-Se ci fossero ulteriori dubbi sull’ormai prossima cessione del Milan di Silvio Berlusconi ai  cinesi, a dissiparli arrivano le dichiarazioni di Piersilvio Berlusconi, figlio del numero 1 rossonero, che a margine della presentazione dei palinsesti Mediaset del prossimo autunno ha dichiarato:”Il Milan è stato prima di tutto un affare di cuore per mio padre. Ora ha deciso che è arrivato il momento di cambiare strada e di lasciarlo in altre mani per permettere alla squadra di fare meglio. Io rimango da tifoso, sono stati anni fantastici, ma adesso è giusto cambiare strada”. Piersilvio Berlusconi, come riportato da Milannews.it, ha poi aggiunto:”Sono stati degli anni fantastici, io rimarrò per sempre tifoso, il Milan è sempre stato un affare di cuore per mio padre e sono convinto, da milanista, che farà la cosa più giusta”.



-Marco Bellinazzo, nota firma de Il Sole 24 Ore da tempo sulle tracce della cessione del Milan ai cinesi, ha commentato a Radio 24 le dichiarazioni del presidente Silvio Berlusconi all’uscita dall’Ospedale San Raffaele. A detta del giornalista economico, come riportato da Milannews, “la firma dovrebbe esserci all’inizio della prossima settimana, anche se non è ancora stata fissata una data. Uno degli aspetti fondamentali sarà la disclosure di questo gruppo di acquirenti, che penso verrà fatta in concomitanza con la firma del preliminare”. Per quanto riguarda il lato prettamente economico della trattativa, Bellinazzo snocciola numeri importanti:”L’operazione complessivamente costerà al consorzio cinese 1,1 miliardi di euro suddivisi in 550 milioni come valutazione del club, a cui si aggiungono 200 milioni di debiti e poi quest’impegno citato da Berlusconi di 400 milioni in due anni. Dovrebbe esserci un aumento di capitale di 100 milioni a settembre dopo il closing. Fininvest cederà poi nell’arco di due anni il restante 20% delle quote”. Ancora qualche dubbio su chi finanzierà il prossimo mercato:”Si dovrà definire come verrà gestita questa campagna acquisti, perchè tecnicamente fino al closing non arriveranno i soldi a Fininvest. Bisognerà capire chi metterà i soldi perchè dal punto di vista decisionale è già stata sperimentata una coogestione tra Galliani e Galatioto e Gancikoff. Immagino che ci sia la volontà da parte di Fininvest di avere garanzie di essere rimborsata per le spese sostenute per il mercato qualora le cose dovessero andare male dopo la firma del preliminare”.



-La cessione del Milan ai cinesi sembra ormai cosa fatta: la conferma arriva da Silvio Berlusconi in persona, il quale, all’uscita dell’Ospedale San Raffaele di Milano, da cui è stato dimesso oggi dopo 29 giorni di convalescenza seguiti alla sostituzione di una valvola cardiaca, ha ammesso che il club “ha ormai questo percorso verso la Cina”. Il presidente rossonero ha anche affermato di aver rinunciato ad alzare il prezzo, “senza tenere conto del valore di un brand” che pure è importantissimo considerando i milioni di tifosi milanisti sparsi per il mondo. La scelta di Berlusconi è da intendersi come la volontà di “consegnare il Milan a chi è disposto a renderlo di nuovo protagonista in Italia, in Europa e nel mondo”. Berlusconi ha concluso snocciolando cifre da capogiro:”Ho preteso che il nuovo gruppo versi nel Milan almeno 400 milioni di euro sul mercato. E’ un gruppo importante a partecipazione statale”. – Sono giorni caldi in casa Milan, impegnata a definire gli ultimi dettagli per il contratto che prevede la cessione della maggioranza della società rossonera dalll’ormai ex patron Silvio berluscono alla cordata di industriali cinesi interessati all’acquisto del club di Milanello. L’edizione odierna del Il Corriere della Sera ci fornisce ulteriori dettagli su questa complessa operazione commerciale, le cui alterne vicende hanno riempito le pagine dei giornali degli ultimi mesi. Secondo il quotidiano milanese, la cessione del Mulan ormai non è più in dubbio, come è certo che Fininvest e Berlusconi cedereanno ai cinesi l’80% delle quote del club. Quote che i cinesi amminestreranno tramite un fondo, la cui interfaccia sarà amministrata dal duo che ha reso possibile questa operazione e cioè i manager adviser dei cinesi Sal Galatioto e Nicolas Gacikoff. Tale modalità consentirà ai cinesi di non intervenire direttamente sulle singole decisioni, che richiederebbero una presenza costante a Milano di loro rappresentanti e intemediari.



