Altre correzioni alla classifica del Tour de France 2016 dopo il caotico epilogo della tappa sul Mont Ventoux che di certo non potremo dimenticare. La notizia principale è naturalmente che la maglia gialla è stata restituita dalla giuria a Chris Froome, che dunque è ancora il leader della classifica generale di questo Tour de France nonostante la caduta che lo coinvolto con Bauke Mollema e Richie Porte, ma i cronometristi hanno apportato anche qualche altra correzione rispetto a quello che era stato il primo ordine d’arrivo. Infatti inizialmente Nairo Quintana e Alejandro Valverde erano stati classificati con 7″ di ritardo dal gruppetto comprendente fra gli altri anche Adam Yates e Fabio Aru, secondi che sono poi stati cancellati. Questo significa che Quintana passa da 1’01” a 54″ di ritardo da Froome e scavalca al terzo posto Mollema, che di secondi di ritardo da Froome ne ha invece 56. Restituito qualche secondo a Tejay Van Garderen, che così adesso in classifica ha di nuovo lo stesso identico distacco di Valverde, cioè 1’32” dalla maglia gialla.



La classifica del Tour de France 2016 è stata riscritta dalla giuria, che è intervenuta dopo il clamoroso epilogo della tappa sul Mont Ventoux. Infatti a Chris Froome e Richie Porte è stato assegnato lo stesso tempo di Bauke Mollema, che dei tre penalizzati dalla caduta era stato il primo a rialzarsi e di conseguenza a tagliare il traguardo. Dunque anche per Froome e Porte il ritardo da Thomas De Gendt è di 5’05” e questo significa che il capitano del Team Sky è di nuovo in maglia gialla e pure con un margine di vantaggio più cospicuo sugli inseguitori, a partire da Adam Yates che è secondo a 47″, poi c’è proprio Mollema al terzo posto a 56″ e tutti gli altri oltre il minuto, a cominciare da Nairo Quintana che è quarto a 1’01”. Fabio Aru è sempre ottavo, ma adesso il suo ritardo dalla vecchia-nuova maglia gialla è di 1’54”. Probabilmente questa era l’unica decisione possibile: considerare il terzetto con lo stesso tempo, come era al momento del fattaccio…



Del Tour de France 2016 sconvolta dal clamoroso finale di tappa sul Mont Ventoux, con la caduta di Chris Froome che con Bauke Mollema e Richie Porte era all’attacco, ma tutti e tre sono finiti addosso alla moto che viaggiava davanti a loro (clicca qui per leggere di più). L’ormai ex maglia gialla è stato proprio colui che ha pagato le conseguenze peggiori: Mollema infatti si è rialzato ed è comunque riuscito a chiudere davanti agli altri big della classifica generale a 5’05” dal vincitore di tappa Thomas De Gendt, poi a 5’24” il gruppetto che fra gli altri comprendeva Fabio Aru e anche il nuovo leader Adam Yates, a 5’31” Nairo Quintana, mentre Richie Porte è arrivato a 6’01” e Chris Froome addirittura a 6’45”. Di conseguenza adesso Yates è davanti a tutti con 9″ su Mollema e 14″ su Quintana. Froome adesso è sesto a 53″, mentre Aru ritorna fra i primi dieci ed è ottavo a 1’07”. La giornata di oggi certamente entrerà nella storia del Tour e del ciclismo, purtroppo non in modo positivo: a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, l’equilibrio è sempre più totale. Ne vedremo ancora delle belle – si spera solo con le imprese dei corridori…



Terremoto nella classifica del Tour de France 2016 sul Mont Ventoux, ma non nel modo che ci si sarebbe potuto attendere: tra gli uomini di classifica erano all’attacco la maglia gialla Chris Froome con Bauke Mollema e Richie Porte, che erano riusciti a staccare tutti i rivali, quando i tre sono caduti finendo addosso alla moto che li precedeva e che stava aprendo loro la strada tra la folla del pubblico su questa leggendaria salita. Un episodio che potrebbe cambiare in modo totale la classifica del Tour de France: in particolare il più penalizzato è stato proprio Froome, che abbiamo addirittura visto correre a piedi in attesa di recuperare un’altra bicicletta. Il britannico perde terreno e anche la maglia gialla, non potrà salvarlo nemmeno una neutralizzazione del tempo, perché il regolamento non lo permette in occasione delle tappe con arrivo in salita. Per ora c’è una sola certezza: ci saranno polemiche infuocate…

