L’Italia si avvicina agli Europei 2016 con la vittoria per 2-0 sulla Finlandia. L’ultima amichevole, giocata a Verona, ha detto di una Nazionale in salute ma ancora con qualche difetto da limare; anche Antonio Conte ha sottolineato la necessità di continuare a lavorare giorno per giorno. Chi era sotto particolare osservazione era Thiago Motta: la sua convocazione non ha pienamente convinto i tifosi e il fatto che la Federazione gli abbia assegnato il numero 10 ha fatto storcere il naso di tanti appassionati. Ieri al Bentegodi Motta non ha offerto una prestazione brillante, e prontamente sono arrivati i fischi per il centrocampista del Psg. “Fischiare è un diritto dei tifosi” ha detto Thiago Motta dopo la partita, intervistato dai microfoni della Rai. “L’importante è che abbiamo vinto la partita, che abbiamo giocato bene e che stiamo crescendo”. In difesa di Thiago Motta e delle critiche ricevute dal giocatore aveva parlato recentemente Daniele De Rossi, che aveva invitato a “venire a Coverciano e vedere come Motta tocca la palla” e a pulirsi la bocca prima di parlare di un campione che ha vinto tutto”.



Gli Europei 2016 s avvicinano, e le nazionali che saranno impegnate nella fase finale della rassegna continentale hanno giocato le ultime amichevoli di preparazione. Nella giornata di lunedì abbiamo visto l’Italia scendere in campo a Verona e battere la Finlandia, ma altre due squadre che saranno protagoniste agli Europei hanno giocato: ha steccato la Polonia, fermata sullo 0-0 dalla Lituania (a Cracovia). Senza Robert Lewandowski – c’era, ma è rimasto in panchina – e con Milik unica punta supportato da tre mezzepunte (Blaszczykowski, Starzynski e Grosicki) la nazionale polacca, che potrebbe essere una sorpresa in Francia, non è riuscita a segnare contro la modesta Lituania, protagonista di un buon girone di qualificazione ma certamente ancora lontana dall’élite del calcio europeo. Vittoria netta invece per l’Islanda, che al Laugardalsvollur di Reykjavik ha battuto 4-0 le Far Oer: la nazionale islandese, che per la prima volta nella storia gioca la fase finale di un grande torneo, ha vinto e convinto nonostante l’avversario fosse modesto. Nel primo tempo sono arrivati i gol di Kolbeinn Sigthorsson, Birkir Saevarsson e Alfred Finnbogason; nella ripresa rete del veterano Eidur Gudjohnsen, forse ancora oggi il giocatore più rappresentativo dell’Islanda (ha giocato con Chelsea e Barcellona). Lì’Islanda è inserita nel girone F con Portogallo, Austria e Ungheria: i quarti di finale potrebbero non essere un’utopia per la nazionale allenata dallo svedese Lars Lagerback.

Stanno per cominciare gli Europei 2016 e, insieme all’attesa per le partite che ci terranno compagnia per un mese, cresce anche l’angoscia per possibili attentati terroristici. E’ un tema purtroppo noto: da quando Parigi è stata colpita dagli attacchi jihadisti, lo scorso 13 novembre, la Francia vive in uno stato di massima allerta. E’ di ieri la notizia dell’arresto di un cittadino francese che, in Ucraina, era in possesso di un arsenale da guerra e cercava di passare la frontiera con la Polonia pronto a colpire (sarebbe un militante di estrema destra contrario alle politiche di Hollande). La Francia non si nasconde: il presidente François Hollande – si legge su La Stampa – ha ammesso l’alto rischio e un periodo “che sarà lungo”, e ha parlato della necessità di prendere tutte le misure necessarie. Quello che si teme maggiormente è la possibilità di colpire nelle fan-zone: si tratta di aree dotate di maxi-schermi in cui tanta gente si radunerà per assistere alle partite. Sono zone ad alto rischio, in particolare quella di Parigi che può ospitare fino a 90000 persone e si trova proprio sotto la Torre Eiffel. Al proposito il prefetto Michel Cadot ha scritto al Ministero dell’Interno Bernard Cazeneuve per esprimere dubbi e riserve circa questa area. Intanto quasi centomila uomini saranno impiegati nelle dieci città che ospiteranno gli Europei.

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