L’ottava tappa del Tour de France 2016 regala grandi sorprese in classifica. Froom del Team Sky è ora in testa con la maglia gialla sulle spalle, mentre il belga Van Avermaet si rende protagonista di un clamoroso scivolone che lo relega ora in trentaquattresima posizione in classifica generale con ben venti minuti di ritardo. Il ciclista di BMC Racing Team è infatti arrivato ottantaseiesimo nella tappa di oggi. Sale in classifica l’irlandese Martin di Etixx-Quick Tep che è arrivato secondo oggi e in generale è quarto a diciassette secondi di ritardo. Bene anche Aru che arrivato oggi sesto per l’Astana Pro Team è ora settimo in generale subito dietro a Quintana e prima dell’americano van Garderen.



L’ottava tappa del Tour de France 2016 ha confermato che l’uomo da battere in ottica maglia gialla è Chris Froome, balzato in testa alla classifica generale grazie ad una splendida azione in discesa. Ma quali sono stati gli altri stravolgimenti scaturiti dall’ottava frazione della corsa a tappe francese? Quelli principali riguardano la classifica scalatori, con il polacco Rafal Majka che da domani indosserà la caratteristica maglia a pois grazie ad un bottino di 31 punti. Alle sue spalle, distanziato di una sola lunghezza, il compagno di fuga di giornata Thibaut Pinot, ma il rivale probabilmente più insidioso per Majka a lungo termine è il terzo della classifca, Chris Froome, che già oggi si è reso protagonista di un “dispetto” nei confronti del corridore della Tinkoff in cima al penultimo Gpm e che molto spesso, negli arrivi in salita, finirà davanti.



la nuova maglia gialla, leader della classifica del Tour de France 2016 al termine del tappone pirenaico che ha profondamente cambiato l’aspetto della classifica generale dell’edizione numero 103 del Tour de France. Froome conferma di essere un campione, ma lo fa in un modo inedito per lui: infatti ha fatto la differenza nella discesa dal Peyresourde, ultimo Gpm di giornata. Il capitano del Team Sky ha allungato proprio in corrispondenza dello scollinamento e poi si è buttato a capofitto nella discesa, approfittando anche del normale attimo di rilassamento quando termina una grande salita. Nairo Quintana e Alejandro Valverde si sono lasciati sfuggire il momento decisivo e così il loro grande rivale Froome è volato via (in tutti i sensi) andando a conquistare il successo di tappa e la maglia gialla, anche grazie ai 10″ di abbuono che vengono assegnati a chi vince una tappa. Molto bene Fabio Aru, che è arrivato con il gruppetto dei migliori alle spalle del solo Froome: crescono dunque le possibilità di vedere il sardo grande protagonista per tutta la Grande Boucle.



Già grandi cambiamenti in una classifica del Tour de France 2016 in questa prima parte dell’ottava tappa, il primo dei due tapponi sui Pirenei. Parliamo naturalmente della maglia a pois, che adesso è virtualmente sulle spalle di Thibaut Pinot: il francese della Fdj, ieri pesantemente in ritardo sull’Aspin, oggi ha avuto una reazione d’orgoglio, è entrato nella fuga da lontano ed è passato per primo sia sul Tourmalet sia sulla Hourquette d’Ancizan, i primi due Gpm sui quattro in programma oggi. Per Pinot 25 punti sulla mitica ascesa Hors Catégorie e 5 sulla seconda per un totale di 30, grazie ai quali è leader virtuale della classifica che identifica il miglior scalatore del Tour de France. In entrambe le occasioni il secondo posto è andato al polacco Rafal Majka, che ha raccolto 23 punti e potrebbe ancora superare Pinot se raccogliesse più punti di lui su Val Louron e Peyresourde: ne vedremo delle belle, per il successo di tappa, per la maglia gialla ma anche per la maglia a pois…

Giornata importante per la classifica del Tour de France 2016, l’abbiamo già detto ed è normale dal momento che si tratta del primo di due tapponi previsti sui Pirenei. Se ad esempio sul Tourmalet si è già staccato Greg Van Avermaet, che farà dunque fatica a difendere la maglia gialla, simbolo del primato nella classifica generale, di certo tante altre emozioni arriveranno sui prossimi tre Gpm. Tuttavia c’è una graduatoria che oggi e anche domani dovrebbe cambiare pochissimo: parliamo naturalmente della classifica a punti, contraddistinta dalla maglia verde e terreno di caccia preferito da parte dei velocisti. Infatti il primo posto è occupato da Mark Cavendish con 204 punti, seguito da Marcel Kittel a quota 182 e da Peter Sagan che di punti alal partenza ne aveva 175 ma adesso è a 177. Il piccolo guadagno dello slovacco si deve al quattordicesimo al traguardo volante di giornata che gli ha portato appunto due punti. Impensabile però che aggiunga altri punti sul traguardo di Bagneres de Luchon, quindi questo dovrebbe essere per oggi l’unico cambiamento nelle prime posizioni della classifica a punti. 

