Succede anche questo durante il Tour de France che un ciclista perda la testa, forse anche per il contributo dell’adrenalina, e poi si scagli contro il cameraman che lo stava riprendendo. Come racconta La Gazzetta dello Sport nella sua versione online oggi Mark Cavendish avrebbe inveito proprio contro la televisione durante la decima tappa del Tour de France. A 110 km dall’arrivo la telecamera ha indugiato su di lui mentre era intento a fare la pipì. Il velocista si sarebbe rivolto proprio appellando il fatto che stava svolgendo i suoi bisogni e che non doveva essere ripreso. Un siparietto curioso e che lascia davvero senza parole…



La decima tappa del Tour de France è stata vinta da Micheal Matthews. L’australiano della Orica, aiutato dal compagno di squadra Impey, brucia nello sprint finale Sagan facendo sua la frazione d’arrivederci ai Pirenei. Lo slovacco si consola con il ritorno in maglia verde. Sagan è passato per primo al traguardo volante, vincendo anche l’ultimo gpm, quello di Cote de Saint-Ferreol. L’altro è stato vinto da Rui Alberto Costa. La maglia gialla resta invece a Chris Froome. Nell’ultima parte della corsa sono rimasti in 6 al comando. Il gruppo dei 15 battistrada, che a lungo aveva dominato la corsa, ha perso diversi elementi. Il ritmo tenuto da Sagan è stato molto alto e in tanti, compreso il gruppo maglia gialla hanno rinunciato alla vittoria di tappa. Da segnalare l’ottima prova del siciliano Caruso, arrivato ottavo. Il corridore della BMC guadagna diverse posizioni in classifica generale. Il gruppo maglia gialla è arrivato al traguardo finale con un ritardo di circa 10 minuti.



La decima tappa del Tour de France 2016 è arrivata a un momento cruciale. Il gruppo dei 15 battistrada a lungo in testa alla corsa sta via via perdendo pezzi. Tra gli altri Nibali e Landa hanno perso circa un minuto e ora sono 8 i fuggitivi. Quella attuale è una fase molto difficile della corsa sia per la testa che per il gruppo maglia gialla a causa del vento laterale. Il plotone principale si è ormai spezzato in due tronconi, distanziati da circa un minuto. Anche il gruppo ormai sembra alzare bandiera bianca. I nuovi battistrada sono dunque:  Michael Matthews, Daryl Impey, Luke Durbridge (Orica – BikeExchange), Tom Dumoulin (AG2R), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Greg Van Avermaet (BMC),  Gorka Izagirre (Movistar) e Peter Sagan (Tinkoff). Mancano 15 chilometri al traguardo e la seconda parte della testa è distante circa un minuto. Il gruppo maglia gialla invece è distante 6 minuti.



Sagan è la maglia virtuale durante questa decima tappa del Tour de France 2016. Lo slovacco è infatti passato per primo al traguardo volante, nella località di Aigues Vives. Intanto la pioggia ha smesso di scendere. Sono sempre 15 i battistrada in testa alla corsa. Alberto Rui Costa (Lampre-Merida), Vincenzo Nibali (Astana), Michael Matthews, Daryl Impey, Luke Durbridge (Orica – BikeExchange), Stephen Cummings, Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Damiano Caruso, Greg Van Avermaet (BMC), Mikel Landa (Sky), Gorka Izagirre (Movistar), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Peter Sagan (Tinkoff), Samuel Dumoulin (Ag2r La Mondiale) e Sylvain Chavanel (Direct Energie). Sarà uno di loro con ogni probabilità ad aggiudicarsi la vittoria di tappa. Il gruppo però sta recuperando qualcosa. Il vantaggio sembra ora essersi stabilizzato sui 4 minuti e 45 secondi. Voeckler della Iam Cycling insieme a tre uomini della Direct Energie trainano il gruppo maglia gialla. Sono 30 i chilometri che separano i fuggitivi dal traguardo finale.

