Non cambia la classifica generale del Tour de France 2016 al termine della terza tappa Granville-Angers. Come era prevedibile, la frazione odierna del Tour de France si è infatti decisa allo sprint, dove Mark Cavendish si è imposto al fotofinish su André Greipel (per sapere di più sulla cronaca della tappa clicca qui), ma questo in ottica classifica significa che non si sono registrati distacchi e quindi possiamo ancora una volta celebrare Peter Sagan in maglia gialla. Per lo slovacco dunque anche domani ci sarà l’onore di indossare il simbolo del primato, che sostituisce la maglia iridata di campione del Mondo che Sagan ha conquistato a Richmond 2015. Tra l’altro fortunatamente oggi non sono da segnalare cadute o forature per gli uomini di spicco, dunque possiamo davvero parlare di classifica immutata, con il francese Julian Alaphilippe che resta secondo a 8″ da Sagan, anche perché l’uomo della Tinkoff è arrivato quarto e quindi non ha potuto stavolta guadagnare secondi di abbuono.
Indossa la maglia bianca che spetta al leader della classifica dei giovani al Tour de France 2016. Naturalmente siamo appena all’inizio della Grande Boucle e Alaphilippe è in ottima posizione grazie al finale della tappa di ieri, adattissimo alle sue caratteristiche. Secondo di giornata, secondo anche in classifica generale alle spalle della maglia gialla Peter Sagan, primo invece tra i giovani, categoria riservata ai nati dal 1991 in poi e della quale dunque lo slovacco non fa più parte. Non ci sono dubbi sulle grandi qualità del corridore francese della Etixx-Quick Step, al quale per ora manca solo il guizzo per battere campioni già affermati: la mente inevitabilmente ritorna al secondo posto nella Liegi-Bastogne-Liegi 2015 e nelle Frecce Valloni 2015 e 2016, tutti e tre alle spalle di Alejandro Valverde, mentre ieri il francesino si è dovuto inchinare a Sagan. Le qualità dunque ci sono tutte, adesso serve fare l’ultimo salto di qualità per diventare anche un vincente.
Indossa la maglia a pois che spetta al leader della classifica dei Gpm al Tour de France 2016. Per il ciclista belga della Trek-Segafredo questa è stata la ricompensa per la grande fuga di ieri, sfumata a un solo chilometro dalla linea d’arrivo. Stuyven naturalmente sognava la vittoria di tappa, ma almeno è potuto salire sul podio per indossare questa maglia prestigiosa e ambita – anche se per il momento poco significativa, dal momento che finora si sono affrontati solo Gran Premi della Montagna di terza e quarta categoria. Anzi, possiamo dire già che anche stasera Stuyven sarà leader di questa classifica (a patto naturalmente che arrivi al traguardo): infatti oggi c’è un solo Gpm di quarta categoria, già conquistato dal fuggitivo Armindo Fonseca che così si è preso l’unico punticino in palio per oggi, rimanendo però lontano da Stuyven che ieri è arrivato a quota 4 punti.
Passate le prime due tappe del Tour de France 2016, la classifica al momento più interessante (a parte la generale che è sempre significativa) è quella della maglia verde. Se infatti per i Gpm e i giovani non si possono ancora trarre giudizi, possiamo dire che il primo candidato per la classifica a punti è ancora una volta Peter Sagan, che punta al quinto successo consecutivo in questa prestigiosa graduatoria. Terzo nella volata di gruppo a Utah Beach sabato, primo ieri sul movimentato arrivo di Cherbourg: è difficile trovare un corridore più completo del campione del Mondo fra quelli che puntano alla classifica a punti. Lo slovacco è già leader con 87 punti, anche se naturalmente non indossa la maglia verde dovendo indossare quella gialla: l’onore dunque spetta al secondo classificato, cioè Mark Cavendish, che naturalmente ha fatto il pieno nella prima tappa e vanta 63 punti. Alle loro spalle ecco la coppia tedesca formata da Marcel Kittel, terzo con 50 punti, e André Greipel che è quarto con 40 punti. Tra gli italiani da evidenziare l’ottavo posto con 20 punti di Cesare Benedetti, grazie alla vittoria dello sprint intermedio delal tappa di ieri, dove era in fuga con altri tre attaccanti.
