LItalia non parteciperà alla finale femminile della 4×200 stile libero femminile. Sesto tempo in batteria per Alice Mizzau, Martina De Memme, Chiara Masini Luccetti e Federica Pellegrini: 75744 che non è sufficiente a qualificarci tra le prime otto. Abbiamo tenuto alle spalle soltanto le modeste Olanda e Slovenia; nella nostra batteria lAustralia (che ha tenuto a riposo Emma McKeon) si è presa il miglior tempo con 74924 davanti alla Russia e al Canada, mentre il Giappone che ha condotto praticamente sempre ha chiuso al quarto posto, salvando comunque la sua posizione sulla Svezia in cui Sarah Sjostrom questa volta non ha fatto miracoli. Nella seconda batteria Stati Uniti dominanti: 74777, due secondi e mezzo rifilati al tempo dellAustralia e senza Katie Ledecky. Seconda la Cina (74958), poi lUngheria di Boglarka Kapas e Katinka Hosszu. Dunque in finale avremo Stati Uniti, Australia, Cina, Russia, Ungheria, Canada, Giappone e Svezia.
Sta per iniziare la 4×200 stile libero femminile: due batterie, ciascuna con otto nazionali al via, e lItalia di Federica Pellegrini che va a caccia della finale che si disputerà nella notte. La veneziana, dopo il quarto posto nei 200 stile, ha deciso di non competere nei 100: era più che altro una sfida personale ma la grande delusione nella gara principale, unita alla stanchezza e alle strane sensazioni provate in vasca (parole sue) le hanno consigliato di puntare tutto sulla staffetta, che ha sempre onorato nel corso della carriera e che proverà ancora una volta – forse lultima – a portare in alto. Dobbiamo migliorare il settimo posto di Londra 2012, ma soprattutto dobbiamo entrare in finale: già questo non sarà affatto semplice vista la concorrenza, ma staremo a vedere quello che le nostre ragazze saranno in grado di fare nella piscina olimpica di Rio de Janeiro. Ci siamo dunque: dita incrociate e tifo per la staffetta 4×200 stile libero femminile.
Staffetta 4×200 stile libero donne: la gara alle Olimpiadi ha fatto il suo esordio soltanto ad Atlanta 1996, esattamente ventanni fa. Gli Stati Uniti vinsero loro casalingo nuotando con Trina Jackson, Cristina Teuscher, Sheila Taormina e Jenny Thompson; da allora hanno fallito soltanto una volta lappuntamento con la medaglia più prestigiosa. Nel 2000 a Sydney si imposero Samantha Arsenaul, Diana Muntz, Lindsay Benko e la Thompson; nel 2004 vinsero con record del mondo Nathalie Coughlin, Carly Piper, Dana Vollmer e Kaitlin Sandeno, la Vollmer era seconda frazionista quattro anni fa quando gli Usa vinsero un altro oro (Missy Franklin, Shannon Vreeland e Allison Schmitt le altre frazioniste). Unico flop a Pechino 2008: in vasca con Schmitt, Coughlin, Caroline Burckle e Katie Hoff le statunitensi furono solo terze (con record nazionale) alle spalle dellAustralia di Stephanie Rice, Bronte Barratt, Kylie Palmer e Linda Mackenzie, che fece registrare il record del mondo, e della Cina. La Hoff recuperò un secondo e 18 centesimi allAustralia, ma il distacco era già amplissimo; lamericana inoltre perse 34 centesimi da Jiaying Pang e non riuscì a rimontare sulla Cina per l’argento. In quelloccasione lItalia di Renata Spagnolo, Alessia Filippi, Flavia Zoccari e Federica Pellegrini fu quarta in 74976 con il record europeo, anche se a 343 dagli Stati Uniti.
