Anche Fulvio Collovati ha detto la sua sulla cessione del Milan e sulla situazione di stallo che si sta vivendo in via Aldo Rossi. Legato al mondo rossonero (ha giocato un totale di 12 anni con la maglia del Milan, tra giovanili e prima squadra), lex difensore, oggi commentatore tv, ha posto laccento in particolare sulla posizione di Vincenzo Montella e sullo strano ruolo che il nuovo tecnico del Milan si trova oggi a vivere. E sempre importante quello che dice lallenatore ha detto Collovati ma quanto conta oggi Montella allinterno della società? Cè un problema societario che va definito. Sono parole chiare: in questo momento ogni discorso tecnico e di mercato, di disposizioni tattiche e richieste di acquisti, passano in secondo piano di fronte a una transizione societaria in pieno svolgimento e non ancora avvenuta. Montella sta lavorando bene secondo Collovati, ma per il momento il suo apporto alla squadra è sub-judice per colpe non sue. Stesso motivo per il quale tutte le disamine sul mercato sono bloccate: Su Carlos Bacca possono dire quello che vogliono ha rimarcato Collovati ma il Milan deve vendere e quindi difficilmente il colombiano resterà in rossonero.



Si parla ancora della cessione del Milan come di un evento che deve ancora succedere, che non si sa quando avrà una sua fine e che assume contorni sempre più misteriosi. La pensa così anche Marco Bucciantini, giornalista de LUnità e opinionista tv, che ha detto la sua sulla situazione definendola sconcertante. Bucciantini esprime quello che è il pensiero di molti: la cessione del Milan sembrava un capitolo chiuso e sembrava che fosse la nuova proprietà a occuparsi del mercato. Ora invece non si sa se il closing avverrà ad agosto piuttosto che a Natale. Il che comporta le difficoltà nel fare mercato, che si uniscono a una politica che negli ultimi anni ha puntato poco sulle cessioni creando dunque un sistema che ora fatica a uscire dal suo circolo vizioso. Per il giornalista comunque la fase di stallo in seno alla società è la stessa che si era creata la scorsa estate, con lattesa spasmodica per quel Mr. Bee che ha poi fatto perdere le sue tracce.



Con la cessione del Milan ferma e in attesa che la cordata cinese completi la stesura del nuovo contratto preliminare, si sprecano i commenti riguardo il buon esito di una trattativa che dovrà segnare il passaggio di proprietà. Pareri non esattamente positivi: uno di questi arriva da Luca Saudati, attaccante cresciuto nelle giovanili rossonere e con cui ha fatto lesordio in Serie A. Mi sembra tutto poco chiaro ha confidato lex calciatore ai microfoni di TuttoMercatoWeb. Saudati in particolare apre allipotesi che i continui rinvii nella firma del contratto possano nascondere qualche difficoltà che le due parti non vogliono rivelare; si parla da mesi della trattativa, eppure non si arriva mai alla conclusione. Un peccato, perchè ad andarci di mezzo sono la squadra, lallenatore e i tifosiche da anni aspettano che il Milan torni nelle zone alte dalla classifica. La situazione condiziona anche il calciomercato e per il momento, con la squadra che Vincenzo Montella ha a disposizione, il Milan è dietro il sesto posto. Uno scenario pessimistico quello di Saudati, eppure in questo momento molto vicino alla verità.



Per il momento la cessione del Milan è bloccata, e da più parti filtra una sorta di pessimismo circa il buon esito della trattativa. O meglio: la certezza che il passaggio di proprietà avverrà cè, ma al momento ci si chiede quando verrà apposta la firma sul contratto preliminare. E anche il pensiero di Pietro Mazzara, editorialista di Milan News: per lui è fondamentale che Fininvest e la cordata cinese chiariscano quali sono i reali intenti. Nessuno vuole mettere i soldi per il mercato ha detto, rimarcando il fatto della paura di perdere i soldi che verrebbero messi per la campagna acquisti qualora la firma dovesse saltare. Per Mazzara però è importante che le due parti siano chiare, soprattutto per rispetto verso il tifoso del Milan che non merita di farsi il fegato marcio ogni giorno. E intanto, a fare le spese di questa situazione di stallo è la squadra: dopo la sconfitta contro il Liverpool Vincenzo Montella ha dichiarato lavoro con quello che ho, una frase che nasconde il malumore per una campagna acquisti che non riesce a decollare.

