Anche Desirée Rossit è qualificata alla finale di salto in alto alle Olimpiadi Rio 2016. Straordinaria la ventiduenne di Udine: allultimo tentativo disponibile ha superato la misura di , quella utile per la qualificazione, e ha così raggiunto Alessia Trost che, come abbiamo riportato, aveva già portato a casa lobiettivo. Sarà dunque una finale con 15 atlete: tante sono quelle che hanno superato la misura fissata. Tra queste anche Sofie Skoog (Svezia) e Alyxandria Treasure (Canada) che hanno ritoccato il loro record personale, mentre Inika McPherson (Stati Uniti) non aveva mai saltato 1,94 in questa stagione e ha scelto il momento giusto per farlo, prendendosi la qualificazione. Dunque appuntamento nella notte italiana tra sabato e domenica per la finale del salto in alto femminile: avremo anche due italiane a caccia di medaglia.



Alessia Trost è in finale nel salto in alto alle Olimpiadi Rio 2016. Ottimo risultato per la ventitreenne friulana che, inserita nel gruppo B di qualificazione, ha saltato la misura di 1,94 al primo tentativo e dunque ha ottenuto il pass per la finale che si disputerà nella notte (italiana) tra sabato e domenica. La Troest, partita dalla misura di 1,80, ha sbagliato un solo salto: il primo alla misura di 1,89. Si è rifatta subito dopo, poi ha superato gli 1,92 e infine al primo colpo ha saltato due centimetri in più. E in buona compagnia: tra le qualificate cè anche Blanka Vlasic, che era assente per infortunio a Londra 2012 e che ha saltato fino a 1,94 senza mai sbagliare. Nel gruppo A di qualificazione invece cera Desirée Rossit: la ventiduenne di Udine ha sbagliato due salti a 1,89 riuscendo poi a superare la misura, ha superato immediatamente gli 1,92 e si è poi trovata con lacqua alla gola dopo un errore a 1,94. Sta provando a saltare la misura: ce la farà?



Fra pochi minuti cominciano le qualificazioni del salto in alto femminile alle Olimpiadi di Rio 2016. Appuntamento importante per lItalia, dal momento che in questa gara schieriamo Alessia Trost e Desiree Rossit, le due ragazze friulane che proveranno a tenere alto lorgoglio italiano nella specialità che negli ultimi anni ci ha dato le maggiori soddisfazioni, soprattutto in campo maschile con Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti, purtroppo entrambi assenti alle Olimpiadi. In campo femminile il merito è anche del loro comune allenatore, Gianfranco Chessa, che è rimasto a casa a Pordenone per seri problemi di salute. Siamo certi che da Rio de Janeiro Alessia Trost e Desiree Rossit cercheranno di regalare un sorriso al loro mentore. Ricordiamo che la qualificazione sarà garantita a tutte le saltatrici che sapranno superare la misura di 1,94 metri, altrimenti alle migliori 12 indipendentemente dalla misura ottenuta. 



Si avvicina il momento del salto in alto femminile alle Olimpiadi Rio 2016: speriamo in Alessia Trost ma nel frattempo andiamo a vedere come si erano svolte le cose alle Olimpiadi Londra 2012. La grande assente era Blanka Vlasic: la croata deteneva il record del mondo, 2,08 fatto registrare nel 2009, ma non si era presentata in Gran Bretagna per infortunio. La campionessa olimpica in carica era la belga Tia Hellebaut, che però doveva fare i conti con la russa Anna Chicerova, campionessa mondiale e primatista stagionale (2,03 e 2,02 le misure rispettive). La gara era stata emozionante: la Hellebaut aveva rischiato una clamorosa eliminazione a 1,93 sbagliando i primi due salti, poi si era presa la finale con questa misura, mentre luzbeka Svetlana Radzivil saltava 1,96 mettendo pressione a tutte le avversarie. In finale Anna Chicerova vinceva la medaglia doro: percorso netto nei primi cinque salti (1,89, 1,93, 1,97, 2,00, 2,03), poi un errore ai 2,05 e il salto decisivo al secondo tentativo. Medaglia dargento per Brigetta Barrett, che sbagliava tre volte prima di superare i 2,03 ma non riusciva a pareggiare il risultato della russa; bronzo a Svetlana Skolina, che allo stesso modo saltava la misura di 2,03 ma doveva accettare di rimanere alle spalle dellamericana per aver commesso due errori sulla misura precedente. Flop per Tia Hellebaut, che chiudeva addirittura quinta sbagliando il salto da 2,00 metri (aveva già due errori a 1,93); la belga veniva preceduta anche da Ruth Beitia.

Oggi è il giorno delle qualificazioni del salto in alto femminile nel programma dellatletica leggera alle Olimpiadi Rio 2016. Cè grande attesa perché lItalia in questa gara schiera Alessia Trost e Desiree Rossit, con speranze di fare grandi cose soprattutto per la prima. Inoltre, il salto in alto ci riporta inevitabilmente alla mente le gesta leggendarie di Sara Simeoni. Per anni il salto in alto femminile era dunque una gara fondamentale per i tifosi italiani in tutti i grandi tornei: per limitarci alle Olimpiadi, ricordiamo le tre edizioni consecutive a medaglia. Unepopea che per Sara Simeoni iniziò con largento a Montreal 1976 alle spalle della tedesca orientale Rosemarie Ackermann, poi naturalmente lindimenticabile oro a Mosca 1980 con la misura di 1,97 metri che fu il record olimpico (Sara Simeoni già deteneva il record del Mondo con 2,01), infine largento a Los Angeles 1984, questa volta alle spalle della tedesca occidentale Ulrike Meyfarth, ultima grande impresa di una carriera a dir poco leggendaria. 

