Ha fatto uno dei suoi colpi da fuoriclasse, passando dall’essere un genio del calcio a diventare uno della comunicazione. Ha spostato l’attenzione sul suo futuro per l’evento di oggi in cui presentava la sua nuova linea di abbigliamento sportiva A-Z poi però non ha parlato di altro che di questo. Ai tifosi che hanno avuto il piacere di parlare con lui ha risposto quando gli hanno chiesto del possibile trasferimento al Manchester United: “Non confermo. Non c’è nessuna firma. Continuate con questa storia, poi quando io mi stancherà vi dirò dove andrò a giocare”. Il calciatore ha comunque smentito la possibilità di rimanere al Paris Saint German.



Alla fine Zlatan Ibrahimovic ha sorpreso davvero tutti, ma non con il nome del nuovo club dove andrà a giocare. Infatti il campione svedese ha dribblato a sorpresa le domande sul suo nuovo club, non svelandone il nome anche se aveva anticipato la volontà di farlo. La presentazione della sua nuova linea di abbigliamento sportivo A-Z quindi prende il palcoscenico e la curiosità per il trasferimento immediato è il veicolo per far seguire a tutti questa conferenza stampa. Lo svedese si esibisce in un’altra delle sue magie sottolineando: “Non vi dico ancora dove vado. Il mio futuro? A-Z”. Come ci saranno rimasti i tantissimi tifosi che speravano di vederlo all’improvviso sfilarsi la tuta per mostrare sotto la maglia della loro squadra? Pare comunque che il Manchester United resti la meta più probabile per il futuro di Ibra.



Ha deciso come al solito di fare le cose in grande, su Facebook tramite la sua pagina ha infatti lanciato una diretta per lanciare la sua nuova linea di abbigliamento, ma anche per svelare a tutti dove giocherà nella prossima stagione. Le voci di corridoio raccontano di un accordo già trovato con il Manchester United di Josè Mourinho, ma la conferenza è iniziata parlando di altro e presentando ovviamente questa innovativa linea di abbigliamento sportivo. Ibra ha anche risposto a diverse domande del pubblico presente, dimostrandosi molto aperto al dialogo e rilassato. A un ragazzo che faceva domande sul suo futuro ha risposto però che il suo futuro è A-Z, la linea di abbigliamento, facendo crescere l’attesa. L’evento ha avuto ovviamente un grandissimo successo con ben 89mila persone collegate sul noto social network per seguire questo momento che sembra però non essere una sorpresa come ha sottolineato il calciatore. Anche se c’è ancora chi spera che la squadra possa essere un’italiana, Juventus e Milan aspettano alla finestra ma le speranze sono davvero pochissime.



Sta per presentare la sua nuova linea di abbigliamento sportivo: la . La grande attesa di tutti però è per quello che dovrebbe essere l’annuncio parallelo al lancio del suo marchio: vale a dire, la scelta ufficiale della squadra per la quale giocherà nella stagione . Dato l’addio al Psg da qualche settimana, adesso per Ibrahimovic potrebbero aprirsi le porte del Manchester United: è questa l’indiscrezione che va per la maggiore negli ultimi giorni, come abbiamo riportato si dice che lo svedese abbia già trovato un accordo per un anno di contratto a 15 milioni di euro con opzione per il rinnovo. Ancora pochi minuti e lo scopriremo.

Dovrebbe legarsi oggi, salvo colpi di scena, al Manchester United: è previsto nel pomeriggio l’annuncio ufficiale da parte dell’attaccante svedese, reduce da quattro stagioni trionfali (a livello personale e di club) con la maglia del Psg. Il grosso dubbio che riguarda l’operazione riguarda i problemi di spazio nel reparto offensivo dei Red Devils: qualcuno lascerà il Manchester United per accogliere Ibrahimovic? Al momento la dirigenza si sta concentrando su altri reparti: messo a segno il colpo Eric Bailly (ventiduenne difensore ivoriano, arriva dal Villarreal) è ad un passo la chiusura per Nemanja Matic, il centrocampista serbo che José Mourinho ha già allenato nel Chelsea. Nell’attacco del Manchester United al momento figurano Anthony Martial, pagato a peso d’oro un’estate fa per strapparlo al Monaco; Marcus Rashford, esploso a sorpresa nella seconda parte di questa stagione e già convocato da Roy Hodgson per gli Europei 2016; Wayne Rooney, il capitano e la bandiera dello United; e Will Keane, che è un classe ’93 cresciuto nel club. A conti fatti i Red Devils potrebbero anche restare così: già nel corso di quest’anno Louis Van Gaal ha provato Rooney più indietro, sulla trequarti o addirittura al centro del campo, e dunque il ruolo di prima punta resterebbe appannaggio di Rashford o all’occorrenza Martial, che a dire il vero ricopre maggiormente il ruolo di esterno. Juan Mata si avvia verso la cessione; Mourinho potrebbe sistemare il suo Manchester United con Ibrahimovic davanti a tutti, Rooney alle sue spalle e la coppia Martial-Rashford che agisce partendo dalle corsie. Azzardato? Forse, ma lo stesso svedese sa arretrare il suo raggio di azione andando a giocare come rifinitore per i compagni. Si vedrà. 

