Alle Olimpiadi di Rio 2016 latletica non offre solo gare di rapidità, ma anche prove di fondo, come la finale dei 10.000 metri maschili. Il via alla gara sarà alle 2:30 ora italiana. Saranno in 37 gli atleti a darsi battaglia in una sfida che si annuncia epica e spettacolare, dopo quella del giorno precedente in campo femminile che ha visto anche labbattimento del record del mondo della specialità. Ogni nazione può schierare in pista al massimo tre atleti, e quindi nazionali dal grande prestigio, come Kenya ed Etiopia sono costrette a fare delle scelte drastiche sugli atleti schierati.



Nonostante il miglior tempo stagionale sia stato fatto registrare da un etiope, Yigrem Demelash, 22enne che quattro anni fa si era fregiato del titolo di campione mondiale juniores, il favorito per loro resta sempre il campione in carica, il britannico Mo Farah, eritreo di nascita, che da tempo riesce a battere tutti sia su questa distanza che sui 5.000 metri, detenendo su entrambe il titolo europeo, mondiale e olimpico. Mo Farah è da sempre abituato a disputare gare “tattiche” contando su uno sprint quasi da ottocentista nel giro finale. Per questo, chi vuole tentare di batterlo deve fare gara dura fin dallinizio, nel tentativo di sfiancarlo e questo lavoro potrà essere fatto dalle squadre dellEtiopia e del Kenya. Tra gli atletici che scenderanno in pista in rappresentanza dellEtiopia, sulla carta il migliore dovrebbe essere Tamirat Tola, mentre per il Kenya. Geoffrey Kipsang Kamworor. Da tenere presenta tra i possibili pretendenti alle medaglie anche un eritreo, Zersenay Tadese. Gli altri due corridori del Kenya, anche loro in grado di lottare per un posto sul podio, sono Paul Kipngetich Tanui e Bedan Karoki Muchiri, che a Londra si piazzò al quinto posto sulla stessa distanza.  In questa gara lItalia non schiererà suoi rappresentanti, ma ci sarà comunque curiosità per vedere allopera i componenti della nazionale ugandese che solitamente si allenano in Italia, vicino a Siena.



Nella scorsa edizione la medaglia doro venne vinta dal britannico Mo Farah, che si impose sullamericano Gallen Rupp, medaglia dargento, e sulletiope Tariku Bekele, medaglia di bronzo. La specialità dei 10.000 metri maschili, che alle olimpiadi si corre dalledizione 1912, ha visto sempre svettare atleti di grande caratura, Nel 2008 e nel 2004 doppietta etiope con Kenenisa Bekele, quattro anni prima era stata la volta di un altro etiope, al tris dopo i successi del 2000 e del 1996. Il marocchino Khalid Skah fu il vincitore nelledizione di Barcellona 1992, quattro anni dopo il connazionale Brahim Boutaib. Il 1984 fu lanno del successo italiano, firmato da Alberto Cova, quattro anni prima ancora un atleta etiope, Misur Yfter, e prima di lui doppietta per il finlandese Lasse Viren, altro grande interprete della specialità. Prima di lui in sequenza a ritroso, Naftali Temu, primo dei vincitori africani, Billy Mills, Pyotr Bolotnikov, Vladimir Kuts, due volte Emil Zátopek, Ilmari Salminen, Janusz Kusocinski, Paavo Nurmi, Ville Ritola, ancora due volte Pavo Nurmi, e Hannes Kolehmalainen, primo vincitore nelledizione del 1912 in rappresentanza della Finlandia.