Risultato prestigioso per il club di Cairo in questa preseason, con tanto di trofeo alzato dopo la serie dal dischetto che ha visto gli uomini di Mihajlovic assolutamente protagonisti, con zero errori e tanta personalità, in casa di una delle società più prestigiose d’Europa. Tanti i sorrisi per il gruppo granata, con la sensazione chiara di un gruppo ambizioso e che potrà togliersi parecchie soddisfazioni, in una stagione che parte con la Juventus già in fuga staccata dal gruppo ma tanto equilibrio dietro. Ovvia la dedica per il Grande Torino, che proprio contro il Benfica giocò la sua ultima partita amichevole prima del tragico incidente di Superga. Un bel modo per ricordare la Storia, del calcio italiano ed europeo e non solo piemontese, allenandosi in vista della nuova stagione. Che partirà domenica 21 agosto (da oggi è ufficiale, visto che la Lega ha comunicato anticipi e posticipi) a San Siro contro il Milan.
Benfica-Torino – nona edizione della Eusebio Cup – si deciderà ai calci di rigore. Termina 1-1 l’amichevole al Da Luz di Lisbona dopo i tempi regolamentari, con tanto di brividi conclusivi garantiti: ha sfiorato il colpaccio nel finale Raul Jimenez, mangiandosi di fatto il gol del 2-1 con un tiro da pochi passi sul fondo, su assist geniale al volo di Pizzi. L’ingresso di Jonas e altri “big” lusitani ha fatto tremare il Toro, che non ha comunque rinunciato a giocare e farsi vedere in avanti, in particolare con un vivace Maxi Lopez. Brutta figura per Gomis a parte (papera sull’1-0 del Benfica) è stata una serata positiva al di là di quello che sarà il risultato dopo la sfida dagli 11 metri. Molto meglio Padelli, nel mismatch tra portieri/compagni di squadra, anche se Luisao ha sulla coscienza un colpo di testa in completa solitudine proprio al 90, finito sul palo. Via ora alla più classica delle lotterie a colpi di penalty, per decidere chi alzerà il trofeo!
Benfica-Torino resta sull’1-1 quando siamo negli ultimi minuti del match che – senza ulteriori gol – si concluderà ai rigori. Tante le sostituzioni, come previsto, per Mihajlovic: dentro anche l’ex stellina della Primavera Aramu, tornato alla base dopo un paio di stagioni in prestito e in attesa di conoscere il proprio destino. Un’occasione, la più clamorosa di questo secondo tempo, è capitata a Maxi Lopez, dentro per Belotti: giocata da bomber sul primo palo, con stop e tiro nel giro di pochi attimi, ottima la respinta d’istinto di Julio Cesar, entrato anche lui tra gli applausi nel corso della ripresa. Poi pericoloso anche uno stanchissimo Molinaro, arrivato un paio di volte fino all’area avversaria, senza la forza nelle gambe per mettere paura all’ex interista. Ultimi giri d’orologio al Dal Luz, ottima l’impressione lasciata dalla squadra granata, che ha fronteggiato occhi negli occhi una squadra che si giocherà il campionato e sarà impegnata in Champions League.
Benfica-Torino è ripartita con una girandola di cambi per i padroni di casa, mentre Mihajlovic ha preferito la linea soft, lanciando nella mischia in avvio solo Baselli per Joel Obi. Ancora protagonista Belotti, una spina nel fianco per tutta la difesa lusitana, tra corner conquistati e pressing continuo. Per lui unica nota negativa gli zero tiri in porta, ma il suo lavoro è davvero fondamentale per il gioco di squadra del Toro. Dall’altra parte brutto errore in uscita di Molinaro, che regala una grande occasione a Pizzi: il neo entrato manca però di freddezza e dal limite conclude a lato. Si resta sull’1-1 in questa nona edizione della Eusebio Cup, a breve anche i granata inizieranno a far “respirare” la panchina, alleviando la fatica dei titolari di questo match.
Benfica-Torino 1-1 a fine primo tempo, una prima metà di match interamente segnata dalle giocate dei giocatori granata, tra l’errore marchiano di Gomis e la splendida punizione di Ljajic. Il Benfica meritava probabilmente qualcosa in più soprattutto per l’ottimo avvio, conseguenza di un “avanzamento” di preparazione evidentemente più definito rispetto a Vives e compagni. Diverse le note positive per Mihajlovic, in particolare la prestazione generosa e intelligente di Belotti, uomo ovunque e trascinatore del Torino. Nel finale buona occasione per Zappacosta, dopo un’azione personale a tutta corsa che aveva portato l’ex atalantino ad un passo dall’area piccola di Paulo Lopes. Partita ancora vivissima, in attesa dei cambi della ripresa. Uno dei primi ad uscire potrebbe essere Salvio, tra i più vivaci tra le fila dei lusitani, infortunatosi alla caviglia proprio nei minuti conclusivi del primo tempo.
