Si passa alle domande in italiano. I giocatori si devono aspettare una rivoluzione? Ti senti lo ‘Special Worker’? “In Italia mi conoscete bene, penso di portare la metodologia, il mio metodo, il mio pensiero, sono sicuro che il Chelsea mi abbia scelto per questo motivo. Spero insieme ai calciatori e al club di fare qualcosa d’importante e di tornare quanto prima a competere per il titolo, sapendo benissimo che è molto difficile perché in Inghilterra la lotta è allargata a sei-sette squadre. Quanto agli appellativi lasciamoli ai giornalisti inglesi“.



Hai parlato con Ranieri per qualche consiglio su come ambientarsi in Premier League? “Sinceramente non ho avuto tutto questo tempo perché una settimana fa ero ancora a Montpellier, ed ero concentrato in una situazione fantastica. Sicuramente nei prossimi giorni chiamerò Claudio primaditutto perché è una bravissima persona. Poi anche per chiedere un pò, mi sono informato già su qualche uso e costume“. “Le emozioni sono tante, come oggi fare la mia prima conferenza. So che l’anno prossimo sarà un torneo difficilissimo, sotto tutti i punti di vista (). Il fatto di poter sorprendere deve essere uno stimolo per noi, dev’essere un fuocherello che si alimenta strada facendo“. 



Nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Chelsea, José Mourinho si definì lo ‘Special One’. Tu vuoi definirti in qualche modo? “Non sono molto bravo a trovare dei nomi diversi per me. Spero che durante la stagione lascerò a voi questa opportunità, di trovare un nuovo soprannome per me, e spero che sia un buon soprannome non uno negativo“.

Qual è il messaggio che vuole comunicare alla sua squadra, ai suoi giocatori? “Il messaggio più importante è che sono un lavoratore, mi piace lavorare e conosco soltanto questa strada perché questo club torni molto presto a competere, per tornare a giocare ad alti livelli e a vincere“. “Sono contento che Batshuayi sia con noi, so che il club ha comprato un gran giocatore per il presente e per il futuro“. “In questa lega ci sono grandissimi giocatori con grande talento e ci sono anche dei buoni allenatori, io credo che questo sia molto importante per il campionato. Credo che un buon manager debba migliorare i suoi giocatori e debba lavorare per migliorare tutte le situazioni all’interno del club. Da parte mia questa situazione è fantastica perché è una grande sfida, troverò grandi allenatori e sono molto contento di paragonarmi con loro. Ma in questo torneo non è una sfida tra allenatori, ma tra grandi squadre e grandi giocatori e queste sono le cose più importanti. La cosa più importante è quando c’è una partita contro Manchester United, Liverpool, Arsenal, Manchester City, Tottenham, tutte squadre fantastiche“.



Che ruolo svolgerai nel mercato e nella recluta di nuovi giocatori? “Riguardo questa domanda preferisco parlare sempre con il mio club, per prendere decisioni riguardo a giocatori che siano adatti. Non è importante prendere campioni solo perché sono tali, ma trovare giocatori adatti alla nostra idea di calcio, alla nostra filosofia. Non è giusto fare nomi perché questi giocatori oggi sono in altre squadre, e non mi piace parlare di giocatori che sono di un altro club“.

Puoi darci un’idea su cosa hai in mente a livello tattico per questi giocatori? “Ogni allenatore ha il suo metodo, una sua filosofia di calcio. Voglio trasferire le mie idee, i miei metodi ai giocatori e credo che sia importante lavorare su diversi aspetti, tattici e tecnici oltre che sulla mentalità, per diventare più forti ed aiutarci a superare le difficoltà nelle partite durante la stagione. Inoltre è importante avere dei giocatori che diano grande disponibilità per applicare le idee di calcio. So di avere dei giocatori pronti a lottare, a giocare un buon calcio, a trasferire la nostra passione e la nostra emozione ai nostri tifosi. () Di solito quando arrivo in un nuovo club valuto, cerco di trovare le giuste posizioni per i giocatori. Quando ero in Italia mi piaceva dire che l’allenatore è come un sarto, che deve cucire il miglior vestito della squadra e bisogna rispettare la caratteristiche dei giocatori, il loro talento. In passato ho iniziato altre stagioni con un’idea di calcio, e poi l’ho cambiata perché ho visto che il sistema di gioco non era adatto per quei giocatori. Tre o quattro difensori non è importante, l’importante è che ci sia lo spirito giusto. () Credo di poter migliorare molto i miei giocatori, è importante che ci sia una grande disponibilità“.

