Un argento importante nel fioretto femminile a Rio 2016, dopo l’oro di Londra. Elisa Di Francisca si è confermata schermitrice di valore assoluto, una vera campionessa, degna dei fuoriclasse della scuola jesina, sua città di nascita. Jesi che ha dato tanti nomi importanti, come Stefano Cerioni e Giovanna Trillini, suo maestro che l’ha seguita a queste Olimpiadi. E’ un momento buono della scherma italiana, basti pensare a Rossella Fiamingo e a Daniele Garozzo. Elisa, campionessa sportiva ma anche di coraggio, con la sua dedica alle vittime di Parigi e Bruxelles per il terrorismo. Con la bandiera europea sventolata sul podio. Elisa che ripercorre quell’impegno civile degno di tanti campioni importanti della storia dello sport. Abbiamo sentita proprio lei. Eccola in questa intervista a ilsussidiario.net.



Un argento importante, una grande prova anche a queste Olimpiadi…
Sono contenta di questo risultato, ho fatto bene, ho conquistato un argento importante.

Soddisfatta in ogni caso o speravi di fare di più?
Devo dire che ho dato tutto e non posso rimproverarmi di niente.

Dopo l’oro di Londra ti sei mantenuta ai vertici, a cosa punti adesso, magari all’oro di Tokyo?
Intanto continuerò nelle solite gare, coppa del mondo, mondiali, poi certo l’oro a Tokyo non mi dispiacerebbe. Vuol dire che cercherò di imparare a fare il sushi per quell’occasione (ride, ndr), il giapponese invece è troppo difficile da imparare…



Quanto ti ha insegnato Giovanna Trillini?
E’ un vero maestro di scherma, di fioretto, ma soprattutto Giovanna mi ha insegnato ad avere tanta umiltà!

Speri di emulare Valentina Vezzali?
Valentina resta un simbolo, un esempio di questo sport, della scherma, resta veramente un modello per tutti!

La scuola jesina è sempre ai vertici: nella scherma continuano a venire fuori tanti campioni, ci sono sempre stati…
In effetti la scuola jesina di scherma ha fatto sempre grandi cose, c’è veramente una tradizione incredibile in questo sport.

E anche la scherma italiana si sta comportando molto bene a Rio.
E’ così, abbiamo fatto bene, peccato solo per il quarto posto del fioretto maschile. Anche le ragazze della sciabola femminile hanno fatto molto bene nella prova a squadre.



Senza nessuna polemica, ti dispiace per la prova di Arianna Errigo?
Lei forse covava una vendetta per riprendersi l’oro perso a Londra. Forse il suo è stato solo uno sfogo emotivo, ha anche pianto per queste Olimpiadi. Penso che sia meglio evitare qualsiasi tipo di polemica, sono cose che succedono nello sport.

L’Italia sembra messa bene anche per il futuro nel fioretto…

Ci sono atlete molto valide che potrebbero veramente confermare i successi di questi anni. Nomi come la Rossini, la Bertola, la Pappone, la Colombo, la Puccini, tutte in grado di fare ottime cose.

Bello il tuo gesto di dedicare l’argento alle vittime di Parigi e di Bruxelles.
Penso che l’avrebbe fatto qualsiasi altro atleta se si fosse trovato al mio posto. E stata una cosa giusta per ricordare queste persone, per la pace.

E’ bello anche aver alzato la bandiera europea in un momento come questo.
Anche questo è stato un gesto per credere ancora all’Europa in un momento difficile come questo. Penso sia stato giusto farlo.

Cosa consigli ai giovani che vogliono fare scherma?
Di andare nei centri dove si fa scherma, io iniziai a 7 anni, venivo dalla danza classica.

Se avrai un figlio la manderai a fare scherma?
Ovviamente mi piacerebbe avere un figlio, sinceramente non so se farà scherma, dipenderà da lui, dalle sue scelte. Quello che conta è che sia lui a decidere, prima di tutto la sua libertà!

Ora cosa farai? Hai tanti interessi, hai partecipato anche a “Ballando con le stelle”… Come sarà la tua estate?
Sì, è meglio dire che ho tante passioni, tante cose che mi piacciono. La mia estate, adesso solo mare, voglio rilassarmi e riposarmi un po’.

(Franco Vittadini)