Oggi la classifica del Tour de France 2016 sicuramente cambierà volto, ma non è detto che cambierà la maglia gialla. C’è grande attesa per capire se il belga Greg Van Avermaet riuscirà a resistere agli attacchi dei big sulle quattro grandi salite dei Pirenei che ci attendono oggi: di certo non potrà resistere per tutto il Tour, ma bisognerà scoprire fino a quando riuscirà a conservare il simbolo del primato in classifica. Ieri la neutralizzazione dei tempi a 3 km dall’arrivo per il pasticcio della ‘flamme rouge’ non lo ha certamente agevolato: infatti sul traguardo avrebbe guadagnato 1’25” sul gruppo grazie a una nuova fuga, invece si è dovuto accontentare dei 40″ che aveva 3000 metri prima – d’altronde sarebbe stato favorito lui, se la giuria non avesse deciso così. La sua maglia gialla è comunque solida, avendo 5’50” di vantaggio su Adam Yates (un altro beneficiario delal neutralizzazione), poi in un fazzoletto di pochi secondi tutti gli altri big, che però dovranno infliggergli sei minuti di ritardo per scavalcarlo già oggi.

Oggi sarà una giornata molto importante per la classifica del Tour de France 2016: questo vale innanzitutto per la classifica generale, visto che affrontiamo un tappone con quattro difficili salite dei Pirenei dove ci attendiamo grandi emozioni da parte dei big mentre la maglia gialla Greg Van Avermaet dovrà pensare a difendersi, tuttavia i tanti prestigiosi Gpm previsti oggi, a partire dal leggendario Tourmalet e poi anche Hourquette d’Ancizan, Val Louron-Azet e Peyresourde, lasceranno sicuramente il segno anche sulla classifica della maglia a pois, che ne sarà rivoluzionata. Al momento troviamo ancora al primo posto Thomas De Gendt con 13 punti e al secondo posto proprio Van Avermaet con gli stessi punti ma meno Gpm vinti, mentre terzo a quota 10 c’è l’eroe della tappa di ieri, cioè il britannico Steven Cummings, tuttavia già sul Tourmalet ci saranno più punti in palio di quelli dell’attuale maglia a pois, dunque possiamo certamente affermare che stasera indosserà la prestigiosa casacca chi saprà fare meglio sulle quattro salite in programma oggi.

Importanti novità da segnalare per quanto riguarda la classifica del Tour de France 2016. Novità che si devono alla neutralizzazione della corsa a 3 km dall’arrivo, a causa del crollo della ‘flamme rouge’ che identifica l’ultimo chilometro delle tappe. Ne aveva fatto le spese soprattutto Adam Yates, che era ancora davanti al gruppo e invece aveva visto vanificato il suo allungo: la ricompensa per il britannico della Orica-BikeExchange è arrivata con la decisione della giuria, che considerando la situazione ai -3 km dall’arrivo gli ha dato 7″ di vantaggio sul gruppetto con tutti i migliori della classifica. Yates aveva 6″ di ritardo da Julian Alaphilippe in classifica e così ecco il sorpasso per un solo secondo, che significa piazza d’onore dietro alla maglia gialla Greg Van Avermaet nella generale e soprattutto che oggi sarà proprio Yates a indossare la maglia bianca di leader della classifica dei giovani, primato soffiato proprio ad Alaphilippe.

Il Tour de France 2016 vive oggi la sua ottava tappa avendo come leader della classifica generale sempre il belga Greg Van Avermaet. Sarà dunque il corridore della Bmc a indossare il simbolo del primato in classifica del Tour de France anche nel corso della Pau-Bagners de Luchon, l’attesissimo tappone sui Pirenei con quattro salite molto difficili, fra le quali il leggendario Tourmalet per proseguire poi con Hourquette d’Ancizan, Val Louron-Azet e infine il Peyresourde.

