Anche la classe regina oggi ha voluto renedere omaggio alla memoria di Luis Salom, il pilota spagnolo scomparso venerdi in un tragico incidente sul circuito di Barcellona, teatro delle gara di oggi. Tutti i piloti hanno voluto applicare alle proprie moto degli adesivi con le iniziali e il numero di gara di Luis Salom prima della partenza è stato osservato un minuto di silenzio. il grande spettacolo che i protagonisti della gara a Montmelo ci hanno oferto, loro lo hanno voluto dedicara al motociclista spagnolo, che ad appena 24 anni ha perso la vita. Valentino Rossi e Marc Marquez, animatori di un epico scontro nella fase conslusiva della gara hanno voluto ricordare con parole commosse il giovane pilota e il numero 46, salito oggi sul gradino più alto del podio ha onorato la memoria di Salom indossando una maglietta nera con scritto “alway in our heart”, sempre nei nostri cuori.
Poco fa Jorge Navarro ha vinto il Gran Premio di Bercellona per la Moto3, prima vittoria per lo spagnolo. Una gioia che però non può esplodere in pieno: il ricordo va naturalmente a Luis Salom, il pilota che venerdì a oerso la vita in seguito a un incidente drammatico alla curva 12 del circuito della Catalogna. Una gara perfetta quella di Navarro, il quale alla conclusione ha dichiarato: “Giornata molto emozionante, stamattina ho pensato che dovevo assolutamente vincere davanti alla mia gente e questa vittoria è per Luis Salom“. L’omaggio di Navarro non è rimasto solitario: tutti i piloti e le squadre hanno reso omaggio, ognuno in modo diverso alla memeoria del pilota della SAG Team, mentre tutti si sono fermati per un minuto di silenzio prima del warm up. Anche Bastianini, che ha tagliato il traguardo in terza posizione ha voluto pubblicamente dedicare il suo podio alla memoria di Luis Salom.
E’ veramente un weekend nero per i motori perchè dopo la morte di Luis Salom nelle prove della Moto 2 al Gran Premio di Catalogna ci sono altri due tragici eventi. ieri nel giro di poche ore al Tourist Trophy all’Isola di Man sulla pista Mountain Circuit che viene considerata la più pericolosa in ogni categoria. Durante il primo giro della sidecar è morto Dwight Beare australiano di 27 anni dopo l’uscita di strada a Rhencullen. Dopo invece ha perso la vita il cinquantenne Paul Shoesmith nelle prove della Superstock ha perso il controllo a Sulby. Questo è uno dei tratti dove si va più veloci in un tunnel fatto di alberi, muro e case e dove si sfiorano e a volte superano i trecento chilometri orari.
In questo weekend così difficile a Barcellona, dove comunque la Motogp non si è fermata e anzi, ha voluto correre in onore alla memoria del pilota di Moto 2 Luis Salom. E’ di poco fa il comunicato ufficiale rilasciato dalla famiglia dello spagnolo, in cui ha voluto ringraziare tutti colori che sono intervenuti in soccorso al figlio, il “Mexicano”: “Vogliamo anche ringraziare tutta l’equipe medica e le persone che hanno soccorso Luis dopo l’incidente, facendo tutto il possibile per mantenerlo con noi”. Nel frattempo i simboli di cordoglio e affetto e le condoglianze del mondo dello sport e non solo contninuano ad accolumarsi: tutti i motociclisti impegni oggi hanno aattaccato alle proprie moto degli adesivi con le iniziali e il numero di gara di Salom e prima del warm up si osserverà un minuto di silenzio. La famiglia di Salom, prima di chiedere privacy e rispetto per il proprio lutto ha però voluto ringraziare, all’inizio del comunicato tutti coloro che con un gesto o un messaggio ha voluto onorare la memoria dello spagnolo: “La famiglia di Luis Salom vuole ringraziare sentitamente per i tanti messaggi di condoglianze e solidarietà arrivati dai colleghi di Luis, i membri del team e del paddock, gli amici, atleti e fan”.
