La quinta tappa del Tour de France ha visto scappare in testa Van Avermaet che si porta in testa anche alla classifica generale e veste quindi la maglia gialla. Viene superato Alaphilippe che oggi si è posizionato settimo, dietro invece rimane Valverde che nella generale è terzo mentre oggi ha portato ben cinque minuti di ritardo e si è posizionato addirittura in ventiduesima posizione. Staremo a vedere se ci saranno degli stravolgimenti nelle prossime tappe che si preannunciano molto complicate. Il primo italiano rimane Aru con il suo Astana Pro Team in ottava posizione, oggi non è andata molto bene visto che si è posizionato diciottesimo ma il ciclista ha dimostrato di avere le potenzialità per reagire e per uscire da una posizione che al momento ovviamente non può soddisfarlo.



È la nuova maglia gialla del Tour de France 2016: come si suol dire, tappa e maglia per il corridore belga della Bmc, nuovo leader della classifica generale al termine di una vera e propria cavalcata trionfale in solitaria nella quinta tappa Limoges-Le Lioran dell’edizione numero 103 del Tour de France. Tra i big da segnalare un piccolo guadagno per Joaquim Rodriguez, che è riuscito nel finale a guadagnare 3″ sul gruppetto dei migliori grazie a uno scatto in vista del traguardo: con questo guizzo adesso lo spagnolo è quarto in classifica a un solo secondo dal connazionale Alejandro Valverde, che resta terzo in virtù dell’abbuono conquistato domenica. Sempre secondo invece Julian Alaphilippe, anche se adesso il ritardo del francese dalla maglia gialla è di ben 5’11”; poi ecco appunto Valverde e Rodriguez, rispettivamente a 5’13” e 5’14”, mentre a 5’17” ci sono gli altri big che puntano al podio di Parigi. Possiamo dunque segnalare con piacere il fatto che Fabio Aru continui ad avere lo stesso identico tempo dei due grandi favoriti Chris Froome e Nairo Quintana. Nel paragrafo sottostante accennavamo alle difficoltà invece di altri due big: Alberto Contador ha perso altri 33″ dai big e adesso ha 1’21” da Froome e Quintana, oltre che 6’38” da Van Avermaet; possiamo invece già dire senza timore di essere smentiti che Vincenzo Nibali è uscito dalla classifica, perché 14’06” dalla maglia gialla e 8’49” da Froome-Quintana-Aru sono già una sentenza su quello che sarà il ruolo dello Squalo in questo Tour de France.



È la nuova maglia gialla del Tour de France 2016: colpo doppio per il vincitore della quinta tappa, che balza anche in testa alla classifica generale coronando così una grande fuga sulle salite del Massiccio Centrale (clicca qui per leggere di più). Giornata perfetta per il corridore belga della Bmc, che in questa stagione aveva già trionfato alla Tirreno-Adriatico, pur se favorito dall’annullamento del tappone di montagna. Naturalmente fanno un balzo in avanti i componenti della fuga da lontano ed era altrettanto prevedibile che non avrebbero retto il passo i velocisti (o simili), compresa l’ex maglia gialla Peter Sagan. Qualcosa però è successo anche tra gli uomini di classifica, cioè quelli che puntano al podio finale in questo Tour de France: purtroppo dobbiamo segnalare che ha perso molto terreno Vincenzo Nibali. Non bisogna farne un dramma, perché gli obiettivi stagionali dello Squalo erano Giro (vinto) e Olimpiadi (sabato 6 agosto), però magari in casa Astana speravano che potesse stare più a lungo vicino a Fabio Aru, che invece già da oggi sarà il capitano unico della squadra kazaka. L’altra notizia, forse ancora più importante, è che sull’ultimo Gpm si è staccato anche Alberto Contador, evidentemente non ancora al top dopo le cadute dei primi giorni. Altri secondi persi dal capitano della Tinkoff, per il quale la situazione comincia a farsi davvero difficile.



