Una vittoria bellissima in queste Olimpiadi di Rio 2016 nei 1500 metri, con una doppietta fantastica con Gabriele Detti arrivato terzo. Lui Gregorio Paltrinieri, dopo il successo ai Mondiali di Kazan nel 2015, si è confermato alla grande. E’ il miglior nuotatore al mondo in questa specialità. Negli 800 metri a Kazan aveva vinto anche l’argento. Ha mantenuto le promesse… Per il futuro per questo atleta di Carpi di soli 21 anni, 22 il prossimo 5 settembre, ci saranno ancora tanti appuntamenti. Le Olimpiadi di Tokyo del 2020, magari quelle del 2024. Paltrinieri fa parte ormai della storia del nuoto italiano come Federica Pellegrini, Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, uniche altre medaglie d’oro italiane in questo sport ai Giochi olimpici. Abbiamo sentito proprio Paltrinieri. Eccolo in questa intervista eslcusiva a ilsussidiario.net
Si aspettava questo successo? Come è stato il lungo avvicinamento? Diciamo pure che da Londra 2012 mi sono preparato molto bene, specificamente per questa Olimpiade di Rio. C’era in effetti poi tanta pressione su di me, tutti si aspettavano proprio questo successo, questo oro.
Una gara condotta alla grande fin dall’inizio…  Ho decido di fare così, una cosa usuale per me: ho preferito stare davanti per evitare rischi, puntando sul ritmo, una caratteristica delle mie gare. Questa cosa alla fine mi ha dato ragione. 
Un oro sicuramente meritato, è lei il più forte nuotatore dei 1500 ormai… Direi di sì, il successo di Rio ha confermato tutto questo. 
Cosa ha provato dopo la vittoria? E’ stata una grandissima emozione, non me rendevo conto quasi. Una cosa fantastica! 
Ha mai avuto “paura” di vincere come a Kazan quando Yang non si presentò? No a Kazan non ero così pronto mentalmente. Stavolta mi sentivo preparato proprio per questa vittoria. 
A chi dedica l’oro? A me stesso ma anche a tutto lo staff che mi ha seguito, al mio allenatore, al mio preparatore atletico. E alla mia ragazza, alla mia famiglia naturalmente, a tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere questo oro. Alla mia città Carpi a cui sono molto legato, a tutti quelli che hanno fatto il tifo per me, all’Italia che è il mio paese. 
Quali sono i suoi programmi futuri? Punto a Tokyo 2020, sono ancora giovane. Vorrei esserci poi anche a Roma se le Olimpiadi saranno lì, sarebbe uno stimolo in più per essere presente a quell’edizione dei Giochi. 
Insieme alla Pellegrini, a Fioravanti, a Rosolino è l’unico nuotatore italiano oro alle Olimpiadi… Mi sento orgoglioso di una cosa del genere, con nuotatori che sono la storia di questo sport, che erano miei idoli quando ero piccolo. 
Una doppietta storica con Detti terzo… Una cosa fantastica. E’ successo solo una volta nella storia del nuoto italiano a Sidney 2000 con Fioravanti e Rummolo.  
Come giudica proprio il bronzo di Detti? Anche nei 400… E’ stato eccezionale, lui si è preparato per due gare e ha conquistato due bronzi, due podi. Conosco bene naturalmente Detti, ci alleniamo assieme. So quanto sia bravo! 
Che dire di Phelps… E’ stato il più grande nuotatore di sempre, come lui nessuno. Ha fatto delle cose incredibili. Lo incontravo alle gare, ci salutavamo. Un campione straordinario… 
Com’è Paltrinieri fuori dal nuoto? Passioni, hobbies… Ho tante passioni, tanti hobbies, mi piace il calcio e tifo soprattutto per la Juventus ma anche per il Carpi. Speriamo di poter fare cose importanti quest’anno col Carpi. Preferisco ancora di più il basket. Mi piace poi uscire con gli amici. Mi piace fare tantissime altre cose. 
Ora un po’ di vacanze dopo questa vittoria fantastica? Due settimane di vacanze ci stanno, le farò molto volentieri. 
Quanto c’è di Carpi nella vittoria di Paltrinieri, nella sua città l’hanno seguita anche coi megaschermi di notte… Tanto sono molto legato alla mia città. Mi hanno seguito tantissimo in questo mio successo. Il 16 settembre mi faranno una festa molto bella, ma mi hanno già accolto con tanto affetto, tanta simpatia.  



Franco Vittadini – Mauro Mantegazza

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