Sagan ritorna virtualmente in maglia verde passando per primo al traguardo volante della decima tappa del Tour de France 2016. Nessuna particolare difficioltà per lo slovacco ad Aigues Vives. Intanto la pioggia ha smesso di scendere. Sempre in 15 davanti. Alberto Rui Costa (Lampre-Merida), Vincenzo Nibali (Astana), Michael Matthews, Daryl Impey, Luke Durbridge (Orica – BikeExchange), Stephen Cummings, Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Damiano Caruso, Greg Van Avermaet (BMC), Mikel Landa (Sky), Gorka Izagirre (Movistar), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Peter Sagan (Tinkoff), Samuel Dumoulin (Ag2r La Mondiale) e Sylvain Chavanel (Direct Energie). Sarà uno di loro con ogni probabilità ad aggiudicarsi la vittoria di tappa. Il gruppo intanto sta cercando di organizzarsi per recuperare (Direct Energie a tirare in questo momento), quando mancno 50 chilometri all’arrivo e lo svantaggio si attesta sui 5 minuti e 20 secondi.

Sagan si aggiudica il traguardo volante della decima tappa del Tour de France 2016. Gli atleti del gruppo di testa non sprintano in prossimità di Aigues Vives e lo slovacco conquista i punti necessari per scavalcare Cavendish nella classifica a punti. I 15 battistrada sono: Alberto Rui Costa (Lampre-Merida), Vincenzo Nibali (Astana), Michael Matthews, Daryl Impey, Luke Durbridge (Orica – BikeExchange), Stephen Cummings, Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Damiano Caruso, Greg Van Avermaet (BMC), Mikel Landa (Sky), Gorka Izagirre (Movistar), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Peter Sagan (Tinkoff), Samuel Dumoulin (Ag2r La Mondiale), Sylvain Chavanel (Direct Energie). Il gruppo in testa alla corsa ha deciso di anticipare la fuga e questa tattica, considerata la pioggia incessante, potrebbe pagare. Attualmente il vantaggio dei fuggitivi si attesta a 6’20” sul gruppo. Sono invece 65 i chilometri che mancano alla fine.

La decima tappa del Tour de France 2016 segna il ritorno in Francia dopo lo sconfinamento in Andorra. In questo momento sono 15 i battistrada in testa alla corsa: Alberto Rui Costa (Lampre-Merida), Vincenzo Nibali (Astana), Michael Matthews, Daryl Impey, Luke Durbridge (Orica – BikeExchange), Stephen Cummings, Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Damiano Caruso, Greg Van Avermaet (BMC), Mikel Landa (Sky), Gorka Izagirre (Movistar), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Peter Sagan (Tinkoff), Samuel Dumoulin (Ag2r La Mondiale), Sylvain Chavanel (Direct Energie). Il gruppo in testa alla corsa ha deciso di anticipare la fuga e questa tattica, considerata la pioggia incessante, potrebbe pagare. Attualmente mancano circa 80 chilometri all’arrivo. I fuggitivi hanno un vantaggio di circa 7 minuti sul resto del gruppo, guidato dal Team Sky. Se non ci saranno stravolgimenti in corsa la fuga arriverà al traguardo.

Una pioggia battente sta segnando l’avvio di gara della decima tappa del Tour de France 2016. Rui Alberto Costa ha vinto il primo Gpm di giornata. Il portoghese della Lampre Merida è transitato per primo allo scollinamento prendendosi i 10 punti previsti. Dopo di lui Dumoulin, che conquista 8 punti. In terza posizione Vincenzo Nibali, che se ne prende 6. Dopo lo scollinamento via con tanti attacchi e numerosi sorpassi e controsorpassi. Sono 15 i battistrada in testa alla corsa: Alberto Rui Costa (Lampre-Merida), Vincenzo Nibali (Astana), Michael Matthews, Daryl Impey, Luke Durbridge (Orica – BikeExchange), Stephen Cummings, Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Damiano Caruso, Greg Van Avermaet (BMC), Mikel Landa (Sky), Gorka Izagirre (Movistar), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Peter Sagan (Tinkoff), Samuel Dumoulin (Ag2r La Mondiale), Sylvain Chavanel (Direct Energie). Mancano 100 chilometri all’arrivo, siamo praticamente a metà tappa e i fuggitivi hanno un vantaggio di circa 3 minuti sul resto del gruppo. Dopo due ore di corsa la media è di 43,6 km/h, molto alta considerando la lunga salita iniziale.