La quinta tappa del Tour de France 2016 dovrebbe cambiare in modo significativo la classifica, visto che è in corso una fuga con diversi minuti di vantaggio sul gruppo che probabilmente arriverà con successo al traguardo (clicca qui per notizie in tempo reale sull’andamento della corsa). Dunque dovrebbe cambiare la maglia gialla e i big dovrebbero perdere posizioni almeno per qualche giorno, quando sulle grandi montagne le cose torneranno a posto, ma in ogni caso è presubile che sulle ultime salite di giornata sul Massiccio Centrale potrebbe esserci bagarre fra gli uomini che puntano al podio di Parigi, dunque sarà comunque una giornata interessante anche per gli uomini di classifica – anche se stasera a prima vista sembreranno meno “di classifica”. In particolare sarà interessante capire se Alberto Contador avrà smaltito i postumi delle due cadute di cui è stato vittima sabato e domenica, quando perse 48″ sul traguardo di Cherbourg: sarà lui al centro dell’attenzione di tutti, a partire dai suoi rivali che vorranno capire come sta e se possibile staccarlo ulteriormente…

Mentre la quinta tappa del Tour de France 2016 sta per entrare nel vivo, ricordiamo che il leader della classifica generale è lo slovacco Peter Sagan, che indossa la maglia gialla per il terzo giorno consecutivo. Oggi però la corsa affronterà le salite del Massiccio Centrale, non durissime ma forse sufficienti per costringere Sagan a cedere il simbolo del primato a qualcuno dei big del Tour 2016. Il dibattito circa le possibilità del campione del mondo in carica di reggere nella tappa odierna era aperto già ieri sera, con opinioni discordanti. Per alcuni sarà una frazione troppo dura per difendere un vantaggio decisamente esiguo (12″ su Alaphilippe, 14″ su Valverde, 18″ sugli altri big fra cui Froome, Quintana e Aru), alcuni però sono più ottimisti e fra loro bisogna registrare il commento di Paolo Slongo, riportato dalal Gazzetta dello Sport. Slongo fu allenatore di Sagan ai tempi della Liquigas e ritiene che Peter potrebbe reggere. Dunque la cosa migliore da fare è lasciare che sia la strada ad emettere il suo inappellabile verdetto…

Mentre è già in corso la quinta tappa del Tour de France 2016, continuiamo la nostra panoramica sulla classifica al termine della frazione di ieri. Ci concentriamo adesso sulla maglia bianca, quella riservata al miglior giovane in gara al Tour de France. Attualmente è sulle spalle di Julian Alaphilippe, il francese della Etixx-Quick Step che è anche secondo nella classifica generale alle spalle soltanto della maglia gialla Peter Sagan. Naturalmente la graduatoria è per ora ancora cortissima: staccati di soli 6″ da Alaphilippe abbiamo il terzetto formato dall’altro francese Warren Barguil, l’olandese Wilco Kelderman e il britannico Adam Yates, come è normale che sia dopo quattro tappe di cui tre si sono concluse con sprint di gruppo a ranghi compatti e solo domenica con l’arrivo di un gruppo più ristretto che comprendeva tutti e quattro i corridori citati. Alaphilippe però ha chiuso al secondo posto e ha conquistato 6 secondi di abbuono, proprio quelli che fanno la differenza con i primi inseguitori. Da oggi, con l’insidiosa tappa sul Massiccio Centrale, inizieremo a capire qualcosa in più anche sui rapporti di forza fra questi giovani…

A pochi minuti dalla partenza della quinta tappa del Tour de France 2016, diamo uno sguardo a una classifica che certamente oggi cambierà molto. Stiamo parlando di quella dei Gran Premi della montagna, caratterizzata dall’inconfondibile maglia a pois che sarà ancora una volta sulle spalle del belga Jasper Stuyven, grande protagonista della fuga di domenica che per il corridore della Trek-Segafredo si è chiusa ad un solo chilometro dal traguardo. Per Stuyven 4 punti, davanti a Paul Voss che ne ha 2 e ad altri quattro corridori che hanno un punto a testa. Dicevamo però che oggi la classifica cambierà parecchio: il perché è presto detto, ci saranno da affrontare ben sei Gpm dei quali due di seconda categoria, tre di terza e uno di quarta. Dunque oggi sulle salite del Massiccio Centrale francese saranno assegnati molti più punti di quelli che finora sono stati assegnati in quattro tappe e di conseguenza chi sarà protagonista oggi verrà premiato con la maglia a pois stasera, onore che potrebbe spettare a un fuggitivo da lontano che sappia resistere e raccogliere punti anche sui Gpm finali.

