Stasera si gioca la finale Italia-Brasile, atto conclusivo del torneo maschile di pallavolo di queste Olimpiadi di Rio 2016. Italia e Brasile si sfideranno alle 18,15 in una partita attesissima da tutti gli appassionati di volley, che sognano il primo oro della nostra storia proprio in casa dei grandi rivali. L’Italia ha sconfitto gli Stati Uniti in semifinale per 3-2 dopo una partita molto combattuta e emozionante. Il Brasile a sua volta ha battuto con un perentorio 3-0 la Russia. Le due formazioni si erano giù affrontate nella fase eliminatoria e gli azzurri avevano vinto 3-1, anche se una finale naturalmente fa storia a sé. Un incontro molto importante per la nazionale allenata da Gianlorenzo Blengini, che andrà alla ricerca della medaglia d’oro non conquistata neanche dalla “Generazione di Fenomeni” degli anni ’90. Per presentare la finale Italia–Brasile abbiamo sentito Andrea Giani, argento ad Atlanta e Atene e bronzo a Sydney, tre titoli Mondiali nel 1990, 1994, 1998. Attualmente è allenatore della Calzedonia Verona e della nazionale della Slovenia, che ha portato al secondo posto agli Europei del 2015. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Italia in finale, se l’aspettava ad inizio torneo? Si poteva arrivare a questa finale: l’ho sempre detto, anche prima che iniziassero queste Olimpiadi, che l’Italia potesse raggiungere questo traguardo.

Qual è stato il segreto del successo con gli Stati Uniti? Abbiamo due cose che ci avvantaggiano rispetto alle altre squadre: siamo forti in battuta-muro-difesa e abbiamo tranquillità in attacco. Sono certamente punti a nostro favore e l’abbiamo dimostrato anche con gli Stati Uniti.



Qual è stato il momento decisivo della partita? Il primo set è stato fondamentale. Quando eravamo sotto di sei punti abbiamo dimostrato di avere la consapevolezza giusta per affrontare quel match.

Come vede la finale col Brasile? Tutte e due le squadre sono forti. Noi abbiamo la capacità di non mollare mai quando siamo sotto nel punteggio, abbiamo la capacità di recuperare. Le squadre avversarie si rendono conto anche quando sono in vantaggio di tre punti che l’Italia è una formazione di questo tipo… Abbiamo qualità tecniche e fisiche, inoltre nei fondamentali siamo veramente completi.



Zaytsev è l’uomo decisivo? Senza dubbio nel quarto set ci ha aiutato a vincere. Però anche tutta la squadra ha giocatori decisivi come Lanza e pure Antonov.

Giannelli titolare a 20 anni in una finale olimpica: qual è la sua forza? Bisogna dire Giannelli ha veramente tutto. Carattere, forza, tecnica. Una cosa non da poco a vent’anni.

Cosa si aspetta da Blengini? Blengini si è dimostrato un tecnico molto valido, è stato bravo fin dall’anno scorso a preparare la squadra, a portarla a questi livelli. Saprà lui come preparare questa finale col Brasile.

Cosa temere del Brasile? Quale sarà il loro punto di forza? Ha un ottimo ritmo di gioco, è una buona formazione ma non è più la squadra stellare di qualche anno fa.

Tifo, pressione, arbitraggio chi favoriranno? Il tifo favorirà il Brasile, la pressione sarà tutta su questa nazionale. Non ci sarà invece alcun tipo di condizionamento arbitrale, si è visto nei quarti di finale femminili dove la nazionale brasiliana ha perso con la Cina per 3-2 e non è successo niente.

Un ricordo delle sue due finali olimpiche? Nel 1996 ad Atlanta perdemmo con l’Olanda 3-2. Nessun rimpianto, giocammo al 98% ma l’Olanda era molto forte, giocò al 100%. Nel 2004 perdemmo col Brasile ad Atene ma la nazionale verdeoro allora era veramente superiore. Qualche rammarico c’è invece per Barcellona ’92 quando l’Italia era veramente forte e giocò solo al 50%, al di sotto delle sue possibilità.

Il suo pronostico su Italia-Brasile? Penso proprio che l’Italia abbia buone possibilità di far bene, di portare a casa una medaglia d’oro che sarebbe storica per la pallavolo italiana. Abbiamo sempre inseguito questo successo, sarebbe meritato. Del resto abbiamo veramente fatto bene a Rio, ci giocheremo fino in fondo le nostre chance contro il Brasile. (Franco Vittadini – Mauro Mantegazza)