E’ terminata sul risultato di due a zero in favore del Pescara, la sfida di andata playoff tra la compagine abruzzese e il Trapani di Serse Cosmi. I padroni di casa provano fin da subito a fare la partita, creando alcuni pericoli dalle parti di Nicolas con Campagnaro e Lapadula. Poco prima della mezzora la squadra ospite resta in inferiorità numerica per una ingenuità commessa da Scozzarella. Ad inizio ripresa i delfini passano in vantaggio con un bel gol di Benali, mentre al settantesimo Lapadula archivia la questione con una magia con il mancino. Finale molto nervoso sulla panchina del Trapani, tanta gioia per il Pescara che si avvicina alla Serie A. Resta però ancora da giocare la partita di ritorno. 



Quando siamo giunti oltre l’ottantesimo minuto della partita, il risultato tra Pescara e Trapani è sempre fermo sul due a zero in favore della formazione allenata da Oddo. Dopo la rete del vantaggio siglata ad inizio ripresa da Benali, i biancazzurri hanno realizzato il gol del raddoppio con Gianluca Lapadula, che ha sfoderato una splendida giocata col mancino da dentro l’arra da rigore, trovando l’angolino basso e il gol. Serse Cosmi imbufalito in panchina chiede ai suoi di cercare almeno un gol in vista del ritorno, Massimo Oddo invece invita ai suoi a restare concentrati. Finale tutto da vivere all’Adriatico, partita agli sgoccioli.  



E’ ricominciato da circa dieci minuti di gioco il secondo tempo di Pescara-Trapani, con il risultato fermo sull’uno a zero in favore della formazione biancazzurra. I padroni di casa sono passati in vantaggio dopo appena sessanta secondi dall’inizio della ripresa con una marcatura messa a segno da Benali, abile ad insaccare la respinta di Nicolas sul tiro insidioso di Verre. Si fa durissima ora per la squadra allenata da Serse Cosmi, che in inferiorità numerica deve quantomeno cercare di limitare i danni per restare in partita e giocarsi le proprie chances nella sfida del ritorno che si disputerà al Provinciale.  



E’ terminato sul risultato di zero a zero il primo tempo dell’Adriatico tra Pescara e Trapani, partita di andata della finale play off di Serie B 2016. Abbiamo assistito a quarantacinque minuti di gioco abbastanza intensi, con i padroni di casa che hanno cercato di fare la partita. Abruzzesi pericolosi con un colpo di testa di Campagnaro e poi con una conclusione ravvicinata del solito Lapadula, ma il portiere Nicolas è stato attentissimo in entrambe le circostanze. Al ventisettesimo la squadra di Cosmi resta in inferiorità numerica per l’espulsione inflitta a Scozzarella; i pescaresi provano ad approfittarne ma la retroguardia avversaria regge l’urto e chiude la prima frazione senza subire gol. Squadre ora negli spogliatoi per l’intervallo, si riparte tra poco. 

Quando siamo giunti oltre la prima mezzora della partita, il risultato tra Pescara e Trapani è ancora fermo sullo zero a zero. All’Adriatico sta andando in scena una bella sfida, con i padroni di casa che stanno provando a fare la partita. I siciliani si limitano a difendersi e affidano le proprie speranze offensive ai contropiedi. Al diciassettesimo grande occasione per la compagine abruzzese, con il solito Lapadula che conclude dalla distanza ravvicinata ma trova l’opposizione dell’estremo difensore avversario Nicolas. Poco più tardi i siciliani restano in inferiorità numerica per un fallo commesso da Scozzarella su Benali: il mediano del Trapani, dopo essere stato ammonito ha calciato via il pallone, l’arbitro ha così deciso di estrarre il rosso. 

E’ cominciata da circa dieci minuti di gioco la sfida dell’Adriatico tra Pescara e Trapani, con il risultato ancora fermo sullo zero a zero. Atmosfera incredibile sugli spalti, dove si registra il tutto esaurito per questa finale di andata play off. Al sesto minuto prima occasione della partita, con i padroni di casa che si rendono pericolosi con un tentativo aereo da parte di Campagnaro che impegna severamente Nicolas. La formazione allenata da Oddo sta macinando gioco, alla ricerca di spazi sul fronte offensivo. Dalle due panchine ecco le prime indicazioni: Serse Cosmi chiede maggiore attenzione ai suoi difensori, mentre Oddo incita i suoi ragazzi a spingere sulle corsie laterale. Bell’avvio all’Adriatico. 

