La Lampre-Merida vorrà essere protagonista a proprio modo nel Tour de France 2016. Nessun uomo con gli occhi puntati addosso, nessun nome che possa preoccupare i favoriti. Almeno all’apparenza. E forse proprio questa mancanza di pressione potrebbe mescolare le carte in tavola, cambiando ogni ordine logico. Mancano i combattenti che hanno partecipato al Giro d’Italia, da Ulissi a Modolo ma la Lampre non vuole mollare: rappresenterà l’Italia essendo l’unica nostra formazione nel World Tour, anche se in Francia saranno italiani solamente due dei nove corridori.



L’unico uomo di punta sarà Rui Costa, ma la squadra italiana vorrà cercare di imporsi nelle singole frazioni. Velocisti in grado di insediare i favoriti non ce ne sono, ma al Tour de France le fughe da lontano sono all’ordine del giorno e dunque Polanc (vincitore l’anno scorso di una tappa di montagna al Giro) e compagni possono cercare l’attacco e la gloria di giornata proprio con le azioni solitarie da lontano, che solitamente caratterizzano la corsa a tappe francese.



I nove corridori scelti dalla Lampre per partecipare alla Grande Boucle sono Rui Alberto Faria Costa, Yukiya Arashiro, Matteo Bono, Davide Cimolai, Kristjian Durasek, Tsgabu Gebremaryam Grmay, Louis Meintjes, Luka Pibernik e Jan Polanc. Rui Costa sarà l’uomo di riferimento, anche se il campione del mondo del 2013 non ha fatto benissimo nelle ultime stagioni. Male al Tour nel 2014 e nel 2015, quando concluse la sua esperienza con due ritiri. Non sarà facile trovare la giusta forma e la giusta condizione per affrontare le fatiche e il caldo delle tre settimane transalpine, ma Rui Costa vuole anche la propria “vendetta” personale. In questo inizio di stagione non sono arrivati grandi piazzamenti nelle principali corse a tappe, con il miglior risultato nel Giro di Romandia, dove il portoghese si è piazzato sesto. Solo due terzi posti ed un secondo nelle tappe singole, mentre l’obiettivo potrebbe essere quello di vincere delle tappe, come in passato gli era già riuscito.



Nel complesso la formazione non è da sottovalutare: il giapponese Yukiya Arashiro ha dimostrato di avere la giusta dose d’esperienza, così come Matteo Bono: l’atleta azzurro non ha preso parte al Giro d’Italia proprio per cercare la giusta condizione per la Grand Boucle. Menzione a parte per Davide Cimolai, che ha già racimolato due vittorie di tappa (una nel Giro della Catalogna ed una nel Tour del Giappone), dimostrando di poter aiutare la squadra in ogni occasione. Presenti anche l’etiope Tsgabu Gebremaryam Grmay e il sudafricano Louis Meintjes: il primo è una giovane speranza che ancora deve affermarsi nella stagione in corso, mentre il secondo ha racimolato un bel nono posto nel Giro del Delfinato: non male visti i big in gara. A chiudere la start list saranno Jan Polanc, Luka Pibernik e Kristjian Durasek: gregari al servizio della squadra che potranno aiutare gli outsider ad imporsi anche nelle lunghe fughe.

La Lampre Merida è alla sua dodicesima partecipazione: l’esordio al Tour de France avviene nel 2005, ma le vittorie di tappa sono solamente cinque: Daniele Bennati si impose due volte nel 2007, Alessandro Petacchi conquistò due frazioni nel 2010, mentre Ruben Plaza si aggiudicò una tappa nella scorsa edizione. Nessuna vittoria della classifica finale ma due vittorie nelle altre classifiche: nel 2006 Damiano Cunego si aggiudicò quella di miglior giovane (maglia bianca), mentre nell 2010 Alessandro Petacchi conquistò quella a punti (maglia verde).