Benfica-Torino 1-1 alla mezzora del primo tempo al Da Luz di Lisbona, il Toro ha pareggiato con un gol capolavoro di Adem Ljajic. Si nota la differenza di preparazione tra le due squadre: ancora privo di brillantezza – come logico in queto momento – il gruppo di Mihajlovic, che però con il passare dei minuti sta cercando di mettere la testa fuori dal guscio. Scossa di Belotti poco dopo la metà della frazione: discesa rapida a seminare Luisao e cross verso Iago Falque, fermato al limite del calcio di rigore da Lisandro Lopez. Meglio per intraprendenza l’ex Genoa rispetto a Ljajic – arrivato come Falque dalla Roma in questo mercato estivo – quasi invisibile fino al minuto 31. Fallo subito ancora da Belotti e destro all’incrocio per Ljajic, che illumina la sua partita e la serata del Toro! Pareggio per i granata, con il primo vero tiro in porta della sua partita. Applausi a scena aperta per lui.
iniziata su ritmi piuttosto alti (il campionato in Portogallo parte prima, tra due settimane) con i padroni di casa a caccia del gol immediato, in particolare con Salvio. La migliore occasione per sbloccare lo 0-0 è arrivata al minuto 5 con il colpo di testa solitario di Fejsa, su cross dalla bandierina: palla alta, nessun problema per Gomis. Almeno fino all’11… Il portiere del Toro infatti l’ha combinata grossa, con una paperissima in uscita, pallone che sfugge dopo due mancati interventi ed il tocco finale in mischia di Vives per l’autogol dell’1-0. Uno sprint iniziale determinato del Benfica, che ha però trovato la rete solo per chiare responsabilità avversarie. Non troppo felice Mihajlovic in panchina, come ovvio. Ora il Torino deve reagire e spingere con più determinazione, senza farsi irretire (come successo finora) dal pressing alto e intenso degli avversari.
, ci siamo: è tutto pronto per una partita dal sapore storico, unamichevole che va sotto il nome di Eusebio Cup e che celebra, oltre alla Perla Nera, il Grande Torino scomparso nel maggio del 1949 appena dopo aver giocato a Lisbona contro le Aquile. Sinisa Mihajlovic ha chiesto il massimo impegno per onorare la maglia granata e i nomi di quella grande squadra: andiamo dunque a vedere quali sono le formazioni ufficiali di questa partita, il calcio dinizio è fissato per le ore 20:45. Tridente di lusso per Mihajlovic che parte con Iago Falque e Ljajic a supporto di Belotti. Paulo Lopes; Nélson Semedo, Lisandro Lopez, Luisao, Grimaldo; Fejsa, Andre Horta, Salvio, F. Cervi; Gonçalo Guedes, Mitroglou. Allenatore: Rui Vitoria A. Gomis; Zappacosta, Maksimovic, E. Moretti, Molinaro; Acquah, Vives, Obi; Iago Falque, Belotti, Ljajic. Allenatore: Sinisa Mihajlovic
Si gioca questa sera ed è valida per la Eusebio Cup 2016. Una partita in memoria della Perla Nera, uno dei soprannomi di questo straordinario calciatore nato in Mozambico nel 1942 e scomparso nel gennaio di due anni fa. Un attaccante devastante, uno dei migliori di tutti i tempi e, fino al 2015, il più grande portoghese della storia prima della nomina di Cristiano Ronaldo. Nella sua carriera cè stato soprattutto il Benfica, nel quale arrivò nel 1960 dallo Sporting Marques – squadra locale: in 15 anni con le Super Aquile ha vinto 10 campionati, cinque coppe nazionali e la Coppa dei Campioni 1962, oltre al Pallone dOro (1965) e due volte la Scarpa dOro con sette campionati chiusi da capocannoniere. Nel 1966 è giunto terzo al Mondiale in Inghilterra, del quale è stato miglior marcatore con 9 gol; con il Portogallo ha segnato 41 reti in 64 partite, con il Benfica ne ha realizzate 473 con due campionati a 40 o più. E poi andato a giocare negli Stati Uniti e in Canada tornando sporadicamente in Portogallo (Beira-Mar e Uniao de Tomar); nel 1990, prima che il suo Benfica giocasse la finale di Coppa dei Campioni contro il Milan, si recò presso la tomba del suo ex allenatore Bela Guttmann e pregò che fosse posta fine alla maledizione; non servì.
, come abbiamo scritto, è lamichevole che celebra e ricorda lamicizia tra le due società, nata nel maggio 1949 e tristemente passata alla storia per essere stata lultima partita giocata dal Grande Torino, solo poche ore prima dello schianto dellaereo contro la Basilica di Superga. Quellamichevole si giocò per preciso volere di Valentino Mazzola: il capitano della straordinaria formazione granata decise, nonostante la stanchezza sua e dei compagni, di onorare il rapporto di rispetto e amicizia con Francisco Ferreira, capitano del Benfica (14 anni con le Aquile e capitano per nove stagioni, fino al ritiro). Trovandosi in difficoltà economiche, Ferreira aveva chiesto un aiuto a Valentino Mazzola, proponendo unamichevole per ricavare un cospicuo incasso; Mazzola e il Torino accettarono di giocare e quella fu lultima apparizione in campo di una squadra straordinaria, che vinse cinque scudetti consecutivi e ancora oggi è ricordata come una delle formazioni più forti del calcio italiano, se non la più forte di sempre.
