La cessione dell’Inter con la maggioranza che è andata al Suning Group ha subito sortito il suo effetto, positivo per il club nerazzurro che ora vuole tornare grande dopo anni di difficoltà. Secondo il Corriere della Sera pare che ora siano proprio i procuratori a offrire grandi giocatori alla squadra di Roberto Mancini che in queste ultime stagioni ha fatto molta fatica ad acquistare calciatori importanti. Staremo a vedere quali saranno i movimenti, ma la sensazione è che dalle parti della Pinetina l’aria sia già cambiata. Certo ora però le cose andranno fatte con gradi, ma le basi della squadra e le finanze del nuovo investitore potrebbero portare nel giro di poco tempo già a grandi successi.



Sono giorni frenetici a Milano su tutte e due le sponde sia quella rossonera che quella nerazzurra. Alle ore 15.30 è iniziata una riunione importante per quanto riguarda l’Inter, come riporta FcInterNesw.it. Il CEO Michael Bolingbroke, che probabilmente lascerà a fine incarico, ha iniziato a illustrare a tutti i dipendenti quello che è succeso in Cina dove è stato stabilito l’accordo definitivo che ha sancito il passaggio delle quote di maggioranza al Suning Group. Evoluzioni che ci porteranno a un nuovo assetto che sicuramente vedrà al suo interno anche parte dello staff visto fino a questo momento a Corso Vittorio Emanuele.



La cessione dell’Inter porterà certamente a delle novità nell’organigramma della società adesso controllata dal Suning Commerce Group del magnate cinese Zhang Jindong. Come è infatti ovvio, i nuovi proprietari potrebbero voler puntare su nuovi nomi da porre alla guida dell’Inter e d’altronde è noto che alcuni degli uomini più vicini ad Erick Thohir, a cominciare da Michael Bolingbroke, dovrebbero lasciare i nerazzurri entro al massimo qualche mese. Sembra che i cinesi vogliano seguire una strada diversa rispetto a Thohir, puntando su dirigenti che abbiano già esperienza nel calcio italiano: La Gazzetta dello Sport in edicola oggi ad esempio ha fatto il nome di Italo Zanzi, l’ex amministratore delegato della Roma ‘americana’, dunque già abituato a lavorare nel nostro calcio con una proprietà straniera.



La cessione dell’Inter al Suning Commerce Group potrebbe aprire prospettive interessanti per la società nerazzurra, che però dovrà sempre fare i conti con il fair-play finanziario della Uefa, che ha già sanzionato l’Inter riducendo a 21 nomi la lista dei giocatori utilizzabili nella prossima edizione della Europa League. Dunque la Gazzetta dello Sport ha ipotizzato che gli uomini di Zhang Jindong possano chiedere alla Uefa in tempi brevi un incontro per rinegoziare alcuni punti delicati: il noto giornale sportivo ne ha identificati tre. Il primo è quello che prevede che nel bilancio 2015-16 ci siano perdite al massimo di 30 milioni di euro, per poi giungere al pareggio nel 2016-17; il secondo è quello relativo agli stipendi dei dipendenti (non solo calciatori), che non deve superare il 60% del fatturato; infine il saldo di acquisti-cessioni sul mercato che deve essere pari a zero o positivo, pena l’esclusione dalla lista Uefa dei giocatori che sforeranno il saldo. Questo non escluderebbe acquisti di peso, che però a quel punto sarebbero utilizzabili solamente in campionato.

La cessione dell’Inter ai cinesi del Suning Commerce Group, ufficiale da lunedì, ha aperto una nuova epoca per la società nerazzurra. Fanno però discutere le parole rilasciate da Roberto Mancini nel corso di un’intervista rilasciata ieri a Radio Deejay. L’allenatore dell’Inter ha infatti svelato che solo pochi giorni prima del passaggio delle quote il presidente Erick Thohir lo ha informato di quanto stava succedendo: “Ho parlato con Thohir qualche giorno fa e mi ha spiegato quanto stava succedendo. Ma prima no, nessuno mi aveva detto e non sapevo nulla”. Certo, è vero che la trattativa ha preso slancio in tempi brevi, ma è pure vero che da molti mesi erano in corso contatti, visto che è noto che da tempo Thohir cercava partner e sponsor. Mancini dunque non si sbilancia su quello che potrebbe succedere con l’avvento di Zhang Jindong come nuovo uomo forte del club: “Di società non so nulla, quando sarà tutto più chiaro parlerò”. Il mister ha comunque rassicurato tutti circa la sua permanenza all’Inter: “Me lo chiedono da settimane… Resto, resto”).

La cessione dell’Inter è ormai cosa fatta e sul passaggio della società nerazzurra ai cinesi del Suning Commerce Group si moltiplicano i commenti. Fra i più autorevoli e interessanti c’è senza dubbio quello di Ernesto Pellegrini, ex presidente dell’Inter dal 1984 al 1995. Pellegrini ha parlato a Mediaset Premium, innanzitutto commentando la scelta di vendere da parte di Erick Thohir: “L’ho conosciuto e devo dire che è stato intelligente, ha visto che la macchina sbandava e ha venduto ai cinesi. Tutti ci auguriamo che rinforzino l’Inter, che vogliano bene ai colori nerazzurri e che si possa tornare ai trionfi di un tempo”. Pellegrini conferma poi che aveva pensato di rientrare in società affiancando Thohir come socio di minoranza: “E’ vero, io e un gruppo di amici volevamo rilevare le quote di Moratti. Purtroppo non c’è stato seguito: il futuro era già delineato, dunque viva i cinesi, basta che facciano una grande squadra”. Infine, da parte dell’ex presidente non manca un appello verso i tifosi dell’Inter: “Credo che saranno comunque vicini ai colori nerazzurri, perché l’Inter non si può che amare. Forse può esserci amarezza per questo passaggio di consegne, ma i colori rimangono”.