Per la squadra giallorossa è tempo di voltare pagina in fretta e di pensare al prossimo impegno ufficiale, quello di domenica prossima quando i ragazzi di Luciano Spalletti faranno visita al neopromosso Cagliari, per la seconda giornata di Serie A. Nella conferenza stampa post Roma-Porto, lallenatore giallorosso è tornato anche sulle sue scelte iniziali in particolare per quanto riguarda la difesa. Spalletti ha scelto di schierare De Rossi in nel ruolo di centrale accanto a Manolas, una posizione in cui il numero 16 ha giocato più volte anche in Nazionale. Era disponibile anche uno dei nuovi acquisti, largentino Federico Fazio ma Spalletti ha spiegato di aver preferito De Rossi per poter impostare meglio lazione dalle retrovie. Dopo lespulsione di Capitan Futuro il mister ha sacrificato un centrocampista, Leandro Paredes, per rattoppare la difesa con Emerson Palmieri, poi espulso a sua volta. Un passaggio anche su Bruno Peres che è passato in breve tempo dallo status di ultimo arrivato a quello di unica alternativa per il ruolo di terzino destro.



I giallorossi non sono riusciti a superare il turno playoff della Champions League, e dovranno quindi accontentarsi di partecipare alla fase a gironi di Europa League. Alla coppa più ambita accede il Porto, che ha espugnato lOlimpico per 0-3 con i gol di Felipe nel primo tempo, e di Layun e Corona nella ripresa. La Roma si è complicata la vita con due espulsioni: quelle di Daniele De Rossi al 40 della prima frazione e quella del brasiliano Emerson Palmieri poco dopo lintervallo (50). Ha fatto discutere in particolare il rosso ricevuto da De Rossi, entrato con eccessiva foga direttamente sulla tibia del terzino avversario Maxi Periera, il quale ha dovuto lasciare il campo proprio a seguito del duro intervento ai suoi danni. Nella conferenza stampa dopo Roma-Porto, lallenatore dei capitolini Luciano Spalletti ha analizzato anche lepisodio che ha visto protagonista De Rossi: il mister aveva preservato Capitan Futuro nel week-end di campionato, proprio per averlo più fresco per il ritorno di coppa. Purtroppo per lui e per la Roma però il centrocampista ha esagerato con la foga, e la sua prematura uscita di scena ha reso ancor più difficile il compito della squadra che già doveva recuperare un gol di svantaggio.



Roma-Porto finisce 0-3 e per i giallorossi il sogno Champions League si infrange qui. Come cestinare una stagione, quella precedente pur molto tormentata proprio all’alba di una nuova stagione, quella 2016/17, che non vedrà la Roma tra le squadre qualificate alla fase a gironi di Champions League. L’impresa riesce detto con tono molto amaro ai giallorossi, causa interventi sconsiderati di De Rossi prima ed Emerson Palmieri poi, espulsi a cavallo tra fine primo tempo ed inizio ripresa. Cartellini rossi giusti, indiscutibili, estratti senza indugio da Marciniak. Il preliminare di Champions sfuma così, tra l’inferiorità numerica per oltre mezza partita a Oporto, dopo 40 minuti dominati, per “colpa” di Vermaelen, imitato e superato in leggerezza (siamo buoni) dei due compagni, nella serata di buio pesto dell’Olimpico. La cronaca della vittoria per 3-0 del Porto è quasi in secondo piano, con un colpo di testa a freddo di Felipe a sbloccare subito il risultato, completato grazie alla doppia superiorità numerica nel finale dai sigilli messicani di Layun e Jesus Corona. Anche prima del rosso a De Rossi, in ogni caso, molto male la Roma, lenta, prevedibile e senza l’apporto dei centrali di centrocampo Strootman e Paredes. Che aveva giocato male anche contro l’Udinese, prestazione che per motivi di mercato era invece diventata ottima. Come se si dovesse commentare il potenziale (pur indubbio) di un giocatore e non il rendimento, come se il fatto che fosse un uomo-mercato giallorosso ne facesse di conseguenza giocatore determinante in campo. Cosa che non abbiamo registrato, almeno noi, anche sabato. Ora sarà Europa League per la Roma, con sorteggio venerdì e sogno svanito ancora prima di cominciare, in un’annata da rimettere in piedi subito per non rischiare “anarchie” rinnovate, già viste in passato dopo crolli del genere. D’altronde negli ultimi 6 anni, solo il Milan di Allegri ha superato questo scoglio di inizio anno, che sembra ormai una maledizione per le italiane…



Ci ha provato Nainggolan, come quasi sempre succede migliore in campo dei suoi, a spegnere le fiamme del fallimento subito dopo il match: ” la stessa storia dell’andata, in undici contro undici doveva fare molto di più… – ha dichiarato a ‘Premium’ – Dobbiamo imparare da questi errori e ripartire dagli aspetti positivi, ad esempio il fatto che tutti abbiamo dato tutto sul campo. Siamo abbastanza maturi per rifarci, penseremo ora all’Europa League, diventerà un nuovo obiettivo. Adesso testa al campionato, al match di domenica, bisogna alzare la testa subito”. Poi parola a mister Spalletti: “Che è successo? Abbiamo perso una partita importante, che ci crea problemi, è molto difficile da digerire… Abbiamo sbagliato in avvio nella gestione della palla, l’avevo impostata in maniera diversa e il loro vantaggio immediato ha cambiato tutto. Poi quando ci stavamo riorganizzando siamo rimasti in 10 ed ovviamente è diventato tutto molto difficile. I cartellini rossi? Sono ingenuità, l’anno scorso non era mai successo di finire in inferiorità, stavolta è successo due volte in due partita. Non riesco a spiegarmi il perchè. Gli infortuni hanno pesato, siamo arrivati a questa partita non al meglio e la scelta di De Rossi come centrale era sulla traccia di una lettura chiara della partita. Purtroppo però non è servito, abbiamo perso palla troppe volte, loro hanno preso tranquillità e come detto gol ed espulsione hanno rovinato il nostro match”. (Luca Brivio)

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