Non può essere completamente soddisfatto Nibali per la settima tappa del Tour de France 2016: «Ci ho provato, peccato. Comunque mi sono mosso discretamente. Mi sono inserito subito quando ho visto la fuga, ho spinto tanto, ma qualcuno dei fuggitivi non tirava e non collaborava. Cummings è stato molto bravo, ha dato una grande dimostrazione di forza, complimenti a lui, ha dichiarato il ciclista siciliano. Aru, invece, è già rivolto col pensiero alle frazioni di domani e domenica: «E’ stata una tappa tranquilla, ora pensiamo alle prossime, perché ci aspettano due giornate impegnative, le parole del ciclista sardo, concentrato sull’ottava tappa, la Pau-Bagneres de Luchon, di 184 chilometri. Yates, cui è crollato addosso l’arco gonfiabile dell’ultimo chilometro, si è detto dispiaciuto: «Non ho avuto il tempo di reagire, ma è un bene che sia successo solo a me, poteva andare peggio col gruppo che sprintava a 70km/h.



Steve Cummings vince la settima tappa del Tour de France 2016. E’ la sua seconda vittoria al Tour de France. Il britannico ha dominato il Col d’Aspin, gran premio della montagna di prima categoria. Lucido e caparbio nella salita ha sprintato prima del previsto soprendendo tutti ma mantenendo un’ottima pedalata che gli ha consentito di distanziare Nibali e Navarro, in ritardo di più di un minuto alla fine del Gpm. Secondo posto in questa tappa per Daniel Impey, terzo per David Navarro. Quarto posto per Nibali, che nel frattempo è stato nominato combattivo di giornata. Domani il siciliano indosserà il numero rosso. Van Avermaet ha invece concluso al quinto posto con 3 minuti di ritardo su Cummings, prestazione che gli consente di guadagnare ulteriore vantaggio sugli inseguitori per la maglia gialla. Clamoroso invece quel che è accaduto all’inizio dell’ultimo chilometro quando il doppio arco gonfiabile si è sgonfiato rallentando il gruppo dei migliori. 



La settima tappa del Tour de France 2016 si avvia alla sua conclusione. In questo momento i corridori stanno scalando il famigerato Col d’Aspin, gran premio della montagna di prima categoria. Salita di 12 chilometri con una pendenza media del 6,5%. Il Tour 2016 dunque sbarca sui Pirenei. L’altro Gpm di giornata, quello di Cote de Capvern, quarta categoria, è stato vinto da Vincenzo Nibali. Attualmente al comando c’è Cummings che sta mettendo in mostra un’ottima andatura priva di cali d’attenzione. Nibali segue insieme a Navarro ma ormai Cummings sembra irrangiungibile quando manca un chilometro alla fine del Gpm e il suo vantaggio si attesta sul minuto e dieci secondi. Van Avermaet ha intanto rallentato gestendo il vantaggio maglia gialla mentre Warren Barguil rompe gli indugi. E’ stato il primo uomo di classifica a farlo. Il gruppo è distanziato di 4 minuti e 20 secondi quando mancano 8 chilometri all’arrivo. 



La settima tappa del Tour de France 2016 sta vivendo il suo momento cruciale. In questo momento infatti i corridori stanno scalando il famigerato Col d’Aspin. Salita di 12 chilometri con una pendenza media del 6,5%. Benvenuti sui Pirenei. L’altro Gpm di giornata, quello di Cote de Capvern, è stato già vinto da Nibali. Attualmente al comando troviamo Cummings ma attenzione a Nibali che con un ottimo lavoro di squadra potrebbe sorprendere il britannico. Van Avermaet ha intanto rallentato decidendo di gestire il vantaggio di classifica mentre Warren Barguil rompe gli indugi. Il bretone è il primo uomo di classifica a farlo. Il gruppo è distanziato di 4 minuti e 30 secondi quando mancano 15 chilometri all’arrivo.  Tra di loro c’è Alaphilippe, ma non Cavendish, maglia verde e nemmeno De Gendt, maglia a pois in carica. Il frazionamento attuale è il risultato della fuga avvenuta poco prima del traguardo volante di Sarrancolin.

