La cessione dell’Inter alla Suning Group ha fatto di sicuro scalpore, con diversi personaggi dell’ambiente Inter che si sono sbilanciati con le loro opinioni e sensazioni. Da poco ha parlato anche il vice presidene della società cinese Weimin Sun ai microfoni di Inter Channel: “Siamo una famiglia e per noi acquistare la maggioranza dell’Inter è un grande onore visto che è una squadra europea talentuosa e con una storia di oltre cento anni. Voglio ribadire la mia graditudine verso il Presidente Erick Thohir e il Signor Massimo Moratti che ci hanno dato la loro fiducia. E’ una grande sfida e crediamo di portare avanti la gloria di questo club con il costante investimento di capitali e il sostegno dei tifosi cinesi. Siamo fiduciosi“.



Sono molte le opinioni sul momento vissuto dall’Inter, nel quale la maggioranza assoluta è stata ceduta al Suning Group. Di alcune situazioni prettamente economiche ha parlato l’ex dirigente nerazzurro Ernesto Paolillo ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole: “La regola del Financial Fair Play ha avuto un grandissimo successo. Ha permesso ai nuovi investitori di entrare nel mondo del calcio trovando una situazione assai migliore rispetto a quello che era il passato. I debiti sono infatti così calati molto. Per quanto riguarda l’Inter ora i tempi per discutere e modificare i patti iniziali con l’Uefa sono molto stretti. Si potrebbe fare in teoria, ma poi quando si passa alla pratica è tutto davvero molto diverso. Gli accordi restano tali fino a quando non ci sarà una nuova deroga. L’Inter però dovrà attenersi ai patti iniziali“.



Della cessione dell’Inter al gruppo cinese Suning ha parlato anche l’uomo del momento in MotoGp, Valentino Rossi. Il Dottore, nove titoli mondiali e due giorni fa vincitore del Gran Premio di Catalogna al Montmelò, è da sempre un tifoso nerazzurro e non ha mai mancato di far conoscere la sua opinione sull’operato della squadra; oggi il pilota della Yamaha ha parlato dell’acquisizione dell’Inter da parte della holding cinese, cosa che potrebbe portare grandi investimenti per la prossima stagione e gli anni a venire. Su questo punto, intervistato da Sky Sport, il Dottore ha detto che “sembra che i soldi ci siano e dunque speriamo che facciano una bella squadra; l’importante è capire quali siano le disponibilità economiche. Non è però mancato un addio commosso a Massimo Moratti, per quasi 20 anni al timone dell’Inter: una figura che per Rossi parla di un calcio che sta cambiando. “Anni fa le squadre italiane avevano più fascino; se penso a quando c’era Moratti…”. Queste le sue parole, con la conferma che, nonostante la nostalgia per il vecchio presidente, Valentino Rossi continuerà a tifare per l’Inter.



Stando a quanto riporta la redazione di Sky Sport, dopo la cessione dell’Inter al Suning Group potrebbe nascere una collaborazione di mercato tra le due società di proprietà della holding: appunto i nerazzurri e lo Jiangsu Suning. Si era già parlato del possibile arrivo dei due gioielli che giocano nel club cinese, vale a dire Ramires e Alex Teixeira; operazione difficile per il numero degli extracomunitari che si possono avere in rosa (al momento, avendo già preso Caner Erkin, l’Inter dovrebbe scegliere tra Teixeira e Yaya Touré). La collaborazione tra le due società in realtà si svilupperebbe più in profondità; è solo un’indiscrezione, ma è possibile che lo Jiangsu vada ad acquistare promettenti talenti in Sud America e li faccia crescere per poi girarli all’Inter nei prossimi anni. Per contro i nerazzurri possono prestare ai cinesi qualche calciatore che necessiti di esperienza e maturazione. Si vedrà nel concreto, ma di sicuro le opportunità di mercato per l’Inter si ampliano notevolmente.

