La gara Inter-Bayern Monaco ha regalato sicuramente grandi emozioni ai bavaresi e un po’ di insofferenza per quelli nerazzurri. Quello di cui si sono accorti tutti però è stata la grande prestazione del giovane statunitense Julian Green. L’attaccante classe 1995 originario di Tampa ha giocato una partita straordinaria, mettendo a segno una tripletta in soli trentacinque minuti. Il giovane calciatore è stato acquistato dalle giovanili dei bavaresi nell’estate del 2005 quando aveva appena dieci anni. Dopo un percorso misto tra nazionali tedesche e americane giovanili ha deciso di giocare in quella americana con la quale fino a questo momento ha collezionato sei presenze e messo a segno anche una rete. Green non è un attaccante tipico, ma gioca di solito da ala sinistra, ma può essere schierato anche sull’altra corsia visto che è bravo con entrambi i piedi. E’ rapido e imprevedibile per questo può sorprendere gli avversari con cambi di passi continui.
Ad un passo dalla figuraccia, ma con il classico squillo di mercato che accende ulteriormente l’estate nerazzurra: l’amichevole che chiude la tournee americana dell’Inter di Mancini è un mezzo incubo di una calda notte di fine luglio, con Julian Green giovane attaccante americano del Bayern e Ribery nelle vesti degli spettri, che agitano i sonni di Ranocchia, Mirando & co, abbastanza disastrosi, a più riprese. In realtà tutto il primo tempo è un’anestesia cosciente interista, con un gol incassato mediamente ogni 10 minuti: apre e chiude le danze proprio Green (voto 8), che ha il tempo di mettere a referto anche la tripletta personale dopo il graffio di Ribery (voto 8). Buio totale per i nerazzurri, che provano a azionare, senza mai riuscirci, Palacio e Jovetic (unici attorno al 5,5 e non più giù) e si dimostrano assenti, in maniera preoccupante, nella tenuta difensiva. Difficile valutare in numeri le prove dei singoli; diciamo che non è stato un buon debutto-bis per Ansaldi (voto 5, l’ufficialità dell’acquisto è slittata a poche ore fa), mentre è proseguito il momento no di Ranocchia (voto 4) e anche Miranda (voto 4,5). Nel secondo tempo, probabilmente stimolati da Ancelotti ad evitare il passivo clamoroso, i palleggiatori bavaresi si sono limitati a far girare il pallone, senza tirare più in porta. Cosa che si è ben guardata dal fare anche l’Inter, fatta eccezione per un mancino di Kondogbia (voto 5) sul fondo e per il gol di Icardi, entrato poco prima in campo. Per lui la sufficienza ci sarebbe, vista la solita percentuale da cecchino davanti al portiere. Ma in questo momento quello squillo di cui si parlava in apertura è più una… trombetta di mercato che un raggio di sole per la squadra. Perchè pare che da Napoli non si arrendano all’idea di strapparlo ai rivali e quindi il rientro in Italia della squadra, domani/lunedì, sarà un tuffo di inizio agosto nel pieno delle trattative.
Quello di stanotte in Inter-Bayern Monaco potrebbe essere stato l’ultimo gol segnato da Mauro Icardi in maglia nerazzurra. L’attaccante argentino era partito dalla panchina per smaltire il problema alla spalla ancor non superato al cento per cento. Nella gara terminata 4-1 però ha messo il suo zampino appena entrato in campo nella ripresa. Su un passaggio sbagliato in orizzontale della difesa dei bavaresi la punta argentina è stata rapida a prendere il pallone e a infilarsi per trafiggere il portiere avversario con un colpo secco e preciso. Un gol dei suoi che sicuramente vorrà dire tanto e che potrebbe essere una conferma del suo addio. Infatti Icardi non ha esultato al gol, prendendo il pallone e riportandolo a centrocampo. Certo però il risultato ampiamente a favore degli avversari avrà anche influito nel non essere proprio felicissimo di un gol della bandiera segnato proprio all’ultimo.