Alla vigilia di Benfica-Torino Sinisa Mihajlovic ha voluto sottolineare limportanza di questa gara amichevole al Da Luz con un messaggio che è apparso sul sito ufficiale della società granata, nel quale ha parlato di una partita “speciale”, una partita che “lega due squadre unite nella storia”. In conferenza stampa a Bormio, il tecnico torinista ha spaziato su vari argomenti, non dimenticandosi di tirare una leggera frecciata al Milan, che lo ha esonerato nella scorsa stagione, dicendo “Milan? Tutti sanno dov’è finito dopo di me”. Per il tecnico serbo anche loccasione di fare il punto sul mercato, da lui definito soddisfacente, anche se forse qualcosa sarà ancora fatto, sia in entrata che in uscita, sulle speranze della sua squadra, che Mihajlovic, vede poter tornare in Europa nel giro di due anni, e dando anche una previsione sul campionato, che vede già chiuso a dicembre, vista la forza dei bianconeri, che potrebbero anche perdere solo due gare in un anno, naturalmente, aggiunge scherzando, le due con il Torino.
una prestigiosa amichevole internazionale che la formazione granata disputa questa sera alle ore 20:45 presso l’Estadio Da Luz di Lisbona. Benfica e Torino si confronteranno nella “Eusebio Cup 2016“, che si giocherà non solo in onore della famosissima “Pantera Negra”, ma anche per ricordare il Grande Torino di Valentino Mazzola e compagni. Le due società sono gemellate proprio nel ricordo della partita amichevole giocata nel 1949, dopo la quale la squadra granata perse tutti i suoi componenti nellincidente aereo di Superga. E la prima volta, da quella data, che il Torino torna a giocare a Lisbona contro il Benfica ed è quindi una serata da ricordare per i tifosi delle due squadre.
Il Torino arriva in Portogallo dopo aver terminato la prima parte del suo ritiro estivo, che si è tenuta a Bormio, in Valtellina, e nel corso della quale sono state disputate anche varie amichevoli. Il Benfica è uno dei club più titolati al mondo, ed il dominatore assoluto in Portogallo, dallalto dei suoi 35 scudetti conquistati, a cui si abbinano le 25 coppe nazionali. Nella sua rosa spicca il portiere ex Inter Julio Cesar, i difensori Jardel, Lindelof, e Lisandro Lopez, i centrocampisti Samaris, Fejsa e Benitez, e le punte Mitroglu e Jonas.
Il Benfica parteciperà anche alla prossima Champions League, essendosi qualificato alla fase a gironi. Fino alla scorsa stagione, nelle file del Benfica giocava anche Renato Sanches, una delle stelle del Portogallo che ha vinto leuropeo in Francia, che ora è stato acquistato dal Bayern Monaco e giocherà quindi agli ordini di Carlo Ancelotti. Nellultima partita amichevole disputata, i portoghesi hanno battuto nettamente la forte squadra tedesca del Wolfsburg, vincendo per 2 0 con prima rete messa a segno dal greco Mitroglu, dopo 62 minuti di gioco, e rete del raddoppio da parte dellaltra punta, Jonas, proprio al 90esimo. La formazione allenata da Rui Vitoria ha fatto vedere un buon gioco e di essere già abbastanza avanti dal punto di vista della preparazione.
Anche il Torino ha giocato unamichevole, a Bormio, battendo la formazione del Renate per 4 2. I ragazzi di Mihajlovic sono però andati sotto nel punteggio per 2 0 prima di rimontare e vincere. Le quattro reti dei granata sono state messe a segno da Belotti, una doppietta, da Martinez, che ha segnato una rete in acrobazia e da Aramu, un classe 1995 di ritorno dal prestito al Cagliari, che ha ben impressionato.
Eccellente anche la prova di Belotti, che sembra aver già una buona condizione. Nel finale della partita il Torino ha preso anche un palo con Parigini, a tempo scaduto, e nel primo tempo anche Ljaijc e Iago Falque avevano colpito i legni della porta avversaria. La partita amichevole con il Benfica sarà loccasione per vedere in campo per un maggior numero di minuti i due acquisti provenienti dalla Roma.
Per la gioia degli appassionati di calcio italiani e di quelli granata in primis, la partita tra Benfica e Torino sarà visibile in diretta tv con trasmissione su La7, che si collegherà con il Da Luz di Lisbona a partire dalle 20.35 di mercoledì 27 luglio; non sarà invece a disposizione una diretta streaming video per questa Eusebio Cup 2016.
LA DIRETTA LIVE NON PIU’ DISPONIBILE