fronte offensivo regalando magie su magie.



Al 7′ i tedeschi sbloccano il match dagli sviluppi di un calcio d’angolo: la difesa della Slovacchia allontana la minaccia aerea ma il pallone arriva fuori area sui piedi di Jerome Boateng. Il centrale in maglia bianca lascia partire una conclusione al volo con il destro che, grazie anche ad una leggera deviazione di Skriniar, beffa Kozacik. Poco dopo l’arbitro Marciniak concede un generoso calcio di rigore alla Germania per fallo di Skrtel su Mario Gomez: dagli undici metri si presenta Ozil ma il suo mancino viene intuito e disinnescato dall’ottimo Kozacik. Lo stesso Ozil sfiora il 2-0 al 24′ con un tiro terminato sul fondo di pochissimo. Nel finale di tempo si sveglia la Slovacchia e serve un super Neuer per evitare il pareggio: Kucka, ben servito da Pekarik, indirizza di testa il pallone sotto l’angolino ma il portiere del Bayern Monaco è fantastico nel respingere un gol già fatto. Prima dell’intervallo la Germania punisce la Slovacchia per l’occasione mancata e si porta sul 2-0: fa tutto Draxler che a sinistra si beve Kucka, raggiunge il fondo e apparecchia per Mario Gomez. L’attaccante ha vita facile nel concretizzare un tap-in vincente a pochi passi dall’incolpevole Kozacik.

Nella ripresa la Slovacchia prova a tornare in partita con un’azione manovrata da Hamsik, che libera al tiro dal limite Kucka: il milanista impatta bene sulla sfera ma il suo tentativo è centrale e facile preda di Neuer. Al 62′ ecco il 3-0 della Germania, in cui si può ammirare tutta la classe tedesca e allo stesso tempo l’inadeguatezza della difesa slovacca. Dagli sviluppi di un corner Hummels prolunga sul primo palo per Draxler, lasciato completamente solo dai suoi avversari: il giovane del Wolfsburg si inventa una girata al volo che termina la sua corsa sotto la traversa. Gol da applausi per questo ragazzo, migliore in campo, autore di un assist e una rete. Nel finale la Slovacchia si fa notare con un calcio di punizione calciato direttamente in porta da Durica: bordata violenta ma imprecisa. La Germania gestisce il risultato senza praticamente mai soffrire: troppo forti i tedeschi per la Slovacchia, che si è sciolta di fronte alla Mannschaft come neve al sole. Gli uomini di Low volano quindi ai quarti di finale e aspettano di sapere quale sarà la prossima avversaria: Italia o Spagna? Visti i precedenti in Germania preferirebbero incontrare gli spagnoli.

La Germania vista nella fase a gironi non ha impressionato ma la squadra vista oggi appare completamente trasformata: pressing alto, nessun punto di riferimento concesso agli avversari, mobilità assoluta da centrocampo in su e tanta organizzazione. Alla fine dei 90′ il possesso palla dei tedeschi arriverà a sfiorare il 61% a fronte dell’appena 39% slovacco. Il c.t. Kozak dovrà recitare il mea culpa visto che la formazione da lui scelta è apparsa decisamente troppo remissiva di fronte ad un avversario come la Germania, che qualcosa in contropiede avrebbe potuto concedere. La differenza tra le due squadre era evidente e i numeri lo certificano qualora ce ne fosse bisogno: 21 tiri complessivi dei tedeschi, di cui 7 in porta; 7 tiri slovacchi, 2 soltanto nello specchio. Una superiorità schiacciante quella dei tedeschi, che adesso proveranno a ripetersi anche nei quati di finale. Italia e Spagna sono avvisate.

Al termine di Germania-Slovacchia ecco quanto dichiarato da Mario Gomez, autore del secondo gol: “Sono felice e voglio godermi questo momento. Cerco di dare sempre il meglio. Era una partita difficile ma abbiamo cercato di segnare subito. Siamo ai quarti di finale e è bello giocare con questa nazionale, oltre che divertente. Vogliamo arrivare fino in fondo“. Questa invece l’analisi di Marek Hamsik: “E’ un peccato aver perso così. In ogni caso guardando le altre partite che abbiamo fatto in questo Europeo sono soddisfatto. Siamo usciti contro la Germania, una delle Nazionali più forti del torneo“. (Federico Giuliani)

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