Dovrà finanziare nuovamente il mercato del Milan? Lipotesi, allinterno della trattativa per la cessione della società rossonera, prende sempre più corpo. Lo scrive la Gazzetta dello Sport: inizialmente si era pensato che la cordata cinese pronta a rilevare il Milan si facesse carico degli investimenti per la campagna acquisti fin dallestate. Si è presto capito come lipotesi fosse peregrina, ma se non altro la cordata si era detta pronta a stanziare 15 milioni di euro per le operazioni in entrata. Non una grande somma ma certamente un inizio, da rimpinguare con qualche cessione illustre. Tuttavia la firma del contratto preliminare non è ancora arrivata, e adesso si parla di fine agosto: in uno scenario simile i cinesi non avrebbero nemmeno il tempo materiale per girare le finanze al Milan, e dunque se ne riparlerebbe a gennaio. Lennesimo contrattempo in una situazione che non si sblocca: il presidente Berlusconi dunque potrebbe essere nuovamente costretto a pagare di tasca propria i giocatori che dovranno aumentare il livello della rosa a disposizione di Vincenzo Montella, a margine delle cessioni che il Milan non è ancora riuscito ad effettuare (se non quella di Jeremy Menez al Bordeaux).

Continua lo stallo sulla cessione del Milan. Al momento è tutto fermo, come stiamo raccontando da giorni: la firma del contratto preliminare è stata continuamente rinviata, ora si parla di fine agosto come deadline ultima. La cordata cinese sta lavorando alla stesura della nuova bozza di accordo, da modificarsi dopo che gli imprenditori e Fininvest hanno deciso una cessione del 100% delle quote; il problema è che questo stallo blocca il mercato e, nota non certo marginale, sta causando la perdita della pazienza dei tifosi, che si è espressa in una manifestazione della curva ad Arcore nella scorsa settimana. PianetaMilan.it ha lanciato un sondaggio, raccogliendo tutte le perplessità e i punti oscuri della cessione come le note positive che tecnicamente ne dovrebbero uscire: latmosfera non è serena, se è vero che per il 73% dei sostenitori rossoneri la cordata cinese avrebbe come interesse soltanto quello di guadagnare sfruttando il Milan come veicolo per gli affari. Il restante 27% è invece convinto che Steve Zheng e i suoi collaboratori abbiano tutte le intenzioni di investire nella società, ma prima debbano essere in possesso di tutte le garanzie. Il clima insomma non è dei più sereni; il Milan in questo momento si trova in un limbo, schiacciato tra il desiderio di voltare pagina e tornare a investire per migliorare la squadra e limpossibilità di attuare le strategie necessarie per farlo.

La cessione del Milan è un tema di attualità ormai da aprile. Tuttavia tra ritardi e imprevisti la firma del contratto preliminare, che sarebbe dovuta avvenire in tempi brevi, è stata continuamente posticipata e ora si è fissata come deadline la fine di agosto. Un problema per i rossoneri: la cordata cinese sta lavorando sulla messa a punto del contratto e dalle parti continua a filtrare un certo ottimismo, ma intanto Adriano Galliani si trova a fare mercato in un clima surreale, con gli imprenditori asiatici che non intendono stanziare somme per la campagna acquisti fino a che non sarà tutto nero su bianco. In questa situazione migliorare la rosa a disposizione di Vincenzo Montella non è semplice, e tutti gli obiettivi stanno sfuggendo di mano. Non cè nemmeno il paracadute Fininvest: troppo recente lo scotto di unestate fa, quando la holding stanziò una grossa somma per il mercato confidando nellacquisizione di Mr. Bee. Il fantomatico tycoon sparì dai radar e il Milan si ritrovò al punto di partenza; oggi non si vuole ripetere lo stesso errore e si attende che il contratto sia firmato, ma intanto la stagione inizierà senza che la società rossonera sia passata dalle mani di Silvio Berlusconi a quelle della cordata cinese.

In casa Milan regna solo la confusione a circa venti giorni dall’inizio del campionato con un calciomercato che non è riuscito ancora a sbloccarsi nonostante sia aperto da circa un mese. La firma del preliminare per la cessione del Milan continua a slittare, e la campagna acquisti è nelle mani di Fininvest che allo stesso tempo non vuole fare grandi investimenti e dovrà finanziarsi con qualche cessione, come quella di Bacca. C’è bisogno di avere nelle casse 30 milioni di euro, una cifra che non dovrà essere poi reinvestita su un giocatore solo ma almeno su quattro o cinque innesti che dovranno fare comodo a Montella sin dalla prima giornata di campionato contro il Torino. La cordata cinese e Silvio Berlusconi non hanno ancora comunicato la data della firma preliminare sul contratto per la cessione delle quote di maggioranza rossonere, Galliani deve cercare di finanziare il mercato attraverso la cessione di Bacca.