Nella classifica del Tour de France 2016 spicca il nome del quarto, cioè Nairo Quintana. Il colombiano è il rivale più atteso della maglia gialla Chris Froome e tutti si attendono oggi pomeriggio un bel duello fra loro due sul Mont Ventoux. Infatti per ora il distacco fra i due protagonisti più attesi di questa edizione del Tour de France è di soli 35″ e questo significa che tutto può ancora succedere nella classifica della Grande Boucle. In attesa del duello sulla celeberrima salita finale, andiamo a rileggere le dichiarazioni del capitano della Movistar al termine delal frazione di ieri, nella quale ha dovuto cedere 12″ a Froome. Eppure Quintana ha comunque tirato un sospiro di sollievo: “Non sono caduto e mi sono salvato nel giorno più difficile”. Tre anni fa Quintana fu secondo alle spalle di Froome sul Ventoux con 29″ di ritardo: cosa succederà stavolta? La parola alla strada…

Che impatto sulla classifica del Tour de France 2016 potrà avere la salita del Mont Ventoux? Difficile dare una risposta esatta, dal momento che bisognerà fare i conti stavolta con un’ascesa dimezzata – comunque difficile, 9,6 km al 9,3% di pendenza media – ma possiamo provare a farci un’idea valutando che impatto aveva avuto sulla classifica del Tour de France l’ultima volta che la Grande Boucle aveva affrontato il ‘Gigante della Provenza’. Era il 2013, anche allora era il 14 luglio ma domenica, dunque già eravamo alla quindicesima tappa e anche allora Chris Froome era in maglia gialla, ma in quel caso con ben 2’28” di vantaggio sul secondo. Una situazione molto più chiara rispetto ad oggi e che divenne di fatto una sentenza definitiva a causa del trionfo del britannico del Team Sky in cima al Mont Ventoux. Froome infatti vinse con 29″ su Nairo Quintana, che però era già molto indietro, mentre affondarono i primi inseguitori, tanto che dopo la tappa il britannico si ritrovò con 4’14” di vantaggio sull’olandese Bauke Mollema, fino a quel momento secondo in classifica.

, basta il nome per capire che per la classifica del Tour de France 2016 oggi sarà una giornata decisamente importante. Molto potrebbe cambiare anche se l’ascesa finale sarà dimezzata: vale per la classifica generale, dove vedremo se Chris Froome allungherà ancora o se qualcuno reagirà; vale però anche per la classifica dei giovani, quella che finora è guidata in modo autorevole da Adam Yates, il britannico della Orica-BikeExchange che è sicuramente fino a questo momento la più bella rivelazione del Tour de France. La maglia bianca è anzi uscita ulteriormente rafforzata dalla tappa di ieri, che ci ha regalato molte più emozioni del previsto: infatti ha perso molto terreno il sudafricano Louis Meintjes della Lampre-Merida, che adesso ha un ritardo in classifica di 1’42” da Yates, mentre al terzo posto troviamo il francese Warren Barguil che ha un distacco di 2’35” dall’australiano. Oggi però molto potrebbe cambiare e chi andrà più forte rafforzerà la sua candidatura al successo finale…

La classifica del Tour de France 2016 al Mont Ventoux vivrà certamente cambiamenti importanti, anche se per ragioni di sicurezza non si potrà arrivare fino in cima. Non sarà solo la classifica generale però ad essere al centro dell’attenzione, perché naturalmente oggi sarà una giornata importante anche per la classifica Gpm, che attualmente vede in maglia a pois il francese Thibaut Pinot con 80 punti contro i 77 del secondo classificato, il polacco Rafal Majka. Basterebbe dire che oggi in palio di punti ce ne saranno un massimo di 53, 50 per chi vincerà la tappa al Gpm che sarà comunque Hors Catégorie nonostante l’accorciamento. Potrebbe dunque piombare nelle prime posizioni anche un big che dovesse vincere, ad esempio Chris Froome che ha già 22 punti, ma di certo sarà una lotta molto interessante: ad esempio per Pinot e Majka sarà fondamentale piazzarsi fra i primi, perché all’arrivo i primi dieci prenderanno i punti e anche un piazzamento potrebbe quindi determinare il cambio di maglia, senza dimenticare Tom Dumoulin (58 punti) e Rui Costa (50).

Per la classifica del Tour de France 2016 oggi sarà naturalmente una giornata molto importante, come è inevitabile che sia con l’arrivo al Mont Ventoux (pur se accorciato) che chiamerà all’azione la maglia gialla Chris Froome e tutti gli altri big della classifica generale. In attesa che prenda il via la dodicesima tappa, però, facciamo il punto su una graduatoria che dopo la frazione di ieri ha assunto una fisionomia ben precisa: parliamo naturalmente della classifica a punti, che vede sempre più in maglia verde il campione del Mondo Peter Sagan, che punta a conquistarla per il quinto anno consecutivo e per ora sta facendo tutto alla perfezione. Infatti Sagan è salito a quota 309 punti e al secondo posto c’è Mark Cavendish che però di punti ne ha “solo” 219. Ancora più lontano Marcel Kittel che è terzo con 202 punti, completamente tagliati fuori tutti gli altri se si considera che al quarto posto c’è Michael Matthews con 124 punti.