Rui Alberto Costa ha vinto il primo Gpm della decima tappa del Tour de France 2016. Il portoghese della Lampre Merida è transitato per primo allo scollinamento prendendosi i 10 punti previsti. Secondo posto e 8 punti per Dumoulin, in ritardo di 32 secondi. In terza posizione Vincenzo Nibali, che conquista 6 punti per la classifica scalatori. Dopo lo scollinamento ci sono stati diversi attacchi che hanno portato alla composizione di un gruppetto di 15 battistrada in testa alla corsa. Tra questi Sagan, Nibali, Matthews, Landa, Izagirre, Caruso, Rui Costa, Cummings e Dumoulin. Il gruppo maglia gialla, guidato dalla Lotto Saudal, è distante circa 3 minuti. Da segnalare intanto il ritiro di Langeveld, olandese della Cannondale-Drapac Pro Cycling. Problemi anche per Kelderman del Team LottoNL-Jumbo, il quale viene segnalato in forte ritardo; il giovane olandese rischia di uscire definitivamente di classifica.

La decima tappa del Tour de France 2016 ha salutato Andorra per fare il suo ritorno in Francia. Il primo Gran Premio della Montagna è stato vinto dal portoghese Rui Alberto Costa, transitato per primo allo scollinamento. Il corridore  della Lampre-Merida conquista 10 punti nella classifica scalatori. Secondo posto e 8 punti per Dumoulin, in ritardo di 32 secondi. Il vincitore dell’ultima tappa ha preceduto Vincenzo Nibali, 6 punti per lui. Seguono Grmay (4 punti), Cummings (2) e Izagirre (1). Tanti scatti fin dall’avvio con Sagan particolarmente ispirato. In questo momento sono 4 i fuggitivi al comando: Nibali (Astana), Sagan (Tinkoff), Rui Costa (Lampre Merida) e Matthews (Orica-BikeExchange). Gruppo distante circa 35 secondi. Da questo momento in poi la tappa sarà pianeggiante, tranne negli ultimi 7 chilometri quando ci sarà un altro Gpm. La frazione odierna ha una lunghezza complessiva di 197 chilometri.

E’ iniziata la decima tappa del Tour de France 2016. Tanti scatti fin dall’avvio con Sagan particolarmente deciso a partir bene. Numerosi attacchi condiscono un inizio di tappa particolarmente movimentato. Attualmente sono 26 gli uomini al comando con il team Sky a guidare il gruppo maglia gialla. Tra i fuggitivi presenti anche Nibali (Astana), Majka (Tinkoff) e Pinot (FDJ).  In questa prima fase i corridori stanno scalando il primo Gpm di giornata, quello di Port d’Envalira. Lo scollinamento, ormai prossimo, segnerà il ritorno della corsa in territorio francese. Rui Alberto Costa della Lampre Merida intanto tenta l’allungo decisivo. Dalla discesa che segue i velocisti saranno chiamati in causa. La frazione odierna è lunga 197 chilometri. Il percorso è prevalentemente pianeggiante, fatta eccezione per la prima e ultima parte. Quando mancheranno 7 chilometri al traguardo ecco Cote de Saint-Ferreol, uno strappo di 2 km al 6,5% che potrebbe mettere in difficoltà varie squadre.

E’ iniziata la decima tappa del Tour de France 2016. Clima piacevole con una temperatura intorno ai 17 gradi e nubi sparse sui cieli d’Andorra. Tanti scatti fin dall’avvio con Sagan particolarmente deciso a partir bene. Tanti attacchi si stanno susseguendo. Una trentina di uomini al comando ma il team Sky, alle redini del gruppo, annulla subito ogni possibile fuga. In questa prima fase i corridori stanno scalando il primo Gpm di giornata, quello di Port d’Envalira. Il Gpm è lungo 22,6 km (al 5,5%). Lo scollinamento che conclude l’asperità segna il passaggio dall’Andorra alla Francia. Successivamente i velocisti saranno chiamati allo scatto che potrebbero decidere la tappa. La frazione odierna segna un totale di 197 chilometri. Il percorso è prevalentemente pianeggiante, fatta eccezione per la prima e ultima parte. Infatti a 7 chilometri dal traguardo arriva Cote de Saint-Ferreol, uno strappo di 2 km al 6,5% che potrebbe mettere in difficoltà varie squadre.