E atteso per oggi 18 agosto alle ore 15.00 il primo turno eliminatorio della prova di atletica leggera femminile del Salto in alto alle Olimpiadi di Rio 2016, dove cercheranno il pass per la finalissima di domenica 21 agosto alle ore 1.30 le nostre azzurre Desiree Rossit e Alessia Trost. Guardando lelenco delle atlete qualificate per questa prima e unica eliminatoria in programma oggi, non si può non notare il nome dellatleta statunitense Chauntè Lowe: classe 1984 la Lowe ha un palmares di tutto rispetto, che le permettere di candidarsi come favorita per il podio nella finale di domenica. Innumerevoli i suoi successi nella disciplina tra cui ricordiamo la medaglia dargento vinta nei mondiali indoor di Helsinki nel 2005 con la misura di 2.00 metri e medaglia doro nella stessa competizione a Instabul 2012.

Per la Lowe le Olimpiadi di Rio 2016 non è il primo appuntamento olimpico: aveva infatti già partecipato ai giochi di Atene nel 2004 non superando però la qualificazione: a Pechino quattro anni dopo invece la statunitense raggiunse la finale, finendo però sesta. Simile risultato accadde anche a Londra 2012: dopo una stagioen davvero eccezionale la Lowe finì sesta, con tutta la delusione del caso. A Rio sede della 31 edizione dei giochi la sua qualificazione è data ormai per certa secondo il pronostico dei bookmaker, che la danno addirittura vicinissima alla medaglia doro.

Ad ostacolare il cammino della Lowe verso la prima medaglia olimpica potrebbe mettersi in mezzo è la spagnola Ruth Beitia: classe 1979 è tra le veterane di questa disciplina così complessa e nel suo palmares può vantare numerose medaglie ma nessun titolo olimpico. Gli ultimi successi della spagnola ricordiamo essere la medaglia droro agli Europei di Amsterdam 2016, e il bronzo ai mondiali indoor di Sopot nel 2014. Per la Beitia Rio 2016 è la quarta olimpiade a cui riesce a qualificarsi: dopo il sedicesimo posto ad Atene 2004, latleta spagnola ha sempre migliorato la propria prestazione, arrivando ad un passo dal podio proprio ai giochi di Londra 2012, arrivando quarta con la misura di 1.89 metri. Assieme alla spagnola, una delle atlete più attese è sicuramente la statunitense Vashti Cunningham: atleta giovanissima, lamericana i è messa subito in mostra vincendo la medaglia doro ai giochi panamericani giovanili del 2015, ricofermando poi il suo indubbio talento vincendo la medaglia doro ai mondiali indoor di Portland nel 2016, con la misura di 1.96 metri. Le Olimpiadi di Rio 2016 sono un vero esordio per la giovane saltatrice, che sicuramente sorprenderà non poco i numerosi tifosi accorsi.

LItalia sarà invece rappresentata da ben due atlete a questa eliminatoria nel salto in alto femminile, ovvero dalle due saltatrici azzurre Desirée Rossit e Alessia Trost. Lazzurra classe 1994 è alla prima apparizione olimpica: campionessa italiana in carica, sebbene sia molto giovane latleta udinese può già portare con se ai giochi brasiliani un palmares di tutto rispetto che comprende un oro ai giochi del mediterraneo under 23 nel 2014 e diversi ottimi piazzamenti nei campionati giovanili. Assieme alla Rossit, proverà a tenere alto il tricolore italiano nella disciplina olimpica anche Alessia Trost, vice campionessa europea indoor in carica. Gli ultimi trofei di cui si può giustamente vantare sono un argento agli europei indoor di Praga nel 2015 e un oro a Tallin negli Europei Under 23. Purtroppo il pronostico stilato alla vigilia non arride alle due azzurre: a pesare sulle loro spalle la loro inesperienza negli appuntamenti olimpici e il confronto con atlete molto più mature e esperte di loro.

Ricordiamo che la qualificazione del salto in alto femminile con le nostre Desiree Rossit e Alessia Trost alle Olimpiadi di Rio 2016 verrà trasmessa in diretta tv sulla Rai: la tv di stato italiana si è infatti aggiudicata lesclusività dei diritti di trasmissione per lItalia degli appuntamenti programmati ai giochi brasiliani, ai quali sono stati riservati tre canali del proprio bouquet, ovvero Rai Due, Raisport 1 e Raisport 2, disponibili ai canali 2, 57 e 58 del digitale terrestre. Ricordiamo inoltre che per coloro che non possono sedersi di fronte alla tv la Rai ha approntato la diretta streaming video degli eventi olimpici presso il proprio portale ufficiale www.rai.tv