Sebbene il tanto atteso campionato di Serie A sia finalmente iniziato non si sono ancora arrestate le voci di calciomercato che in casa Lazio portano con sè il solo nome di Keita Balde. L’ala sinistra originaria del Senegal è ormai da diverse settimane al centro di diverse polemiche e voci di calciomercato per via dei deteriorati rapporti con la Lazio, dei quali si discute ancora. Proprio per questo motivo è stato sentito in esclusiva dai microfoni di Radiosei l’esperto di calciomercato Dario Canovi, il quale sull’affare Keita ha dichiarato: “l suo comportamento è errato, che rischia di non portare da nessuna parte, potrebbe rimanere alla Lazio senza prospettive di giocare. Il braccio di ferro è sempre sbagliato, a maggior ragione quando si inserisce il suo agente. Conosco Calenda, solitamente non commette questi errori, ma in questo caso lo ha consigliato male. Questa situazione dimostra che Keita non abbia un senso di riconoscenza per chi lo ha allevato e messo in luce, però bisognerebbe evitare certe cose. Capisco che debba avere una rivalutazione economica, ma non è presentandosi agli allenamenti o dandosi malato che ci si dimostra professionali. Conoscendo la società, il rischio di finire fuori rosa cè. I club non pensano solo se tecnicamente un giocatore è bravo, pensano anche al carattere.
La vicenza di Keita Balde continua a far discutere in casa Lazio e non lascia indifferenti né i tifosi né i personaggi del mondo calcistico che hanno fatto parte della storia del club biancoceleste. Il buon esordio in questa stagione di Serie A contro l’Atalanta ha in parte dato pace ai dubbi che la dirigenza e i tifosi avevano sulla squadra ma non cancella in alcun modo i problemi ancora presenti e che hanno suscitato non poche voci di calciomercato. Tra i molti è stato sentito in esclusiva dai microfoni di Twm Radio Eugenio Fascetti, ex allenatore della Lazio, il quale sulla vicenda Keita ha dichiarato: “Vorrei sapere la verità da entrambe le parti: così si capisce poco. Ognuno dica la sua verità e si vada avanti, non si può fare come i ragazzini. Non mi piace l’atteggiamento di Keita, così come quello della società. Un giocatore non si deve permettere certi atteggiamenti: sei un giocatore della Lazio e devi rispettare il contratto. Altrimenti se qualcosa non ti sta bene lo dici apertamente. Comunque, pur non sapendo chi ha ragione, a naso, direi che il calciatore sta facendo le bizze. La Lazio non è mai stata chiara negli ultimi tempi”.
Continua a destare l’interesse generale la vicenda che riguarda il deterioramento dei rapporto tra Keita Balde e la Lazio, che ha generato non poche voci di calciomercato che riguardano proprio l’ala senegalese, che secondo alcune voci sarebbe inoltre vicina ad approdare all’Inter. A proposito di questa intricata vicenda che h fatto soffrire non poco i tifosi della Lazio, è intervenuto ai microfoni di radio Incontro Olympia un ex compagno biancoceleste dello stesso Keita. Eddy Onazi, il quale ha dichiarato: “Ho parlato con Keita quando ero ancora alla Lazio. Ho capito che c’era qualcosa che non andava. E’una situazione delicata, e la Lazio deve gestirla bene. Devono sentire lui e il suo procuratore e capire quali sono le loro ragioni. Se perde anche Keita è un grosso problema per la Lazio, però se possono risolvere i suoi malumori bene altrimenti devono lasciarlo andare. Credo tutto sia legato al rinnovo. Se la Lazio facesse l’offerta giusta al giocatore, rinnovando il contratto, sono convinto che Keita rimarrebbe volentieri alla Lazio. E’ giovane e anche se ha sbagliato qualche comportamento i compagni capirebbero”.
Al lavoro per sistemare la questione Keita. Il direttore sportivo dei biancocelesti, Tare, e il segretario Calveri sono volati a Montecarlo per trattare con il Monaco la cessione dell’attaccante. E’ la notizia esclusiva rilanciata dal portale cittaceleste.it, secondo cui tra i nomi sul tavolo ci sarebbe anche quello del centrocampista marocchino Dirar. La Lazio vuole convincere il club del Principato a spendere almeno diciotto milioni di euro per il senegalese e ottenere il cartellino del classe 1986. Un’operazione non semplice, che può essere agevolata dall’agente Jorge Mendes, il quale ha ottimo rapporti coi francesi. A breve anche Calenda andrà a Montecarlo per capire la fattibilità dell’affare. Nelle prossime ore potrebbero esserci grandi novità sul fronte Keita, il calciatore è ormai in rottura con il presidente Claudio Lotito e i compagni.
