Ecco le pagelle di Juventus-Fiorentina con i voti a ogni giocatore della partita. La Juventus comincia la stagione col piede giusto: a differenza dello scorso anno, quando i bianconeri vennero sconfitti in casa dall’Udinese, la formazione di Allegri bagna la prima giornata di campionato con una vittoria, battendo la Fiorentina per 2 a 1 grazie all’uomo più atteso, Gonzalo Higuain, che a 9 minuti dal suo ingresso in campo piazza subito la zampata vincente e regala la prima gioia ad Allegri, ai suoi nuovi compagni e ai tifosi. Inutile per i viola il momentaneo pareggio di Kalinic, mentre ad aprire le danze nel primo tempo ci aveva pensato Khedira su assist di Chiellini. Juventus e Fiorentina da rivedere sulla tenuta fisica, nessuna delle due squadre ha dimostrato di avere ancora i novanta minuti, alla fine ha prevalso la formazione che vanta il maggior tasso tecnico. Roma e Napoli sono avvisate: quest’anno i bianconeri girano a pieno regime sin dalla prima giornata. 



Tre punti meritati per la formazione di Allegri che soprattutto nel primo tempo ha schiacciato gli avversari nella propria trequarti. Poi nella ripresa è arrivato il calo fisico e anche il momentaneo pari di Kalinic, ma i 90 milioni spesi per Higuain si sono ripagati alla mezz’ora della ripresa, quando il centravanti argentino ha firmato la rete decisiva.
L’edizione 2016-2017 della Serie A comincia con una sconfitta dei viola contro uno degli avversari più odiati storicamente. Uscire dallo Juventus Stadium con un risultato positivo non era facile, ma gli uomini di Paulo Sousa ci erano quasi riusciti se non fosse stato per quel guastafeste di Higuain. In ogni caso anche quest’anno sentiremo parlare parecchio dei viola.
Nell’episodio del tocco col braccio da parte di Astori decide di lasciar correre, tipico arbitraggio all’inglese per il direttore di gara che oggi aveva parecchi occhi puntati addosso ma non fa sbagli clamorosi e dunque non pregiudica l’esito del match. Quattro cartellini gialli, pochi per essere una sfida tra due squadre che non si vogliono molto bene tra loro.



Ecco le pagelle di Juventus-Fiorentina con i voti relativi alla prima frazione di gioco. I primi quarantacinque di gioco si sono conclusi con la Juventus – meritatamente – in vantaggio per 1 a 0 sulla Fiorentina. Al momento decide il gol di Khedira (voto 7) che su assist di Chiellini (voto 6) gonfia la rete con un gran colpo di testa sul quale Tatarusanu (voto 5) non può assolutamente fare. Punteggio che sta stretto ai bianconeri, vicinissimi al raddoppio poco prima dell’intervallo con Alex Sandro (voto 5,5) che a due passi dalla porta calcia fuori il pallone che avrebbe probabilmente chiuso il match già nella prima frazione di gioco. Bene anche Dybala (voto 6,5) più volte in cerca della porta e Dani Alves (voto 6,5) che ha già avuto modo di dare un saggio delle proprie qualità. Nelle file dei viola l’unico che prova a combinare qualcosa è il giovanissimo Federico Chiesa (voto 6,5), esordiente nonché figlio d’arte (Enrico è stato uno degli attaccanti più prolifici della Serie A negli anni Novanta e Duemila).



