Il golf fa il suo ritorno olimpico e si appresta a regalare grandi emozioni a tutti gli amanti del green alle Olimpiadi Rio 2016. Questo sport torna da un’assenza di ben 112 anni, dato che l’ultima edizione delle Olimpiadi in cui era stato disciplina olimpica era stata quella di Saint Louis 1904. Un ritorno in grande stile per cercare un pubblico più vasto e ampliare ulteriormente la platea di praticanti e spettatori. Va detto che l’edizione olimpica non presenterà il meglio del golf mondiale, dato che tra impegni e paura del virus Zika alcuni dei grandi protagonisti del green hanno evitato il viaggio verso Rio.



Tra gli assenti più illustri, che hanno evitato le Olimpiadi di Rio per la fobia derivante dal virus, figurano l’australiano Jason Day, attuale numero uno del ranking mondiale, e lo statunitense Dustin Johnson, recente vincitore degli U.S. Open. Hanno invece deciso di rinunciare alla competizione olimpica per motivi familiari il nord irlandese Rory McIlroy e l’italiano Francesco Molinari, il migliore interprete italiano delle buche. Motivi di programmazione hanno invece fatto declinare l’appuntamento allo statunitense Jordan Spieth, il nuovo astro nascente del golf mondiale, che ha rifiutato la convocazione con la nazionale olimpica a stelle e strisce. Nonostante le molte assenze, la gara di golf maschile vedrà ai nastri di partenza alcuni dei migliori interpreti della competizione, che si daranno battaglia lungo le 18 buche del Campo Olimpico de Golfe.



Situato ad appena 5 km dal villaggio olimpico, il campo si trova nella Riserva naturale di Marapendi, una splendida area immersa tra mangrovie, uccelli acquatici e coccodrilli. Uno dei protagonisti più attesi della gara maschile è l’irlandese Padraig Harrington, già due volte campione degli Open Championship (2007,2008) e del PGA Championship (sempre nel 2008). Da non sottovalutare pure lo svedese Henrik Stenson, vincitore quest’anno dell’Open Championship, lo statunitense Bubba Watson, attuale numero 8 del ranking mondiale e lo spagnolo Sergio Garcia, autore di ottimi risultati durante tutto il 2016. 



Gli occhi saranno naturalmente puntati pure sull’italiano Matteo Manassero, eletto ambasciatore della competizione e maggiore speranza su cui sono riposte le speranze di una medaglia. Il golfista veronese ha recentemente dichiarato che il terreno delle Olimpiadi di Rio non sembra favorire un giocatore rispetto ad altri, per cui la competizione sarà decisamente aperta, con la possibilità di molte sorprese e possibili outsider che si inseriranno nel discorso delle medaglie. Chiaramente i tifosi di Manassero e tutti gli appassionati del field italiano si augurano che uno di questi giocatori sia proprio Matteo. Oltre a Manassero, parteciperà alla gara di Rio pure Nino Bertasio, qualificatosi in extremis con un ottimo ultimo giro allo Scottish Open.

I 60 atleti della competizione maschile si sfideranno in un primo giro, che stabilirà i piazzamenti degli atleti. La corsa per le medaglie terminerà domenica 14 agosto alle ore 12, quando avverrà il giro finale, che stabilirà i migliori e permetterà l’assegnazione delle medaglie. Il percorso è stato disegnato dallo statunitense Gil Hansen e, oltre alla presenza di due laghi artificiali, l’insidia maggiore sembra arrivare dal vento, piuttosto forte in virtù della sua posizione vicino al mare, del field a 18 buche. Si giocherà senza taglio e in caso di classifica finale con più atleti che concluderanno con lo stesso numero di colpi nelle prime posizioni si procederà ai playoff su tre buche, stabilendo la classifica in base alla somma dei colpi.

Le quote per i vincitori premiano gli europei, con lo svedese Stenson e lo spagnolo Garcia leggermente favoriti rispetto agli altri. Il primo è quotato a 5.50 da Sisal, con Garcia a quota 8 e l’inglese Justin Rose terzo, a 10. Seguono poi a 12 gli americani Watson e Rickie Fowler. Quota molto alta per Matteo Manassero, fermo a 66. Quote abbastanza simili pure su Paddy Power, con Stenson favorito su tutti e quotato a 6.50. Anche in questo caso lo spagnolo Garcia lo segue a 8.50, con Rose terzo a 14. La quota si alza poi a 15 per Watson, Fowler e lo statunitense Patrick Reed.