E’ tutto pronto allo stadio Adriatico: Pescara-Trapani, partita valida per l’andata della finale playoff di Serie B, sta per cominciare. Due squadre in salute, che hanno superato con due vittorie a testa lo scoglio delle semifinali e adesso si confrontano in una doppia sfida che manderà una delle due in Serie A, seguendo le orme di Cagliari e Crotone che hanno ottenuto la promozione attraverso la stagione regolare. Andiamo allora a vedere quali sono le formazioni ufficiali della partita; il calcio d’inizio è alle ore 20:30. Fiorillo; Zampano, Campagnaro, Fornasier, Crescenzi; L. Memushaj, Torreira, Verre; Benali, Caprari, Lapadula. A disposizione: Aresti, A. Bruno, Verde, Pasquato, Zuparic, Selasi, Vitturini, Mitrita, Cappelluzzo. Allenatore: Massimo Oddo Nicolas; Perticone, Pagliarulo, Scognamiglio; Fazio, Eramo, Scozzarella, Nizzetto, Rizzato; Coronado, B. Petkovic. A disposizione: Fulignati, Daì, Camigliano, Ciaramitaro, Barillá, Montalto, Torregrossa, Citro, De Cenco. Allenatore: Serse Cosmi

Vive un sogno la formazione siciliana allenata da Serse Cosmi, quello di poter salire per la prima volta nella storia in Serie A. Quella del Trapani è una grande scalata: nel 2002 il Trapani Calcio S.p.A., radiato dal calcio italiano, spariva lasciando posto all’A.S. Città di Trapani che si era classificata al quarto posto in Eccellenza; ripescata in Serie D, la società ha giocato quattro stagioni nella quarta serie del calcio italiano fino alla retrocessione del 2006. Due anni in Eccellenza, poi la promozione e altri due anni in Serie D; nel 2010 la promozione in Lega Pro Seconda Divisione da ripescata, e subito la promozione in Prima Divisione vincendo i playoff contro l’Avellino. Una finale playoff persa e poi, finalmente, la Serie B dominando il girone A con Roberto Boscaglia alla guida, Matteo Mancosu in attacco e 64 punti, tre in più del Lecce e 13 in più del Carpi (che avrebbe vinto il playoff contro i salentini). Nel 2013-2014 il Trapani è arrivato quattordicesimo in Serie B, ma in Coppa Italia ha raggiunto il quarto turno mettendo paura all’Inter a San Siro; un anno fa, ancora con Boscaglia (fino a marzo, poi sostituito da Serse Cosmi) l’undicesima posizione ma giocando un ottimo girone d’andata. Quest’anno il terzo posto, migliorando di 20 punti il rendimento; arriverà anche l’ulteriore gradino in più?

È la seconda finale consecutiva che il Delfino gioca per la promozione in Serie A; anche l’anno scorso infatti la formazione abruzzese aveva raggiunto i playoff e l’ultimo atto. Allenato da Marco Baroni per tutto l’anno, il Pescara era stato affidato a Massimo Oddo per vincere la partita da dentro o fuori contro il Livorno; missione compiuta e settimo posto con 61 punti. Nel primo turno dei playoff il Pescara era andato a vincere sul campo del Perugia (2-1) rimontando lo svantaggio iniziale; in semifinale era arrivato il passaggio del turno ai danni del Vicenza (1-0 all’Adriatico, 2-2 al Menti) ma in finale contro il Bologna, che partiva nettamente favorito, non c’era stato niente da fare: agli ordini del grande ex Delio Rossi, la formazione felsinea era salita in Serie A grazie a due pareggi: 0-0 in Abruzzo, 1-1 al Dall’Ara. Il grande pericolo per il Pescara è che si ripeta la stessa storia: anche adesso il Delfino sarebbe fuori con due pareggi. 

Con riferimento alla sola stagione regolare, possiamo osservare alcune delle principali statistiche delle due squadre. Il Pescara ha ottenuto 72 punti, frutto di 21 vittorie, 9 pareggi e 12 sconfitte. I gol segnati sono stati 69, i gol subiti 52; possiamo già notare come a funzionare meglio sia stato l’attacco del Delfino, visto che il Trapani di reti ne ha messe a segno 64; sulla difesa però meglio i siciliani, 49 gol incassati. La differenza è comunque minima; anche nei punti, il Trapani ne ha ottenuti 73 con una maggiore propensione al pareggio (20-13-9 il conto totale) che potrebbe essere molto utile in questa finale playoff (abbiamo detto che i siciliani andranno in Serie A qualora dovessero pareggiare entrambe le partite). Per quanto riguarda il rendimento casalingo, sono 44 i punti del Pescara che è risultato essere la quarta squadra interna del campionato, alle spalle della coppia Crotone-Cesena e del Cagliari; il Trapani da trasferta ha centrato 33 punti, meglio dei siciliani ha fatto soltanto il Cagliari (35). 