Continua la telenovela che vede come protagonisti la Lazio di Claudio Lotito e l’attaccante Keita, il cui futuro è ancopra tutto da scrivere. Nelle scorse ore ha parlato l’agente del ragazzo, basito dal comportamente della società. Secondo Roberto Calenda il comportamento del club è incomprensibile, ma l’attacco è rivolto al mister Inzaghi: “Il problema è che l’allenatore ha deciso misteriosamente di non proteggere il suo giocatore ma di attaccarlo pubblicamente mettendone in dubbio la parola. In più si è aggiunto l’attacco dell’addetto stampa che invece che cercare di sistemare ha rincarato la dose. Keita non ha disertato nulla visto che non è stato convocato per infortunio e dal momento che non ha saltato alcun allenamento presentandosi regolarmente per fare terapie. Il risultato è: tutti contro Keita, ingiustamente”. Per l’agente, Keità è un professionista serio attaccato alla maglia capitolina: “La realtà invece dice che il calciatore, da professionista qual è, non intende mancare di rispetto a nessuno. Certo non può nemmeno giocare se ha male al ginocchio. In conclusione, per Keita non ci sono trattative in corso. Per cui lui non ha alcun motivo per non giocare. Anzi, vuole scendere in campo perché nonostante la differenza di vedute, lui alla Lazio tiene e anche tanto”.
Dopo sei stagioni alla Lazio, Eddy Onazi continua a seguire le vicende biancocelesti dalla Turchia. Negli ultimi giorni sta tenendo banco la questione legata all’attaccante Keita, sempre più in rottura con la società “Ho parlato con lui quando ero ancora a Roma – ha raccontato il giocatore ai microfoni di Radio Incontro Olympia – Ho capito che c’era qualcosa che non andava. E ‘una situazione delicata, la Lazio deve gestirla bene. Devono sentire lui e il suo procuratore e capire quali sono le loro ragioni. Perdere anche Keita potrebbe essere un grosso problema per la Lazio, se si possono risolvere i suoi malumori bene, altrimenti devono lasciarlo andare. Credo che tutto sia legato al rinnovo. Secondo Onazi non tutto è perduto. Lo strappo si può ricucire: Se la Lazio facesse l’offerta giusta al giocatore, rinnovando il contratto, sono convinto che Keita rimarrebbe volentieri. E’ giovane e anche se ha sbagliato qualche comportamento i compagni lo capirebbero. Inzaghi è un grande allenatore, sarebbe in grado di gestire tutto.
un vero e proprio caso scottante per la Lazio, ma per fortuna non mancano le pretendenti. La società biancoceleste potrebbe risolvere la questione cedendo l’attaccante, ma il problema è che la sua richiesta è considerata troppo alta dai club interessati a Keita: il patron Claudio Lotito vuole 30 milioni di euro per liberarsi dell’attaccante, ma difficilmente Inter e Juventus metteranno sul piatto questa somma. Oltre all’Inter, infatti, c’è anche la Juventus sulle tracce di Keita, idea per il possibile post-Zaza. Ma gli scenari clamorosi non mancano. Nelle ultime ore si è parlato di un possibile scambio con Nabil Dirar, nuova idea della Lazio per rimpiazzare Antonio Candreva. L’esterno del Monaco potrebbe rappresentare una via d’uscita per Keita, che piace anche al club del Principato. Segnali in tal senso li ha lanciato anche il procuratore di Dirar: «Stiamo trattando con la Lazio. Forse si chiude nei prossimo giorni. Scambio con Keita? Vediamo, stiamo trattando, è possibile, ha dichiarato Ben Kouider a lalaziosiamonoi.it. Pochi giorni di attesa e poi sarà tutto chiaro e così il clamoroso caso estivo potrebbe chiudersi con tutte le parti in causa soddisfatte e non con delle sconfitte. Se saltasse, infatti, la cessione, Keita rischierebbe di finire fuori rosa e ciò non gioverebbe né alla carriera dell’attaccante né alla Lazio, che vedrebbe calare il valore del cartellino.