La sentenza su Alex Schwazer è stata posticipata di qualche giorno, come detto una decisione verrà probabilmente presa nella prossima settimana. Nei giorni scorsi è partita anche una raccolta fondi per sostenere le spese legali di Alex Schwazer e del suo allenatore Sandro Donati; tra i partner dell’iniziativa anche l’associazione ‘Libera’ di Don Luigi Ciotti ed il Gruppo Abele. Sul sito internet www.libera.it è stato pubblicato un messaggio che difende la posizione di Alex Schwazer ed il lavoro di Sandro Donati, che si è sempre battuto contro il doping nello sport e verso cui Libera ha espresso ‘un debito di riconoscenza non solo per i risultati ottenuti come allenatore, ma per lo scrupoloso, tenace, scomodo impegno a favore di uno sport pulito, libero dal doping e da quegli interessi politico-economici che ne hanno tante volte ferito l’etica e lo spirito‘. Contestualmente Libera si chiede se, dietro le nuove accuse di doping rivolte ad Alex Schwazer, non si celi un interesse estraneo a quelli più strettamente sportivi, per impedire la presenza del marciatore alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Il comunicato si conclude con l’augurio che Alex Schwazer possa partecipare all’attesa manifestazione brasiliana, come ‘emblema di uno sport pienamente restituito al suo fattore umano, avventura di chi insegue i propri sogni senza dimenticare i propri limiti“.
La sentenza sul caso Alex Schwazer è stata rinviata ai prossimi giorni, quando si terrù l’udienza in cui sarà ridiscussa la positività al doping o meno del marciatore altoatesino, ancora in bilico per la Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha riportato anche le dichiarazioni del presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha analizzato la decisione presa dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna: “Mi sembra una cosa intelligente perché, se avesse accettato la sospensiva, si rischiava di avere comunque una decisione sub giudice“. Malagò ha poi sottolineato come la decisione vada in ogni caso presa nel giro di pochissimo tempo, perché la scadenza per l’iscrizione alle Olimpiadi di Rio è vicina. Quanto alle possibilità che Alex Schwazer sia scagionato o ritenuto effettivamente colpevole di doping, il presidente del CONI non si è sbottonato: “Dobbiamo rispettare le regole. Ciascuno può giudicarle giuste o sbagliate e avere una propria opinione, ma da persone delle istituzioni e da funzionari pubblici non possiamo che fare questo“.
La sentenza sulla positività o meno al doping di Alex Schwazer rimane una questione aperta. Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, nei prossimi giorni e molto probabilmente settimana prossima si terrà un’udienza con proceduta d’urgenza, in cui sarà valutata a fondo la posizione del marciatore altoatesino. Schwazer spera ancora nella partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016: la sospensione non è stata revocata dal TAS ma se non altro l’atleta azzurro potrà cercare nuovamente di far valere le sue ragioni. L’avvocato di Alex Schwazer, Gerhard Brandstatter, ha dichiarato: “Il bicchiere si può vedere mezzo vuoto o mezzo pieno. In questo caso vogliamo vedere la parte piena: vogliono ascoltare quello che ha da dire Schwazer, anche se non se la sono sentita di revocare la sospensione. Evidentemente hanno ritenuto che il caso è complesso per poter decidere senza audizione“. Nel frattempo Alex Schwazer continua a tenersi in forma con l’allenatore Sandro Donati.
Cosa cambia per Alex Schwazer dopo la non decisione del Tas? A conti fatti, il Tas potrebbe aver dato la possibilità ad Alex Schwazer di entrare a Rio dalla porta principale. La richiesta di sospensiva, infatti, non era altro che una richiesta – appunto – di sospensione del giudizio, che se avrebbe potuto da un lato aprire le porte della nazionale e (chissà) di una medaglia olimpica per il marciatore altoatesino, dallaltro su Alex Schwazer sarebbe campeggiata in ogni momento lombra del doping. Sì, perchè il decidiamo poi del Tas avrebbe legittimato i mugugni e i sospetti di atleti (e compagni di squadra, come Gimbo Tamberi, anche se il saltatore in alto non ci sarà per lesione al tendine della caviglia) di tifosi e di avversari. In fin dei conti questa provetta del sospetto è stata additata da Schwazer (e non solo da lui e il suo entourage) come figlia di un possibile complotto, allora meglio decidere nel merito. Presto e bene, testimoni, perizie, faldoni e quello che serve. Oltre alla rapidità. Un vero e proprio processo alle analisi, se ci si passa lespressione non corretta, che sgombrerebbe il campo da ogni equivoco. Alex Schwazer si è dopato di nuovo o no? Finalmente ci sarà una verità processuale in merito. E in tempo utile per non perdere la possibilità di giocarsi una medaglia, che a quel punto luccicherebbe davvero e non in modo incerto e opaco. Anche se per Alex Schwazer la piena riabilitazione e il biglietto per le Olimpiadi di Rio sono la prima medaglia da vincere. E questa decisione gli dà la possibilità di giocarsela.