Il Tour de France 2016 si appresta a vivere una giornata che per la classifica generale sarà molto importante. Infatti l’edizione numero 103 del Tour de France ci propone oggi la dodicesima tappa che sarà caratterizzato dal leggendario arrivo sul Mont Ventoux, una delle salite che hanno fatto la storia della Grande Boucle. Un’ascesa durissima, che dovrebbe dunque lasciare un segno su una classifica che per il momento è ancora molto corta, anche se proprio ieri – in una tappa apparentemente di trasferimento – Chris Froome è riuscito a guadagnare qualche secondo su tutti gli inseguitori, rafforzando la sua maglia gialla. Oggi però si ragionerà sui minuti, non sui secondi, e la graduatoria potrebbe cambiare in modo assai più significativo, anche se l’accorciamento di 6 km a causa del vento – il traguardo sarà collocato a Chalet Reynard – renderà meno estremo lo sforzo e dunque probabilmente anche i distacchi.

La classifica generale, dopo l’undicesima tappa disputata ieri, non ha visto delle grandi variazioni nelle posizioni, ma nei distacchi dalla maglia gialla sì grazie al già vitato guizzo di Chris Froome nel finale. Il britannico Adam Yates, secondo, si trova ora ad una distanza di 28 secondi, precedendo l’irlandese Daniel Martin, terzo con 31 secondi di svantaggio. Il quarto posto è occupato da Nairo Quintana, che di secondi ne deve recuperare 35 ma resta sulla carta il rivale più accreditato per il capitano del Team Sky. Un terzetto con 56 secondi di svantaggio, composto da Bauke Mollema, Romain Bardet e Sergio Henao (compagno di squadra di Froome) si colloca dal quinto al settimo posto. Il distacco di Alejandro Valverde, ottavo, e di Tejay Van Garderen, nono ma con lo stesso ritardo, supera il minuto di 13 secondi, mentre il decimo della generale è Roman Kreuziger, che si trova a 1 minuto e 28 secondi dal leader della corsa ed è il nuovo capitano della Tinkoff dopo il ritiro di Alberto Contador. Dai primi 10 sono usciti sia Joaquim Rodriguez sia Louis Meintjes, che ieri sono rimasti attardati proprio a causa dei “ventagli” che si sono creati a causa del vento. Ne ha approfittato Fabio Aru, che adesso è undicesimo a 1’35” da Froome.

Facciamo ora una breve panoramica della situazione nelle altre graduatorie al termine della tappa di ieri. Nella classifica a punti, cioè la maglia verde, il campione del mondo Peter Sagan ha allungato di prepotenza e grazie alla vittoria ha portato a 90 i punti di vantaggio sul secondo in classifica, che è sempre Mark Cavendish. La cinquina di maglie verdi sui Campi Elisi è sempre più vicina per Sagan. Nessuna variazione per la classifica Gpm della maglia a pois, quella che premia il miglior scalatore, ancora detenuta dal francese Thibaut Pinot. Dietro di lui Rafal Majka, con soli tre punti di distacco. Era ovvio che ieri non cambiasse nulla in questa speciale graduatoria, ma oggi con i punti sul Gpm Hors Catégorie del Mont Ventoux il discorso sarà molto diverso e potrebbe succedere di tutto. Non ci sono variazioni da segnalare nemmeno per quanto riguarda la maglia bianca, quella che caratterizza la classifica dei giovani, almeno per quanto riguarda le posizioni. Sempre primo Adam Yates davanti a Louis Meintjes, che ha però visto aumentare il suo distacco a 1 minuto e 42 secondi, dunque il primato del britannico della Orica-BikeExchange è adesso molto più solido.

1. Chris Froome (Gbr, Sky) in 57h11’33”

2. Adam Yates (Aus, Orica-BikeExchange) a 47″

3. Nairo Quintana (Col, Movistar) a 54″

4. Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo) a 56″

5. Romain Bardet (Fra, Ag2R-La Mondiale) a 1’15”

6. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 1’32”

7. Tejay Van Garderen (Usa, Bmc) a 1’32”

8. Fabio Aru (Ita, Astana) a 1’54”

9. Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step) a 1’56”

10. Joaquim Rodriguez (Spa, Katusha) a 2’11”