Nella classifica generale del Tour de France 2016 bisogna notare che è molto indietro Richie Porte, sfortunatissimo ieri nel finale della seconda tappa. Il corridore australiano della Bmc infatti ha forato quando mancavano solamente 5,5 km all’arrivo di Cherbourg. Momento peggiore non potrebbe capitare per un guasto meccanico: troppo vicino al traguardo per rientrare nel gruppo ormai lanciato verso la bagarre finale, ma nemmeno ancora entro gli ultimi 3 km dove sarebbe scattata la neutralizzazione. Morale della favola, per Porte al traguardo il ritardo è stato di 1’45” da Peter Sagan e dai big che sono giunti al traguardo con lo stesso tempo dello slovacco vincitore di tappa e nuova maglia gialla. Un ritardo molto pesante, se si pensa che l’unico altro big ad avere perso terreno in modo significativo è stato Alberto Contador, che però era consapevole di dover soffrire dopo le due cadute in altrettanti i giorni e comunque ha limitato i danni in 48″. “Un disastro”, il commento sintetico ma chiarissimo di Porte dopo il traguardo. Inoltre bisogna pensare che la Bmc è una delle squadre che ha due potenziali uomini di classifica e dunque adesso Porte rischia di ritrovarsi dietro a Tejay Van Garderen anche nella considerazione della squadra. Tutto questo per una banalissima foratura, arrivata però nel momento peggiore: questo è il ciclismo…
È in maglia gialla dopo il successo di ieri nella seconda tappa del Tour de France 2016. Il campione del Mondo slovacco indosserà dunque il simbolo che spetta al primo in classifica generale nel corso dell’odierna terza tappa Granville-Angers. Questa stagione sta sfatando quella che sembrava essere diventata la ‘maledizione’ della maglia iridata: ormai da qualche anno a questa parte chi vinceva il Mondiale raccoglieva ben poche soddisfazioni nell’anno successivo, con l’unica eccezione di Mark Cavendish nel 2012 dopo il trionfo iridato del 2011, ma in quel caso si parlava di un velocista, categoria per la quale vincere può essere più “facile”. Sagan invece si sta togliendo numerose soddisfazioni: un’ottima campagna nelle classiche con il successo nella Gand-Wevelgem e soprattutto nel Giro delle Fiandre (prima classica monumento per Peter in carriera), due tappe del Giro di California, altrettante al Giro di Svizzera e adesso il ritorno a una vittoria di tappa al Tour che gli mancava da Albi 2013, per di più con la gioia delal mìprima maglia gialla della carriera. Coprirà quella iridata, ma certamente Sagan non ne sarà deluso…
Il Tour de France 2016 si appresta a vivere la sua terza tappa Granville-Angers di 223,5 km con Peter Sagan in maglia gialla. Il campione del Mondo in carica coprirà la maglia iridata con il simbolo altrettanto glorioso che spetta a chi è in testa alla classifica generale del Tour de France. Sagan ieri ha vinto la seconda tappa della Grande Boucle con partenza da Saint Lo ed arrivo a Cherbourg, una frazione perfetta per le sue caratteristiche. Sagan ha vinto una volata ristretta e questa vittoria ha consentito al corridore della Tinkoff di conquistare la maglia gialla, togliendola a Cavendish che l’aveva conquistata nella prima tappa, mentre il suo compagno di squadra, lo spagnolo Alberto Contador, ha tagliato il traguardo in ritardo di 48 secondi pagando in questo modo i postumi della seconda caduta in altrettanti giorni.
Tra i papabili per le prime posizioni, anche l’australiano Richie Porte ha tagliato la linea d’arrivo in ritardo, in questo caso a causa di una foratura nel finale di tappa, chiusa con un ritardo di 1 minuto e 45 secondi che lo costringerà ad un super lavoro nei prossimi giorni per cercare di rimettersi in lizza per la vittoria. Attualmente la classifica di tappa di ieri è di fatto coincidente con la generale, anche grazie agli abbuoni: al secondo posto, alle spalle di Sagan, si è classificato Julian Alaphilippe, francese portacolori della Etixx che ha 8″ di ritardo dallo slovacco, seguito dallo spagnolo Alejandro Valverde, terzo a 10″. Per quanto riguarda gli italiani, i due che stanno correndo il Tour con ambizioni di classifica, cioè Fabio Aru e Vincenzo Nibali, entrambi dell’Astana, hanno avuto ieri destini leggermente differenti: il sardo è riuscito a chiudere con i migliori, mentre il siciliano ha dovuto cedere 11″.
La maglia verde, simbolo del leader della classifica a punti, è sulle spalle di Mark Cavendish, in quanto il vero leader, Sagan, indossa naturalmente quella gialla. Lo slovacco è in testa con 83 punti, seguito dallo sprinter inglese con 63 punti. Un altro velocista, il tedesco Kittel, si trova in terza posizione, con 50 punti, davanti al connazionale Greipel, portacolori della Lotto Soudal, che di punti ne ha 40. Al quinto posto Alaphilippe con 33, davanti a Coquard, Kristoff, il nostro Benedetti, primo degli azzurri in questa classifica ed uno dei protagonisti ieri della fuga di giornata, Howard e Valverde.
Per quanto riguarda la classifica degli scalatori, che assegna la maglia a pois, le salite di quarta e terza categoria della seconda tappa hanno stilato una classifica che al momento comprende solo quattro corridori ed è guidata dal belga Jasper Stuyven, che ha messo insieme 4 punti e si consola così con il mancato successo di tappa, sfumato quando il gruppo l’ha raggiunto ad un solo chilometro dall’arrivo. Stuyven naturalmente è stato premiato anche come corridore più combattivo di giornata. La classifica dei giovani, la maglia bianca, vede al primo posto il secondo della generale, il francese Alaphilippe, corridore in forza alla Etixx, che precede di soli 6 secondi il connazionale Warren Barguil. Terzo e quarto, sempre con 6 secondi di ritardo, sono l’olandese Wilco Kelderman ed il britannico Adam Yates.
1. Peter Sagan (Svk, Tinkoff) in 14h34’36”
2. Julian Alaphilippe (Fra, Etixx-Quick Step) a 8″
3. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 10″
4. Chris Froome (Gbr, Sky) a 14″
5. Warren Barguil (Fra, Giant-Alpecin) s.t.
6. Nairo Quintana (Col, Movistar) s.t.
7. Roman Kreuziger (Cze, Tinkoff) s.t.
8. Tony Gallopin (Fra, Lotto-Soudal) s.t.
9. Fabio Aru (Ita, Astana) s.t.
10. Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step) s.t.