A pochi passi dalle Olimpiadi Rio 2016 continuano i ritiri che stanno minando i tabelloni de torneo di tennis. Un torneo che ha già perso pezzi pregiati: da Roger Federer, che ha rinunciato per poter allungare la sua carriera (non ha recuperato dalloperazione al menisco) a Maria Sharapova fermata per doping la scorsa primavera, arrivando a Simona Halep frenata dal timore di contrarre il virus Zika e passando per Victoria Azarenka (maternità) e Belinda Bencic, la cui stagione fino a qui è stata costellata di problemi fisici. Lultima della lista è Dominika Cibulkova: la slovacca, già finalista agli Australian Open di due anni e mezzo fa, soffriva da tempo di un problema al piede. Nettamente sconfitta nella Coupe Rogers di Montréal (da Eugenie Bouchard, 2-6 0-6), la Cibulkova ha dovuto rinunciare alle Olimpiadi per preservare il resto del 2016. Avrebbe partecipato per la terza volta consecutiva ai Giochi (sempre eliminata al terzo turno), invece ora la Federazione slovacca di tennis chiederà alla ITF di sostituire la sua migliore giocatrice con Kristina Kucova, ventiseienne di Bratislava che, arrivata dalle qualificazioni, ha centrato unincredibile semifinale nel Premier V del Canada venendo poi eliminata da Madison Keys.



Le Olimpiadi Rio 2016 che stanno per cominciare vivono anche qualche storia difficile, nascosta tra un mare di bandiere e sorrisi, lo spirito decoubertiniano e gli atleti che arrivano in Brasile pronti a gareggiare. E il caso della Palestina: uno stato che meriterebbe un capitolo a parte solo per descriverlo e che, limitandoci alle Olimpiadi, è invitata dal 1996 – insieme ad altri Paesi – pur non avendo i requisiti per partecipare (Mary al-Atrash, che gareggia nei 50 stile femminili, è 4 secondi oltre il tempo utile per la qualificazione). Il capo delegazione Ghayda Abu Zayyad ha inviato una lettera di denuncia al Cio spiegando la situazione grottesca: i sei atleti che la rappresenteranno in Brasile sono arrivati a Rio de Janeiro, ma lequipaggiamento è rimasto bloccato alla dogana di Israele. Non sappiamo come fare è linvocazione palestinese: gli atleti sono sbarcati con un paio di magliette a testa per allenarci e luniforme da podio. Mancano la bandiera (saremo costretti a cucirne una da soli) e le divise da gara; un fatto non nuovo questo, già nel settembre 2014 il calciatore Peto Kettlun, di origini cilene, aveva denunciato come i materiali da gioco fossero oggetto di lunghe contrattazioni alla frontiera israeliana prima di passare nei territori palestinesi. Ora la situazione si ripete.



Le Olimpiadi Rio 2016 si avvicinano, e con esse anche le previsioni degli esperti su chi vincerà i Giochi e quante medaglie arriveranno per le varie nazioni. Sports Illustrated, autorevole rivista a stelle e strisce, ha tracciato un personale bilancio: gli Stati Uniti dovrebbero dominare il medagliere, ci si aspetta un totale di 104 podi con 45 ori, davanti a Cina e Gran Bretagna. I cinesi, 88 medaglie in previsione, sarebbero in crescita (+3) rispetto allultima edizione dei Giochi, calerebbero di 12 medaglie invece i britannici che pagherebbero lo scotto di non essere in casa. Calo come quello che ci si aspetta dalla Russia che, colpita dallo scandalo doping, è data in previsione con 59 medaglie al collo contro le 82 che aveva conquistato quattro anni fa. E lItalia? LItalia, per Sports Illustrated, vincerà 20 medaglie con sei ori: rimarrebbe nella Top Ten del medagliere ma sarebbe in calo rispetto a Londra 2012, quando portò a casa 28 podi. Non solo: 20 medaglie sarebbero un bilancio negativo anche rispetto allobiettivo fissato dal Coni che, come abbiamo visto, si aspetta che lItalia centri almeno 25 podi. 



una delle atlete di punta della spedizione italiana alle Olimpiadi Rio 2016. La tuffatrice bolzanina, 31 anni, si prepara a quella che dovrebbe essere lultima rassegna a cinque cerchi della sua carriera, salvo ripensamenti che potrebbero sempre arrivare. Lobiettivo dichiarato è quello di portare a casa due medaglie: gareggerà nel trampolino da 3 metri che nel sincro (in coppia con la fidata Francesca Dallapè), competizioni in cui a Londra 2012 è giunta quarta tra lacrime e frustrazione. Ho un buon presentimento e spero di chiudere in bellezza ha raccontato Tania allAnsa. Sarà lultima Olimpiade con Francesca ha ribadito la tuffatrice, che però non si abbandona alla tristezza ma anzi vuole godere al 100% questi momenti che sono speciali nella vita di unatleta. Sicuramente, quando avremo smesso, questi giorni ci mancheranno. Come lei mancherà a noi, a tutto il popolo italiano che sogna altre imprese: Tania Cagnotto è pronta a far sollevare nuovamente la bandiera italiana sul podio di Rio de Janeiro, non sarà facile ma se cè una che ce la può fare è proprio lei.