La cessione dell’Inter al Suning Group aprirà grandi investimenti per la campagna acquisti e il mercato dei nerazzurri? Chi ne è convinto è Mark Dreyer: il fondatore di China Sports Insider, una testata che si occupa di studiare a fondo i meccanismi dello sport cinese, è stato interpellato da La Stampa per un commento sulle possibilità economiche della nuova proprietà. Il primo segnale positivo, ha detto Dreyer, è il fatto che il Jiangsu Suning, che ha la stessa proprietà dell’Inter, è la squadra che in Cina ha speso più di tutte; “certo l’Inter non è in ottimo stato, ma nonostante i debiti l’accordo è stato chiuso per 270 milioni di dollari. Per Dreyer l’acquisizione dell’Inter è solo il primo passo per l’apertura di un nuovo scenario; ci vorrà sicuramente del tempo ma Dreyer è convinto che gli investimenti arriveranno, anche perchè “ai cinesi non piace buttare via i soldi, Suning è tra le più grandi aziende private del Paese e il presidente Zhang Jindong è entusiasta degli accordi stretti”. Essendo anche una questione “di faccia”, Dreyer non ha dubbi sul fatto che il leader di Suning Group farà tutto quello che è in suo potere per riportare l’Inter in alto. Se il management della società non dovrebbe cambiare più di tanto (“i cinesi generalmente non si impicciano in queste cose”), è più probabile, secondo Dreyer, che il gruppo proverà a mandare giocatori cinesi in Italia, anche se non nell’immediato futuro; l’esempio è quello di Zhang Xizhe, mandato al Wolfsburg e tornato in patria dopo sei mesi e con zero partite giocate, perchè “non era all’altezza”

La cessione dell’Inter è ufficiale, Suning Holdings Group ha già preso possesso del 70% delle quote della società nerazzurra. Firmate le carte, presentato il progetto attraverso la conferenza stampa e definito il nuovo assetto societario, adesso la grande attesa riguarda le prime mosse in termini di campagna acquisti: è fin troppo evidente che una nuova proprietà, e nuovi e sostanziosi fondi da investire, per i tifosi si traducano in nomi e cognomi e una rosa da completare per tornare a essere competitivi. Resta il nodo del fair play finanziario ma, contrariamente alle voci che erano circolate negli ultimi giorni, sembra che per sbloccare il mercato in entrata l’Inter abbia bisogno di una sola cessione, attraverso il contenimento delle plusvalenze. Come riportato da Sky Sport l’Inter è intenzionata a rivedere gli accordi con la UEFA per quanto riguarda il fair play finanziario ma, come ha spiegato la Gazzetta dello Sport, gli uffici legali nerazzurri sono al lavoro per capire in che modo effettuare il mercato. Si parla di una possibile partnership con il Jiangsu Suning: il marchio è lo stesso e, pagando i giocatori con sponsorizzazioni, si alleggerirebbe il bilancio. Per quanto riguarda il passaggio dI Ramires e Alex Teixeira all’Inter, si dice che la UEFA potrebbe non vedere di buon occhio il passaggio di giocatori tra club che hanno la stessa proprietà.

La cessione dell’Inter è stata ufficializzata nella giornata di ieri ed ora il presidente del Suning Commerce Group, Zhang Jindong, dovrà pensare a far quadrare i piani societari ascoltando i consigli dell’attuale numero uno nerazzurro Erick Thohir. Come riporta questa mattina ‘La Gazzetta dello Sport’ Zhang vorrebbe prima cercare un nuovo amministratore delegato che conosca bene il nostro calcio italiano. Si è parlato di Franco Baldini e anche dell’ex Marco Fassone ma nelle ultime ore in pole c’è il nome di Federico Ghizzoni, amministratore delegato uscente di Unicredit. Per non parlare poi di Leonardo che questa mattina ha svelato di voler rientrare a Milano, con un ruolo ancora da definire. Il posto di Ausilio, potrebbe essere preso da Alvaro Cordoba e sempre secondo il quotidiano per Javier Zanetti non è da escludere un ruolo da presidente al posto di Thohir quando quest’ultimo deciderà di uscire definitivamente di scena.