Tatticamente la partita ci presenta due squadre che adottano diversi sistemi di gioco. Massimo Oddo ha schierato il suo Pescara con il 4-3-1-2 per praticamente tutta la stagione, investendo su mezzali in grado di inserirsi negli spazi (soprattutto Memushaj) e tre giocatori offensivi rapidi e in grado di scambiarsi le posizioni. Il passaggio all’albero di Natale nella partita contro lo Spezia modifica poco; semplicemente, una delle due punte gioca qualche passo più dietro dando maggiore spazio a Lapadula per attaccare la profondità e sfruttare le sue grandi doti. Il Trapani di Serse Cosmi è rimasto a lungo fedele al 4-3-1-2, con Coronado da trequartista; poi si è passati al 3-5-2, uno schema con il quale si sfruttano meglio le caratteristiche degli esterni e si crea maggiore densità a centrocampo, allo stesso modo stringendo le maglie della difesa. Sarà interessante vedere all’opera Lapadula, il cannoniere della Serie B, contro tre centrali di grande forza fisica che si concentreranno quasi esclusivamente su di lui, lasciando a laterali e mezzali il compito di ripiegare su Caprari e Verde (o Pasquato).

È la finale di andata dei playoff di Serie B 2015-2016: si gioca allo stadio Adriatico, domenica 5 giugno alle ore 20:30. Tutto in 180 minuti: al termine di questa doppia sfida (il ritorno è in programma ovviamente allo stadio Provinciale) una squadra diventerà la terza promossa in Serie A seguendo Cagliari e Crotone, mentre l’altra rimarrà delusa e dovendo riprovarci il prossimo anno.

Vale la pena ricordare il regolamento che regola questa finale: non sono previsti in ogni caso tempi supplementari, che sarebbero stati invece necessari qualora le due squadre fossero arrivate a pari punti nella classifica della stagione regolare. Il Trapani ha l’enorme vantaggio del terzo posto contro il quarto del Pescara: se dovessero esserci due pareggi o una vittoria per parte con uguale differenza reti, a essere promossa sarebbe la squadra siciliana.

Il Pescara dunque deve vincere e pareggiare, oppure vincere in entrambi i casi, oppure con una vittoria e un pareggio aver segnato almeno un gol in più. Riassumendo, possiamo dire questo: è ampio il vantaggio con il quale parte il Trapani, perchè la squadra di Serse Cosmi può andare in Serie A senza vincere mentre il Pescara dovrà necessariamente farlo almeno una volta.

Per la finale però potrebbero entrare in corsa altri fattori: l’esperienza tira dalla parte del Delfino, perchè il Pescara si trova ai playoff per il secondo anno consecutivo e ancora una volta gioca l’atto conclusivo per la promozione, mentre il Trapani nella scorsa stagione si era classificato undicesimo, giocando un grande girone di andata ma calando vistosamente nella seconda parte del campionato.

C’è però anche il fattore pressione; che è tutta sulle spalle dei biancazzurri di Massimo Oddo, in qualche modo obbligati a onorare il loro campionato e il loro blasone con la promozione. E’ vero che è il Trapani ad essere arrivato terzo in classifica e dunque appena sotto la promozione diretta, ma nessuno si aspettava che i siciliani arrivassero al 5 giugno a giocarsi un posto in Serie A e dunque, dovessero fallire, il dramma non sarebbe ampio.

A questo punto dell’anno però entrambe vogliono la promozione; il Pescara in Serie A ci aveva giocato nel 2012-2013 retrocedendo immediatamente, il Trapani non ci è mai stato e sta sognando in grande. La prima partita sarà importantissima: nelle semifinali sia Pescara che Trapani hanno fatto la differenza all’andata, ottenendo una vittoria esterna che ha dato fiducia e tranquillità in vista del ritorno (poi comunque vinto).

Terza e quarta della classe sono pronte a sfidarsi nel primo round di una sfida che si preannuncia scintillante e scoppiettante: chi avrà la meglio? Per saperlo non ci resta che metterci comodi e dare la parola al campo senza indugiare oltre: la diretta di Pescara-Trapani, valida per l’andata della finale playoff di Serie B 2015-2016, sta per cominciare…

La diretta tv di Pescara-Trapani sarà trasmessa sui canali della pay tv del satellite, come è stato per tutta la stagione di Serie B: dovete andare su Sky Sport 1, Sky Super Calcio oppure Sky Calcio 1, dove sarà a disposizione anche il servizio di pay per view per i non abbonati al pacchetto Calcio (codice d’acquisto 494860). In assenza di un televisore sarà possibile seguire la diretta streaming video della partita dell’Adriatico grazie all’applicazione Sky Go, che si può attivare senza costi aggiuntivi su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.

LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE