Ad Euro 2016 la nazionale italiana ha realizzato 5 gol, quella tedesca 6. Un dato quasi uguale nonostante l’Italia abbia effettuato meno della metà delle conclusioni totali rispetto alla Germania, 35 (16 in porta) contro le 78 (28 nello specchio) dei giocatori tedeschi. Più ristretto il gap per quanto riguarda i calci d’angolo: 22 battuti dall’Italia, 28 per la Germania. Curiosamente (ma fino a un certo punto) gli attaccanti azzurri sono terminati solamente 1 volta in fuorigioco in quattro partite, mentre quelli tedeschi hanno totalizzato 8 offside. Passando ai dati sulle prestazioni emerge la grande propensione della Germania al possesso di palla: Toni Kroos e compagni registrano una media del 64% in questa voce statistica mentre l’Italia, che generalmente concede di più l’iniziativa agli avversari, si ferma al 46%. In totale la nazionale di Conte ha effettuato 1626 (media di 406 per gara) passaggi portandone e buon fine 1333, per una percentuale dell’81%. Più alti i dati corrispondenti per la Germania, che ha effettuato 2568 passaggi (media di 642 a partita) completandone positivamente 2330, e toccando così una straordinaria percentuale del 90%. L’Italia però ha corso qualche chilometro in più rispetto alla Germania, per la precisione 455 (media di 113,7) contro i 446 dei tedeschi (111,5 per gara). 11-12 per la Germania il computo dei contrasti, mentre gli azzurri contano molte più chiusure difensive: 86 rispetto alle 51 tedesche. Dati tratti dal sito ufficiale www.uefa.com.
Bastian Schweinsteiger non sa ancora se scenderà in campo nei quarti di finale di Euro 2016 (clicca qui per le probabili formazioni della partita). Finora il numero 7 della Germania ha sempre cominciato dalla panchina, andando a segno nella fase a gironi con il gol del 2-0 all’Ucraina. Il ct Joachim Low dovrebbe confermare il centrocampo a due uomini con Khedira e Kroos titolari, ma sa in ogni caso di poter contare sulla qualità e la grinta di Schweinsteiger che sta peraltro inseguendo un primato in nazionale. Il trentunenne del Manchester United conta infatti 36 presenze con la maglia della Germania nelle competizioni internazionali: il primatista assoluto siede solo un gradino più avanti ed è Miroslav Klose, che non può incrementare il proprio score perché ritirato dalla nazionale. Ad oggi Schweinsteiger risulta già quarto per presenze complessive con la Germania, a quota 129: Klose è nel mirino anche in questo caso perché secondo con 137 gettoni. A ‘Schweini’ potrebbe bastare la conquista del primo record già ad Euro 2016, ma c’è di mezzo l’Italia…
Parlando al quotidiano tedesco Bild, il commissario tecnico Joachim Low ha definito la sfida di domani come una gara da 50-50. Anche se i favori del pronostico sono per la Germania, l’allenatore tedesco reputa la sua squadra e quella di Conte sullo stesso piano al nastro di partenza. Low è tornato sulla sconfitta degli Europei 2012, quando l’Italia superò la Germania in semifinale prima di perdere nell’ultimo atto contro la Spagna. Al ct tedesco è rimasto del rammarico: “Se 4 anni fa avessimo vinto in semifinale, poi avremmo battuto anche la Spagna in finale, ne sono certo -riporta gazzetta.it-. Abbiamo però tratto i giusti insegnamenti da quella sconfitta, importanti anche per la vittoria del mondiale due anni dopo“. Low ha aggiunto che la sconfitta di Varsavia è stata dolorosa, una ferita che ‘ha sanguinato per qualche mese’; ora la Germania ritrova l’Italia agli Europei e nonostante i precedenti sfavorevoli l’allenatore della nazionale teutonica si è mostrato fiducioso circa le possibilità della sua squadra. Anche se non sarà facile piegare la resistenza della difesa italiana, definita da Low ‘un baluardo’: “Non sarà facile metterli in difficoltà. L’Italia è l’ostacolo più grande di questo torneo. So che contro questi artisti della difesa non avremo molte palle gol, siamo obbligati a sfruttare quelle poche che capiteranno. Ma proprio in attacco abbiamo grandi qualità, so che anche loro ci rispettano“. Il 46enne ex attaccante ha poi accennato anche al proprio futuro, che al momento si chiama Italia-Germania ma che dopo Euro 2016 andrà valutato con la Federcalcio tedesca: “Non penso che la gara con l’Italia sia decisiva per il mio destino. Dopo i tornei comunque è giusto tirare le somme, ma per ora penso solo alla partita“.
Abbiamo parlato di Gianluigi Buffon e Manuel Neuer, finora protagonisti in positivo di Euro 2016 con le rispettive nazionali. Entrambi non hanno ancora incassato una rete: l’unico gol subito dall’Italia è quello dell’irlandese Robbie Brady, realizzato però contro Salvatore Sirigu. La Germania invece è l’unica nazionale che non ha subito gol finora: considerando anche gli ultimi Mondiali di Brasile 2014 l’imbattibilità di Nauer sale a 480 minuti. A favore dell’Italia c’è la tradizione che vede gli azzurri mai sconfitti dalla Germania in competizioni internazionali, inoltre la nazionale italiana ha sempre vinto nei 4 confronti ad eliminazione diretta. Se la difesa della Germania non è stata ancora perforata, quella dell’Italia non è da meno anche storicamente: nelle 37 partite disputate ad una fase finale degli Europei gli azzurri hanno mantenuto la porta inviolata in 19 occasioni, più di qualsiasi altra squadra. Quanto al possibili sviluppo dell’Italia-Germania di domani, si può ricordare che delle 18 reti realizzate in tutti i precedenti tra le due squadre, quasi tutte (15) sono maturate dopo il primo tempo e 7 nei tempi supplementari. In questo caso le ultime sono quelle di Grossi e Del Piero nella semifinale dei Mondiali 2006, quando l’Italia sconfisse la Germania a casa sua dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari.
Da una generazione ad un’altra, da un portiere all’altro. Da Dino Zoff a Manuel Neuer: la Gazzetta dello Sport ha riportato anche le dichiarazioni del numero 1 tedesco, considerato tra i migliori al mondo al pari del collega italiano Gianluigi Buffon. Sabato 2 luglio i due estremi difensori di Italia e Germania si ritroveranno ancora di fronte, dopo essersi già scontrati in questa stagione a livello di club. Neuer ha confermato di essere uno dei sostenitori di Buffon nonostante la rivalità sportiva: “Vent’anni di carriera a questo livello sono un modello da seguire, l’ammirazione è totale“. Anche Buffon nutre una particolare stima per il pariruolo tedesco, più giovane di otto anni rispetto a lui (classe 1978 l’Gigi, 1986 Neuer): “Abbiamo un buon rapporto -ha aggiunto il portiere del Bayern Monaco-, parliamo spesso quando ci vediamo, anche dopo la partita di Monaco con la Juve, che per lui non era finita troppo bene. In che lingua? Un pò di gesti, un pò la lingua dei portieri, e poi qualcosa in italiano so. Gigi è sempre sul palco, è giusto che mi sia orientato a lui“. Neuer faceva parte della spedizione tedesca anche agli Europei di quattro anni fa, in cui l’Italia eliminò la Germania nelle semifinali con la doppietta di Mario Balotelli. Domani le due nazionali si ritroveranno contro e ancora una volta il ruolo di squadra favorita spetta alla Germania, anche se l’Italia è reduce dall’ottimo ottavo contro la Spagna. Neuer ha dichiarato: “Tutti sono impressionati dall’Italia, però dobbiamo anche sfruttare le loro debolezze, mi è sembrato che contro la Spagna gli azzurri fossero un poco stanchi alla fine, negli ultimi venti minuti. Certo non è anche aspetteremo fino all’ultimo istante per attaccarli, non restiamo fermi per un’ora e poi vediamo. No, dobbiamo imporre il nostro gioco. Ho fiducia“.