Vincenzo Nibali ha vinto il primo Gpm della settima tappa del Tour de France 2016 della prima frazione dei Pirenei. Il vincitore del Giro d’Italia 2016 ha attaccato al momento giusto restando attaccato ai battistrada e andandosi a prendere un punto per la classifica degli scalatori. La maglia a pois è comunque sempre mantenuta dal belga De Gendt. Il primo Gpm di giornata, quello di Cote de Capvern, è un Gpm di quarta categoria non difficile da dominare per uno come Nibali. In questo momento al comando della prima grande frazione di alta montagna di questa edizione del Tour ci sono una trentina di atleti che conservano 4 minuti e 50 secondi di vantaggio sul resto del gruppo quando mancano 25 chilometri all’arrivo. In questo momento 4 uomini provano la fuga. Sono Duchesne, Cummings, Mate e Breschel. Staccati da loro una ventina di secondi ce ne sono altri 6, dietro di loro Nibali e Geschke a 30 secondi, poi gli altri inseguitori dietro di 40 secondi. 

La settima tappa del Tour de France 2016 si appresta a vivere le sue fasi più calde. I battistrada stanno infatti affrontando il primo Gpm di giornata, quello di Cote de Capvern, che in realtà è un falsopiano, proposto comunque come Gpm di quarta categoria. La prima grande frazione di alta montagna di questa edizione della corsa a tappe più famosa al mondo ha visto i 198 corridori dar vita a una partenza molto vivace. Tanti attacchi e una media oraria pazzesca nelle prime ore di corsa. Sagan e Cavendish in forma si danno battaglia per la conquista della maglia verde, da ieri non più indossata da Sagan ma dal britannico. La situazione attuale vede una trentina di atleti in fuga con 4 minuti e 10 secondi di vantaggio sul resto del gruppo quando mancano 45 chilometri all’arrivo. Il gruppo è in costante recupero. Intanto la maglia gialla Van Avermaet si è inserito tra i fuggitivi. Questa scelta dovrebbe garantirgli anche per questa sera la maglia più importante del Tour. Nibali intanto passa per primo al Gpm, guadagnando un punto per la maglia a pois.

La settima tappa del Tour de France 2016 sembra aver trovato una situazione stabile. Dopo il brillante inizio che ha visto una serie di corridori attaccare e rispondere, portando la prima ora a quasi 50 Km/h di media. La situazione attuale vede una ventina di corridori in fuga con 5 minuti e 40 secondi di vantaggio quando mancano 80 chilometri all’arrivo. L’impressione è che il gruppo abbia deciso di non concedere ulteriore spazio, almeno per il momento. Ottima scelta intanto del belga Van Avermaet. La maglia gialla si è inserito tra i battistrada così da blindare almeno per oggi la vetta della classifica generale. Almeno che Quintana e Froome non decidano di rompere gli indugi verso il finale di corsa. Chissà, comunque nel dubbio Froome ha piazziato un uomo della Sky in fuga, Kiryenka. Anche Nibali e Cancellara sono presenti nel gruppo di fuga. In questo momento i fuggitivi sono complessivamente 29. Tra di loro è presente anche Stuyven, fino a pochi giorni fa maglia a pois.

E’ stato un inizio decisamente vivace quello della settima tappa del Tour de France 2016. Ritmi elevati che portano inizialmente dodici corridori in testa alla corsa. Il restante del gruppo però ha subito spinto per evitare di perdere contatto. Tra questi Sagan e Cavendish che probabilmente si daranno battaglia nei pressi del traguardo volante di Sarrancolin, posto al chilometro 137. In questo momento i dieci battistrada si sono fatti raggiungere da un’altra decina di uomini componendo un gruppo di circa ventidue unità in testa alla corsa. Tra questi c’è anche il vincitore del Giro 2016, Vincenzo Nibali. Anche Cancellara della Trek Segafredo è dentro al gruppo trainante. Intanto la maglia gialla Van Avermaet ha deciso di insersi nella fuga. Così facendo dovrebbe mantenere la maglia gialla e allo stesso tempo incrementare il margine. Probabilmente Froome e Quintana non risponderanno all’azione del belga.