Chi sicuramente avrà vissuto una giornata particolare, fatta di dolore e ricordi, è Paolo Simoncelli padre di Marco scomparso tragicamente in un incidente nell’ottobre del 2011. L’uomo ha parlato della tragica scomparsa di Luis Salom a La Gazzetta dello Sport: “Dove c’è la velocità c’è pericolo, questo è un dato di fatto. Che tu sia su uno scooter, su una bici, su un aereo. E’ sempre la prima cosa che dico ai genitori dei ragazzini che seguo e cioè che è un mestiere pericoloso. Tu speri sempre che non succeda nulla o che se deve che accadda ad altri e non a te. Le piste sono sicuro e l’abbigliamento ha fatto grandi passi in avanti rispetto al passato. Il rischio però esiste sempre. Mia moglie mi dice sempre però che ognuno ha la sua storia e che qualsiasi cosa tu stia facendo se arriva il tuo momento non c0è nulla da fare per cambiare il destino. La cosa brutta è quello che devono affrontare i genitori. Io ormai ci ho fatto il callo, devo accettare quello che è succeso. Se potessi in questo momento alla mamma di Salom direi che il suo bambino era felice e non deve avere nessun rimpianto. Io e mia moglie Rossella ce lo rispettiamo spesso. Con Marco rifaremmo tutto quello che abbiamo fatto. Però è un’ingiustizia“.
La morte di Luis Salom ha scosso il mondo del motociclismo e non solo, sottolineando ancora una volta il problema sicurezza in uno sport tanto bello quanto rischioso. Nonostante questo lo spettacolo della Moto Gp, e delle altre categorie, non si ferma e oggi si corre nonostante tutto. Ha spiegato il perchè Carmelo Ezpeleta padrone della Dorna che gestisce tutto il movimento: “Nessun pilota, nemmeno uno, ci ha chiesto di annullare il Gran Premio. Vogliamo tutti correre perchè sarà il modo migliore per ricordare Luis Salom. Non è di certo un momento facile“.
Attendeva con ansia la giornata di oggi, domenica 5 giugno: il Gran Premio di Catalogna al Montmelò è uno dei quattro appuntamenti in Spagna del Motomondiale, ma per chi come il pilota di Moto2 è nato a Palma di Maiorca probabilmente è proprio la gara di Barcellona quella più sentita, anche per vicinanza geografica. Invece il tragico e fatale incidente di cui Salom è rimasto vittima venerdì pomeriggio nelle seconde prove libere ha deciso diversamente: Salom è morto a causa di quell’impatto alla curva 12 di cui tanto si è discusso in questi ultimi due giorni, perché apparentemente era un incidente come tanti altri, nemmeno fra i più cruenti, eppure si è portato via la vita di un ragazzo di nemmeno 25 anni, se non altro con la consolazione che è successo mentre Luis stava facendo la cosa che più amava al mondo.
Sono già scattate le polemiche: giusto per riportare le due domande principali, la via di fuga era adeguata? La copertura in asfalto, voluta dalla Formula 1, era la soluzione giusta anche per le moto? Altrettante polemiche sono nate dalle successive modifiche al tracciato, anche perché sono iniziate già dalla curva 9, prima del luogo dell’incidente, fatto che sembra avere favorito Marc Marquez dal punto di vista tecnico. Domande che hanno tutte una loro legittimità, in particolare per quanto riguarda la sicurezza che deve essere sempre la priorità per ridurre al minimo il rischio, che comunque non potrà mai essere del tutto eliminato dalle corse in moto. Oggi però deve essere innanzitutto il giorno dedicato a Luis: infatti la disputa del Gran Premio era stata inizialmente messa in dubbio, ma poi si è preferito andare avanti, facendo ciò che Salom e tutti i suoi compagni d’avventura amano di più fare. Scendere in pista, andare il più velocemente possibile, combattere lealmente a colpi di sorpassi: alle ore 12.20, quando scatterà la gara di Moto2, ci sarà un pilota in meno sulla griglia di partenza, ma uno in più nel cuore di tutti.