Pareggio prezioso ma anche con qualche rimpianto: questo è stato Porto-Roma 1-1 per i giallorossi di Luciano Spalletti nell’andata dei playoff di Champions League. Rimpianti dovuti al fatto che la Roma aveva fatto un ottimo primo tempo passando meritatamente in vantaggio sia pure in modo fortunoso, cioè grazie all’autorete di Felipe al 21′ minuto di gioco. Lo scenario inevitabilmente è cambiato dopo l’espulsione di Vermaelen per doppia ammonizione al 41′ – esordio non memorabile per lui. A quel punto la Roma ha dovuto giocare per oltre un tempo in inferiorità numerica, subendo su rigore il gol del pareggio di André Silva al 16′ del secondo tempo. Partita dunque a due facce, che il centrocampista giallorosso Radja Nainggolan ha commentato così al termine dell’incontro: “Sessanta minuti in dieci ci sono costati energia, ma abbiamo lottato. Dovevamo chiuderla prima, è necessario crescere fisicamente”. Per il ritorno a Roma il pareggio con gol in trasferta è comunque un buon viatico.
Un pareggio prezioso, con giudizio ambivalente ma in ogni caso positivo in sintesi in vista del match di ritorno. Il debutto della Roma nella stagione 2016/17 è sofferto, passa da un cartellino rosso molto precoce per Vermaelen e da una partita improvvisamente in salita, dopo un avvio tutto giallorosso. La squadra di Spalletti segna, grazie ad un autogol di Felipe, al minuto 21; poi rosso per il difensore belga, per doppia ammonizione, con crescendo prepotente del Porto, capace di segnare però solo su rigore, per fallo di mano di Emerson Palmieri in area. Poca concretezza per i portoghesi ed è sicuramente questa la chiave di lettura principale, stando anche ai numeri del post: 13 a 3 i tiri fuori dei padroni di casa, 7 a 6 quelli nello specchio, decisamente più equilibrati e che potevano anzi portare la Roma, nel primo tempo, sul doppio vantaggio. Considerando i 60 attacchi totali portati a 25, impossibile non notare le poche parate decisive di un Alisson parso in realtà non troppo sicuro. Non sono serviti miracoli insomma per respingere le avanzate del Porto, alla Roma, nonostante la pressione continua. Buona ma non eccelsa la precisione nei passaggi, da entrambe le parti, sull’80% circa; le difficoltà nella ripresa della squadra giallorossa sono nate infine anche da qualche limite fisico (fisiologico visto il momento della stagione) e i padroni di casa hanno corso mediamente più degli avversari (101 km a 98, dati di squadra ovviamente).
Parola a fine match, ai microfoni di ‘Premium’, al ‘Ninja’ Nainggolan: “L’inferiorità numerica ci ha portato a soffrire anche fisicamente, potevamo però finire il primo tempo con almeno due gol di scarto. Giocare la prima partita vera della stagione in 10 per più di metà match è difficile, il risultato però è positivo e toccherà a noi chiudere il discorso in casa. Il debutto in campionato? Siamo concentrati, vogliamo vincerle tutte. Poi torneremo a pensare alla Champions“. Anche Luciano Spalletti ha commentato l’1-1, dagli spogliatoi del Do Dragao: “Sono soddisfatto della prova dei miei, una buona prestazione che ci lascia diversi aspetti da migliorare ma è già più che positiva. Dzeko ha disputato una grande partita, è tornato a marcare il mediano avversario, ho visto diversi segnali che mi portano a sorridere, sapevo di avere una squadra forte e stasera ne ho avuto conferma. Nel primo tempo abbiamo sempre fatto la partita, loro ci hanno aspettato nella loro metà campo e tolto gli spazi; poi vista l’espulsione è cambiato un po’ tutto l’approccio tattico, ci siamo adattati. E vista l’esperienza che ha, mi aspetto di non vedere certi errori da un difensore del livello di Vermaelen“. (Luca Brivio)