Credi che sia la prova più dura nella tua carriera di allenatore? “Non lo so se questa sarà la sfida più difficile, so che quando sono arrivato alla Juventus la squadra veniva da due settimi posti nelle due stagioni precedenti, poi abbiamo costruito qualcosa di fantastico. Anche l’esperienza con la Nazionale è stata fantastica ma molto molto difficile, perché c’era una grande pressione da parte dei media e i tutto il paese. Questa è una grande sfida ed è il momento giusto per affrontarla, è un momento difficile ma mi piace mettermi alla prova in queste situazioni, e sono sicuro che con i giocatori, tutti insieme, potremo raggiungere grandi soddisfazioni alla fine della stagione“.

Hai delle idee su cosa abbia bisogno il Chelsea per tornare a vincere il titolo? “Ho dimenticato di scusarmi per il mio inglese, per favore se non capisco alcune domande vi chiedo di ripetere ma sto studiando l’inglese con molta intensità. Nel prossimo futuro il mio inglese sarà migliore. Questo è il secondo giorno di allenamento e devo dire che è fantastico lavorare a Cobham. In questi due giorni ho visto i giocatori con il giusto atteggiamento, il giusto comportamento, con una grande volontà di lottare per questa maglia. Di lottare per tornare molto presto a competere per le prime posizioni e per vincere il titolo. Dopo questi due giorni sono molto contento di vedere queste cose, credo che sia molto importante“. “Tutte le decisioni le abbiamo prese insieme, io e il club, e sono molto contento che John Terry abbia deciso di continuare“.

La pressione che avevi in Italia era quella di mantenere il titolo, il Chelsea ha chiuso al decimo posto l’anno scorso “Non è importante per me, sono nato con la pressione addosso. E’ normale, quando sei allenatore di una grande club, devi giocare per vincere, o quantomeno per lottare fino alla fine e competere con le altre squadre. So che è molto difficile perché ci sono sei-sette squadre che possono vincere il titolo, e per questo la situazione è molto emozionante, mi entusiasma. Sappiamo che quest’anno non sarà semplice per noi, perché se pensiamo all’ultima stagione la nostra posizione è stata negativa, lo sappiamo tutti dai giocatori al presidente. Ora doppiamo pensare al presente, a lavorare molto sodo per costruire qualcosa di importante per il club e soprattutto per i tifosi, che hanno bisogno di trovare una squadra disposta a lottare. Soltanto una squadra può vincere il titolo, ma noi dobbiamo essere lì fino alla fine della stagione a lottare per il titolo, per tornare in Champions League“.

Tutto è pronto per la conferenza stampa dell’ex ct, che è ripartito da un’altra tonalità di blu. Dopo l’azzurro della nazionale il Blue del Chelsea, che con lui spera di ripartire dopo l’opaca stagione scorsa. A breve ascolteremo le prime parole di Antonio Conte da allenatore del Chelsea: la società intanto ha salutato il nuovo manager con un tweed di benvenuto sul proprio profilo ufficiale. Per Conte anche un primo test d’inglese…

A breve si terrà la presentazione di Antonio Conte come nuovo allenatore del Chelsea. L’allenatore salentino è reduce dall’esperienza alla guida della Nazionale italiana, che ha condotto sino ai quarti di finale negli ultimi Europei perdendo solo ai calci di rigore contro la Germania campione del mondo in carica. L’avventura di Conte sulla panchina dell’Italia è cominciata ufficialmente il 19 agosto 2014, l’esordio sul campo risale invece al 4 settembre dello stesso anno, nell’amichevole di Bari contro l’Olanda vinta per 2-0. In totale Antonio Conte ha diretto la nazionale azzurra in 25 occasioni: il suo bilancio finale è stato di 14 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte, con uno score di 34 reti all’attivo e 21 incassate. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha voluto ringraziare ulteriormente l’ex ct, che ha passato il testimone a Giampiero Ventura, con un filmato riassuntivo sul canale Youtube ufficiale. Ora per Conte si chiude una porta azzurra e si apre un portone Blues.