Il brasiliano Leonardo de Araujo, ex calciatore oggi dirigente, ha parlato della cessione dell’Inter al gruppo cinese Suning in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Leonardo ha vissuto la realtà interista da allenatore, nella stagione 2010-2011, ed anche un cambiamento a livello dirigenziale con l’avvento degli sceicchi alla guida del PSG, società per cui il brasiliano ha lavorato nelle ultime stagioni. Riguardo al possibile scetticismo dei tifosi verso i nuovi imprenditori stranieri, l’ex attaccante ha dichiarato: “Il calcio segue un linguaggio nuovo, però alla fine i fan vogliono vincere e se il nuovo proprietario porta risultati l’atteggiamento cambia. Penso al Paris Saint-Germain: anche lì i tifosi erano diffidenti, ma la proprietà qatariota ha saputo toccare i loro cuori. E non soltanto spendendo soldi“. La cessione dell’Inter ai cinesi è solo l’ultimo esempio di società storiche che vengono rilevate da nuovi e facoltosi acquirenti esteri, per un calcio sempre più aperto a nuove frontiere, Leonardo ha aggiunto: “Il calcio ormai è industria, non si può uscire da questo, e la Juve ancora in mano alla famiglia Agnelli da 93 è un caso unico. Bellissimo, ma unico. Io credo che Massimo Moratti abbia dimostrato un grande coraggio e anche una leggerezza bella, quasi filosofica. Cedendo il club si è privato di una parte della sua storia, di tanti bagagli. Ha avuto coraggio“.

La cessione dell’Inter è ormai cosa fatta: come è noto, ieri si è svolta a Nanchino la conferenza stampa nella quale è stato ufficializzato il passaggio del pacchetto azionario di maggioranza al Suning Commerce Group guidato da Zhang Jindong. Dunque il ricco uomo d’affari cinese è il nuovo patron dell’Inter e l’acquisizione di uno dei più prestigiosi (anche in Cina) club di calcio europei è piaciuta molto anche agli operatori di Borsa. Infatti il titolo della holding dei nuovi proprietari dell’Inter, quotato sulla Borsa di Shenzhen, ha guadagnato nell’arco della giornata di ieri l’1,79%, con un picco del 2,54% nel momento in cui le dirigenze sono entrate nella sala della conferenza, a pochi minuti dalla chiusura delle contrattazioni (in Italia invece erano le 9.00 del mattino).

Tutti felici e contenti insomma della cessione dell’Inter, almeno per ora, compresi i tifosi che naturalmente sperano che l’ingresso di un gruppo con immense disponibilità economiche possa riportare l’Inter ai fasti del Triplete di Massimo Moratti, che invece ieri ha definitivamente salutato – e questa è stata una nota di tristezza sul calcio romantico dei mecenati che ormai non esiste più. Si diceva però della soddisfazione da parte di tutti gli attori in causa, compreso Erick Thohir, che rimarrà in società come socio di minoranza (ha infatti conservato il 30% delle quote) e che manterrà anche il titolo di presidente, dunque avrà un ruolo di un certo spessore anche nella nuova ‘Inter cinese’.

Fino a ieri però si pensava che la sua permanenza sarebbe stata di breve durata e che in pochi mesi dalla cessione dell’Inter  l’imprenditore indonesiano sarebbe uscito definitivamente di scena. Invece non sarà così o quanto meno per ora Thohir non ha intenzione di vendere anche la sua quota residua. Non sarà certamente un mecenate alla Moratti e non si è lasciato sfuggire l’occasione di cedere la maggioranza del club ottenendo una bella plusvalenza, tuttavia Thohir è comunque davvero un tifoso dell’Inter (ricordate la preferenza per Ventola?) e vuole contribuire alla creazione del nuovo “superclub” (per utilizzare le sue stesse parole) che possa riportare l’Inter ai vertici del calcio internazionale. Ha capito di non essere in grado di farlo come azionista di maggioranza, ma non ha intenzione di uscire di scena come una meteora…