Svelerà il suo futuro intorno alle ore 17 di oggi. Grande attesa per conoscere il nome della prossima squadra in cui l’attaccante svedese giocherà, anche se le indiscrezioni ormai sono concordi nel dire che sarà il Manchester United la destinazione dell’ormai ex attaccante del Psg, reduce da quattro stagioni in Francia. A Old Trafford Ibrahimovic, come abbiamo già detto, ritroverà José Mourinho con il quale aveva già lavorato nel: lo Special One era arrivato all’Inter dopo l’esperienza al Chelsea, Ibra invece era alla terza stagione con la maglia nerazzurra – si era trasferito dalla Juventus nel 2006, nell’estate di Calciopoli – e aveva trascinato la squadra meneghina a due scudetti consecutivi e una Supercoppa Italiana. Con Mourinho, Ibrahimovic esplose definitivamente come grande cannoniere: nelle prime due stagioni aveva segnato rispettivamente 15 e 17 gol in campionato, e un totale di 15 e 22. Nel 2008-2009 fu capocannoniere della Serie A con 25 gol in 35 partite e ci aggiunse tre reti in Coppa Italia e una in Champions League, chiudendo l’anno con 29 reti in 47 partite. Il rapporto durò lo spazio di una stagione: vinta la Supercoppa Italiana a inizio anno e lo scudetto a maggio, Mourinho chiese e ottenne Samuel Eto’o, per il quale Ibrahimovic fu mandato al Barcellona. Oltre sette anni dopo i due potrebbero ritrovarsi in un’altra società e in un altro campionato, pronti a tornare a vincere insieme.

Oggi 7 giugno 2016 è il giorno, o dovrebbe esserlo, in cui Zlatan Ibrahimovic svelerà la sua futura squadra, quella in cui giocherà nella stagione 2016-2017. Lo aveva detto lui stesso: “aspettate due giorni e conoscerete il mio futuro”, aggiungendo anche che “sarà una bomba di calciomercato”. Il giorno è arrivato: dopo aver giocato 180 partite nel Psg, condite da 156 gol e 12 trofei, lo svedese cambierà maglia come lui stesso aveva detto attraverso un tweet, nel quale non aveva nascosto il suo ego scrivendo “sono arrivato da re, me ne vado da leggenda”. E ora, dove giocherà Ibrahimovic? Tante squadre sognano: a 34 anni e mezzo, Ibra è ancora uno degli attaccanti più decisivi in Europa, capace da solo di cambiare i destini di un reparto e di una squadra. In Italia ci sperano in particolare il Milan, dove Zlatan ha sempre detto di essersi trovato benissimo (fosse stato per lui non sarebbe mai partito) e il Napoli. La realtà però potrebbe essere ben diversa: sempre alla ricerca di nuove sfide, per Ibrahimovic potrebbe essere arrivato il momento di confrontarsi con un campionato nuovo. Ovvero, la Premier League. Sono in tanti a giurare che la sua nuova squadra sia il Manchester United: le indiscrezioni di Sky Sports UK dicono che abbia già trovato l’accordo con i Red Devils sulla base di un contratto annuale a più di 15 milioni, con opzione per il rinnovo. Ibrahimovic ritroverebbe così José Mourinho, che lo aveva allenato nella stagione all’Inter, l’ultima del triennio nerazzurro dello svedese. Anche la data del 7 giugno non è casuale: oggi infatti lo svedese, in diretta video su Facebook, svelerà la sua nuova linea di abbigliamento sportivo, battezzata . Se manterrà fede alla sua parola di rivelare il suo prossimo club, oggi sapremo finalmente quale sarà il suo futuro dopo gli Europei 2016, nei quali lui e la sua Svezia sfideranno l’Italia.