La settima tappa del Tour de France 2016 è iniziata da più di un’ora. Ritmi molto alti fin dall’avvio con numerosi attacchi che rendono vivace la corsa fin da subito. Sagan e Cavendish particolarmente aggressivi fin da subito, entrambi in lotta per la maglia verde. Attualmente troviamo 10 battistrada: Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale), Paul Martens (LottoNL – Jumbo), Fabian Cancellara (Trek – Segafredo), Oliver Naesen (IAM Cycling), Sebastian Langeveld (Cannondale – Drapac), Kristijan Durasek (Lampre – Merida), Jurgen Roelandts (Lotto Soudal), Paul Voss (Bora – Argon18), Stephen Cummings (Dimension Data) e Pierre-Luc Perichon (Fortuneo – VitalConcept). Al loro inseguimento tre atleti, tra cui Boasson Hagen e Sagan. In totale abbiamo circa 22 uomini al comando. Il gruppo restante è distaccato di un minuto e mezzo. Partenza a fuoco dunque per questa corsa. La prima ora ha fatto registrare un media di 49,7 km/h.

La settima tappa del Tour de France 2016 è iniziato poco fa con partenza da L’Isle-Jourdain. Ritmi molto alti con tanti attacchi immediati che portano un gruppo di 12 unità al comando, tra cui Sagan e Cavendish, entrambi in lotta per la maglia verde. Il gruppo dei battistrada è composto da: Gorka Izagirre (Movistar), Luis Leon Sanchez (Astana), Peter Sagan (Tinkoff), Jarlinson Pantano (IAM Cycling), Mark Cavendish (Dimension Data), Ramunas Navardauskas (Cannondale – Drapac), Jeremy Roy (FDJ), Cesare Benedetti (Bora – Argon18), Alberto Rui Costa (Lampre – Merida), Nicolas Edet, Geoffrey Soupe (Cofidis), e Chris Anker Sorensen (Fortuneo – Vital Concept). Il gruppo che segue è trainato da Etixx-QuickStep e dalla Lotto Saudal. Dopo 31 chilometri dal via il vantaggio dei battistrada si attesta sui 43 secondi. Una nota tecnica a margine, quest’oggi il rifornimento alle ammiraglie verrà permesso fino a 19 chilometri dall’arrivo, ai piedi del Col d’Aspin. Tuttavia nei primi quattro chilometri di salita, i membri delle squadre potranno rifornire gli atleti a bordo strada.

E’ iniziata la settima tappa del Tour de France 2016. I 198 corridori sono partiti da L’Isle-Jourdain. L’arrivo è previsto per Lac de Payolle per un totale di 162,5 chilometri. Inizio scoppiettante, con tanti attacchi che generano un drappello di 12 unità al comando, tra cui Sagan e Cavendish, entrambi in lotta per la maglia verde. Il traguardo volante quest’oggi è posto a Sarrancolin, dopo 137 chilometri. Il gruppo dei battistrada è composto da: Gorka Izagirre (Movistar), Luis Leon Sanchez (Astana), Peter Sagan (Tinkoff), Jarlinson Pantano (IAM Cycling), Mark Cavendish (Dimension Data), Ramunas Navardauskas (Cannondale – Drapac), Jeremy Roy (FDJ), Cesare Benedetti (Bora – Argon18), Alberto Rui Costa (Lampre – Merida), Nicolas Edet, Geoffrey Soupe (Cofidis), e Chris Anker Sorensen (Fortuneo – Vital Concept). Il ritardo del gruppo è di 30 secondi, quando siamo giunti al decimo chilometro di gara.

Tra pochi minuti inizierà la settima tappa del Tour de France 2016. Si parte dall’Isle-Jourdain. Percorso di circa 162 chilometri fino al traguardo finale, previsto nella cittadina di Lac de Payolle. La frazione odierna è la prima classica di alta montagna del Tour 2016. La prima asprità arriva al 117esimo km, con Cote de Capvern dove si scalderanno i motori per 7,7 chilometri al 3,1%. Dopo un tratto pianeggiante lungo 25 km e poi finalmente si sale sul famigerato Col d’Aspin. Salita dolce all’inizio, poi via via più cattiva, con una pendenza media vicina al 7%. La tappa di ieri, ancora adatta agli sprinter, non ha visto cambiamenti nelle classifiche generali, eccezion fatta per la maglia verde che passa da Sagan a Cavendish, vincitore proprio della frazione di ieri. La gialla resta invece al belga Van Avermaet, la pois all’altro belga De Gendt. Infine la bianca, quella riservata al miglior giovane, è ancora indossata dal francese Alaphilippe.