Dopo il primo giorno di riposo riprende il Tour de France 2016. La decima tappa prevede la sua partenza da Escaldes-Engordany a 1200 metri di altezza. La frazione odierna misura 197 chilometri complessivi e si presenta fin da subito molto impegnativa. Si sale subito sul Gpm di Port d’Envalira. Con i suoi 22,6 km al 5,5% la salita sarà presumibilmente approcciata da coloro che vorrano evadere dal plotono. Lo scollinamento segna il passaggio dall’Andorra alla Francia. Successivamente c’è spazio per le squadre dei velocisti che potrebbero sfruttare l’occasione. Percorso pianeggiante fino a 7 chilometri dall’arrivo, dove la tappa incontra a Cote de Saint-Ferreol uno strappo di 2 km al 6,5% che potrebbe mettere in difficoltà varie squadre. Questa breve salitella potrebbe spaventare i velocisti, e per questo i treni migliori potrebbero decidere di prendersi unaltra giornata di relativo riposo concedendo una chance ai fuggitivi. Le informazioni meteo alla partenza indicano nubi sparse e una temperatura intorno ai 17 gradi.

Tra pochi minuti avrà inizio la decima tappa del Tour de France 2016. Dopo la pausa di ieri, la Grande Boucle saluta i Pirenei e l’Andorra. Partenza da Escaldes-Engordany a 1200 metri di altezza. Quella di oggi dovrebbe essere una giornata tranquilla per gli uomini di classifica. I primi 20 chilometri sono adatti agli artisti della fuga, successivamente c’è spazio per le squadre dei velocisti che potrebbero sfruttare l’occasione. Percorso pianeggiante fino a 7 chilometri dall’arrivo, dove la tappa incontra uno strappo di 2 km al 6,5% che potrebbe mettere in difficoltà varie squadre. Il dilemma che presenta questo tipo di corsa è: attaccanti o velocisti? Chi riuscirà ad accaparrarsi questa frazione? Per quel che riguarda le classifiche generali maglia gialla indossata da Froome, verde da Cavendish. Quella a pois è invece stata conquistata dal francese Pinot. Il britannico Yates infine indossa quella bianca, riservata al miglior giovane. Pochi minuti alla partenza, i corridori si scaldano.

Chris Froome ha vissuto il primo giorno di riposo del Tour de France 2016 in maglia gialla. Il britannico, capitano del Team Sky, è dunque il leader di una classifica che comunque è ancora molto corta, come è anche normale che sia quando mancano due settimane alla fine di unTour de France che ci regalerà ancora molte emozioni. Intanto però Froome è già davanti a tutti e Nairo Quintana non lo ha attaccato sui Pirenei. Froome ha parlato del suo grande rivale nella conferenza stampa che ha tenuto nel giorno di riposo: “Mi aspettavo che Quintana mi attaccasse ma non lha fatto, non so perché. Chiedete a lui. Io sono molto felice di essere maglia gialla adesso. Tatticamente è una posizione ideale, sta agli altri adesso attaccare. Noi abbiamo fiducia di avere il team più forte qui. L’azione di Froome verso Bagneres de Luchon ha mostrato anche coraggio e fantasia, anche se la giornata di sabato verrà ricordata anche per il pugno sferrato dal britannico a uno spettatore, che gli è costato 200 franchi svizzeri di multa: La accetto, mi è dispiaciuto il gesto, ma in quel momento era un pericolo. Infine una battuta sui grandi risultati finora ottenuti dai corridori britannici in questo Tour de France, sia come piazzamenti in classifica sia come successi di tappa: “Non è un caso che ci siano tanti corridori britannici al vertice, è il frutto di lavoro, programmi, investimenti”. 

Alla vigilia della decima tappa di un Tour de France 2016 che sembra caratterizzato ancora una volta dallo strapotere di Chris Froome, c’è anche chi ha fatto notare la pedalata molto meno agile del corridore del Team Sky rispetto agli anni scorsi. Il primo a sottolineare questo fattore, come riportato da Corriere.it, è stato Vincenzo Nibali:”Come sta Froome? Sky è fortissima, lui pedala molto meno agile del solito. proprio evidente. Il perché non lo so”. Nel corso della conferenza stampa della formazione britannica del giorno di riposo sono state pesanti le insinuazioni di un giornalista inglese che ha tirato fuori l’annosa questione dei motorini installati sulle bici:”Caro Chris, questanno al Tour in salita non stacchi nessuno. Dipende dall’aumento dei controlli sui motorini nelle bici?”. Stizzita la replica di Sir Dave Brailsford, boss di Sky:”Come puoi dire una cosa del genere? La bici di Chris è la più controllata. Ieri la Federazione internazionale si è complimentata via mail per la nostra disponibilità ai test”. Dal punto di vista prettamente tecnico, comunque, la riprova della pedalata più pesante di Froome avverrà giovedì, giorno in cui si scalerà il Mont Ventoux, l’ascesa che nel 2013 rese celebre il modo di andare in bici del “kenyano bianco”.