Grande protagonista Peter Sagan in questa prima fase del Tour de France 2016. Infatti lo slovacco della Tinkoff, oltre che maglia gialla, è pure leader della classifica a punti anche se naturalmente non indossa la maglia verde che gli spetterebbe, dal momento che il simbolo del primato in classifica generale ha giustamente la precedenza. La maglia verde sarà dunque sulle spalle di Mark Cavendish nel corso della quinta tappa Limoges-Le Lioran, dal momento che il velocista britannico della Dimension Data è secondo in questa graduatoria con 142 punti, appena dietro a Sagan che ne ha 147 e di poco davanti a Marcel Kittel, che invece è terzo a quota 137. La giornata di oggi quasi certamente non darà punti a Cavendish e Kittel, potrebbe dunque essere una tappa favorevole a Sagan, a patto che il campione del Mondo in carica sappia resistere sulle salite del Massiccio Centrale.

Ieri alla Grande Boucle era il giorno della quarta frazione, la tappa più lunga dell’intera corsa, con i suoi 237,5 chilometri che hanno portato i corridori da Saumur a Limoges, andando verso il sud della Francia. Una tappa che è partita con il campione del mondo Sagan in maglia gialla, dopo la vittoria bis di Cavendish nella tappa di ieri. Nelle previsioni della vigilia anche questa tappa era riservata ai velocisti, attesi ad uno sprint a ranghi compatti dopo molti chilometri in falsopiano, ed una sola salita, di quarta categoria, la Cote de la Maison Nueve, che si trova a 55 chilometri dallo striscione d’arrivo, poco dopo lo sprint intermedio, piazzato a 67 chilometri dal traguardo.

Ed alla fine tutto come previsto, dato che per decretare il vincitore della tappa, il tedesco Kittel, portacolori della Etixx – Quick Step, c’è stato bisogno di ricorrere al fotofinish. Dopo la visione dei fotogrammi sulla linea d’arrivo, secondo si è piazzato Coquard e terza la maglia gialla, Peter Sagan, che con questa posizione si è ripreso anche la maglia verde, che ieri si era visto sfilare. Per ora quello dello slovacco sembra un assoluto dominio, visto che nelle quattro tappe sinora disputate si è sempre piazzato nei primi quattro posti dell’ordine di arrivo. Per il tedesco il successo sul traguardo di Limoges è il nono in totale sulle strade del Tour de France, ed ha interrotto un digiuno che durava dall’ultima tappa dell’edizione 2014 della corsa francese, sul traguardo parigino dei Campi Elisi.

Per quanto riguarda gli uomini di classifica si è trattato di una tappa assolutamente tranquilla, visto che per tutto il giorno, Froome, Quintana, Cointador, Valverde, ed i nostri Nibali ed Aru, hanno pedalato nella “pancia” del gruppo, arrivando tutti insieme al traguardo, e con lo stesso tempo del vincitore di tappa. Come accade sempre in queste tappe definite “di trasferimento”, subito dopo il via è scattata la prima fuga, che ha visto impegnati quattro corridori: Andreas Schillinger del team Bora-Argon18, il portacolori della Trek–Segafredo, Markel Irizar, Oliver Naesen che corre per la Iam e Alexis Gougerard, francese della Ag2r. Il gruppo ha controllato a lungo che la fuga non raggiungesse vantaggi incolmabili, e proprio Gougerard è stato il primo del quartetto che ha detto basta e si è rialzato quando il gruppetto dei fuggitivi si trova a 35 chilometri dal traguardo, con il vantaggio che stava rapidamente diminuendo. In precedenza. Il traguardo volante posto a Le Dorat era passato per primo Schillinger, mentre l’unica, piccola, asperità di giornata, il colle di quarta categoria Cote de la Maison Nueve, aveva visto il passaggio in testa di Irizar.