La settima tappa del Tour de France 2016 presenta finalmente i Pirenei. Alle 13.15 si parte da L’Isle-Jourdain. Da lì in poi occorrerà pedelare per 162,5 chilometri fino al traguardo finale, previsto nella cittadina di Lac de Payolle. La frazione odierna è una classica di alta montagna con un solo vero colle nel finale. In verità al 117esimo km ci sarebbe Cote de Capvern ma è soltanto l’ennesimo falsopiano. Successivamente è previsto un tratto pianeggiante di 25 km e poi finalmente si sale sul famigerato Col d’Aspin. Salita dolce all’inizio, poi via via più cattiva. Stiamo parlando di una pendenza media vicina al 7%. Niente male come antipasto dei Pirenei. La tappa di ieri invece non ha visto grossi cambiamenti nelle classifiche generali. Soltanto la maglia verde ha cambiato padrone, passando da Sagan a Cavendish, vincitore proprio della frazione di ieri. La gialla resta invece al belga Van Avermaet, la pois all’altro belga De Gendt mentre la bianca, quella riservata al miglior giovane, è ancora indossata dal francese Alaphilippe.

Nel primo giorno del secondo fine settimana del Tour de France 2016 si approcciano i Pirenei. Tappa molto interessante quella odierna. Partenza da L’Isle-Jourdain alle 13.15, arrivo dopo 162,5 chilometri a Lac de Payolle. La settima frazione del Tour 2016 è una classica di alta montagna con un solo vero colle nel finale. E che colle. Prima però, al 117esimo km, c’è Cote de Capvern, che non è niente più che un falsopiano. Dopo, 25 km di pianura ecco il delizioso antipasto dei Pirenei, il famigerato Col d’Aspin. Archetipo della salita da Tour, l’Aspin si presenta dolce all’inizio e progressivamente sempre più cattivo, con una pendenza media vicina al 7%. L’Aspin oggi sarà affrontato per la settantatreesima volta dalla Grande Boucle. La prima fu nel 1910, quando gli organizzatori vennero definiti “assassini” da Octave Lapize, vincitore di quel Tour, per avere proposto nella stessa tappa Peyresourde, Aspin, Tourmalet e Aubisque. Eppure l’Aspin divenne subito un grande classico del Tour, tanto che fu affrontato in tutte le successive edizioni fino allo stop imposto dallo scoppio della prima Guerra Mondiale. Il primo italiano a passare per primo al Gpm fu Ottavio Bottecchia nel 1924, l’ultimo Franco Pellizotti (2009).

Oggi la settima tappa L’Isle Jourdain-Lac de Payolle del Tour de France 2016 ci darà il primo assaggio di montagne. Non sarà un tappone, ma si approcciano i Pirenei scalando nel finale il Col d’Aspin, una salita che ha fatto la storia del Tour de France. Basterebbe dire che l’Aspin oggi sarà affrontato per la settantatreesima volta dalla Grande Boucle. La prima risale al 1910, quando gli organizzatori vennero definiti “assassini” da Octave Lapize, vincitore di quel Tour, per avere proposto nella stessa tappa Peyresourde, Aspin, Tourmalet e Aubisque. Eppure l’Aspin entrò subito nel percorso abituale del Tour, tanto che fu affrontato in tutte le successive edizioni fino allo stop per la prima Guerra Mondiale. Il primo italiano a passare per primo al Gpm fu Ottavio Bottecchia nel 1924, poi ci sono riusciti anche Gino Bartali (1938), Fausto Coppi (1951), Nino Defilippis (1956), Primo Mori (1970), per due volte Claudio Chiappucci nel 1990 e 1991, Rodolfo Massi (1998), Mariano Piccoli (1999), Riccardo Riccò (2008) e Franco Pellizotti (2009), mentre l’anno scorso passò per primo l’irlandese Daniel Martin.