Nel primo giorno di riposo del Tour de France 2016 ha dovuto fare i conti con la delusione dovuta alla difficile giornata di domenica, nella quale si è staccato nel corso dell’ultima salita verso Andorra Arcalis. La classifica del corridore sardo della Astana adesso è meno positiva, ma a 1’23” di ritardo dalla maglia gialla Chris Froome tutto è ancora possibile, anche grazie all’aiuto di un Vincenzo Nibali che nel secondo tappone pirenaico è stato un gregario perfetto e ha ricevuto pubblicamente i ringraziamenti di Aru: “Sull’ultima salita ho sofferto parecchio, per fortuna ho avuto un grande Vincenzo Nibali al mio fianco”. Aru ha ammesso di non avere trovato il ritmo e le sensazioni giuste sull’ultima salita del difficile tappone domenicale, ma è consapevole che nel ciclismo giornate del genere succedono ed è felice di essere riuscito a limitare i danni: “Ci sono ancora tante tappe, non è certo finita qui”. Anzi, Aru ha invitato pubblicamente i suoi tifosi a seguirlo dal vivo nelle tappe sulle Alpi della terza settimana, che saranno decisive per l’esito finale del Tour de France: il meglio deve ancora venire… 

La decima tappa del Tour de France 2016 di 197 km da Escaldes Engordany a Revel si preannuncia dall’esito incerto. Una convinzione, la nostra, figlia innanzitutto di un percorso che alla lunghezza notevole, aggiunge la “cima Coppi” della Grande Boucle ad inizio frazione e un Gpm di terza categoria a 7 km dal traguardo che potrebbe tagliare fuori la maggior parte dei velocisti. Secondo i bookmakers, con un percorso di questo tipo, il favorito per eccellenza è Peter Sagan che i quotisti Intralot danno vincente per 5.50 a 1. Molto più distanziato Bryan Coquard (quota 11.00), mentre un’azione di Michael Matthews è quotata 17.00. I bookmakers non credono insomma ad un classico sprint di gruppo, con il mattatore delle prime tappe Mark Cavendish quotato 18.00 alla pari del tedesco Marcel Kittel. Insomma, una tappa che si presta ad un finale movimentato che come grande favorito vede Peter Sagan e, vista la versatilità del corridore slovacco, non sarebbe potuto essere altrimenti.

Dopo il giorno di riposo ricomincia la fatica per i ciclisti in gara al Tour de France 2016, che quest’oggi vivrà la decima tappa da Escaldes Engordany a Revel. Nel frattempo la pausa dopo l’ultimo tappone pirenaico è servito per fare affilare le lame “mediatiche” dei protagonisti della Grande Boucle. Dopo la “provocazione” di Chris Froome, che ha manifestato la sua sorpresa per il mancato attacco di Nairo Quintana, è arrivata la replica del duo Movistar formato dal colombiano e dal fido Alejandro Valverde. Proprio quest’ultimo, a proposito del mancato attacco nella nona frazione del suo capitano, a Spazio Ciclismo ha dichiarato:”C’è ancora tanto Tour davanti a noi. Nairo attaccherà quando dovrà attaccare”. Dello stesso avviso il diretto interessato Quintana, che a procycling.net ha detto:”In passato avevo perso più tempo sui Pirenei e di conseguenza vedevo le opportunità di vincere più lontane. Ora sono a 23 secondi da Froome. Un distacco importante, ma c’è ancora molto Tour per provare a recuperare. Non possiamo pensare che tutto si decida in una sola giornata sapendo che gli avversari stanno molto bene. Bisogna pensare giorno dopo giorno e vedere dove si può attaccare”. 