La maglia gialla aveva vinto lo sprint del gruppo al traguardo volante, aggiudicandosi così i punti del quinto posto. Nel gruppo all’inseguimento i più attivi sono gli uomini della Lotto Soudal per lo sprint di Abdre Greipel, e della Tinkoff, per Sagan, ma anche quelli di Movistar, Astana e Bmc. I fuggitivi vengono ripresi dal gruppo quando mancano 7 chilometri all’arrivo ed ora tutte le squadre cercano di organizzare al meglio i “treni” per i propri velocisti. Il rettilineo di arrivo presenta gli ultimi 800 metri in leggera salita e Kittel inizia la vola stando sulla ruota di Greipel, che poi si rialza, e passa in testa ai 300 metri per poi resutsre all’ultimo assalto che gli viene portato da Coquard e Sagan e vincere la tappa. Nei primi 10 dell’ordine d’arrivo, al quarto posto si piazza l’olandese Groenewegen, seguito al quinto ed al sesto da due norvegesi, Kristoff ed Enger, poi settimo il britannico McLav, davanti al connazionale Cavendish, oggi al palo, Nono si è piazzato il francese Dumoulin, e decimo l’australiano Gerrans.

Per quanto riguarda gli italiani, Aru 27esimo preceduto da Nibali, 24esimo, e seguito dall’altro compagno di squadra, Rosa, 28esimo. Tra gli uomini di classifica, Valverde al 16esimo posto, Froome 37esimo, e Contador 43esimo, proprio davanti a Quintana. La classifica generale dopo la quarta tappa non ha subito variazioni, con la maglia gialla sempre saldamente sulle spalle di Sagan, con il francese Alaphlippe che mantiene la seconda posizione, a 12 secondi dallo slovacco, terzo Valverde, quarto Batguil e quinto Froome. Seguono, sesto il ceco Kreuziger, settimo Quintana, ottavo il primo dei nostri, Aru, nono l’australiano Matthews, e decimo il terzo francese, Rolland. Ancora staccati sia Contador, che accusa 1 minuto e 6 secondi di distacco, e Porte, oltre i 2 minuti.

Nella classifica a punti Sagan si è ripreso il comando spodestando Cavendish, che comunque continuerà a sfoggiare la maglia verde, dato che Sagan porta quella gialla. Per lo slovacco 147 punti complessivi, contro i 142 del britannico. Tutti velocisti nelle prime posizioni con Kittel, vincitore della tappa odierna, terzo a 137 punti, il tedesco Greipel alle sue spalle con 87 punti, che precede il francese Coquard, 83 punti, e fino alla decima posizione Kristoff, Theuns, l’australiano Matthwes, il secondo della generale, Alaphilippe, ed Enger. Nella classifica degli scalatori il solo colle di quarta categoria in programma non poteva portare a cambiamenti in classifica ed infatti comanda sempre Stuyven, che indossa la maglia a pois con 4 punti, precedendo Voss con 2. Irizar, che ha vinto il GPM odierno, con 1 punto si porta alla pari degli altri al terzo posto che sono Breen, Kreuziger e Fonseca.

Per la tappa di oggi in questa classifica si attendono molti cambiamenti data la presenza sul percorso di ben 6 GPM tra terza e seconda categoria. La maglia bianca che spetta al migliore in classifica dei giovani è di Alaphilippe, che precede un connazionale, Bauguil e Kellerman. Ai piedi del podio Yates, seguito da Menties, mentre al sesto posto troviamo Craddock, che precede nell’ordine Sepulveda, Konrad, Buchmann e Polanc, che chiude la prima decina.

1. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc) in 25h34’46”

2. Julian Alaphilippe (Fra, Etixx-Quick Step) a 5’11”

3. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 5’13”

4. Joaquim Rodriguez (Spa, Katusha) a 5’14”

5. Chris Froome (Gbr, Sky) a 5’17”

6. Warren Barguil (Fra, Giant-Alpecin) s.t.

7. Nairo Quintana (Col, Movistar) s.t.

8. Fabio Aru (Ita, Astana) s.t.

9. Pierre Rolland (Fra, Cannondale) s.t.

10. Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step) s.t.