Delusione dalla sciabola maschile alle Olimpiadi Rio 2016: Aldo Montano è stato eliminato agli ottavi di finale dal russo Nikolay Kovalev. Il ventinovenne russo, campione del mondo a squadre nel 2013, ha avuto la meglio per 15-13; un incontro tirato nel quale il nostro Montano non è riuscito a operare lallungo decisivo e a cambiare marcia per prendersi la qualificazione ai quarti. Dunque per lItalia il torneo di sciabola maschile finisce qui: forse questanno abbiamo vinto meno medaglie nella scherma rispetto a quelle che erano le previsioni, ma è giusto dire che gli anni passano per tutti. Ad ogni modo la giornata in pedana non è finita: tra poco Elisa Di Francisca tornerà in pedana per cercare la finale nel fioretto.
E iniziato il torneo maschile di sciabola individuale alle Olimpiadi Rio 2016: buon esordio per Aldo Montano (siamo ai sedicesimi di finale) che si è imposto con il risultato di 15-11 sullo schermidore tunisino Farès Ferjani e si è assicurato il passaggio del turno. Diego Occhiuzzi, la medaglia dargento a Londra 2012, è invece stato eliminato: sorpreso dal vietnamita Thanh An Vu, ha ceduto con il punteggio di 15-12. Dunque il solo Montano procede nel tabellone: nel prossimo turno, gli ottavi di finale, affronterà uno tra lungherese Tamas Decsi e il russo Nikolaj Kovalek. In caso di vittoria potrebbe andare a incrociare il sudcoreano Kim Jung-Hwan, la testa di serie numero 1 del tabellone, che nel primo turno ha superato per 15-7 il cubano Yoandry Iriarte Galvez.
Si avvicina linizio del torneo di sciabola maschile individuale alle Olimpiadi Rio 2016: vale la pena ricordare che in questa specialità deteniamo largento. Era stato Diego Occhiuzzi a vincerlo a Londra, quattro anni fa: il napoletano aveva eliminato agli ottavi il connazionale – e testa di serie numero 4 del tabellone – Aldo Montano per poi liberarsi di Morehouse e del rumeno Dumitrescu. In finale però aveva nettamente ceduto allungherese Aron Szilagyi, che aveva vinto la medaglia doro; bronzo proprio a Rares Dumitrescu. In gara cera anche Luigi Tarantino, che però era stato subito eliminato dal tedesco Hartung con il risultato di 15-14. La testa di serie numero 1 del tabellone era il tedesco Nicolas Limbach: a eliminarlo era stato il russo Nikolaj Kovalev, che poi aveva perso la finale per la medaglia di bronzo.
Alle Olimpiadi di Rio 2016 è tempo di vedere in azione la scherma di Aldo Montano e Diego Occhiuzzi. Oggi 10 agosto 2016, alle 17:45 ora italiana, iniziano infatti gli scontri della sciabola individuale maschile, specialità della scherma, che porteranno alla finale in programma alle ore 1:45 del giorno 11 agosto. Gli atleti italiani, ovviamente, hanno tutte le carte in regola per poter ben figurare e conquistare una medaglia. Il livornese ha dovuto fare i conti con un infortunio alla spalla, ma ha recuperato egregiamente. Suo obiettivo dichiarato è replicare l’oro del 2004, anche se arrivare a medaglia sarebbe già un ottimo risultato con cui andare ad arricchire una bacheca foltissima. Occhiuzzi arriva invece a Rio con la consapevolezza di essere il vice-campione olimpico e di avere la grande occasione di cancellare la grande delusione patita a Londra 2012. Il campano non ha fatto una grande stagione, ma già negli anni passati, quando la stagione si concludeva con un Mondiale o un Europeo, aveva fatto annate non all’altezza della propria classe per poi esplodere al momento giusto. Tuttavia la concorrenza risulta essere davvero agguerrita, con tanti atleti che possono dire la loro in ottica podio. Scopriamo quindi chi sono coloro che possono aspirare a cingersi il collo con una medaglia.
Il favorito d’obbligo per la conquista dell’oro è senza dubbio il russo Yakimenko. Per capire come mai il russo parta con i favori del pronostico basta pensare al fatto che parliamo del campione in carica della specialità, nonché attuale numero uno del ranking mondiale. Ma per capire la forza di questo atleta bisogna citare anche i quattro mondiali a squadre, i tre bronzi ottenuti sempre ai mondiali, nonché le nove vittorie nei campionati europei, di cui cinque a livello individuale. Questi numeri, che non si possono che definire “monstre”, ne fanno il favorito d’obbligo della gara di oggi.
Sulla carta il primo a dargli del filo da torcere sarà il sudcoreano Kim Junghwn, che ha dalla sua, prima di tutto, il fatto di presentarsi a Rio con i galloni di attuale numero 2 del ranking. Se i suoi risultati a livello individuale non sono eccelsi, visto che ha al suo attivo solo due ori nei campionati asiatici, va però detto che quest’anno ha ottenuto degli ottimi risultati, tra cui l’importante affermazione nel Grand Prix di Mosca. Per gli addetti ai lavori questa potrebbe davvero essere la sua Olimpiade, dopo aver ottenuto l’oro a Londra nella prova a squadra che, lo ricordiamo, in questa olimpiade non è prevista.
E sempre dalla Corea del Sud arriva un altro candidato di alto profilo per la caccia alle medaglie. Stiamo parlando di Gu Bongil, che a differenza del suo connazionale, oltre all’oro a squadre della scorsa olimpiade può vantare anche un argento mondiale individuale ottenuto nei mondiali del 2014, oltre che un bronzo, sempre ai mondiali, ottenuto nel 2011. Quest’anno non è stato troppo efficace, ma parliamo comunque di un atleta che occupa attualmente la posizione numero 4 nel ranking mondiale e che quindi risulta avere tutte le carte in regola per dire la propria in ottica medaglie.
L’altro grande avversario di Yakimenko è senza dubbio l’ungherese Szilagy, che si presenta qui a Rio come campione olimpico in carica e con ancora fresco il ricordo della vittoria agli europei del 2015. E questi sono solo due dei tanti titoli che l’atleta ungherese ha conquistato nel corso della propria luminosa carriera. Quest’anno non è stato autore, almeno fino a questo momento, di una stagione memorabile: tuttavia la sua classe non è assolutamente in discussione ed è di diritto tra i favoriti per una medaglia.
Dietro questi atleti, che sulla carta sono i maggiori indiziati per l’oro, vi è un folto gruppo di atleti che può assolutamente provare a dire la propria. Tra questi si possono citare il francese Anstett, che ha ritrovato la via di una grande prestazioni proprio agli ultimi europei, dove ha vinto un argento, oltre al rumeno Dolniceanu, che agli ultimi mondiali si è portato a casa il bronzo. Infine non va dimenticato l’americano Horner, che è vice-campione del mondo in carica.