E ora il momento delle pagelle di Napoli-Milan con il dettaglio dei voti dei giocatori sul 90 minuti. Dopo il pari di Pescara, il Napoli torna alla vittoria e lo fa davanti al suo pubblico, in un San Paolo quasi gremito gli uomini di Sarri battono il Milan per 4 a 2 al termine di un match che ha regalato tantissimi spunti di interesse. Decidono le doppiette di Milik (nel primo tempo) e di Callejon (nella ripresa), inutili i gol di Niang e Suso che pure avevano riaperto una pratica che sembrava chiusa. Ma poi ci pensano i giocatori di Montella a farsi fuori con le loro stesse mani, considerate le espulsioni di Kucka e Niang che perdono la testa e si guadagnano il rosso. Nell’ultimo minuto di recupero, nel tentativo disperato di evitare il 2-4, Romagnoli fa le veci di Donnarumma salvando sulla linea usando platealmente il braccio, alla fine il Napoli fa comunque gol, l’arbitro Valeri lo convalida e si limita ad ammonire il difensore rossonero. I partenopei salgono a 4 punti mentre il Milan resta fermo a quota 3.
Gara a tratti spettacolare con tanti capovolgimenti di fronte. Prima il Napoli sembrava in grado di divorare gli avversari in un sol boccone, poi il Milan che torna in partita e si distrugge da solo, spianando così la strada al successo dei biancazzurri. Diciamo che stasera i soldi del biglietto sono stati ben spesi.
Oggi gli uomini di Sarri hanno dimostrato di poter tranquillamente fare a meno di Higuain grazie l’innesto di Milik. Probabilmente Mertens è definitivamente pronto per prendere per mano la squadra, e anche i cambi dalla panchina si sono rivelati all’altezza.
Rossoneri deludenti nel primo tempo, molto meglio nella ripresa quando pareggiano i conti rimontando due gol di svantaggio, poi a dare il colpo di grazia alla formazione di Montella ci pensano Kucka e Niang che si fanno cacciare via dall’arbitro con due gesti davvero folli.
Nel primo tempo evita di usare il giallo e si limita ai richiami verbali, poi nella ripresa quando la partita comincia a incattivirsi il direttore di gara cambia completamente registro e le ammonizioni fioccano, non esitando un istante a mostrare il rosso a Kucka per una parola di troppo nei suoi confronti e a Niang per aver ostacolato senza alcun apparente motivo Reina impegnato a rinviare la sfera. Nel finale per poco non perde il controllo del match quando ammonisce Ghoulam senza punire la gomitata che Romagnoli gli rifila.
Eccoci puntualmente dopo la prima frazione con le pagelle di Napoli-Milan con i voti relativi al primo tempo. Grazie a un buonissimo primo tempo, il Napoli va al riposo in vantaggio per 2 a 0 sul Milan. Ad aprire la contesa ci pensa Milik (voto 8) che si presenta davanti al suo nuovo pubblico segnano 2 gol in 33 minuti, e i tifosi partenopei scoprono che non hanno bisogno di Higuain per esultare. Mertens (voto 7,5) è una furia e ogni volta che accelera semina il panico nella difesa rossonera. Dopo un buon inizio, gli ospiti si sono disuniti dopo il primo gol e dopo lo 0-2 vanno in completa balia degli avversari che sfiorano il colpo del KO a fine tempo ancora con Mertens che viene nuovamente murato da un giocatore del Milan. Tra i giocatori del Milan si salvano solamente Suso (voto 6,5), l’unico a mettere in difficoltà (ma fino a un certo punto) i difensori del Napoli, e Donnarumma (voto 7) che con le sue parate consente alla formazione di Montella (voto 5,5) di rimanere ancora a galla.
Dopo aver lasciato sfogare gli avversari a inizio gara, i padroni di casa incanalano il match sui binari giusti grazie alla doppietta di Milik, trascinati da un super Mertens. Bene la linea difensiva che lascia spesso in fuorigioco gli ospiti.
Prima partita davanti al pubblico del San Paolo e due gol nella prima frazione di gioco. E i tifosi del Napoli si sono già scordati di Higuain.
Qualche difficoltà di troppo nel contenere Suso che spesso gli va via e per fermarlo deve spendere il fallo.
Inizio incoraggiante per gli uomini di Montella che poi subiscono l’uno-due di Milik e non ci capiscono più nulla, non si ricordano infatti parate sensazionali di Reina mentre Donnarumma almeno in un paio di occasioni ha salvato i suoi.
Se Mertens non è riuscito a fare gol è solamente grazie a due super interventi del portiere rossonero che ha impedito al Milan di naufragare già nei primi quarantacinque minuti di gioco.
Ogni volta che viene sotto pressione sbaglia a ripetizione, i giocatori del Napoli e lo inducono continuamente all’errore. (Stefano Belli)
Nessun intervento decisivo (se non qualche uscita tranquilla) nel primo tempo, non impeccabile sull’1-2 di Niang quando si fa passare il pallone sotto il braccio, non ha invece colpe sul gol di Suso.
Molto attivo sulla fascia destra in entrambe le fasi
Viene messo KO da una gomitata di Romagnoli, invece di sanzionare il difensore centrale del Milan il direttore di gara lo ammonisce per aver toccato il pallone col braccio. (CHIRICHES SV)
Qualche stop sbagliato e un po’ di incertezza nei disimpegni, ma la sua forza fisica è troppo preziosa perché Sarri possa farne a meno.