La pausa è finita: torna il Tour de France 2016 con la tappa che presenta all’inizio la salita più alta di quest’edizione. Il percorso però sarà poi tranquillo fino al finale. Il leader è Chris Froome, che ha rispettato le attese. Forse il ciclista britannico ha anticipato i tempi, conquistando la maglia gialla prima del previsto, ma ora può gestire con il suo Team le tappe. Questa decima tappa Escaldes Engordany-Revel di 197 km potrebbe essere definita transitoria. L’attenzione sarà focalizzata in particolare all’inizio della corsa, perché è previsto il punto più alto e dunque verrà assegnato il Souvenir Henri Desgrange in onore del fondatore della corsa, e al finale, perché è prevista una salita breve ma decisa. All’inizio, dunque, possiamo aspettarci una fuga, poi l’andatura del gruppo sarà gestita dai velocisti rimasti in gara, perché i big non dovrebbero essere interessati a ricucire. Potrebbe essere allora la tappa ideale per Peter Sagan e Alexander Kristoff.

Il Tour de France 2016 ci propone oggi la sua decima tappa Escaldes Engordany-Revel di 197 km. Si riparte dopo il primo giorno di riposo dell’edizione numero 103 del Tour de France con una frazione decisamente anomala: ancora i Pirenei nella prima parte, poi molta pianura ma per finire un finale ostico che ci fa dire come questa tappa potrebbe essere ideale per gli attaccanti. Si partirà ancora da Andorra per poi rientrare in Francia e arrivare a Revel, località del dipartimento dell’Alta Garonna, regione Midi-Pirenei.

Andiamo allora immediatamente ad esaminare più nel dettaglio il percorso e l’altimetria della decima tappa del Tour de France 2016. La partenza avrà luogo da Escaldes Engordany alle ore 12.35: come già accennato, siamo ancora nel Principato di Andorra e forse gli appassionati ricorderanno che l’anno scorso proprio da qui partì la tappa della Vuelta successiva al tappone vinto da Mikel Landa. I primi chilometri saranno immediatamente molto impegnativi, infatti nel primo tratto del percorso odierno bisognerà affrontare la lunga salita verso il Port d’Envalira (km 24), un Gpm di prima categoria che con i suoi 2.408 metri d’altitudine sarà la vetta più alta toccata nel Tour de France 2016, cioè il Souvenir Henri Desgrange (l’equivalente della Cima Coppi al Giro). Ci sarà dunque subito bagarre fra gli atleti che puntano alla maglia a pois, ma questa salita sarà anche l’ultimo atto dei Pirenei. A seguire ci sarà una lunghissima discesa, lunga la quale si supererà pure la frontiera fra Andorra e Francia e poi ecco moltissimi chilometri sostanzialmente pianeggianti o anche in leggera discesa.

Da segnalare soltanto lo sprint intermedio di Aigues Vives, al km 122,5. A questo punto si potrebbe addirittura pensare a una tappa per velocisti, visto che avranno tutto il tempo per rientrare agevolmente dopo le fatiche del primo tratto. Il problema per gli sprinter sarà però l’ostico finale, caratterizzato in particolare dalla Côte de Saint-Ferréol, un Gpm di terza categoria (1,8 km di salita al 6,6% di pendenza media) che però inciderà sulla tappa più del Port d’Envalira perché lo scollinamento sarà a soli 7 km dall’arrivo di Revel. La discesa terminerà a soli 3 km dalla linea del traguardo, ecco dunque che la tappa sembra essere ideale per attaccanti, finisseur o caso mai per quegli sprinter che sanno resistere anche su brevi salite, ad esempio Peter Sagan, che potrebbe anzi attaccare in prima persona per “eliminare” gli sprinter puri.

Per seguire il Tour de France 2016 ci sarà una grande copertura televisiva sulle reti Rai ed Eurosport. La diretta tv di questa decima tappa avrà inizio alle ore 13.50 su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dalle ore 15.00 si potrà seguire la Escaldes Engordany-Revel anche su Rai Tre in simulcast. Su entrambi i canali sarà visibile poi anche il Processo alla Tappa, che andrà in onda naturalmente al termine della corsa, mentre solo sul canale tematico sarà visibile l’ultima rubrica del giorno, Tour di Sera alle ore 22.50. Diretta disponibile a partire dalle ore 14.00 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium, che in serata proporrà la rubrica Il Tour di Lemond. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo la possibilità di seguire la decima tappa del Tour de France 2016 anche in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Grande Boucle: il sito www.letour.fr, la pagina Facebook Le Tour de France e il profilo Twitter @LeTour. E adesso, che lo spettacolo (ri)cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)