Notizia pesantissima per tutti i fan di Roger Federer, e più in generale del tennis: lo svizzero non sarà presente alle Olimpiadi di Rio de Janeiro e, per di più, ha annunciato – tramite una nota ufficiale sul proprio profilo Facebook – che la sua stagione è già terminata. Il motivo è la difficile riabilitazione dopo loperazione al menisco, che Federer aveva subito in primavera: il Re era già stato costretto a saltare alcuni appuntamenti nella stagione, su tutti il Roland Garros senza il quale aveva interrotto la striscia record di partecipazione agli Slam. I medici mi hanno consigliato che se voglio giocare qualche altro anno senza infortuni, cosa che ho intenzione di fare ha scritto Federer devo dare al mio ginocchio e al mio corpo il giusto tempo per recuperare. Lo svizzero non ha mancato di sottolineare quanto sia stato fortunato, nel corso della carriera, per i pochi problemi fisici accusati; una forma che gli ha permesso di diventare il giocatore con più Slam vinti (17), il recordman per settimane al vertice del ranking ATP e, come si riconosce ormai universalmente, uno dei tennisti più forti di sempre, molti sostengono anche il più grande di tutti. Resta la grande delusione di Rio: lunico grande successo che ancora manchi a Federer è loro olimpico nel singolare (lo ha vinto nel doppio, in coppia con lamico Stan Wawrinka). Era opinione comune che il Brasile fosse lultima chiamata, e che Federer avesse impostato la stagione su quel traguardo; ora mettersi al collo lagognata medaglia diventa difficile se non impossibile, considerando che nel 2020, quando ci saranno i Giochi di Tokyo, lo svizzero avrà quasi 39 anni e potrebbe già essersi ritirato. In questo 2016 Federer ha centrato la semifinale degli Australian Open (persa da Novak Djokovic) e a Wimbledon, con il serbo già fuori dai giochi, ha scialacquato la clamorosa possibilità di vincere i Championships per lottava volta facendosi battere da Milos Raonic in semifinale. A Melbourne è diventato il primo giocatore a vincere 300 match negli Slam, ma per la prima volta dal 2001 (una serie impressionante, iniziata proprio in Italia – a Milano) chiuderà una stagione senza titoli ATP.
(Claudio Franceschini)