Le Olimpiadi Rio 2016 si avvicinano: tra i tantissimi sport che vedremo nelle due settimane dei Giochi spicca il tennis. La spedizione azzurra conta in particolar modo sul doppio femminile, con la ricomposizione della coppia Sara Errani-Roberta Vinci, e visto che la superficie su cui si gioca è la terra le possibilità dellItalia aumentano. La notizia del giorno però è la convocazione last-minute di Thomas Fabbiano: il ventisettenne di San Giorgio Jonico (provincia di Taranto) oggi è numero 113 del ranking ATP e secondo i criteri di qualificazione non sarebbe dovuto andare a Rio. Eppure, una lunga serie di infortuni e forfait gli hanno aperto le porte delle Olimpiadi. Fabbiano parteciperà al torneo di singolare, ma il ha già avviato le richieste per farlo giocare anche in coppia con Paolo Lorenzi (nel tabellone del doppio maschile ci sarà la coppia Andreas Seppi-Fabio Fognini). E stata una convocazione inaspettata a tutti gli effetti ha commentato la notizia Fabbiano, che ha rivelato di trovarsi nel deserto di Dubai quando gli è arrivata la chiamata. Mancano pochissime ore alla partenza, ma ladrenalina e lemozione sono alle stelle. Sono pronto. Fabbiano, ragionevolmente e realisticamente, non correrà per una medaglia, ma il solo fatto di essere presente in un torneo così importante è per lui un highlight in una carriera sbocciata soprattutto negli ultimi due anni.

Le Olimpiadi di Rio 2016 sono dietro langolo: tanti atleti hanno già raggiunto il Brasile e si preparano al via delle rispettive gare che per due settimane appassioneranno milioni di persone. LItalia arriva ai Giochi con la dote delle 28 medaglie conquistate a Londra 2012, peraltro lo stesso numero di quattro anni prima; il Coni ha fissato lobiettivo per il 2016 a 25 medaglie, forse mantenendo un po di prudenza. Il fatto è che la nostra squadra, che sarà capitanata dalla portabandiera Federica Pellegrini, ha tante frecce al suo arco ma poche certezze reali: ne aveva due in Alex Schwazer e Gianmarco Tamberi, ma il primo difficilmente riuscirà a ribaltare lesito dei controlli antidoping e il secondo si è infortunato dovendo rinunciare al suo sogno. Così, cè la possibilità che per la prima volta da Barcellona 1992 lItalia esca dalla Top Ten del medagliere; per rimanerci bisognerebbe vincere tra gli 8 e i 10 ori. Otto sono quelli conquistati a Londra, ma oggi le possibilità sono minori anche perchè, ad esempio, le rotazioni nel programma della scherma hanno cancellato le prove a squadre di fioretto femminile (soprattutto) e sciabola maschile, due ori praticamente certi, e in più ci sono alcuni atleti che possono puntare al podio ma difficilmente alla medaglia. Per esempio Federica Pellegrini, che ha dominato ancora una volta agli Europei ma ora si trova di fronte le americane (il fenomeno Katie Ledecki, nuovamente pronta a fare man bassa di ori) e le australiane, per esempio Vincenzo Nibali che non ha brillato al Tour de France e nella prova su strada di ciclismo potrebbe andare a podio ma, almeno in maniera scaramantica, non sembra potersi giocare il primo gradino. Abbiamo comunque tante speranze: dal fioretto femminile individuale (Arianna Errigo o Elisa Di Francisca), dalla ritmica che ha fatto benissimo a livello europeo, passando per le discipline di tiro e le due squadre di pallanuoto, che non partono come favorite ma possono sempre sovvertire il pronostico (anche se puntano maggiormente al podio che all’oro). Dovessimo arrivare a 25 medaglie resteremmo in quota con gli ultimi anni, anche se per tornare a far ascendere la nostra parabola dovremmo arrivare a 29 medaglie. Da tempo siamo in calo: da quando ad Atlanta 1996 conquistammo 35 podi non siamo mai riusciti a migliorarci dalledizione precedente.