Un altro giorno è passato e la cessione del Milan non è avvenuta. Ormai i tifosi tengono il conto: la firma del contratto preliminare sembrava una formalità e invece si è trasformata in un lungo, lunghissimo processo che non vede ancora una fine, e forse nemmeno una data utile per mettere nero su bianco. Si è parlato di fine agosto per la cessione del Milan e Silvio Berlusconi ha provato a rassicurare i sostenitori rossoneri, ma è chiaro che la situazione stia assumendo contorni quasi grotteschi. Anche perchè da più parti continuano a far trapelare ottimismo. Lo ha riportato anche Fabio Ravezzani, il direttore di Telelombardia, che ha puntato laccento proprio sul gioco delle parti in questa telenovela sulla cessione del Milan: Per Berlusconi, chi ha sempre problemi è la cordata cinese. Per i cinesi invece è lui a cambiare sempre idea. Dove sta la verità? Forse nel mezzo, dice Ravezzani, che al di là del gioco di scaricarsi il barile sottolinea come il Milan abbia bisogno, ora più che mai, di un grande imprenditore ambizioso. Per il direttore insomma la cordata lascia il tempo che trova: Non si va mai lontano, se cade uno cadono tutti. I tifosi devono preoccuparsi nuovamente? Staremo a vedere quello che succederà; si attendono i fondi che il gruppo cinese dovrebbe stanziare sul calciomercato, ma fino a che non avverrà la firma del contratto preliminare sulla cessione del Milan gli imprenditori pronti a rilevare il Milan non interverranno con i loro fondi non volendo rischiare. Berlusconi attende, come attendono i tifosi e come attendiamo tutti; oggi si apre un altro giorno senza la firma.

Nessuna novità sulla cessione del Milan: solo tanti, troppi dubbi circa una firma, quella del contratto preliminare, che sarebbe dovuta avvenire mesi fa e che invece non è ancora arrivata. Gettando il tutto in una nube di incertezza e malumore. Silvio Berlusconi sta dalla parte dei tifosi e attende novità, gli intoppi sembrano riguardare più che altro la parte cinese. Dalla quale traspare ottimismo: si fa riferimento a ritardi di natura burocratica, ma il punto è che il Milan rientrerà il prossimo venerdì dalla tournée degli Stati Uniti e per allora la firma sul contratto non ci sarà ancora. Cessione Milan posticipata alla seconda metà di agosto, poi a Ferragosto, poi a fine mese: ormai è una continua rincorsa alla data giusta, che non arriva mai. Cosa succederà adesso? Dipende, ma per il momento laria che si respira dalle parti di via Aldo Rossi non è affatto buona. 

Si ragiona ancora sulla cessione del Milan e si attende la firma del contratto preliminare con la cordata cinese; ormai però è passato tanto, troppo tempo da quando si disse per la prima volta che la chiusura preliminare era alle porte. Così tifosi (che hanno manifestato ad Arcore) e addetti ai lavori vedono ora di cattivo occhio il rinvio delle firme che, pare, potrebbe protrarsi anche a fine agosto. Carlo Nesti, storico giornalista, ha scritto su TuttoMercatoWeb rivolgendosi direttamente a Silvio Berlusconi. Il presidente del Milan nei giorni scorsi aveva cercato di rassicurare tutti i sostenitori rossoneri, affermando come la loro attesa fosse anche la sua; Nesti però lo ha esortato a non parlare più del bene del Milan e di come lo stia attuando. Questo ritardo è un suicidio scrive il giornalista, ed è chiaro il riferimento a un calciomercato che non può decollare fino a quando non ci sarà se non altro la firma del contratto preliminare. Il Milan non ha ancora chiuso con i cinesi e ora la stagione 2016-2017 rischia di partire con forte ritardo.