La cessione del Milan alla cordata cinese potrebbe essere ormai questione di giorni. Una conferma ulteriore di come la trattativa tra il “vecchio” Milan e il gruppo di investitori orientali proceda a passo spedito, è stata la partecipazione alla cena di ieri sera, che inizialmente avrebbe dovuto essere tra il solo Adriano Galliani e il neo-allenatore rossonero Vincenzo Montella, anche di Nicholas Gancikoff, il volto “europeo” della cordata intenzionata a rilevare il Milan. Lo stesso Galliani, all’uscita del ristorante ai microfoni di SKy Sport ha ammesso:”La trattativa è ben avviata, la sua presenza è importante”. Probabile che Gancikoff abbia voluto conoscere personalmente il nuovo allenatore del Milan, inviando anche un segnale forte all’esterno: i cinesi non bluffano e tra gli attuali vertici e quelli che dovrebbero subentrare vi è la massima sintonia.

Possibile rinvio in vista per la cessione del Milan. La cordata cinese infatti sembra intenzionata a rinviare la chiusura delloperazione che portrebbe gli imprenditori asiatici ad acquisire da Silvio Berlusconi il pacchetto di maggioranza delle azioni del Milan. Lo afferma Il Sole 24 Ore: comunque non ci sarebbe nessun imprevisto, ma semplicemente – secondo le indiscrezioni raccolte dal celebre quotidiano economico – sarebbe necessaria qualche rifinitura e approfondimento dopo la due diligence. Insomma, il tanto atteso accordo sembra ancora rimandato di qualche giorno, diciamo probabilmente all’inizio di settimana prossima, per ritardi dovuti anche alla permanenza di Silvio Berlusconi allospedale San Raffaele di Milano dopo lintervento chirurgico al cuore e che ha rallentato le discussioni. Alla cordata cinese andrà comunque una quota compresa tra il 70 e l80%. La valutazione del club rossonero (compresi i debiti per oltre 200 milioni) sarebbe attorno ai 700-750 milioni di euro. La quota di controllo del 70-80%, che dovrebbe essere ceduta da Fininvest, verrebbe invece valutata circa 350-400 milioni. Sul tavolo cè anche una ricapitalizzazione del club per 90-100 milioni di euro, risorse che serviranno a rimettere in ordine il bilancio societario. 

Marina Berlusconi, figlia del presidente del Milan, è stata intercettata fuori dall’ospedale San Raffaele di Milano per qualche domanda circa le condizioni di salute del padre. Le ultime indiscrezioni parlano di dimissioni nella giornata di domani, che potrebbero quindi accelerare la questione della cessione del Milan in quanto il presidente ora avrebbe il tempo di leggere per bene il contratto e firmare per l’80% delle quote rossonere alla cordata cinese. “Mio padre sta abbastanza bene e sta recuperando, ma posso dire che i tempi di recupero per questa operazione sono molto lunghi. Se esce domani? Non lo so, decideranno i medici” conclude la figlia del patron del Milan. Berlusconi continuerà la riabilitazione a Villa Certosa, anche se è in stretto contatto con Adriano Galliani per sapere come è andato il primo giorno di Vincenzo Montella a Casa Milan e nello stesso tempo sta cercando di capire cosa fare con la cessione del club.

Silvio Berlusconi sta meglio e quindi la trattativa con i cinesi per la cessione del Milan potrebbe subire una brusca accelerata. Domani il presidente verrà dimesso, visto che adesso riesce anche a camminare da solo e continuerà la riabilitazione a Villa Certosa. Entro il quindici luglio quindi arriverà la tanto attesa firma del presidente sul contratto anche se ‘La Gazzetta dello Sport’ parla del dieci luglio come data X per la cessione dell’80% delle quote rossonere. Il dottor Zangrillo ha consigliato al numero uno del Milan di non esagerare con il lavoro ma tra l’insediamento del nuovo tecnico, Vincenzo Montella, e la delicata questione della cessione, Berlusconi è pronto ad esagerare in Sardegna senza però lasciar perdere la riabilitazione dopo l’operazione al cuore di una ventina di giorni fa. Direttamente da Villa Certosa quindi la cordata cinese potrà ricevere buone nuove per la cessione.

Il noto giornalista Fabio Ravezzani ha fatto il punto della situazione della cessione del Milan attraverso il suo account Twitter. Silvio Berlusconi, infatti, ha detto sì alla cessione dell’80% delle quote rossonere alla cordata cinese ed una bozza approvata del contratto c’è già, ma si attendono soprattutto i soldi e le garanzie che verranno espletate in questa settimana. La valutazione complessiva dell’operazione sarà quindi di settecento milioni di euro, Fininvest aspetta di capire quali saranno le garazie economiche per poterne discutere con Silvio Berlusconi quando uscirà dal San Raffaele. Il presidente del Milan verrà infatti dimesso domani dall’ospedale e si prenderà il tempo necessario per valutare il contratto, anche se ormai c’è già il via libera e pare addirittura che una bozza approvata ci sia già. In settimana però arriverà la firma definitiva, Berlusconi non vuole più perdere altro tempo.