Ha già cominciato la nuova avventura da allenatore del Chelsea, oggi è in programma la conferenza stampa di presentazione ma l’ex ct della nazionale ha già diretto il primo allenamento. Il Chelsea è reduce da una stagione negativa, che lo ha visto terminare al decimo posto la Premier League: era addirittura dalla stagione 1995-1996 che i Blues non terminavano il campionato sotto la sesta posizione (allora finirono undicesimi). La rosa dei Blues rimane comunque di primo livello, dal calciomercato estivo è arrivato l’attaccante belga Michy Batshuayi mentre il prossimo colpo in entrata dovrebbe essere N’Golo Kanté, motorino di centrocampo del Leicester campione d’Inghilterra in carica. A prescindere da chi arriverà il Chelsea spera in Antonio Conte per tornare ad alzare trofei: la squadra non sarà impegnata nelle coppe europee e potrà quindi concentrarsi su Premier League, FC Cup e Coppa di Lega inglese. Il debutto di Conte nel campionato inglese è in programma lunedì 15 agosto, quando il Chelsea riceverà il West Ham di Slaven Bilic a Stamford Bridge. 

Oggi pomeriggio terrà la sua prima conferenza stampa da allenatore del Chelsea. L’appuntamento per sentire le prime dichiarazioni inglesi dell’ex commissario tecnico dell’Italia sarà alle ore 15.00 italiane (le 14.00 locali) di oggi pomeriggio e sarà dunque la presentazione ufficiale di Antonio Conte come allenatore del Chelsea, visto che il tecnico salentino già da qualche giorno ha iniziato ad allenare la squadra, di fatto azzerando le ferie dopo Euro 2016, ma non aveva ancora incontrato la stampa in un evento pubblico da allenatore dei Blues. C’è naturalmente grande attesa per le sua parole: i media inglesi sono curiosi di vedere cosa farà Conte nella sua prima stagione in Premier League, alla guida di una squadra di primissimo livello ma reduce da una stagione pessima, il che ha già fatto scattare i parallelismi con il suo arrivo alla Juventus reduce da due settimi posti consecutivi (e fu subito scudetto) o con la Nazionale condotta più avanti del previsto nei recenti Europei dopo che molti avevano previsto un flop clamoroso per un’Italia certo non all’altezza delle sue migliori edizioni passate.

Interesse ancora accresciuto dal fatto che quest’anno in Premier League si verificherà un’impressionante concentrazione di allenatori di primissimo livello, se si considera che oltre a Conte ci saranno come novità anche José Mourinho (Manchester United) e Pep Guardiola (Manchester City). A livello italiano invece sarà per noi fonte di orgoglio avere quattro allenatori nel massimo campionato inglese: Conte e pure Walter Mazzarri (Watford) vanno ad aggiungersi a Francesco Guidolin (Swansea) e naturalmente a Claudio Ranieri, autore del miracolo Leicester nello scorso campionato. Di certo non mancheranno domande anche sulla recente avventura sulla panchina dell’Italia, dunque anche per questo motivo l’attesa è grande.

Per chi vorrà seguire la conferenza stampa di Antonio Conte in diretta streaming video, è doveroso segnalare che l’evento sarà trasmesso sul sito Internet ufficiale del Chelsea all’indirizzo www.chelseafc.com. Aggiornamenti saranno garantiti in modo ufficiale anche su @chelseafc, il profilo Twitter ufficiale della squadra londinese, anche se ovviamente in entrambi i casi sarà tutto in lingua inglese.