Ritmi serrati e baricentro alto per gli uomini di Allegri che sin dal fischio d’inizio hanno messo sotto pressione gli avversari. Nonostante l’assenza di Pjanic e Higuain, i bianconeri hanno già trovato la quadra del cerchio alla prima giornata.
Già a inizio gara va a un passo dal gol, poi lo trova grazie al cross chirurgico di Chiellini che il numero 6 bianconero intercetta di testa, spedendo il pallone in rete dove Tatarusanu non può fare altro che andare a raccoglierlo
Sul finire del primo tempo sciupa malamente la palla del 2 a 0 che avrebbe consentito alla Juve di affontare la ripresa con molta più tranquillità, invece la partita rimane ancora virtualmente aperta.
I viola accusano il divario tecnico nei confronti dei campioni d’Italia, gli uomini di Sousa pensano troppo a rintuzzare gli attacchi degli avversari e in fase offensiva non combinano quasi nulla, come dimostra la poca fatica fatta da Buffon in questo primo tempo.
Voto d’incoraggiamento per il giovanissimo figlio d’arte (1997) che se non altro è stato l’unico a mettersi in luce e a provarci, ma si vede che deve farsi le ossa.
Un paio di rinvii sbagliati, il primo poteva costare carissimo se solo Khedira avesse calciato di giustezza e non col pallonetto, dal secondo nascerà la rimessa laterale dalla quale nascerà poi il gol di Khedira (Stefano Belli)

 

Nel primo tempo esce solamente un paio di volte dai pali per allontanare il pallone dalle sue parti, nella ripresa viene scavalcato dal colpo di testa di Kalinic che aveva rimesso in careggiata la Fiorentina.
In difesa, come al solito, è una garanzia, anche se non manca qualche crepa qua e là, come ad esempio l’ammonizione rimediata dopo aver perso un banale pallone nella propria trequarti.
Bravo a sfilare il pallone a Ilicic ogni volta che se lo ritrova tra i piedi, la sua personalità al centro della difesa anche oggi si è dimostrata una delle chiavi del successo di questa Juve.
A metà del primo tempo rischia il giallo quando interviene da dietro e in netto ritardo su Kalinic, l’arbitro Massa decide di richiamarlo solo verbalmente. Con la sua esperienza contrasta efficacemente il giovane Chiesa, poi serve l’assist a Khedira per il momentaneo 1 a 0.
Battesimo di fuoco nel campionato italiano per l’ex-blaugrana, il pubblico dello Juventus Stadium lo incoraggia ogni volta che tocca palla. Molto bene nel primo tempo, decisamente meno nella ripresa a dimostrazione che la condizione atletica va assolutamente rifinita.
Ha la prima palla gol della serata, ma la sciupa spedendo la sfera appena sopra la traversa. Riesce comunque a togliersi la grande soddisfazione di essere il primo mracatore della Juve 2016-2017 (deve ringraziare Chiellini per l’assist). Quando esce dal campo viene giustamente accolto tra gli applausi scroscianti dello Juventus Stadium. (Gli bastano pochissimi minuti per fare danni, per fortuna dei bianconeri la Fiorentina era troppo stanca per approfittare dei suoi errori)
Tocca a lui prendere il posto di Pjanic, in cabina di regia non ha l’esperienza e la scaltrezza del bosniaco ma è comunque bravissimo a sacrificarsi per recuperare palloni, deve migliorare la visione di gioco se vuole compiere il salto di qualità definitivo.
Pronti, via, e ottiene subito un calcio di punizione dal limite. Onnipresente in entrambe le fasi di gioco, cerca anche la porta ma con esiti non proprio felici. Anche lui con l’avvicinarsi del novantesimo finisce la benzina.
Poco prima dell’intervallo si divora il gol del 2 a 0 che probabilmente avrebbe chiuso il discorso già nel primo tempo. Nella ripresa sbaglia il disimpegno e consente a Tello di guadagnare il corner dal quale nascerà la rete di Kalinic, poi però propizia quello di Higuain e dunque, seppur stretta, si merita la sufficienza.
Cerca subito la porta su calcio di punizione ma trova la barriera, poi ci riprova più tardi su azione ma anche in questo caso non ha fortuna, prima dell’intervallo tenta col controbalzo e per poco non segna un gol capolavoro. A pochi minuti dal novantesimo Allegri lo sacrifica per rafforzare la difesa. ( Con la sua esperienza dovrebbe mettere in cassaforte la vittoria, invece regala un paio di palloni a Telles sbagliando completamente l’approccio al delicato match)
Astori gli impedisce di inquadrare a dovere lo specchio della porta, come al solito è uno dei più bersagliati dagli avversari che prendono di mira i suoi stinchi. ( Sebbene non sia ancora al 100% della forma gli bastano 9 minuti dal suo ingresso in campo per lasciare il segno e realizzare il suo primo gol con la maglia della Juve, facendo esplodere lo Stadium e regalando il successo ai bianconeri. Nel giro di 24 ore è passato da “Buono il primo” a “Buona la prima”)

Ancora una volta il tecnico della Juve vince la partita grazie ai cambi: si rivela vincente la scelta di inserire Higuain anche se non ha ancora ritrovato la forma fisica perfetta, e l’argentino ripaga la fiducia segnando il gol decisivo.