Comincia ufficialmente l’era Montella al Milan. Nella giornata di oggi il neo allenatore rossonero incontrerà Adriano Galliani che lo scorterà a Casa Milan per fargi fare un tour dettagliato della sede rossonera, poi i due si siederanno al tavolo per discutere del calciomercato. In questa prima riunione l’amministratore delegato sicuramente svelerà a Montella cosa sta accadendo per quanto riguarda la cessione del Milan, visto che molto probabilmente dal 10 luglio la società passerà in mano alla cordata cinese. Si parlerà anche di calciomercato, Galliani cercherà di dare le giuste garanzie al neo tecnico rossonero, anche perché la cordata cinese ha promesso investimenti importanti in questa sessione estiva anche se per dare ufficialmente avvio alle danze bisognerà aspettare la firma di Silvio Berlusconi per la cessione dell’80% delle quote del Milan. Settimana decisiva per le sorti del club.

Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, verrà dimesso domani dal San Raffaele dove circa venti giorni fa ha subito un’operazione al cuore. Il numero uno rossonero continuerà la sua riabilitazione a casa, o ad Arcore o in Sardegna, ma questo potrebbe essere significativo per un accelerata in vista della cessione del Milan. Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ le dimissioni del presidente rossonero possono esser viste come uno sbocco per il passaggio definitivo dell’80% delle quote di maggioranza del Milan visto che la firma preliminare era slittata per consentire a Berlusconi di riprendersi dopo l’intervento. La data fissata sembrava essere il 10 luglio, ora però con Berlusconi che tornerà domani a casa non è escluso che la trattativa possa subire un’accelerata e che la firma arrivi anche prima di quella data fissata con la cordata cinese. In casa Milan si continua a lavorare, sono giorni decisivi.

Sono questi i giorni decisivi per la conclusione della cessione del Milan: presto circa il 70/80% delle quote della società rossonera passeranno dalle mani di Fininvest e della famiglia Berlusconi a una cordata di industriali cinesi, i quali governeranno il nuovo Milan attraverso una società di scopo con sede a Honk Kong. Nei giorni scorsi la firma della bozza dell’accordo preliminare era stata spostata al 15 luglio ma secondo quanto pubblicato questa mattina da La Gazzetta dello Sport l’atto solenne potrebbe essere anticipato al 10 luglio. Molto probabilmente dipenderà dalle condizioni di salute dell’ormai ex Patron Silvio Berlusconi, che a breve dovrebbe essere dimesso dall’ospedale ove è ricoverato per la riabilitazione post operatoria.

Oggi, lunedì 4 luglio 2016, inizia la settimana che dovrebbe essere decisiva per la cessione del Milan. Infatti già da tempo circola la data di giovedì 7 luglio, in concomitanza con il ritiro della squadra che sarà affidata al nuovo allenatore del Milan Vincenzo Montella, come snodo decisivo per capire se la trattativa fra l’attuale proprietà – quindi Silvio Berlusconi – e la cordata di imprenditori cinesi, rimasti a dire il vero nell’ombra e rappresentati dall’advisor italo-americano Sal Galatioto, andrà in porto con successo o se bisognerà registrare uno stop dalle conseguenze che al momento attuale è difficile prevedere quali potranno essere.

Di certo saranno giorni caldissimi per la trattativa per la cessione del Milan e non solo perché a Milano nel mese di luglio le temperature sono di solito molto alte: infatti nel giro di pochi giorni verranno praticamente a coincidere alcuni eventi molto importanti, quali le dimissioni di Berlusconi dall’ospedale, l’avvio della nuova stagione dal punto di vista agonistico e appunto la scadenza di questa fase delle discussioni. Vero che formalmente sono già scaduti i termini della trattativa in esclusiva, ma questo di per sé è solo un formalismo, perché naturalmente i problemi di salute di Berlusconi hanno fatto allungare i termini. Se invece si arrivasse a domenica prossima senza avere ancora nuove notizie sul Milan ‘cinese’ sarebbe davvero un segnale preoccupante e inizierebbe a volteggiare il ‘fantasma’ di Mr Bee Taechaubol, che per mesi era sembrato vicinissimo a diventare il nuovo proprietario del Milan e poi è sparito dalla scena.

Se invece la cessione del Milan per il meglio, a quel punto sarebbe legittimo chiedere di conoscere l’identità di questi imprenditori che formano la cordata, sui quali finora è calata una cortina di privacy praticamente totale: se però diventeranno davvero i nuovi padroni del Milan, la loro identità non potrà rimanere nascosta ancora a lungo. Inoltre, con Berlusconi dimesso dall’ospedale San Raffaele, si potrà discutere meglio sul nodo forse più complicato dell’intera trattativa: quale sarà il ruolo futuro dell’attuale patron e quali vincoli esigerà verso l’obiettivo a lui più caro, cioè riportare il Milan ai vertici del calcio internazionale?