Non sono buone le notizie che riguardano la cessione del Milan. Come abbiamo già scritto, il problema sembra essere di natura burocratica, ovvero ci vuole il tempo necessario per riformulare la bozza di accordo e in questo senso Nicholas Gancikoff ha fatto sapere che il fondo Gsr sta ridisegnando la struttura societaria per essere conforme alla legislazione cinese; la Gazzetta dello Sport rilancia con lindiscrezione secondo cui le firme del contratto preliminare potrebbero slittare addirittura a fine agosto. Fininvest, che un anno fa aveva stanziato 150 milioni di euro nellattesa che Mr. Bee rilevasse le quote di maggioranza, è impaziente: la holding, come ha riportato il Corriere della Sera, non ha più intenzione di finanziare il calciomercato della società che sta per vendere e per questo motivo preme per chiudere laccordo quanto prima. Tuttavia, le sensazioni sono ancora positive: i nomi che sono emersi, ovvero quelli di Zheng Jianming – sarebbe lui il capo della cordata cinese – e Sonny Wu, sono dati per credibili. Adesso si tratta soltanto di aspettare le firme, per chiudere la lunga telenovela. 

Il Milan vive una situazione piuttosto particolare in seguito alla cessione che presto diventerà realtà. Una situazione che però negli ultimi mesi è stata rinviata diverse volte. Ne ha parlato Giuseppe La Scala, avvocato, ai microfoni di Libero. Il Presidente dell’APAC del Milan ha sottolineato: “E’ un’affare da quasi un miliardo e non può non passare anche dai successi. I cinesi sanno questo e investiranno. Non siamo di fronte alla pantomima vista con Mr.Bee. Cosa serve ancora? Sicuramente Paolo Maldini e i senatori. Se i futuri proprietari sono svegli e lungimiranti offriranno immediatamente un posto all’ex capitano e bandiera rossonera. Magari potrebbe fare il direttore sportivo. Si può riconquistare il popolo del club meneghino solo curando l’immagine e la forma di questo”.

Non ci sono sviluppi nella cessione del Milan. Le voci ufficiali della trattativa, ovvero Fininvest e la cordata cinese che deve rilevare le quote della società rossonera, lasciano intendere che non ci siano problemi; in realtà gli imprenditori asiatici – lo scrive la Gazzetta dello Sport – hanno chiesto altro tempo per completare la documentazione e, come sappiamo, la firma del contratto preliminare arriverà intorno a Ferragosto (ieri si è parlato del 16 agosto come possibile data). Continui rinvii e ritardi; la curva del Milan ha inscenato una manifestazione ad Arcore facendosi ricevere a Villa San Martino e ha ricevuto qualche risposta circa lo slittamento della firma. Tra le quali, il fatto che il contratto andasse rielaborato in seguito alla modifica delle quote che i cinesi devono acquisire (prima era l80%, adesso si parla della totalità del Milan). La realtà potrebbe essere diversa: si parla di ipotesi e non fatti conclamati, ma cè la possibilità che i cinesi abbiano preso tempo perchè al momento non dispongono della somma necessaria da versare nelle casse di Fininvest, e dunque debbano ancora assemblare il denaro. Sia come sia, la firma non è ancora arrivata e questo ovviamente rende difficile operare in sede di mercato.

La cessione del Milan è uno dei tormentoni dell’estate 2016: purtroppo per i tifosi questo tema ha sostituto quelli più tradizionalmente agostani, legati alle trattative e ai colpi di calciomercato. Al momento però acquisti e cessioni sono ridotti alle ‘Gallianate’, se l’amministratore delegato ci può passare il termine, ovvero i colpi low cost se non proprio a parametro zero. In questo caso si potrebbe aprire una parentesi, poiché dalle news circolate settimana scorsa sembra che i cinesi abbiamo messo becco anche nell’area tecnica, bloccando l’ingaggio del terzino spagnolo Alvaro Arbeloa. In ogni caso, l’obiettivo principale sia di Sonny Wu e soci che di Silvio Berlusconi e Fininvest è quello di completare la cessione del Milan al più presto. Gli ultimi sette giorni non hanno portato buone notizie al riguardo, ed anziché accelerare la trattativa per la cessione del Milan ha subito un altro rallentamento richiesto dagli acquirenti orientali. Le parti però sono sempre al lavoro, come ha confermato il giornalista del Corriere dello Sport Pasquale Campopiano che ha parlato di un nuovo incontro fissato per domani, lunedì 1 agosto 2016. Previsti quindi nuovi contatti tra i rappresentanti del Milan e quelli cinesi: il gruppo capitanato da Sonny Wu ha chiesto più tempo per la sistemazione di dettagli burocratici, relativi allo spostamento in Italia dei consistenti fondi necessari per la cessione del Milan. Nel frattempo, come si è ribadito negli ultimi giorni, l’appuntamento per la firma preliminare è slittato alla seconda metà di agosto, mentre quello per il definitivo e sospirato closing si verificherà -salvo ulteriori imprevisti- in autunno. Se più o meno inoltrato lo dirà solo il tempo.