Può ancora sperare di andare alle Olimpiadi di Rio 2016: il Tas infatti ha rigettato la richiesta di revoca della sospensione successiva all’ultimo caso doping che ha coinvolto il marciatore altoatesino, tuttavia per Schwazer non sono ancora del tutto tramontate le speranze di andare ai Giochi. Infatti il Tribunale Arbitrale dello Sport, che è stato “sommerso” di materiale nuovo circa il caso Schwazer, ha deciso di fissare in tempi brevissimi – ancora da definire con esattezza – un’udienza urgente per discutere la situazione di Schwazer, il campione olimpico 2008 e prendere una decisione definitiva nel merito. Decade anche il vincolo della data odierna come ultima utile per l’iscrizione alle Olimpiadi: Schwazer infatti è in una posizione “sospesa” e quindi si rinvia anche questa deadline. Quando ci sarà la decisione definitiva si saprà se Alex potrà andare a Rio.
Cresce l’attesa per Alex Schwazer: oggi pomeriggio il Tas di Losanna emetterà la sentenza sul ricorso di 52 pagine presentato dai suoi legali, che accusato «vizi di forma fondamentali e secondo cui la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro arrecherebbero un «danno gravissimo e irreparibile all’atleta azzurro. L’avvocato Gerhard Brandstätter ha presentato un’ampia documentazione per chiedere la revoca della sospensione per doping e, quindi, l’ammissione ai Giochi olimpici 2016: «Abbiamo insistito affinché sia il Tas a decidere, perché è l’autorità più alta, mentre non possiamo attendere la decisione della giustizia sportiva italiana, visti i tempi ormai strettissimi, ha spiegato Brandstätter all’ANSA. Il legale del marciatore si è detto comunque fiducioso circa l’esito della sentenza. Le speranze di Alex Schwazer sono appese ad un filo. E c’è chi punta il dito contro la Russia, parlando senza mezzi termini di complotto: lo ha fatto Sandro Donati, che ha seguito il recupero all’attività agonistica di Schwazer.
Giornata decisiva per Alex Schwazer e le sue speranze di partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016 il mese prossimo. Infatti nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 18 luglio, il Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport, ultimo grado della giustizia sportiva) di Losanna dovrebbe decidere in merito alla richiesta di sospensiva della nuova squalifica per doping subita dal marciatore altoatesino dopo il caso emerso nelle scorse settimane e che ha gettato nuovamente Schwazer nell’occhio del ciclone delle polemiche.
Oggi infatti scadono i termini per la presentazione della squadra di atletica leggera che l’Italia schiererà a Rio e di conseguenza questa per Schwazer è l’ultima possibilità di partecipare ai Giochi: una sospensiva lo renderebbe di nuovo abile e arruolabile, almeno in attesa di una sentenza definitiva, altrimenti la squalifica resterebbe in vigore e calerebbe il sipario sulle speranze del campione olimpico di Pechino 2008 di partecipare alle gare di Rio de Janeiro. Anche una mancata decisione da parte del Tas sarebbe una mazzata per Schwazer quindi, dal momento che Alex ha bisogno della sospensiva per partecipare alle Olimpiadi. La richiesta avanzata dagli avvocati di Schwazer si basa sulla possibile manipolazione del campione e sul tempo trascorso senza fornire comunicazioni, visto che si tratta di un controllo di Capodanno il cui esito è emerso solamente nelle scorse settimane. Tuttavia i precedenti in casi simili sono stati negativi per gli atleti: Schwazer però si gioca al Tas anche questa ultima chance…