Si avvicina, mancano poco più di ventiquattro ore al fischio d’inizio dei quarti di finale di Euro 2016. E’ il tempo delle considerazioni della vigilia e l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta un’intervista realizzata in esclusiva con Dino Zoff. L’ex portiere ha totalizzato 112 presenze con la maglia della Nazionale vivendo anche un Italia-Germania molto speciale: quello dei Mondiali di Spagna 1982 in cui gli azzurri conquistarono la terza Coppa del Mondo della loro storia. Zoff ha provato a leggere la sfida di domani tirando in ballo anche il piano mentale: “La Germania ha quel pizzico di presunzione, che finisce per esaltare le nostre qualità calcistiche. E non è solo un discorso di precedenti. Mi auguro che la partita, psicologicamente e tatticamente, vada su questi binari. E allora diventerà molto interessante per noi“. Inevitabile un passaggio sul suo successore Gianluigi Buffon, che anche ad Euro 2016 si sta confermando tra i primissimi interpreti al mondo del ruolo. Zoff ha dichiarato: “In effetti Gigi sta invecchiando molto bene. Ha superato i problemi fisici che gli avevano in pratica fatto saltare il Mondiale 2010. Ma ancora ne deve fare di strada per raggiungermi. (…) Resto ancora l’unico italiano ad aver realizzato la doppietta col Mondiale 1982, dopo aver vinto a Roma nel 1968 il torneo continentale“. Zoff ha poi rifiutato la definizione di catenaccio ancora riferita al calcio italiano, prendendo ad esempio proprio la finale del Mundial ’82 in cui gli azzurri diedero una lezione ai tedeschi: “Sul primo gol di Rossi il cross è di Gentile e accanto a Paolo c’è Cabrini, pronto a ribadire in rete. Cioè due terzini. Nel 2-0 è il centravanti Rossi che torna a recuperare il pallone nella propria metà campo e prima che la sfera arrivi a Tardelli di passano la palla nell’area tedesca Bergomi e Scirea. VI sembra una squadra difensiva questa?“.
Meno di 48 ore a Italia-Germania ad Euro 2016 e c’è un dubbio amletico che tormenta Antonio Conte in vista della sfida contro i tedeschi: rischiare Daniele De Rossi o puntare su un altro giocatore nei quarti di finale degli Europei 2016? Il centrocampista vuole esserci, ma il commissario tecnico sta riflettendo sui sostituti, perché consapevole che De Rossi non è nelle condizioni per affrontare al meglio una corazzata come quella di Joachim Loew. Del resto il centrocampista si sta ancora allenando a parte, come Antonio Candreva, e manca solo un giorno al match di Bordeaux. Non c’erano dubbi sulla serietà del suo infortunio dopo le dichiarazioni del professor Castellacci, ma ulteriore conferma è arrivata ieri dalla cammina claudicante del giocatore per la sessione di selfie e autografi con i tifosi. De Rossi è, infatti, apparso visibilmente zoppicante e questa non può essere certo una indicazione positiva in vista di una sfida delicatissima per il proseguo del cammino nel torneo e del sogno azzurro.
Sono ore di riflessione per Antonio Conte, che sta preparando la sfida dell’Italia contro la Germania per i quarti di finale degli Europei 2016. Il commissario tecnico aveva messo in conto l’assenza di Antonio Candreva, ora però deve rassegnarsi anche a quella di Daniele De Rossi. Nel “bunker” azzurro Conte ha studiato le contromosse: l’idea è di confermare il 3-5-2 con cui finora è scesa in campo la Nazionale, ma sta pensando di schierare Marco Parolo davanti alla difesa e Stefano Sturaro come interno di centrocampo. Questa sarebbe la soluzione più logica per Conte, che però ha ancora qualche perplessità, visto che il centrocampista della Juventus non si è espresso al meglio contro l’Irlanda, nell’ultimo match cioè della fase a gironi. Ecco perché continua a pensare anche ad un passaggio al 3-4-3 con avanzamento di Emanuele Giaccherini nel tridente offensivo o al 4-4-2 con Parolo e Sturaro a centrocampo, Mattia De Sciglio terzino, Alessandro Florenzi ed Emanuele Giaccherini sulle fasce. Quest’ultima ipotesi è poco plausibile, però, per via dei troppi cambi di ruolo.
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