 

A inizio gara la combina grossa sbagliando il rinvio e regalando palla a Khedira che per sua fortuna prende male la mira, anche nella ripresa batte malissimo le rimesse dal fondo regalando palloni evitabilissimi agli avversari. Il portiere rumeno ha un urgente (se non disperato) bisogno di migliorare coi piedi, le partite si vincono anche con questi dettagli.
Molto attento a intercettare cross e lanci lunghi, fa buona guardia all’interno dell’area di rigore cercando di spazzare via il maggior numero possibile di palloni.
Interviene spesso in maniera rude e intimidatoria nei confronti dei centravanti avversari (sia Dybala che Mandzukic hanno assaggiato i suoi tacchetti), ma non può fare nulla contro Higuain.
Se la vede brutta quando tocca il pallone col braccio all’interno dell’area di rigore viola, fortunatamente per lui l’arbitro considera il tocco involontario e non indica il dischetto. Da segnalare qualche buon recupero su Mandzukic, nel complesso non sfigura.
Quasi un ectoplasma nel primo tempo quando non entra mai nel vivo del gioco, un po’ meglio nella ripresa quando fa qualche accelerazione e prova a servire Kalinic che però non è in grado di assecondare completamente le sue giocate.
Nel primo tempo si fa ammonire e dunque nella ripresa gioca con il freno a mano tirato per evitare il secondo giallo e lasciare così la sua squadra in dieci, tenta la soluzione personale nelle fasi conclusive del match.
Al fischio d’inizio Asamoah lo costringe a commettere fallo poco fuori l’area di rigore viola, un esordio stagionale non proprio indimenticabile per lui che forse ha accusato troppo la pressione di giocare in un campo come difficile come quello dello Juventus Stadium. (Anche lui giovanissimo, prova a fare del suo meglio ed è bravo a interrompere le azioni degli avversari)
Un po’ troppo aggressivo su Barzagli, per poco non gli monta sopra in un contrasto di gioco, fin troppo ingenuo nei contrasti soprattutto a fine gara quando ogni azione può essere di fondamentale importanza.
Il figlio di Enrico debutta oggi in Serie A e prova subito a mettersi in evidenza con diversi spunti davvero molto interessanti, anche se nei duelli con Chiellini dimostra che dovrà mangiare parecchia polvere per crescere. ( Si procura il calcio d’angolo dal quale nascerà il gol di Kalinic, sempre prontissimo a recuperare i palloni persi dai bianconeri)
Nelle fasi iniziali del match perde il pallone in una zona nevralgica del campo (la propria area di rigore), quindi decide di concentrarsi esclusivamente sulla fase offensiva ma anche lì non combina sfracelli, anzi (Paulo Sousa prova a gettarlo nella mischia, ma anche a lui manca il guizzo per fare centro)
Quasi mai in partita, sempre in ritardo sul pallone, lontano dalla condizione di forma migliore, ogni volta Chiellini lo contrasta senza dover spendere il fallo. Poi si riscatta con gli interessi segnando la rete del momentaneo pari, dimostrando di essere un fuoriclasse nel gioco aereo anche se la forma fisica non lo assiste.

Con i mezzi tecnici che ha a disposizione (quest’anno la Fiorentina ha deciso di puntare molto sui giovani, vedi gli innesti di Chiesa e Carlos Sanchez) prova a fare del suo meglio e riesce nell’intento di rendere la vita difficile alla Juventus, peccato essere usciti dal campo senza punti. Si attende che Ilicic e Kalinic carburino ed entrino a pieno regime, allora sì che avremo un’idea più chiara del potenziale dei viola.