Sulla questione che vede la Russia esclusa dalle olimpiadi di Rio 2016 per l’atletica leggera, dopo che il Tas ha respinto il ricorso dei 68 atleti esclusi su decisione della Iaaf, si è espressa anche Yelena Isinbayeva, la campionessa olimpionica di salto con l’asta mai risultata positiva al doping. Come riportato dall’agenzia Ansa, la campionessa avrebbe parlato di “funerale dell’atletica”, per una decisione che ritiene essere “puramente politica. La Isinbayeva, inoltre, si è rivolta al presidente del Cio per la cancellazione del bando. Queste le sue parole sulla decisione del Tas che ha respinto il ricorso presentato dagli atleti: “Adesso tutti questi sportivi stranieri pseudo-puliti possono tirare un sospiro di sollievo e vincere le loro pseudo-medaglie d’oro in nostra assenza”.



, almeno per quanto riguarda l’atletica leggera. Questa è la prima certezza nel caos che sta sconvolgendo lo sport russo a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi. Oggi infatti il Tas ha respinto il ricorso che era stato avanzato da 68 atleti russi contro l’esclusione dai Giochi decisa dalla Iaaf (la Federazione internazionale di atletica leggera), naturalmente per quanto riguarda il loro sport.



Tra i ricorrenti anche l’astista Yelena Isinbayeva: chiedevano di essere riammessi in quanto mai trovati personalmente positivi al doping, ma già dal 13 novembre dell’anno scorso la Federazione russa è sospesa a causa dei troppi scandali e la sospensione di una Federazione impedisce a tutti i suoi atleti di partecipare a gare internazionali, dunque Olimpiadi comprese. Già erano stati respinti due appelli, ora la sentenza del Tas, che è l’ultimo grado di giudizio, mette definitivamente la parola fine alle speranze dell’atletica russa, fatta salva la partecipazione a titolo individuale (non in rappresentanza della Russia) di pochi atleti che già da anni vivono e si allenano all’estero, oltre alla grande accusatrice Yulia Stepanova, cui era stata garantita la possibilità di partecipare alle Olimpiadi per la collaborazione prestata.



Il peggio però per la Russia potrebbe non essere ancora arrivato: infatti, in seguito alle ultime rivelazioni che farebbero pensare a un vero e proprio sistema di ‘doping di Stato‘, il rischio concreto per la Russia è quello di venire esclusa completamente da Rio de Janeiro 2016, in ogni sport. La decisione del Cio è attesa nei prossimi giorni, forse già domani: la parola passa al Comitato Esecutivo del Cio e al suo presidente Thomas Bach.