In attesa della partenza della settima tappa L’Isle Jourdain-Lac de Payolle del Tour de France 2016, che ci darà il primo assaggio di Pirenei con l’Aspin nel finale, è giusto celebrare chi oggi vivrà una giornata da ricordare. Stiamo parlando dell’australiano Adam Hansen della Lotto-Soudal, noto agli appassionati di ciclismo soprattutto perché è alla sua quindicesima partecipazione consecutiva a un grande giro (Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta Espana) senza nemmeno un ritiro. Oggi dunque Hansen taglierà il traguardo della trecentesima tappa consecutiva, una serie iniziata alla Vuelta 2011 (non aveva partecipato al Tour quell’anno) e che lo ha visto per due volte vincitore di tappa, nel Giro 2013 a Pescara e nella Vuelta 2014 a Cangas do Morrazo. Gli manca solo una vittoria di tappa al Tour, se ci riuscisse proprio oggi con una fuga sarebbe un’impresa che certamente entrerebbe nei libri di storia del ciclismo.

Il Tour de France 2016 ci propone oggi la sua settima tappa L’Isle Jourdain-Lac de Payolle di 162,5 km. Oggi sarà una giornata importante per l’edizione numero 103 del Tour de France, che arriva sui Pirenei. Oggi ci sarà un primo assaggio, una tappa non durissima e senza arrivo in salita, ma certamente le emozioni non mancheranno e dovremmo anche avere un primo assestamento significativo anche per quanto riguarda le posizioni in classifica. Dal punto di vista geografico naturalmente siamo nella Francia meridionale, con l’arrivo che sarà collocato nel dipartimento degli Alti Pirenei.

Andiamo allora immediatamente ad esaminare più nel dettaglio il percorso e l’altimetria della settima tappa del Tour de France 2016. La partenza avrà luogo da L’Isle Jourdain (piccola località nel dipartimento del Gers, regione Midi-Pirenei) alle ore 13.15. Nei primi 100 km del tracciato non ci sarà niente di significativo da segnalare, sostanzialmente solo qualche saliscendi mentre il gruppo pedalando si avvicina ai Pirenei; il primo assaggio ci sarà con la Côte de Capvern, un Gpm di quarta categoria posto al km 117, al termine di 7,7 km di ascesa ma alla pendenza media soltanto del 3,1%. Dopo lo scollinamento non ci sarà discesa, ma un tratto di falsopiano che ci porterà fino allo sprint intermedio, oggi posto in località Sarrancolin al km 137. Qui la tappa – ma potremmo dire l’intero Tour de France – volta pagina ed entra decisamente nel vivo: infatti pochissimi chilometri dopo inizierà la salita verso il Col d’Aspin, primo Gpm di prima categoria della Grande Boucle di quest’anno e salita mitica del Tour. Basterebbe dire che questa sarà la settantatreesima volta nella quale la corsa francese affronterà questa salita e la prima risale al lontanissimo 1910, agli albori del ciclismo e del Tour. La salita a dire il vero non è molto difficile per gli standard del ciclismo di oggi: 12 km con pendenza media del 6,5%, tuttavia bisogna tenere presente che sarà la prima vera salita e la storia insegna che spesso in questi casi succedono fatti inaspettati, perché si svela chi non ha la condizione all’altezza di quello che vorrebbe fare. Attenzione però anche alla discesa: al Gpm infatti mancheranno esattamente 7 km all’arrivo di Lac de Payolle, dunque non è escluso che qualcuno provi l’attacco anche scendendo dall’Aspin, magari il nostro Vincenzo Nibali che di certo in discesa è fra i migliori. Ultima annotazione: la discesa finirà in prossimità dell’ultimo chilometro, che sarà nuovamente in leggera salita (4% circa). Ne vedremo delle belle…

Per seguire il Tour de France 2016 ci sarà una grande copertura televisiva sulle reti Rai ed Eurosport. La diretta tv di questa settima tappa avrà inizio alle ore 13.50 su Rai Sport 1 (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dalle ore 15.00 si potrà seguire la L’Isle Jourdain-Lac de Payolle anche su Rai Tre in simulcast. Su entrambi i canali sarà visibile poi anche il Processo alla Tappa, che andrà in onda naturalmente al termine della corsa, mentre solo sul canale tematico sarà visibile l’ultima rubrica del giorno, Tour di Sera alle ore 22.50. Diretta disponibile a partire dalle ore 14.00 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium, che in serata proporrà la rubrica Il Tour di Lemond. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo la possibilità di seguire la settima tappa del Tour de France 2016 anche in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Grande Boucle: il sito www.letour.fr, la pagina Facebook Le Tour de France e il profilo Twitter @LeTour. E adesso, che lo spettacolo (ri)cominci: la parola va alla strada! (Mauro Mantegazza)