Suso gli fa venire il mal di testa e lo costringe a commettere fallo, nella difesa del Napoli rappresenta l’anello debole dell’ingranaggio che potrebbe mettere nei guai la squadra.
Perde qualche pallone di troppo in mezzo al campo, pedina sacrificata da Sarri a metà ripresa per ottenere un Napoli a trazione anteriore e andare così a caccia dei tre punti. (ZIELINSKI 6,5 – Con il suo ingresso in campo il Napoli ritrova nuova linfa vitale per gettarsi in avanti)
Oltre a occuparsi di battere i calci piazzati, in un paio di frangenti tenta anche il tiro dalla lunga distanza, senza prendere lo specchio della porta.
Tanta voglia di fare e in fondo sul successo dei partenopei in qualche modo c’è anche il suo zampino, ma la sua gara è caratterizzata da errori fin troppo grossolani per un giocatore della sua tecnica.
Vorrebbe andare al tiro ma non riesce a trovare varchi per liberarlo, dalla bandierina serve l’assist a Milik per la doppietta. Si sblocca nella ripresa segnando due reti.
Gli bastano 18 minuti (con la complicità di Mertens) per far dimenticare Higuain al pubblico del San Paolo, presentandosi con una doppietta. Niente male come biglietto da visita per il centravanti polacco che aveva già impressionato in positivo agli europei.
Strano a vedersi, ma parte titolare, e viste le perestazioni dovrebbe sempre giocare dal primo minuto. Propizia la rete di Milik colpendo la traversa, nei minuti successivi è Donnarumma a negargli il gol. Nella ripresa contribuisce al gol di Callejon e a far cacciar via dal campo Kucka, quasi impossibile chiedergli di più e quando esce dal campo viene sommerso dagli applausi del San Paolo (L. INSIGNE 7 – Nei pochi minuti che Sarri gli concede trova il modo di lasciare il segno fornendo l’assist a Callejon per il gol del definitivo 4 a 2)
La scelta di schierare vincente Mertens si rivela vincente, almeno nel primo tempo. A inizio ripresa si fa cacciare via per proteste, il tecnico toscano dovrebbe imparare a controllare di più le proprie emozioni o non arriverà quasi mai al novantesimo.
Non può fare nulla sul gol di Milik, poi si oppone a Mertens in più occasioni negandogli il gol. Ma con la difesa che il Milan si ritrova, anche stasera subisce immeritatamente 4 reti.
Gli arriva sui piedi la prima palla gol del match, ma spara il pallone sopra la traversa. Bravo a contenere Mertens almeno nelle fasi iniziali della gara, poi se lo perde per strada.
Prima da titolare per il giovane paraguaiano che sostituisce lo squalificato Paletta, qualche buon intervento anche se l’impressione è che non ci troviamo proprio di fronte al nuovo Beckenbauer.
Al quarto d’ora del primo tempo segna pure, ma è in netto fuorigioco e l’arbitro ovviamente non convalida il gol. A fine gara si rende protagonista di un gesto curioso quando salva sulla linea col braccio, arriva comunque la rete del Napoli e se la cava con il giallo. Poco prima era stato graziato da Valeri che non aveva punito la gomitata ai danni di Ghoulam.
Viene messo sotto pressione e comincia a commettere una serie di errori più o meno gravi che alla fine compromettono il risultato per i rossoneri.
Spesso in ritardo negli interventi, già nella prima frazione di gioco rischia l’ammonizione, poi alla mezz’ora della ripresa va letteralmente in tilt: fallo su Mertens, palla allontanata con un gesto di stizza e infine un “vaffa” all’indirizzo di Valeri, il rosso è inevitabile. Folle.
Tanti errori a cui lui stesso, però, riesce a rimediare. Furbo a conquistare diversi calci di punizione per il Milan.
Molto bene in fase difensiva quando interrompe le azioni degli avversari impedendogli di avvicinarsi alla porta e di andare al tiro.
Prova a disorientare gli avversari con le sue finte (in particolare GHoulam), nelle fila dei rossoneri è di gran lunga il più ispirato e nel secondo tempo pareggia i conti con un grandissimo gol che gli vale almeno un voto in più in pagella. (LAPADULA SV – Non riesce a entrare in partita, anche perché il Milan è già in inferiorità numerica e dunque rimane ben poco da fare)
Se nessuno gli serve il pallone anche per un campione di razza come lui diventa difficile mettersi in mostra, dopo la tripletta di una settimana fa oggi esce dal San Paolo decisamente ridimensionato. (SOSA SV)
È il primo a cercare la porta, trovandola nella ripresa quando firma la rete dell’1-2 che riapre la contesa, poi perde la testa quando, già ammonito, impedisce a Reina di battere il rinvio mettendogli anche le mani addosso. Deve maturare, e al più presto.
Oggi il tecnico ha realizzato che c’è ancora tantissimo lavoro da fare, la squadra è ancora acerba e molto inaffidabile, soprattutto dal punto di vista comportamentale. Se poi vengono a mancare anche gli uomini su cui fare più affidamento (Bacca), allora diventa veramente dura.
(Stefano Belli)