Anzi, ieri Van Avermaet ha pure smentito una regola non scritta del ciclismo, quella secondo la quale il leader della classifica generale di una corsa a tappe non va in fuga da lontano. Il belga ci è riuscito ed è stato premiato dal guadagno di ulteriori 1’25” di vantaggio su tutti gli inseguitori più pericolosi. Certamente non potrà comunque vincere il Tour de France, tutavia con questo margine rafforzato potrebbe sopravvivere meglio del previsto almeno ai Pirenei, anche se va tenuto conto del fatto che anche domani ci sarà un altro durissimo tappone. Pensando però un giorno alla volta, è chiaro che aumentano le possibilità di vedere Van Avermaet in maglia gialla almeno ancora questa sera.

In seconda posizione c’è ancora il francese Julian Alaphilippe, il cui ritardo dalla vetta è però adesso di 6’36”: un vantaggio che potrebbe anche bastare a Van Avermaet, anche se molto dipenderà da dove si accenderà la battaglia. Nello spazio di pochi secondi da Alaphilippe ci sono tutti i pretendenti al podio finale di Parigi: ricordiamo allora che a 6’38” troviamo Alejandro Valverde in virtù dei secondi di abbuono ottenuti domenica a Cherbourg, a 6’39” ecco Joaquim Rodriguez mentre a 6’42” troviamo quasi tutti gli altri nomi di spicco, a cominciare da Chris Froome e Nairo Quintana, i due uomini più accreditati per il successo finale che da oggi dovranno iniziare a svelare le proprie carte, ma anche il nostro Fabio Aru, che per ora sta facendo tutto per bene nella sua prima partecipazione alla Grande Boucle. Chi è uscito pesantemente sconfitto dalla tappa di ieri è invece Thibaut Pinot, l’unica vittima illustre dell’Aspin: adesso il francese è a 9’39” da Van Avermaet, cioè a circa tre minuti da quelli che dovevano essere i suoi avversari diretti.

Sospiro di sollievo invece per Alberto Contador, che è riuscito ad arrivare nel gruppo comprendente tutti i migliori, tranne appunto Pinot: il suo ritardo continua ad essere di 1’21” da Froome, Quintana e Aru, dunque la situazione dello spagnolo non è ideale ma certamente appare in miglioramento e non si può certo escluderlo dalal battaglia per il podio. Bella invece la reazione d’orgoglio di Vincenzo Nibali che abbiamo ammirato ieri, ma è chiaro che il Tour de France dello Squalo ha ormai due scopi: aiutare Aru e migliorare la condizione in vista delle Olimpiadi, magari cercando un successo di tappa con altre azioni simili a quella di ieri.

Facciamo adesso una panoramica anche sulle altre graduatorie. Per qualche giorno diventeranno dei comprimari i campioni degli sprint che stanno lottando per la maglia verde della classifica a punti, che attualmente vede al primo posto Mark Cavendish davanti a Marcel Kittel e Peter Sagan: per loro sui Pirenei l’obiettivo fondamentale è naturalmente quello di rimanere all’interno del tempo massimo e cercare di conservare le forze per le prossime tappe adatte alle loro caratteristiche, magari pungolati proprio dal pensiero di conquistare questa maglia. Discorso ovviamente opposto per quanto riguarda la classifica Gpm: la maglia a pois è ancora sulle spalle del belga Thomas De Gendt, perché ieri tutto sommato c’era solo il Col d’Aspin. Oggi e domani invece ci saranno talmente tante salite da perdere il conto e già dal primo Gpm di oggi – il Tourmalet, tanto per gradire il primo Hors Catégorie del Tour 2016 – la graduatoria degli scalatori potrebbe assumere un volto completamente diverso. Infine la maglia bianca che è il simbolo della classifica riservata ai giovani (nati dal 1 gennaio 1991 in poi): qui ieri non ci sono state novità perché il leader continua ad essere il francese Julian Alaphilippe, secondo nella generale ma primo nella graduatoria riservata agli Under 25. Anche in questo caso però già questa sera molto potrebbe cambiare: i Pirenei ci attendono…

1. Chris Froome (Gbr, Sky) in 39h13’04”

2. Adam Yates (Aus, Orica-BikeExchange) a 16″

3. Joaquim Rodriguez (Spa, Katusha) s.t.

4. Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step) a 17″

5. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 19″

6. Nairo Quintana (Col, Movistar) a 23″

7. Fabio Aru (Ita, Astana) s.t.

8. Tejay Van Garderen (Usa, Bmc) s.t.

9. Romain Bardet (Fra, Ag2R-La Mondiale) s.t.

10. Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo) s.t.