Staffetta 4×200 stile libero donne: alle Olimpiadi Rio 2016 a difendere il titolo a cinque cerchi vinto a Londra 2012 sono gli Stati Uniti. Le quali quattro anni fa avevano nuotato in 74292, centrando il record olimpico e rifilando un secondo e mezzo allAustralia e quasi 5 alla Cina: una dimostrazione di superiorità evidentissima per Missy Franklin, Dana Vollmer, Shannon Vreeland e Allison Schmitt. Rispetto ad allora la Franklin è spaventosamente calata, sgonfiandosi subito dopo un avvio di carriera da superstar; è però arrivata Katie Ledecky, che a Londra era la regina delle prove su lunga distanza e quattro anni più tardi ritroviamo campionessa olimpica nei 200 stile individuali. LAustralia aveva schierato Bronte Barratt, Melanie Schlanger, Kylie Palmer e Alicia Coutts; rispetto ad allora si può permettere di aggiungere nel motore quella Emma McKeon che ieri notte ha conquistato il bronzo. Sul gradino più basso del podio era salita la Francia, con tanto di record nazionale: la compianta Camille Muffat aveva aperto la staffetta completata da Charlotte Bonnet, Ophélie-Cyrielle Etienne e Coralie Balmy. Poi Canada, Gran Bretagna e Cina; ottavo il Giappone, lItalia con Alice Mizzau, Alice Nesti, Diletta Carli e Federica Pellegrini aveva chiuso settima in 75630, tempo di quasi 4 secondi più alto rispetto a quello delle qualificazioni.
La staffetta 4×200 stile libero donne prende il via oggi alle Olimpiadi Rio 2016: si parte alle 19:31 (ora italiana) con la prima batteria mentre 12 minuti più tardi, almeno da programma ufficiale, è prevista la seconda batteria.
La finale per le medaglie sarà invece come al solito nella notte, ovvero alle 4:55 come gara che chiuderà il programma del 10 agosto. Federica Pellegrini torna in vasca dopo la delusione nei 200: il quarto posto non è stato un flop delle proporzioni di quello di Londra, ma certamente i tempi sui quali la veneziana aveva nuotato nei mesi scorsi lasciavano presagire che il bronzo fosse alla portata. Così non è stato, e adesso la Pellegrini deve spingere le sue compagne alla grande impresa di prendersi una medaglia.
Difficilissimo farlo: Stati Uniti e Australia fanno decisamente un altro sport, altre nazionali (per esempio la Cina, ma anche Francia e Olanda) sembrano avere qualcosa in più. Ad ogni modo la speranza è sempre lultima a morire, come sappiamo; sarà banale ma è così.
Volendo essere realisti, già entrare in finale sarà complicato: lItalia è inserita nella prima batteria insieme a Olanda, Russia, Australia, Svezia, Giappone, Canada e Slovenia. Ha il tempo di ingresso più basso tra queste nazionali, ma va anche detto che alcune squadre (le australiane per esempio) possono permettersi di schierare le riserve per poi mantenere le titolari in vista della finale.
Cosa che dovrebbe succedere anche oggi: difficile pensare agli Stati Uniti con Katie Ledecky in vasca per le batterie, non dopo lo straordinario oro nella gara individuale. Nella seconda batteria, a proposito, oltre alle americane strafavorite per il titolo ci sono Germania, Francia, Gran Bretagna, Cina, Spagna, Brasile e Ungheria. In vasca troveremo tanti nomi illustri: oltre alle già citate ci sono quelli di Sarah Sjostroem e Emma McKeon che ha soffiato il bronzo alla Pellegrini ieri notte.
La diretta tv della 4×200 stile libero femminile sarà trasmessa da Rai Due; il programma del nuoto alle Olimpiadi Rio 2016 dovrebbe essere appannaggio del canale principale, attenzione a possibili spostamenti su Rai Sport 1 e Rai Sport 2. Sul sito www.rai.tv sarà inoltre possibile assistere alle gare del giorno e della notte anche in diretta streaming video, senza costi aggiuntivi; ricordiamo anche le informazioni utili che arriveranno dallaccount Twitter ufficiale del Giochi, @Rio2016.